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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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venerdì 15 novembre 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato Don Calogero La Piana, S.D.B., finora Ispettore dell'Ispettoria Salesiana Sicula, Vescovo di Mazara del Vallo (superficie: 1.374; popolazione: 234.592; cattolici: 223.250; sacerdoti: 100; religiosi: 275), Trapani. Il Vescovo eletto è nato a Riesi (Caltanissetta), nel 1952, ha emesso la professione perpetua nel 1980 ed è stato ordinato sacerdote nel 1981. Il Vescovo La Piana succede al Vescovo Emanuele Catarinicchia, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Jean Gagnon, finora Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Québec (Canada), Vescovo di Gaspé (superficie: 20.637; popolazione: 88.483; cattolici: 87.042; sacerdoti: 58; religiosi: 175; diaconi permanenti: 3), Canada.

- Ha nominato il Vescovo Marc Ouellet, P.S.S., finora Segretario del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, Arcivescovo di Québec (superficie: 35.180; popolazione: 1.072.950; cattolici: 1.027.948; sacerdoti: 896; religiosi: 4.533; diaconi permanenti: 82), Canada. L'Arcivescovo Ouellet succede all'Arcivescovo Maurice Couture, R.S.V., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Arcidiocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
NER:RE/…/…                             VIS 20021115 (190)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Este II), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Diogo Reesink, O.F.M., di Teófilo Otoni.

    - Il Vescovo Waldemar Chaves de Araújo, di São João del Rei.

    - Il Vescovo José Alberto Moura, C.S.S., di Uberlândia.

    - Il Vescovo Emanuel Messias de Oliveira, di Guanhães.

    - Il Vescovo Diamantino Prata de Carvalho, O.F.M., di Campanha.

    - Il Vescovo Célio de Oliveira Goulart, O.F.M., di Leopoldina.

    - Il Vescovo Guilherme Porto, di Sete Lagoas.

- Il Vescovo Jacques Berthelet, di Saint-Jean-Longueuil, Presidente della Conferenza Episcopale del Canada, con l'Arcivescovo Brendan Michael O'Brien, di Saint John's Newfoundland, Vice-Presidente, e con il Monsignore Peter Schonenbach, Segretario Generale.
- Il Cardinale Aloysius Matthew Ambrozic, Arcivescovo di Toronto (Canada).

- Il Vescovo François Lapierre, P.M.E., di Saint-Hyacinthe (Canada).

- Il Reverendo Thomas Rosica.

  Nel tardo pomeriggio è previsto che il Santo Padre riceva il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AL:AP/…/…                             VIS 20021115 (180)

MESSA CELEBRATA DA ARCIVESCOVO MILINGO ABBAZIA CASAMARI


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2002 (VIS). Un Comunicato della Sala Stampa della Santa Sede, reso pubblico oggi, informa i fedeli che l'Arcivescovo Emmanuel Milingo, emerito di Lusaka (Zambia), presiederà una solenne Celebrazione Eucaristica, giovedì 21 novembre 2002, memoria della Presentazione della Beata Vergine Maria, alle ore 15:00, presso l'Abbazia di Casamari, Diocesi di Frosinone.
OP/MESSA/MILINGO                           VIS 20021115 (70)

PRESENTAZIONE DOCUMENTO PERSONE CONSACRATE NELLA SCUOLA


CITTA' DEL VATICANO, 15 NOV. 2002 (VIS). Alle ore 11:30 di martedì 19 novembre, presso la Sala Stampa della Santa Sede avrà luogo la presentazione del Documento: "Le persone consacrate e la loro missione nella scuola. Riflessioni e orientamenti", a cura della Congregazione per l'Educazione Cattolica.

  Alla presentazione parteciperanno il Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica (dei Seminari e degli Istituti di Studi), l'Arcivescovo Giuseppe Pittau, S.I., Segretario della medesima Congregazione e la Madre Antonia Colombo, Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
OP/CONSACRATE:SCUOLA/GROCHOLEWSKI         VIS 20021115 (100)

giovedì 14 novembre 2002

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Pier Luigi Celata, finora Nunzio Apostolico in Belgio e in Lussemburgo, Segretario del Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso.
NA/…/CELATA                               VIS 20021114 (40)

DECRETO RELATIVO RINNOVO ORDINE STUDI DIRITTO CANONICO


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2002 (VIS). La Congregazione per l'Educazione Cattolica ha promulgato un Decreto con cui viene rinnovato l'ordine degli studi nelle Facoltà di Diritto Canonico. Ratificato e confermato dal Santo Padre Giovanni Paolo II, il Decreto, datato 2 settembre, porta la firma del Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione cattolica e dell'Arcivescovo Giuseppe Pittau, S.I., Segretario del medesimo Dicastero.

  Nel testo del Decreto si legge: "il curricolo degli studi per il conseguimento della Licenza, come era stato stabilito nella Costituzione Apostolica 'Sapientia christiana' promulgata da Giovanni Paolo II il 15 aprile 1979, non risultava più valido perché le singole discipline fossero dovutamente esposte ed assimilate. Di conseguenza si era anche coscienti che, terminato il biennio per la Licenza, la formazione giuridica degli alunni non raggiungeva quel grado di conoscenza del diritto della Chiesa che oggi viene richiesto per assolvere a quelle funzioni ecclesiastiche che richiedono una specifica preparazione nel diritto canonico".

