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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 21 aprile 2004

QUIETE INTERIORE E PACE SI OTTENGONO CON LA PREGHIERA


CITTA' DEL VATICANO, 21 APR. 2004 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, è stato il Salmo 26: "Fiducia in Dio nei pericoli".

Giovanni Paolo II ha affermato che filo conduttore del Salmo 26 "è la fiducia in Dio, sia nel giorno della gioia, sia nel tempo della paura". La prima parte del Salmo, ha continuato il Pontefice, "è segnata da una grande serenità, fondata sulla fiducia in Dio nel giorno tenebroso dell'assalto dei malvagi".

"La vita del credente" - ha detto ancora il Papa - "è spesso sottoposta a tensioni e contestazioni, talora anche ad un rifiuto e persino alla persecuzione. Il comportamento dell'uomo giusto infastidisce, perché risuona come un monito nei confronti dei prepotenti e dei perversi".

Il Santo Padre ha successivamente rilevato che: "Il fedele è consapevole che la coerenza crea isolamento e provoca persino disprezzo e ostilità in una società che sceglie spesso come vessillo il vantaggio personale, il successo esteriore, la ricchezza, il godimento sfrenato. Tuttavia egli non è solo e il suo cuore conserva una sorprendente pace interiore, perché - come dice la splendida 'antifona' d'apertura del Salmo - 'il Signore è luce e salvezza, è difesa della vita' del giusto. (…) Ma la quiete interiore, la fortezza d'animo e la pace sono un dono che si ottiene rifugiandosi nel tempio, ossia ricorrendo alla preghiera personale e comunitaria".

"Il Signore" - ha concluso il Pontefice - "crea attorno al suo fedele un orizzonte di pace, che lascia al di fuori lo strepito del male. La comunione con Dio è sorgente di serenità, di gioia, di tranquillità; è come entrare in un'oasi di luce e di amore".
AG/SALMO 26/… VIS 20040421 (300)

PRESA DI POSSESSO CHIESA TITOLARE CARDINALE AMIGO VALLEJO


CITTA' DEL VATICANO, 21 APR. 2004 (VIS). Un Comunicato dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice annuncia che il Cardinale Carlos Amigo Vallejo, O.F.M., Arcivescovo Metropolita di Sevilla (Spagna), prenderà possesso del Titolo di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli, in Via Giulia, 151, Roma, martedì 27 aprile 2004, alle ore 11:00.
OCL/POSSESSO/AMIGO VALLEJO VIS 20040421 (60)

CARDINALI RUINI E KASPER CENTENARIO SINAGOGA ROMA


CITTA' DEL VATICANO, 21 APR. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri il Dottor Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato ai giornalisti la seguente dichiarazione: "Il Santo Padre, in occasione del Centenario della Sinagoga di Roma il prossimo 23 maggio, invierà come Suo rappresentante personale alla prevista cerimonia il Vicario per la Diocesi di Roma e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana Cardinale Camillo Ruini che in questa circostanza sarà accompagnato dal Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani".
OP/CENTENARIO SINAGOGA/NAVARRO-VALLS VIS 20040421 (100)

martedì 20 aprile 2004

IN BREVE

IL SANTO PADRE GIOVANNI PAOLO II presiederà l'Eucaristia sul sagrato della Basilica Vaticana, domenica 25 aprile, alle ore 10:00, e proclamerà Beati i Servi di Dio: Augusto Czartoryski, Presbitero, della Società Salesiana di San Giovanni Bosco (1858-1893); Laura Montoya, Vergine, Fondatrice della Congregazione delle Suore Missionarie di Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena (1874-1949); María Guadalupe García Zavala, Vergine, Co-Fondatrice delle Ancelle di Santa Margherita Maria e dei Poveri (1878-1963); Nemesia Valle, Vergine, della Congregazione delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret (1847-1916); Eusebia Palomino Yenes, Vergine, dell'Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice (1899-1935) e Alexandrina Maria Da Costa, Laica, dell'Unione dei Cooperatori Salesiani (1904-1955).

IL CARDINALE ANGELO SODANO, SEGRETARIO DI STATO, ha inviato un Messaggio al Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano e Presidente dell'Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, in occasione della celebrazione della LXXX giornata per l'Università Cattolica, domenica prossima, 25 aprile, sul tema: "Giovani e Università protagonisti di un mondo nuovo". Fu Papa Pio XI, ottanta anni fa, ad autorizzare l'Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori a promuovere questa speciale Giornata. Il Cardinale Sodano scrive nel Messaggio: "Oggi si avverte la necessità di investire nuovamente nello studio, nella ricerca e nell'approfondimento culturale, per promuovere la qualità spirituale ed etica dell'umanità. A questa istanza offre un contributo indispensabile anche la dimensione religiosa dell'uomo, capace di conferire unità all'indagine speculativa, a partire dalla riflessione sul senso della vita e della storia".