  "Per quello che riguarda il curricolo degli studi nelle Facoltà teologiche e nei Seminari maggiori," - si legge ancora nel Decreto - "essendo state aumentate le altre discipline teologiche e pastorali, poco a poco è stata data sempre meno attenzione e tempo alle istituzioni di diritto canonico e alla lingua latina".

  "La Congregazione per l'Educazione Cattolica (…) mandò a tutte le Facoltà e Istituti di Diritto Canonico, da essa stessa eretti, un questionario" e proseguendo con varie consultazioni arrivò alla conclusione che "il curricolo per la Licenza si protraesse per tre anni o sei semestri e che il primo ciclo fosse assolutamente obbligatorio e meglio strutturato".

  Il Decreto entrerà in vigore all'inizio dell'anno accademico 2003-2004.
…/DECRETO DIRITTO CANONICO/…                 VIS 20021114 (290)

VISITA GIOVANNI PAOLO II AL PARLAMENTO ITALIANO


CITTA' DEL VATICANO, 14 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II, primo Romano Pontefice nella storia, si è recato, questa mattina, in visita al Parlamento Italiano in seduta pubblica comune. Nel corso del suo Pontificato, il Papa ha pronunciato discorsi davanti al Parlamento della Repubblica di San Marino, al Parlamento di Canberra, capitale dell'Australia e al Parlamento di Varsavia, nella natia Polonia.

  Lo Stato della Città del Vaticano ha coniato, per l'occasione, una medaglia commemorativa che sarà donata ai parlamentari italiani, e il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni Italiano ha emesso una cartolina postale commemorativa, illustrante il Santo Padre Giovanni Paolo II nell'Aula di Montecitorio.

  Il Santo Padre è partito in autovettura dal Vaticano alle 10:45, accompagnato dal Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, dall'Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto per gli Affari Generali, dall'Arcivescovo Jean-Louis Tauran, Segretario per i Rapporti con gli Stati, dal Vescovo James M. Harvey, Prefetto della Casa Pontificia e dal Vescovo Stanislaw Dziwisz, Prefetto aggiunto della Casa Pontificia. Il corteo papale ha percorso le vie del centro storico di Roma e dopo dieci minuti il Santo Padre Giovanni Paolo II è giunto al Palazzo di Montecitorio, sede della Camera dei Deputati.

  All'ingresso del Palazzo di Montecitorio, il Santo Padre è stato accolto dai Presidenti e dai Segretari di Camera e Senato ed ha ricevuto gli onori del Picchetto Interforze.  Il Presidente della Repubblica S.E. Carlo Azeglio Ciampi e il Presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi hanno atteso il Santo Padre all'inizio del Transatlantico prima dell'ingresso nell'Aula di Montecitorio, dove il Papa ha preso posto al Banco della Presidenza. La Banda dei Carabinieri, posizionata nella Tribuna di fronte al Banco della Presidenza, ha eseguito l'Inno Pontificio e l'Inno Italiano, che tutti hanno ascoltato in piedi. Successivamente l'On. Pier Ferdinando Casini e il Sen. Marcello Pera hanno pronunciato un breve discorso di saluto.

  Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha iniziato il suo discorso al Parlamento Italiano con queste parole: "Mi sento profondamente onorato per la solenne accoglienza che mi viene oggi tributata in questa sede prestigiosa, nella quale l'intero popolo italiano è da voi degnamente rappresentato".

  "Davvero 'profondo è il legame esistente fra la Santa Sede e l'Italia!'" - ha esclamato il Pontefice. "Ben sappiamo che esso è passato attraverso fasi e vicende tra loro assai diverse, non sfuggendo alle vicissitudini e alle contraddizioni della storia. Ma dobbiamo al tempo stesso riconoscere che, proprio nel susseguirsi a volte tumultuoso degli eventi, esso ha suscitato 'impulsi altamente positivi' sia per la Chiesa di Roma, e quindi per la Chiesa Cattolica, sia per la diletta Nazione italiana".

  Successivamente, riferendosi alla storia dei secoli trascorsi, il Papa ha affermato: "Potremmo dire che l'identità sociale e culturale dell'Italia e la missione di civiltà che essa ha adempiuto ed adempie in Europa e nel mondo 'ben difficilmente si potrebbero comprendere al di fuori di quella linfa vitale che è costituita dal cristianesimo'".

  Il Santo Padre ha invitato i: "Rappresentanti di questa Nazione, e con voi tutto il popolo italiano, a nutrire una convinta e meditata fiducia nel patrimonio di virtù e di valori trasmesso dagli avi. E' sulla base di una simile fiducia che si possono affrontare con lucidità i problemi, pur complessi e difficili, del momento presente, e spingere anzi audacemente lo sguardo verso il futuro, interrogandosi sul contributo che l'Italia può dare agli sviluppi della civiltà umana".
 
  Il Papa ha quindi affermato: "Seguendo con attenzione amica il cammino di questa grande Nazione, sono indotto inoltre a ritenere che, per meglio esprimere le sue doti caratteristiche, essa abbia bisogno di 'incrementare la sua solidarietà e coesione interna'.". (…) La solidarietà "ha profonde radici nell'animo e nei costumi del popolo italiano e attualmente si esprime, tra l'altro, in 'numerose e benemerite forme di volontariato'".

  "Voi stessi" - ha detto il Pontefice rivolgendosi ai deputati e ai senatori - "come responsabili politici e rappresentanti delle Istituzioni, potete dare su questo terreno un esempio particolarmente importante ed efficace, tanto più significativo quanto più la dialettica dei rapporti politici spinge invece ad evidenziare i contrasti".

  Giovanni Paolo II ha ribadito che: "Le sfide che stanno davanti ad uno Stato democratico esigono da tutti gli uomini e le donne di buona volontà, indipendentemente dall'opzione politica di ciascuno, 'una cooperazione solidale e generosa all'edificazione del bene comune della Nazione'. Tale cooperazione, peraltro, non può prescindere dal riferimento ai 'fondamentali valori etici iscritti nella natura stessa dell'essere umano'. (…) Infatti, se non esiste nessuna verità ultima che guidi e orienti l'azione politica, (…) 'le idee e le convinzioni possono essere facilmente strumentalizzate per fini di potere. Una democrazia senza valori si converte facilmente in un totalitarismo aperto oppure subdolo, come dimostra la storia'"

  "Non posso sottacere, in una così solenne circostanza" - ha sottolineato il Pontefice -
"un'altra grave minaccia che pesa sul futuro di questo Paese, condizionando già oggi la sua vita e le sue possibilità di sviluppo. Mi riferisco alla 'crisi delle nascite', al declino demografico e all'invecchiamento della popolazione. La cruda evidenza delle cifre costringe a prendere atto dei problemi umani, sociali ed economici che questa crisi inevitabilmente porrà all'Italia nei prossimi decenni"

  "L'azione pastorale 'a favore della famiglia e dell'accoglienza della vita', e più in generale di un'esistenza aperta alla logica del dono di sé, sono il contributo che la Chiesa offre alla costruzione di una mentalità e di una cultura all'interno delle quali questa inversione di tendenza diventi possibile. Ma sono grandi anche gli spazi per un'iniziativa politica che, mantenendo fermo il riconoscimento dei diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, (…), renda socialmente ed economicamente meno onerose la generazione e l'educazione dei figli".

  Riferendosi alla formazione ed educazione degli individui, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha affermato: "In un tempo di cambiamenti spesso radicali, nel quale sembrano diventare irrilevanti le esperienze del passato, aumenta la necessità di 'una solida formazione della persona'. Anche questo, illustri Rappresentanti del popolo italiano, è un campo nel quale è richiesta la più ampia collaborazione, affinché 'le responsabilità primarie dei genitori' trovino adeguati sostegni".

  "E' chiaro, peraltro, all'occhio del saggio" - ha continuato il Santo Padre - "che l'uomo conta come uomo per 'ciò che è' più che per 'ciò che ha'. Il valore umano della persona è in diretta ed essenziale relazione con l''essere', non con l''avere'. Proprio per questo una Nazione sollecita del proprio futuro favorisce 'lo sviluppo della scuola in un sano clima di libertà', e non lesina gli sforzi per migliorarne la qualità"

  "Il carattere realmente umanistico di un corpo sociale" - ha sottolineato il Santo Padre - "si manifesta particolarmente nell'attenzione che esso riesce ad esprimere verso le sue membra più deboli'. Guardando al cammino percorso dall'Italia in questi quasi sessant'anni dalle rovine della seconda guerra mondiale, non si possono non ammirare gli ingenti progressi compiuti verso una società nella quale siano assicurate a tutti accettabili condizioni di vita. Ma è altrettanto inevitabile riconoscere la 'tuttora grave crisi dell'occupazione' soprattutto giovanile e le molte povertà, miserie ed emarginazioni, antiche e nuove, che affliggono numerose persone e famiglie italiane o immigrate in questo Paese. E' grande, quindi, il bisogno di una solidarietà spontanea e capillare, alla quale la Chiesa è con ogni impegno protesa a dare di cuore il proprio contributo".

  "Tale solidarietà" - ha detto ancora il Pontefice - "tuttavia, non può non contare soprattutto sulla costante sollecitudine delle pubbliche Istituzioni. In questa prospettiva, e senza compromettere la necessaria tutela della sicurezza dei cittadini, merita attenzione la situazione delle carceri, nelle quali i detenuti vivono spesso in condizioni di penoso sovraffollamento. Un segno di clemenza verso di loro mediante una riduzione della pena costituirebbe una chiara manifestazione di sensibilità, che non mancherebbe di stimolarne l'impegno di personale ricupero in vista di un positivo reinserimento nella società".

  "Un'Italia fiduciosa di sé e internamente coesa costituisce una grande ricchezza per le altre Nazioni d'Europa e del mondo" - ha affermato il Santo Padre - "Desidero condividere con voi questa convinzione nel momento in cui si stanno definendo i profili istituzionali dell'Unione Europea e sembra ormai alle porte il suo allargamento a molti Paesi dell'Europa centro-orientale, quasi a suggellare il superamento di una innaturale divisione".

  In merito all'allargamento dell'Europa, il Santo Padre ha detto: "E' quindi necessario stare in guardia da una visione del Continente che ne consideri soltanto gli aspetti economici e politici o che indulga in modo acritico a modelli di vita ispirati ad un consumismo indifferente ai valori dello spirito. Se si vuole dare durevole stabilità alla nuova unità europea, è necessario impegnarsi perché essa poggi su quei fondamenti etici che ne furono un tempo alla base, facendo al tempo stesso spazio alla ricchezza e alla diversità delle culture e delle tradizioni che caratterizzano le singole nazioni".