IL XX ANNIVERSARIO DELLA CONSEGNA della Croce ai giovani da parte di Giovanni Paolo II, si celebrerà giovedì 22 aprile, presso il Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo a Roma, alle 17:00. Il Programma prevede interventi introduttivi, una tavola rotonda, la proiezione del video: "La Croce pellegrina", ed un discorso conclusivo dell'Arcivescovo Stanislaw Rylko, Presidente del Pontificio Consiglio per i Laici. È previsto anche un intervento di Don Francis Kohn, Responsabile della Sezione Giovani del Pontificio Consiglio per i Laici ed organizzatore delle Giornate Mondiali della Gioventù.
…/IN BREVE/… VIS 20040420 (330)

DON GIUSSANI: 50 ANNI DI "COMUNIONE E LIBERAZIONE"


CITTA' DEL VATICANO, 20 APR. 2004 (VIS). Questa mattina è stata resa pubblica la Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II al Monsignore Luigi Giussani, Fondatore del Movimento "Comunione e Liberazione", del quale ricorre, nell'ottobre prossimo, il 50° anniversario di fondazione.

Nella Lettera, datata 22 febbraio, il Papa ricorda che il Movimento di "Comunione e Liberazione" è presente oggi in settanta Paesi e propone "un'esperienza che cambia in profondità la vita delle persone, perché spinge ad un incontro personale con Cristo. (…) Questo mezzo secolo è stato segnato da una sofferta contrapposizione con le ideologie imperanti, da una crisi dei progetti utopistici e, più recentemente, da una diffusa tendenza al relativismo, allo scetticismo, al nichilismo, che rischiano di estinguere i desideri e le speranze delle nuove generazioni".

Giovanni Paolo II esprime l'auspicio che il presente anniversario sia motivo per tutti gli aderenti al Movimento di rinnovare "l'entusiasmo delle origini. È infatti, importante mantenersi fedeli al carisma degli inizi per poter rispondere efficacemente alle attese e alle sfide dei tempi".

"Sta proprio qui l'originale intuizione pedagogica del vostro Movimento" - scrive il Santo Padre - "riproporre cioè, in modo affascinante e in sintonia con la cultura contemporanea, l'avvenimento cristiano, percepito come fonte di nuovi valori, capaci di orientare l'intera esistenza. È necessario ed urgente aiutare ad incontrare Cristo, perché Egli diventi la ragione ultima del vivere e dell'operare anche dell'uomo di oggi".

Il Papa conclude la Lettera invocando il Signore affinché la celebrazione dei cinquant'anni del Movimento offra ad ogni suo aderente l'opportunità di: "ripartire rinfrancati ed affrontare con rinnovato entusiasmo i nuovi compiti apostolici del terzo millennio. Quest'anno giubilare sia una provvidenziale occasione per approfondire la conoscenza di Gesù e l'amore per la sua persona e il suo messaggio di salvezza".
MESS/COMUNIONE:LIBERAZIONE/GIUSSANI VIS 20040420 (300)

BIBBIA: ORIENTAMENTO SICURO PER COMPORTAMENTO UMANO


CITTA' DEL VATICANO, 20 APR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza i Membri della Pontificia Commissione Biblica con il Presidente Cardinale Joseph Ratzinger, in occasione dell'Assemblea Plenaria annuale.

Nel suo discorso Giovanni Paolo II ha ricordato che l'Assemblea intende "approfondire un argomento molto importante: il rapporto tra Bibbia e morale. Si tratta di un tema che riguarda non soltanto il credente, ma in un certo senso ogni persona di buona volontà. Infatti, attraverso la Bibbia, Dio parla e rivela se stesso e indica la base solida e l'orientamento sicuro per il comportamento umano".

"Conoscere Dio, Padre di nostro Signore Gesù Cristo, riconoscere la sua infinita bontà" - ha proseguito il Pontefice - "sapere con animo grato e sincero che 'ogni buon regalo e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre, creatore della luce', scoprire nei doni che Dio ci ha dati i compiti che ci ha affidato, agire ben consapevoli della nostra responsabilità nei suoi confronti - ecco alcuni degli atteggiamenti fondamentali di una morale biblica".

"Il compito del vostro comune impegno" - ha concluso il Papa - "è quello di facilitare al popolo cristiano l'accesso a questi tesori".
AC/BIBBIA:MORALE/RATZINGER VIS 20040420 (200)

lunedì 19 aprile 2004

IN MEMORIAM


CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo i dati relativi ai Presuli deceduti nelle ultime settimane:

- Il Vescovo Fernando Claudio Gamalero González, Vescovo di Escuintla (Guatemala), il 19 marzo, all'età di 73 anni.

- Il Vescovo Zbigniew Józef Kraszewski, già Ausiliare di Warszawa-Praga (Polonia), il 4 aprile, all'età di 82 anni.

- Il Vescovo António Ramos Monteiro, O.F.M.Cap., di Viseu (Portogallo), il 4 aprile, all'età di 75 anni.

- Il Vescovo Martin Joseph Neylon, S.I., emerito di Caroline Islands (Stati Federati di Micronesia), il 13 aprile, all'età di 84 anni.

- L'Arcivescovo Joseph Salamé, emerito di Alep dei Maroniti (Siria), il 29 marzo, all'età di 89 anni.

- Il Vescovo Vincenzo Savio, S.D.B., di Belluno-Feltre (Italia), il 31 marzo, all'età di 59 anni.