  "Il nuovo secolo da poco iniziato porta con sé un crescente bisogno di concordia, di solidarietà e di pace tra le Nazioni" - ha ribadito il Papa - "Purtroppo le speranze di pace sono brutalmente contraddette dall'inasprirsi di cronici conflitti, a cominciare da quello che insanguina la Terra Santa. A ciò s'aggiunge il terrorismo internazionale con la nuova e terribile dimensione che ha assunto, chiamando in causa in maniera totalmente distorta anche le grandi religioni. Proprio in una tale situazione le religioni sono invece stimolate a far emergere tutto il loro potenziale di pace, orientando e quasi 'convertendo' verso la reciproca comprensione le culture e le civiltà che da esse traggono ispirazione".

  Il Pontefice ha detto infine: "Per questa grande impresa, dai cui esiti dipenderanno nei prossimi decenni le sorti del genere umano, il cristianesimo ha un'attitudine e una responsabilità del tutto peculiari: annunciando il Dio dell'amore, esso si propone come la religione del reciproco rispetto, del perdono e della riconciliazione. L'Italia e le altre Nazioni che hanno la loro matrice storica nella fede cristiana sono quasi intrinsecamente preparate ad aprire all'umanità nuovi cammini di pace, non ignorando la pericolosità delle minacce attuali, ma nemmeno lasciandosi imprigionare da una logica di scontro che sarebbe senza soluzioni".

  Al termine del Discorso, il Presidente della Camera ha fatto dono al Santo Padre del campanello d'argento con cui ha dato inizio alla Seduta pubblica comune del Parlamento Italiano. Nell'Aula dei Ministri il Santo Padre ha salutato le più alte cariche dello Stato, quindi, davanti al Palazzo di Montecitorio ha salutato la folla presente sulla Piazza ed infine è rientrato in Vaticano poco dopo le 13:00.
GPII-DISCORSO PARLAMENTO ITALIANO/…/…             VIS 20021114 (1710)

mercoledì 13 novembre 2002

TELEGRAMMA E DICHIARAZIONE SEQUESTRO VESCOVO IN COLOMBIA


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2002 (VIS). Ieri sera è stato reso pubblico il testo di un telegramma del Santo Padre, a firma del Segretario di Stato Cardinale Angelo Sodano, inviato al Cardinale Pedro Rubiano Sáenz, Arcivescovo di Bogotà (Colombia), e Presidente della Conferenza Episcopale di Colombia, per il sequestro, l'11 novembre in Colombia, del Vescovo Jorge Enrique Jiménez Carvajal, Vescovo di Zapaquirá e Presidente del Consiglio Episcopale Latinoamericano (C.E.L.A.M.) e del Sacerdote Desiderio Orjuela.

Il Santo Padre, si legge nel telegramma, "desidera far arrivare ai Vescovi colombiani la sua profonda partecipazione al dolore che questo avvenimento ha prodotto, insieme con un ardente messaggio di incoraggiamento a tutti i pastori e ministri della Chiesa, affinché proseguano con generosità il loro servizio al Vangelo e al popolo di Dio in Colombia, nonostante le difficoltà e le insidie, operando instancabilmente per raggiungere la pace a cui il Paese aspira".

"Mentre invoca il Signore perché faccia tornare sui propri passi i responsabili, liberando i sequestrati e abbandonando ogni forma di violenza, Sua Santità esprime in questa dolorosa circostanza la sua particolare vicinanza all'Episcopato Latino Americano e specialmente ai pastori e ai fedeli della Colombia, ai quali impartisce, in segno di grazia e di rinnovata speranza, la Benedizione Apostolica.

La Presidenza della Pontificia Commissione per l'America Latina ha reso pubblica, a sua volta, la Dichiarazione che segue:

"In segno di riprovazione di tale gesto e in solidarietà cristiana, in comunione di preghiera con il C.E.L.A.M., l'episcopato e tutta la Chiesa di Colombia, la Pontificia Commissione lancia un appello affinché i responsabili di tale esecrabile gesto rispettino la vita, la libertà, la dignità umana e il ministero del Prelato latino-americano e del sacerdote che lo accompagna, e che entrambi siano liberati immediatamente. È ciò che noi ci aspettiamo ed esigiamo, chiedendo a Dio che la Colombia raggiunga la pace e la riconciliazione, di cui ha tanto bisogno".
TGR/SEQUESTRO VESCOVO COLOMBIA/SODANO VIS 20021113 (220)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha elevato al rango di Diocesi la Prelatura territoriale di Coxim (superficie: 45.998; popolazione: 124.999; cattolici: 100.000; sacerdoti: 17; religiosi: 26), Brasile, con la medesima denominazione e configurazione territoriale, rendendola suffraganea della Chiesa Metropolitana di Campo Grande. Ha nominato il Vescovo Antonino Migliore, finora Vescovo Prelato della medesima sede, primo Vescovo di Coxim (Brasile).

- Ha nominato il Sacerdote Guerrino Riccardo Brusati, Vescovo di Caetité (superficie: 41.740; popolazione: 708.000; cattolici: 637.000; sacerdoti: 31; religiosi: 50), Brasile. Il Vescovo eletto è nato a Bellanzago Novarese (Novara), nel 1945 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1973. Finora è stato sacerdote "fidei donum" e Cancelliere Diocesano per la Diocesi di Paulo Afonso (Brasile). Il Vescovo Brusati succede al Vescovo Antônio Alberto Guimarães Rezende, C.S.S., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.
ECE:NER:RE/…/MIGLIORE:BRUSATI:REZENDE         VIS 20021113 (160)

SERVE DI MARIA: RECITATE IL ROSARIO MENTRE ASSISTETE I MALATI


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II alle Serve di Maria, Ministre degli Infermi, in occasione del XXIII Capitolo Generale.

  "Il carisma che vi caratterizza, la cura degli infermi nelle loro case" - scrive il Santo Padre - "si accorda perfettamente con la forza creativa della carità di ogni azione ecclesiale, che spesso significa mettere in pratica l'esigenza di vedere che 'ogni gesto di soccorso sia sentito non come un'umiliante elemosina, ma come partecipazione fraterna'".

  Dopo aver ricordato che il Capitolo Generale ribadisce la necessità di "saper stare con Maria e come Maria nel mondo della sofferenza", il Santo Padre Giovanni Paolo II ricorda di aver raccomandato alle religiose, l'anno passato, di far entrare la Vergine con loro nelle case "per far conoscere Gesù, vero Salvatore e Redentore di ogni essere umano. Ora lo ripeto" - ha proseguito il Papa - "vi raccomando di pregare spesso il Rosario mentre assistete gli infermi. Quale modo migliore di assimilare 'gli stessi sentimenti di Cristo', che implorare sua Madre affinché vegli sui suoi figli malati affinché approfondiscano il significato propiziatorio della loro sofferenza?".

  Al termine del Messaggio, il Papa ha invocato l'intercessione di Santa Soledad Torres Acosta, Fondatrice delle Serve di Maria, Ministre degli Infermi, la cui statua è stata oggi collocata in una nicchia esterna della Basilica di San Pietro, chiedendo che il suo Istituto: "s'arricchisca di nuove vocazioni".
GPII-LETTERA/…/SERVE MARIA                 VIS 20021113 (250)

APPELLO DEL PAPA LIBERAZIONE SEQUESTRATI IN COLOMBIA


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2002 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha lanciato un  nuovo appello per la liberazione del Vescovo Jorge Enrique Jiménez Carvajal e del Sacerdote Desiderio Orjuela, sequestrati l'11 novembre in Colombia.

  "Questo atto, che accresce il clima di vessazione dei diritti umani e che tormenta sia la popolazione civile che la Chiesa, mi spinge ad esprimere ancora una volta il rifiuto di ogni forma di violenza e di attacco alla dignità umana, che mai è cammino di pace. Mentre chiedo con forza la liberazione di tutte le persone sequestrate e che questi pastori possano tornare ad esercitare il loro servizio al Popolo di Dio, elevo le mie preghiere al Signore affinché conceda alla Colombia la pace alla quale tanto anela".
AC/APPELLO SEQUESTRATI/COLOMBIA             VIS 20021113 (150)

SALMO 86: GERUSALEMME CITTÀ DI PACE E MADRE UNIVERSALE


CITTA' DEL VATICANO, 13 NOV. 2002 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, alla quale hanno assistito 7.000 pellegrini, è stato il Salmo 86: "Gerusalemme, madre di tutti i popoli".

  "Il canto a Gerusalemme, città della pace e madre universale" - ha detto il Santo Padre - "che ora abbiamo sentito risuonare, è purtroppo in contrasto con l'esperienza storica che la città sta vivendo. Ma compito della preghiera è quello di seminare fiducia e di generare speranza".

  Il Papa ha proseguito affermando che: "Il Salmista vede in Sion l'origine di tutti i popoli. Dopo aver dichiarato il primato della città santa non per meriti storici o culturali ma solo per l'amore riversato da Dio su di essa, il Salmo si apre ad una celebrazione proprio di questo universalismo che affratella tutti i popoli. Sion è cantata come madre di tutta l'umanità e non del solo Israele. Una tale affermazione è di un'audacia straordinaria. Il Salmista ne è consapevole. (…) Sion è madre di tutta l'umanità, perché è la 'città di Dio'; sta quindi alla base del progetto di Dio".

  "Tutti i punti cardinali della terra si trovano in rapporto con questa madre" - ha continuato il Santo Padre - "Raab, cioè l'Egitto, il grande stato occidentale; Babilonia, la ben nota potenza orientale; Tiro, che personifica il popolo commerciale del nord, mentre l'Etiopia rappresenta il profondo sud e la Palestina l'area centrale, anch'essa figlia di Sion".

  "È suggestivo osservare" - ha sottolineato il Papa - "perfino le nazioni considerate ostili a Israele salire a Gerusalemme ed esservi accolte non come straniere ma come 'familiari'. (…) A Gerusalemme tutti devono scoprire le loro radici spirituali, sentirsi nella loro patria, ritrovarsi come membri della stessa famiglia, abbracciarsi come fratelli, ritornati nella loro casa".

  Il Santo Padre ha concluso la catechesi riferendosi alla rilettura del Salmo "in chiave mariologica" ed ha detto: "Gerusalemme era per il Salmista una vera 'metropoli', cioè una 'città-madre', al cui interno era presente il Signore stesso. In questa luce il cristianesimo canta Maria come la Sion vivente, nel cui grembo è generato il Verbo incarnato e per conseguenza sono rigenerati i figli di Dio".