- Il Vescovo Jesus J. Sison, emerito di Tarlac (Filippine), il 27 marzo, all'età di 85 anni.

- Il Vescovo Guillaume Marie van Zuylen, emerito di Liège (Belgio), il 3 aprile, all'età di 94 anni.
…/DECEDUTI/… VIS 20040419 (170)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Monsignore José Roberto Ospina Leongómez, finora Rettore del Seminario Maggiore San José a Bogotá (Colombia), Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bogotá (superficie: 3.423; popolazione: 4.140.000; cattolici: 3.546.186; sacerdoti: 1.251; religiosi: 4.862; diaconi permanenti: 42), Colombia. Il Vescovo eletto è nato a San Miguel de Sema (Colombia), nel 1947 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1972.

Sabato 17 aprile è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato la Signora Suzanne Cory, che è Professoressa di Biologia Medica all'Università di Melbourne e Direttrice del "Walter and Eliza Hall Institute of Medical Research" di Parkville, Victoria (Australia), Membro Ordinario della Pontificia Accademia delle Scienze.
NEA:NA/…/OSPINA LEONGÓMEZ:CORY VIS 20040419 (60)

PRESENTAZIONE ISTRUZIONE "REDEMPTIONIS SACRAMENTUM"


CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2004 (VIS). Venerdì 23 aprile, alle ore 11:30, presso la Sala Stampa della Santa Sede, avrà luogo la Conferenza Stampa di presentazione dell'Istruzione della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti "'Redemptoris Sacramentum' su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia".

Alla Conferenza Stampa interverranno il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, l'Arcivescovo Domenico Sorrentino, Segretario della medesima Congregazione e l'Arcivescovo Angelo Amato, S.D.B., Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede. Sarà presente anche il Cardinale Julián Herranz, Presidente del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi.
OP/ISTRUZIONE EUCARISTIA/ARINZE VIS 20040419 (120)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.

- L'Arcivescovo Rino Passigato, Nunzio Apostolico in Perù.

- L'Arcivescovo Baltazar Enrique Porras Cardozo, di Mérida (Venezuela) e Presidente della Conferenza Episcopale Venezuelana.

Sabato 17 aprile il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Joachim Meisner, Arcivescovo di Köln (Repubblica Federale di Germania).

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/…/… VIS 20040419 (90)

DECRETI DELLA CONGREGAZIONE DELLE CAUSE DEI SANTI

CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2004 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, in presenza del Santo Padre Giovanni Paolo II, dei Membri della Congregazione delle Cause dei Santi e dei Postulatori delle rispettive cause, sono stati promulgati quindici nuovi Decreti. Il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione, ha letto un profilo biografico dei Beati e dei Servi e Serve di Dio.

I decreti riguardano le seguenti cause:

MIRACOLI

- Beato Alberto Hurtado Cruchaga, Sacerdote professo della Compagnia di Gesù, cileno (1901-1952).

- Beato Felice da Nicosia, al secolo Giacomo Amoroso, Laico professo dell'Ordine dei Frati Minori Cappuccini, italiano (1715-1787).

- Venerabile Servo di Dio Pierre Vigne, Sacerdote della Diocesi di Viviers (Francia) e Fondatore della Congregazione delle Suore del Santissimo Sacramento, francese (1670-1740).

- Venerabile Servo di Dio Giovanni del Sacro Cuore, al secolo Léon Gustave Dehon, Sacerdote, Fondatore della Congregazione dei Sacerdoti del Sacro Cuore di Gesù, detti Padri Dehoniani, francese (1843-1925).

MARTIRIO

- Servi di Dio José Tapies Sirvanti, spagnolo (1869-1936) e Sei Compagni: Pascual Araguás Guardia, spagnolo (1899-1936); Silvestre Arnau Pascuet, spagnolo (1911-1936), José Boher Foix, spagnolo (1887-1936); Francisco Castells Brenuy, spagnolo (1866-1936); Pedro Martret Moles, spagnolo (1901-1936); José Juan Perot Juanmartí, francese, (1877-1936); tutti Sacerdoti della Diocesi di Urgel (Spagna), uccisi in odio alla fede durante la persecuzione religiosa in Spagna nel 1936.

- Serva di Dio María de Los Angeles Ginard Martí, Religiosa della Congregazione delle Suore Zelatrici del Culto Eucaristico, spagnola, (1894-1936), uccisa in odio alla fede durante la persecuzione religiosa a Dehesa de la Villa, sobborgo di Madrid (Spagna), nel 1936.

VIRTÙ EROICHE

- Servo di Dio Francesco Maria Greco, Sacerdote dell'attuale Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, Cosenza (Italia), italiano, Fondatore della Congregazione delle Suore Piccole Operaie dei Sacri Cuori (1857-1931).

- Servo di Dio José Gabriel del Rosario Brochero, Sacerdote dell'Arcidiocesi di Cordoba in Argentina, argentino (1840-1914).

- Servo di Dio Silvio Gallotti, Sacerdote della Diocesi di Novara, italiano, (1881-1927).

- Servo di Dio Felice Prinetti, Sacerdote professo della Congregazione degli Oblati di Maria Vergine e Fondatore della Congregazione delle Suore Figlie di San Giuseppe, italiano (1842-1916).