  Al termine dell'Udienza di oggi, il Papa si è recato nella Piazza dei Protomartiri Romani per benedire la statua di Santa Maria Soledad Torres Acosta, Fondatrice delle Serve di Maria, Ministre degli Infermi.
AG/SALMO 86:GERUSALEMME/…                 VIS 20021113 (420)

martedì 12 novembre 2002

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Sua Beatitudine Ignace Moussa I Daoud, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali.

- Sei Presuli della Conferenza Episcopale del Brasile (Regione Est II), in Visita "ad Limina Apostolorum":

    - Il Vescovo Anselmo Müller, M.S.F., di Januária.

    - Il Vescovo Luiz Mancilha Vilela, SS.CC., di Cachoeiro de Itapemirim.

    - Il Vescovo Leonardo de Miranda Pereira, di Paracatu.

    - Il Vescovo João Bosco Oliver de Faria, di Patos de Minas.  

    - Il Vescovo Werner Franz Siebenbrock, S.V.D., di Governador Valadares.

    - Il Vescovo Paulo Sergio Machado, di Ituiutaba.
AP:AL/…/…                             VIS 20021112 (110)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 12 NOV. 2002 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Lorenzo Baldisseri, finora Nunzio Apostolico in India e in Nepal, Nunzio Apostolico in Brasile.

- Il Monsignore Antonios Aziz Mina, Capo Ufficio nella Congregazione per le Chiese Orientali, finora Minutante nel medesimo Dicastero.

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Eparchia di Mukacheve di rito bizantino, presentata dal Vescovo Ivan Semedi, in conformità al canone 210, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico delle Chiese Orientali.

- Ha accettato la rinuncia all'Ufficio di Vescovo Ausiliare dell'Eparchia di Mukacheve di rito bizantino, presentata dal Vescovo Ivan Marghitych, in conformità al canone 210, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico delle Chiese Orientali.

- Ha nominato il Padre Milan Sasik, C.M., finora Parroco di Perechin, in Zakarpatia, Amministratore Apostolico "ad nutum Sanctae Sedis" dell'Eparchia di Mukacheve (Ucraina), elevandolo in pari tempo alla dignità episcopale. Il Vescovo eletto è nato nel 1952 a Lechina (Slovacchia), ha emesso i voti nella Congregazione della Missione nel 1971 ed è stato ordinato sacerdote nel 1976.
NN:NA:RE:NER/…/…                         VIS 20021112 (170)

lunedì 11 novembre 2002

COMUNICARE IL VANGELO CON LINGUAGGIO E SENSIBILITÀ ATTUALI


CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina, nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i partecipanti al Convegno per gli operatori della comunicazione e della cultura promosso dalla Conferenza Episcopale Italiana, che nei giorni scorsi hanno riflettuto sul tema: "Comunicazione e cultura: nuovi percorsi per l'evangelizzazione del terzo millennio".

  Il Papa, rivolgendosi a coloro che operano nel campo della cultura e della comunicazione, ha detto che essi sono chiamati "a leggere e interpretare il tempo presente e a individuare le strade per una comunicazione del Vangelo secondo i linguaggi e la sensibilità dell'uomo contemporaneo".

  Nel campo della comunicazione "servono operai che, con il genio della fede, sappiano farsi interpreti delle odierne istanze culturali, impegnandosi a vivere questa epoca della comunicazione non come tempo di alienazione e di smarrimento, ma come tempo prezioso per la ricerca della verità e per lo sviluppo della comunione tra le persone e i popoli".

  Il Santo Padre ha esortato a mettersi ancora una volta in ascolto dell'insegnamento di Cristo: "affinché il moltiplicarsi delle antenne sui tetti, (…) sia il segno di una comunicazione che cresce a servizio dell'uomo e del progresso integrale di tutta l'umanità".

  "La testimonianza dei credenti" - ha proseguito il Pontefice - "trova nel mondo dei media e della cultura un campo vastissimo di espressione. (…) Soprattutto ai fedeli laici è chiesto di dare prova di professionalità e di autentica coscienza cristiana".

  Il Papa ha invitato tutti coloro che operano nei media e fanno cultura, ad essere consapevoli delle proprie responsabilità "soprattutto di fronte ai soggetti più indifesi, che spesso sono esposti, senza alcuna tutela, a programmi pieni di violenza e di visioni distorte dell'uomo, della famiglia e della vita". Per questo le autorità pubbliche e le associazioni per la tutela degli spettatori sono chiamati ad operare "affinché i media conservino alta la loro finalità primaria di servizio alle persone e alla società".

  "L'assenza di controllo e di vigilanza non è garanzia di libertà, come molti vogliono far credere, e finisce piuttosto per favorire un uso indiscriminato di strumenti potentissimi che, se usati male, producono effetti devastanti nelle coscienze delle persone e nella vita sociale. In un sistema di comunicazioni sempre più complesso e ad estensione planetaria, servono anche regole chiare e giuste a garanzia del pluralismo, della libertà, della partecipazione e del rispetto degli utenti".
AC/COMUNICAZIONE:CULTURA/…                 VIS 20021111 (400)

MESSAGGIO DEL PAPA INCONTRO CARISMATICI A ROMA


CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del Messaggio del Santo Padre ai partecipanti alla Conferenza della Fraternità Cattolica delle Comunità e Associazioni carismatiche, in corso a Roma, in occasione del 35° anniversario del Rinnovamento Carismatico all'interno della Chiesa.

  "Il vostro contributo alla vita della Chiesa," - scrive il Papa nel suo Messaggio, datato 7 novembre - "attraverso la vostra fedele testimonianza della presenza e azione dello Spirito Santo, ha aiutato molte persone a riscoprire nella propria vita la bellezza della grazia donata al momento del Battesimo" che li ha resi capaci di "riconoscere il potere della piena effusione dello Spirito Santo conferito al momento della Cresima".

  "La vostra riflessione sulla vita familiare, la gioventù e la protezione umana" - ha aggiunto il Pontefice - "non può mancare di aprire i vostri cuori e le vostre menti alle esigenze dell'umanità mentre lotta per trovare uno scopo in un mondo troppo spesso turbato da una 'crisi di significato'. Voi siete pienamente consapevoli dell'urgenza di una nuova evangelizzazione, di una evangelizzazione della cultura, in modo tale che la vita sia sotto il segno della speranza piuttosto che della paura e dello scetticismo".

  Il Santo Padre ha esortato i membri "a rendere le vostre comunità segni viventi di speranza" perché "essere autentici testimoni della speranza significa essere autentici testimoni della verità e della visione della vita affidata e proclamata dalla Chiesa. La comunione nella fede e nella vita, nell'unione sincera del cuore con il Successore degli Apostoli, è essa stessa potente testimonianza della verità di cui il mondo ha tanto bisogno".
MESS/CARISMATICI/…                         VIS 20021111 (270)

INTERVENTI SANTA SEDE O.N.U.: RIFUGIATI E DIRITTI UMANI


CITTA' DEL VATICANO, 9 NOV. 2002 (VIS). L'Arcivescovo Renato Martino, Capo della Delegazione della Santa Sede ed Osservatore Permanente presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, è intervenuto in questi giorni in merito al problema dei rifugiati e sui diritti umani. Il 7 novembre ha pronunciato un discorso davanti al Terzo Comitato dell'Assemblea Generale in merito al Rapporto dell'Alto Commissariato per i Rifugiati dell'O.N.U. (UNHCR), e l'8 novembre è intervenuto sull'Articolo 109, relativo ai diritti umani.

  In merito al tema dei rifugiati, l'Osservatore Permanente ha espresso soddisfazione per la leggera diminuzione, da 21,1 milioni nel 2000 a 19,8 milioni nel 2001, del numero delle "persone in situazioni difficili" secondo l'UNHCR, ma ha rilevato che: "secondo le statistiche in possesso dell'O.N.U. esistono, nel mondo, più di 50 milioni di profughi interni nel loro paese di provenienza".

  "La mia Delegazione è molto preoccupata" - ha sottolineato l'Arcivescovo - "per il fatto che il Rapporto rileva che alcuni gruppi rimangono bloccati ai confini, subiscono violenze, xenofobia e sono vittime del mancato rispetto dei diritti umani". L'Arcivescovo ha detto che: "la Santa Sede prende atto che il mondo ha subito molti cambiamenti in quest'ultimo anno" ed ha assicurato che la Chiesa Cattolica, mediante una varietà di agenzie, continuerà ad assicurare il suo aiuto ai rifugiati e ai profughi. Tutte le agenzie e le istituzioni che si occupano di questi problemi, ha affermato l'Arcivescovo Martino, devono "continuare ad assegnare un 'viso' al rifugiato e all'immigrato, non occupandosi di statistiche e numeri ma andando incontro e aiutando coloro che si trovano nel bisogno".

  Parlando ieri all'O.N.U. sui diritti umani, il Presidente eletto del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace ha ribadito che: "la Santa Sede ha sempre difeso e promosso il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali di tutti i popoli. (…) La Santa Sede esprime la sua preoccupazione poiché in molte parti del mondo, ancora esistono politiche discriminatorie e intolleranti nei confronti di minoranze in Stati che hanno una religione ufficiale. Inoltre, la combinazione di persecuzioni etniche e religiose in molte parti del mondo, il disprezzo, fin troppo evidente, e la mancanza di rispetto per le chiese, i santuari ed altri luoghi spirituali, sono motivi di grave preoccupazione".

  L'Arcivescovo Martino ha affermato che: "il diritto alla vita, il diritto alla libertà di religione e il rispetto per il patrimonio religioso e culturale sono le premesse di fondo dell'esistenza umana. Il fatto che esistano ancora molti luoghi dove il diritto a riunirsi per il culto o non è riconosciuto o è limitato ai membri di una sola religione, o il credo religioso è messo da parte in nome dello sviluppo e del 'pensiero moderno', è un triste dato di fatto relativamente alla necessità di un mondo più giusto e pacifico, dove i diritti e le libertà fondamentali, devono essere più ampiamente promossi e rispettati".

  Al termine del suo discorso l'Osservatore Permanente ha ribadito la ferma "convinzione" della Santa Sede "che il ricorso alla violenza, in nome della religione, è una perversione degli insegnamenti delle maggiori religioni".
DELSS/RIFUGIATI:DIRITTI UMANI/ONU:MARTINO     VIS 20021111 (500)

ANGELUS: LA CUSTODIA DEL CREATO È IMPEGNO DI TUTTI


CITTA' DEL VATICANO, 10 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina, prima della recita dell'Angelus, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricordato ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, che oggi, "seconda domenica di novembre, ricorre in Italia la Giornata del Ringraziamento, promossa dalla Confederazione Nazionale dei Coltivatori Diretti".