- Serva di Dio Candelaria de San José, al secolo Susana Paz Castillo Ramírez, Fondatrice della Congregazione delle Suore Carmelitane del Terz'Ordine Regolare, attualmente Suore Carmelitane della Madre Candelaria, venezuelana (1863-1940).

- Serva di Dio Teresa del Cuore Immacolato di Maria, al secolo Teresa Guasch y Toda, Confondatrice della Congregazione delle Suore Carmelitane Teresiane di San Giuseppe, spagnola, (1848-1917).

- Serva di Dio Maria della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, al secolo Maria Grazia Tarallo, dell'Istituto delle Suore Crocefisse Adoratrici dell'Eucaristia, italiana, (1866-1912).

- Serva di Dio Maria Anna Barbara Cope, Religiosa professa delle Suore del Terz'Ordine di San Francesco di Syracuse nello Stato di New York, nota come "Mother Marianne of Molokai", tedesca (1838-1918).

- Serva di Dio Maria del Pilar Cimadevilla y López-Dóriga, bambina spagnola, (1951-1962).
CSS/DECRETI/SARAIVA VIS 20040419 (490)

FILIPPINE: "FARO" EVANGELIZZAZIONE DELL'ASIA

CITTA' DEL VATICANO, 19 APR. 2004 (VIS). "Le Filippine rappresentano un 'faro' per l'evangelizzazione dell'Asia", ha affermato il Santo Padre Giovanni Paolo II nel ricevere, questa mattina, la Signora Leonida L. Vera, nuova Ambasciatrice delle Filippine presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali.

Il Papa ha inoltre ricordato che le Filippine "hanno sempre conservato una forte fede cristiana" nonostante gli ostacoli e l'esperienza della Giornata Mondiale della Gioventù celebrata a Manila nel 1995 "fu un esempio del desiderio della Sua Nazione di esercitare questa responsabilità": preservare i valori del patrimonio cristiano e diffondere gli ideali della cultura cristiana nel mondo intero.

Riferendosi al grave problema dell'estrema povertà nelle Filippine e più in generale nel Continente asiatico, il Papa ha affermato che per "combatterla con efficacia tutti i settori della società devono operare uniti nella ricerca di soluzioni".

Successivamente il Papa ha parlato della pena capitale, e del dibattito suscitato a livello nazionale in merito, affermando: "Ribadisco che i fini della giustizia nel mondo di oggi si servono meglio senza ricorrere alla pena di morte. (…) Le società civili hanno il dovere di essere giuste, ma anche il dovere di esercitare la clemenza".

Di fronte alla violenza che colpisce le Filippine, il Papa ha lanciato un appello a tutte le parti affinché "cessi il terrorismo che continua a causare tante sofferenze alla popolazione civile e si imbocchi la via del dialogo che, sola, può consentire alle popolazioni della regione la creazione di una società che garantisca la giustizia, la pace e l'armonia per tutti".

"È possibile edificare una società fondata sulla dignità umana solo quando coloro che esercitano l'autorità aderiscono ai principi del giusto governo e dell'onestà nella vita personale e pubblica, offrendo un servizio incondizionato ai propri concittadini a favore del bene comune. I servitori della cosa pubblica hanno pertanto il grave dovere di essere esempi di comportamento morale e di adoperarsi per aiutare gli altri a formare una coscienza retta che in ogni occasione rigetti ogni genere di corruzione e di illecito guadagno. Queste qualità di autentico servizio della cosa pubblica sono particolarmente importanti ora che il suo Paese si prepara alle prossime elezioni. (…) Auspico che la buona volontà dei responsabili delle elezioni renda più forte la vostra Nazione, che si fondi sull'autentica eguaglianza e giustizia per tutti".
CD/CREDENZIALI/FILIPPINE:VERA VIS 20040419 (400)

APPELLO DEL PAPA AI RAPITORI LIBERAZIONE OSTAGGI IN IRAQ

CITTA' DEL VATICANO, 18 APR. 2004 (VIS). Al termine della recita del Regina Coeli, il Santo Padre Giovanni Paolo II, rivolgendosi ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, ha detto: "Seguo con grande tristezza le notizie tragiche che giungono dalla Terra Santa e dall'Iraq. Cessi lo spargimento del sangue del fratello! Simili atti disumani sono contrari al volere di Dio".

"Sono particolarmente vicino con il pensiero e la preghiera alle famiglie di quanti trepidano per la sorte dei loro cari, specie di quanti sono stati presi come ostaggi".

"Invito i rapitori a sentimenti di umanità. Li supplico di rendere alle famiglie le persone che sono nelle loro mani, mentre prego Dio misericordioso per le popolazioni della Terra Santa e dell'Iraq e per tutti coloro che in quelle regioni lavorano per la riconciliazione e la pace".
ANG/APPELLO LIBERAZIONE OSTAGGI/… VIS 20040419 (150)

GESÙ CI HA LASCIATO COME TESTAMENTO IL PERDONO


CITTA' DEL VATICANO, 18 APR. 2004 (VIS). Questa mattina, Giovanni Paolo II ha dedicato le riflessioni di introduzione alla preghiera del Regina Coeli con le migliaia di fedeli convenuti in Piazza San Pietro, al testamento che Gesù ci ha lasciato dall'alto della Croce, il perdono e la divina misericordia, ricordando che oggi, Domenica in Albis, si celebra la Domenica della Divina Misericordia.