  Il Papa ha affermato: "È bello e doveroso ringraziare Dio per i doni ricevuti nel corso dell'annata ed essere riconoscenti verso gli uomini e le donne che li ricavano dalla terra col loro lavoro. Gli agricoltori, spesso poco considerati nelle società industriali, meritano invece il comune apprezzamento, per il servizio primario che rendono all'intera famiglia umana".

  "La custodia del creato è un impegno di cui tutti devono sentirsi investiti" - ha proseguito il Pontefice. (…) È necessaria, in proposito, un'autentica svolta culturale: dallo sfruttamento indiscriminato delle risorse occorre 'convertirsi' all'amministrazione responsabile dei beni che il creato ci offre".

  Il Santo Padre ha ricordato inoltre che "Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2002 'Anno della Montagna'", aggiungendo che: "Le montagne sono capaci da sempre di affascinare l'animo umano, tanto da essere considerate nella Bibbia un luogo privilegiato per l'incontro con Dio. Esse diventano in tal modo il simbolo dell'elevazione dell'uomo al Creatore".

  "Le montagne tuttavia" - ha concluso il Santo Padre - "non sono luogo di riposo e di vacanze: per tante persone esse sono l'ambiente della quotidiana fatica, affrontata non di rado nella solitudine e nell'isolamento. Le montagne costituiscono un patrimonio di tutti, e da tutti vanno rispettate, amate e attentamente salvaguardate. Si tratta, infatti di un bene comune, la cui integrità è preziosa per l'intera umanità".
ANG/CREAZIONE/…                         VIS 20021111 (280)

GRAZIE ALLA SCIENZA APPREZZIAMO MERAVIGLIA DI ESSERE UMANI


CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2002 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha rivolto un discorso ai partecipanti alla Sessione Plenaria della Pontificia Accademia delle Scienze, che si svolge in Vaticano, sul tema: "I valori culturali della scienza".

  Nel suo discorso il Santo Padre ha ricordato che: "è grazie alla scienza che noi abbiamo una maggiore comprensione oggi del posto dell'uomo nell'universo, dei rapporti fra la storia umana e la storia del cosmo, (…) della notevole complessità e allo stesso tempo del meraviglioso coordinamento dei processi vitali. È grazie alla scienza che possiamo apprezzare maggiormente 'la meraviglia di essere umani', come si è espresso un membro della Pontificia Accademia.

  Successivamente il Papa ha sottolineato che: "Questa conoscenza rappresenta uno straordinario e profondo valore per l'intera famiglia umana, ed è di incommensurabile significato per le discipline della teologia e della filosofia (…) che sono alla costante ricerca di un significato più pieno della ricchezza della conoscenza umana e della rivelazione biblica".

  Poiché gli scienziati, ha detto ancora il Papa "'sanno di più', sono chiamati a 'servire di più'". Essi devono responsabilmente usare la loro libertà di ricerca, ha aggiunto il Pontefice, "a beneficio dell'intera famiglia umana. Penso, non solo ai pericoli impliciti in una scienza priva di un'etica fermamente fondata sulla natura della persona umana, (…) (ma anche) agli immensi benefici che la scienza può portare alle persone nel mondo attraverso la ricerca di base e le applicazioni tecnologiche". La comunità scientifica, nel ricercare il bene comune, deve "proteggere la sua autorità legittima dalle pressioni economiche e politiche" e "non cedere alla tentazione del consenso o alla ricerca del profitto".

  Al termine del suo discorso, il Santo Padre ha esortato gli scienziati a chiedersi se  essi possono fare di più per aiutare i popoli del mondo "ad adoperarsi per accrescere i livelli di istruzione e migliorare le condizioni di salute, esaminare strategie per una distribuzione più equa delle risorse, facilitare la libera circolazione dell'informazione. (…) Possono essi far sentire la loro voce con più chiarezza e con maggiore autorità relativamente alla causa della pace del mondo?".
AC/SCIENZA:CULTURA/ACAD                     VIS 20021111 (360)

MESSAGGIO DEL PAPA SU IMPEGNO DEI LAICI NELLA CARITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 11 NOV. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo di un messaggio del Santo Padre indirizzato al Vescovo Michele Pennisi, di Piazza Armerina (Italia), a motivo della celebrazione di un Convegno, il 9 e 10 novembre, a Enna, Sicilia, sul tema: "La spiritualità e l'impegno dei laici nella carità, fondamento della giustizia e di un'autentica promozione umana".

  Nel Messaggio, datato 8 novembre, il Papa scrive: "La carità comporta spirito di fraternità nella Chiesa, chiamata ad essere casa e scuola di comunione".

  "Nel vasto campo d'azione di questa rinnovata 'fantasia della carità', un ruolo insostituibile spetta ai laici cristiani, chiamati ad animare con lo spirito evangelico ogni ambito della vita sociale. Per far questo, essi dovranno mantenere fisso lo sguardo su Cristo, diventando sempre più capaci di autentica preghiera contemplativa. Occorre ripartire costantemente da Lui e riconoscerne il volto nei fratelli più provati ed emarginati".
MESS/LAICI:CARITÀ/PENNISI                     VIS 20021111 (160)
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