"Dall'alto della Croce, il Venerdì Santo Gesù ci ha lasciato come suo testamento il perdono 'Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno'. Martoriato e schernito, ha invocato misericordia per i suoi uccisori. Le sue braccia aperte e il suo cuore trafitto sono così diventati il sacramento universale della tenerezza paterna di Dio, che offre a tutti il perdono e la riconciliazione. Il giorno della risurrezione il Signore, apparendo ai discepoli, li salutò così: 'Pace a voi!', e mostrò le mani e il costato con i segni della passione. Otto giorni dopo, come leggiamo nell'odierna pagina evangelica, ritornò ad incontrarli nel Cenacolo e nuovamente disse: 'Pace a voi!'".

"Gesù, pertanto, è la nostra pace, perché è la manifestazione perfetta della Divina Misericordia. Egli infonde nel cuore umano, che è un abisso sempre esposto alla tentazione del male, l'amore misericordioso di Dio".

"Oggi, Domenica in Albis, celebriamo la Domenica della Divina Misericordia. Il Signore invita anche noi a recare a tutti la sua pace, fondata sul perdono e sulla remissione dei peccati. Si tratta di un dono straordinario, che Egli ha voluto legare al Sacramento della penitenza e della riconciliazione. Quanto ha bisogno l'umanità di sperimentare l'efficacia della misericordia di Dio in questi tempi segnati da crescente incertezza e violenti conflitti!".
ANG/DIVINA MISERICORDIA/… VIS 20040419 (290)

TRAFFICO ESSERI UMANI ESECRABILE VIOLAZIONE DIRITTI MIGRANTI


CITTA' DEL VATICANO, 17 APR. 2004 (VIS). Questa mattina la Sala Stampa della Santa Sede ha reso pubblico il testo dell'intervento dell'Arcivescovo Silvano Tomasi, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite a Ginevra, alla LX Sessione della Commissione dei Diritti Umani, in corso dal 15 marzo al 23 aprile.

"L'ampio e crescente fenomeno della mobilità umana interessa oggi milioni di persone e sono ugualmente coinvolti nel fenomeno il paese d'origine, di transito e di destinazione. Le masse di individui in movimento sono attori della globalizzazione e dello sviluppo per il contributo della propria cultura, del proprio lavoro e delle rimesse che inviano alla famiglia". I veri problemi emergono quando la presenza dei migranti "in un nuovo ambiente risulta in espulsioni forzate e violenti conflitti, (…) come nel caso del traffico di esseri umani".

"Fra le violazioni dei diritti dei migranti, il traffico di esseri umani è il più esecrabile " - ha affermato l'Arcivescovo - "Questo fenomeno interessa un milione di persone che ogni anno vengono trasportate al di là dei confini del loro paese d'origine. Il traffico di esseri umani implica diversi tipi di sfruttamento dei minori, donne e uomini, sottoposti a condizioni di schiavitù e di lavoro forzato, all'abuso sessuale e all'elemosina, privando così gli individui della dignità che Dio ha dato ad ogni essere umano ed alimentando la corruzione e la criminalità organizzata. Il traffico degli esseri umani è diventato un'industria dai profitti multimiliardari".

L'Arcivescovo Tomasi ha ricordato l'esistenza di organismi internazionali per contrastare tali violazioni ed ha ribadito la necessità di "meccanismi regionali e legislazioni nazionali per sradicare questo flagello" e la necessità di "assicurare la salvaguardia giuridica delle vittime". L'Osservatore Permanente ha infine proposto di rilasciare "permessi di residenza temporanei alle vittime come incoraggiamento a cooperare con il sistema giudiziario, ed anche come una possibile opportunità di integrazione sociale nella società ospitante".
DELSS/DIRITTI UMANI/GINEVRA:TOMASI VIS 20040419 (320)

RISCOPRIRE RICCHEZZE ESPERIENZA DI VITA E DI FEDE CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 17 APR. 2004 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il testo del Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II al Monsignore Walter Brandmüller, Presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche in occasione del 50° anniversario di fondazione ad opera di Papa Pio XII (7 aprile 1954).

Nel Messaggio, datato 16 aprile, il Papa sottolinea l'importanza "di una seria conoscenza storica dei vari campi in cui si articola la vita del singolo e della comunità. (…) L'ignoranza del proprio passato conduce fatalmente alla crisi e alla perdita di identità dei singoli e della comunità".

"Ad un'indagine storica libera da pregiudizi e vincolata unicamente alla documentazione scientifica," - scrive ancora il Pontefice - "è assegnato un ruolo insostituibile nell'abbattimento delle barriere esistenti fra i popoli. Non di rado, infatti, pesanti steccati sono stati eretti nel corso dei secoli a causa della parzialità della storiografia e del risentimento reciproco. La conseguenza è stata che ancora oggi persistono incomprensioni che sono d'ostacolo alla pace e alla fraternità fra gli uomini e fra i popoli".

Giovanni Paolo II afferma inoltre che la Chiesa è "vivamente interessata alla conoscenza sempre più approfondita della propria storia. A questo scopo, oggi più che mai è necessario un insegnamento accurato delle discipline storico-ecclesiastiche soprattutto per i candidati al sacerdozio, come raccomandava il decreto 'Optatam totius' del Concilio Vaticano II. Per applicarsi con successo allo studio della tradizione ecclesiastica, però, sono assolutamente indispensabili solide conoscenze delle lingue latina e greca, senza le quali rimane precluso l'accesso alle fonti della tradizione ecclesiastica. Solo con il loro ausilio è possibile anche oggi riscoprire la ricchezza dell'esperienza di vita e di fede che la Chiesa, sotto la guida dello Spirito Santo, è venuta accumulando nei duemila anni trascorsi".
MESS/SCIENZE STORICHE/BRANDMÜLLER VIS 20040419 (300)

TESTIMONIANZA AMORE E SOLLECITUDINE PERSONE IN DIFFICOLTÀ

CITTA' DEL VATICANO, 17 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere questa mattina i partecipanti al Congresso Internazionale dell'Unione Cristiana Enti Tra e Per i Migranti Italiani, ha rivolto "un pensiero affettuoso a tutte le comunità di migranti italiani sparse nel mondo".

"Voi operate" - ha detto il Papa - "nelle numerose associazioni cristiane degli emigrati, ben inseriti nelle comunità parrocchiali, in spirito di fraterna e generosa collaborazione. Di questo mi rallegro, e vi incoraggio a coltivare sempre la dimensione religiosa dei vostri sodalizi, per tener vivi i valori ereditati dai padri e trasmetterli alle nuove generazioni. In tal modo, voi offrite un contributo importante all'evangelizzazione. Essa, infatti, come già in passato, anche nella nostra epoca è strettamente legata ai fenomeni migratori. Vi esorto a far sì che la vostra fede sia sempre accompagnata dalla testimonianza di amore fraterno e dalla fattiva attenzione a quanti si trovano in difficoltà".
AC/MIGRANTI/… VIS 20040419 (170)

PRESIDENTE DEL MOZAMBICO RICEVUTO DAL SANTO PADRE


CITTA' DEL VATICANO, 17 APR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Joaquim Alberto Chissano, Presidente del Mozambico e dell'Unione Africana e, nel suo discorso in lingua portoghese ha ricordato "le gravi sfide e grandi speranze di questo Continente i cui popoli sono sempre nel mio cuore e che saluto in questa Pasqua di Risurrezione".

Il Santo Padre ha auspicato il buon esito delle iniziative intraprese nell'ambito dell'Unione Africana e ha invocato lo Spirito Santo affinché "vegli sulla grande famiglia umana e susciti nel cuore di ognuno la pace ed il dono della vita! Dio benedica la sua famiglia e tutto il popolo del Mozambico. Che Dio benedica l'Africa e tutti coloro che sono impegnati nel prestare assistenza al Continente".
AC/PRESIDENTE MOZAMBICO/CHISSANO VIS 20040419 (130)

venerdì 16 aprile 2004

ASSEMBLEA PLENARIA PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA


CITTA' DEL VATICANO, 16 APR. 2004 (VIS). La Pontificia Commissione Biblica terrà l'Assemblea Plenaria annuale dal 19 al 23 aprile presso la "Domus Sanctae Marthae" in Vaticano, sotto la presidenza del Cardinale Joseph Ratzinger. Padre Klemens Stock, S.J., Segretario Generale della Commissione, dirigerà i lavori dell'Assemblea, dedicati al rapporto tra Bibbia e morale. Ogni Membro ha elaborato un proprio contributo che servirà come base per la discussione assembleare.
COM-B/PLENARIA:BIBBIA:MORALE/RATZINGER VIS 20040416 (80)

50° ANNIVERSARIO PONTIFICIO COMITATO SCIENZE STORICHE


CITTA' DEL VATICANO, 16 APR. 2004 (VIS). Nella ricorrenza, il 7 aprile scorso, del 50° anniversario del Pontificio Comitato di Scienze Storiche (PCSS), istituito da Papa Pio XII nel 1954, con l'obiettivo "di promuovere la ricerca storica mediante la collaborazione internazionale", sono stati organizzati tre grandi eventi.

In occasione dell'apertura del giubileo, il Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato, celebrerà una Messa Solenne, alle 17:30 di oggi, nella Basilica di San Lorenzo in Damaso, in Piazza della Cancelleria. Alle 18:30 il Cardinale Segretario di Stato presiederà un atto ufficiale nella "Sala dei Cento Giorni" del Palazzo della Cancelleria, durante il quale prenderanno la parola il Monsignor Professor Walter Brandmüller, Presidente, ed il Professor Dottor Don Cosimo Semeraro, Segretario del Comitato.

Il secondo evento commemorativo prevede alla fine dell'anno, la presentazione di due volumi legati alla vita e all'attività del Comitato ed una Tavola Rotonda alla quale seguirà il terzo evento conclusivo dell'anno giubilare, un Seminario di Studio sul tema della Storiografia del Cristianesimo negli ultimi cinquanta anni.

Un Comunicato del Pontificio Comitato precisa che Papa Pio XII istituì il Pontificio Comitato su invito alla Santa Sede, dell'allora Presidente del Comitato Internazionale di Scienze Storiche (CISH), di aderire a questa organizzazione. Accogliendo l'invito, il PCSS dava seguito all'antica "Commissione Cardinalizia per gli Studi Storici", istituita da Papa Leone XIII all'indomani dell'apertura dell'Archivio Segretario Vaticano.

La prassi inaugurata da Pio XII che chiamava a far parte del Comitato eminenti studiosi di vari paesi, rappresentanti le diverse discipline della scienza storica, viene seguita ancora oggi.

Infine, si legge ancora nel Comunicato che: "Poiché le scienze storiche devono confrontarsi col problema della sempre più estesa ignoranza delle lingue classiche che comincia a minacciare la loro stessa esistenza, il PCSS attualmente se ne sta facendo un dovere di arrestare questa incresciosa mancanza: una scienza storica che, invece di basarsi direttamente sulle fonti greche e latine si affida solo a traduzioni più o meno affidabili, non può che essere considerata poco seria e comporterebbe, nel tempo, la fine della stessa cultura ed erudizione occidentale".
COM-SH/50° ANNIVERSARIO/BRANDMÜLLER VIS 20040416 (360)

ESCURSIONE IN MONTAGNA DI GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 16 APR. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, al termine delle impegnative celebrazioni della Settimana Santa e della Pasqua, il Santo Padre Giovanni Paolo II si è concesso una pausa ed ha lasciato il Vaticano per un'improvvisata escursione di qualche ora agli Altipiani di Arcinazzo, località montana, ad una sessantina di chilometri da Roma.

Meta di villeggiatura e sport invernali, è nota per le sue vette, il Monte Altuino e Monte Scalambra, e per i siti archeologici, fra i quali i maestosi ruderi di una villa di Traiano, attualmente in restauro. Il Comune di Arcinazzo Romano conta una popolazione di circa 1.500 persone.
GPII-ESCURSIONE/…/… VIS 20040416 (100)

giovedì 15 aprile 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 15 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Padre Cornelio Galleo Wigwigan, finora Direttore del Pre-College Seminary di Bontoc (Filippine), Vicario Apostolico di Bontoc-Lagawe (superficie: 4.615; popolazione: 302.062; cattolici: 199.343; sacerdoti: 30; religiosi: 23), Filippine. Il Vescovo eletto è nato a Sabangan (Filippine) nel 1942 ed è stato ordinato sacerdote nel 1966. Il Vescovo Wigwigan succede al Vescovo Francisco F. Claver, S.I., del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale del medesimo Vicariato Apostolico, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Cardinale Antonio María Rouco Varela, il Cardinale Péter Erdö ed il Cardinale Jean-Louis Tauran, Membri del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.
NER:RE:NA/… VIS 20040415 (120)

US$ 6.482 MILIONI PER LA CARITÀ DEL PAPA NEL 2003

CITTA' DEL VATICANO, 15 APR. 2004 (VIS). Nel suo rapporto annuale recentemente pubblicato, il Pontificio Consiglio "Cor Unum", strumento della carità del Papa, ha annunciato che l'assistenza finanziaria offerta a nome del Santo Padre per i soccorsi d'urgenza e la promozione umana e per le Fondazioni "Giovanni Paolo II per il Sahel" e la "Populorum Progressio", ha raggiunto nel 2003 l'importo totale di US$ 6.482.000.=

Le offerte a favore dei fratelli più provati nello spirito e nel corpo provengono da singoli fedeli, comunità parrocchiali e diocesane ed istituti religiosi nel mondo. In particolare il Messaggio del Santo Padre in occasione della Quaresima 2004, sul tema: "Chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me", ha suscitato una miriade di iniziative. Nel Messaggio Giovanni Paolo II scrive: "Penso con grata ammirazione a coloro che si prendono cura della formazione dell'infanzia in difficoltà ed alleviano le sofferenze dei bambini e dei loro familiari, causate dai conflitti e dalla violenza, dalla mancanza di cibo e di acqua, dall'emigrazione forzata e da tante forme di ingiustizia esistenti nel mondo".

Un totale di US$ 1.680.000.= è stato erogato per progetti di promozione umana in 33 Paesi, e, in 23 Paesi, per soccorsi d'urgenza nei luoghi colpiti da calamità naturali, terremoti, inondazioni, devastati da guerre, siccità e carestie, ed infine a favore di progetti destinati a rifugiati e migranti ed ai malati di Hiv/Aids. I rimanenti fondi sono stati assegnati alla due Fondazioni istituite da Giovanni Paolo II nell'ambito di "Cor Unum": US$ 1.843.000.= alla Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel, creata nel 1984 e US$ 2.959.000:= (2.474.000 Euro) alla Fondazione "Populorum Progressio", istituita nel 1992.

Infine il Rapporto di "Cor Unum" precisa che: "In casi particolari, il Santo Padre ha voluto inviare sul posto come Suo speciale Messaggero l'Arcivescovo Paul Josef Cordes, Presidente di 'Cor Unum', per manifestare la spirituale vicinanza della Chiesa Universale e della Sede Apostolica alle popolazioni colpite e per incoraggiare quanti erano impegnati nell'opera di soccorso". L'Arcivescovo Cordes si è recato in Vietnam nel gennaio scorso e in Iraq dal 29 maggio al 3 giugno 2003.
CON-CU/CARITÁ DEL PAPA 2003/CORDES VIS 20040415 (360)

mercoledì 14 aprile 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Vitória (Brasile), presentata dall'Arcivescovo Silvestre Luis Scandian, S.V.D., in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede l'Arcivescovo Luiz Mancilha Vilela, SS.CC., finora Arcivescovo Coadiutore della medesima Arcidiocesi.

- Ha nominato il Monsignore Melchor Sánchez de Toca y Alameda, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, finora Capo Ufficio del medesimo Dicastero.

Martedì 13 aprile è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha elevato alla dignità episcopale il Padre Dom Fabio Bernardo D'Onorio, Abate Ordinario di Montecassino (superficie: 567; popolazione: 79.000; cattolici: 79.000; sacerdoti: 70; religiosi: 107), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Veroli (Frosinone) nel 1940, ha messo i voti religiosi nel 1962 ed è stato ordinato sacerdote nel 1966 e nominato Abate di Montecassino nel 1983.

Giovedì 8 aprile è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Juan José Omella Omella, finora Vescovo di Barbastro-Monzón (Spagna), Vescovo di Calahorra y La Calzada-Logroño (superficie: 5.033; popolazione: 296.097; cattolici: 266.119; sacerdoti: 338; religiosi: 985; diaconi permanenti: 1), Spagna.

- Il Sacerdote Chibly Langlois, Vescovo di Fort-Liberté (superficie: 1.600; popolazione: 425.000; cattolici: 310.250; sacerdoti: 36; religiosi: 75), Haïti. Il Vescovo eletto è nato nel 1958 a la Vallée (Haïti), è stato ordinato sacerdote nel 1991. Finora è stato, Direttore del Centro Diocesano per la Pastorale della medesima Diocesi e Professore all'Istituto Diocesano per l'Educazione e la Promozione Umana di Jacmel.

- Il Monsignore Carlo Roberto Maria Redaelli, al presente Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Milano, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Milano (superficie: 4.217; popolazione: 5.116.686; cattolici: 4.903.686; sacerdoti: 3.128; religiosi: 8.013; diaconi permanenti: 54), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Milano (Italia), nel 1956 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.

- Il Monsignore Luigi Stucchi, finora Vicario Episcopale della zona di Varese nell'Arcidiocesi di Milano, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Milano (superficie: 4.217; popolazione: 5.116.686; cattolici: 4.903.686; sacerdoti: 3.128; religiosi: 8.013; diaconi permanenti: 54), Italia. Il Vescovo eletto e nato a Sulbiate (Italia) nel 1941 ed è stato ordinato sacerdote nel 1966.
RE:NER:NA:NEA/…/… VIS 20040414 (350)

UDIENZA GENERALE: CRISTO TRIONFA SUL MALE E SULLA MORTE


CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2004 (VIS). "'Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa'. Queste parole guidano la riflessione di questo nostro incontro, che si colloca nel clima luminoso dell'Ottava di Pasqua" ha detto il Papa ai 25.000 pellegrini presenti all'Udienza Generale di oggi tenutasi in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre non ha dato lettura della catechesi per l'Udienza Generale di oggi, ma ha letto i numerosi saluti in diverse lingue per i pellegrini presenti. La Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato che: "Aderendo al consiglio del medico personale, il Santo Padre, dopo i gravosi impegni della Settimana Santa, non leggerà personalmente i testi dell'udienza generale".

"Cristo trionfa sul male e sulla morte" - inizia la catechesi odierna - "I racconti evangelici riferiscono, talora con ricchezza di dettagli, gli incontri del Signore risorto con le donne accorse al sepolcro e, in seguito, con gli Apostoli. Quali testimoni oculari, saranno proprio loro a proclamare per primi il Vangelo della sua morte e risurrezione. (…) La Chiesa, depositaria di questo universale mistero di salvezza, di generazione in generazione lo tramanda agli uomini e alle donne di ogni tempo e di ogni luogo".

"Perché i cristiani possano compiere appieno questo mandato loro affidato" - prosegue la catechesi - "è indispensabile che incontrino personalmente il Crocifisso risorto, e si lascino trasformare dalla potenza del suo amore. Quando questo avviene, la tristezza si muta in gioia, il timore cede il passo all'ardore missionario".

"'Cristo mia speranza è risorto'. Con queste parole la Sequenza sottolinea un aspetto del mistero pasquale, che l'umanità di oggi ha bisogno di comprendere più profondamente. Segnati da incombenti minacce di violenza e di morte, gli uomini sono alla ricerca di qualcuno che dia loro serenità e sicurezza. Ma dove trovare pace se non in Cristo, l'innocente, che ha riconciliato i peccatori con il Padre?".

"Sul Calvario" - termina la catechesi dell'Udienza Generale - "la misericordia divina ha manifestato il suo volto di amore e di perdono per tutti. (…) Santa Faustina Kowalska nella sua umiltà è stata scelta per annunciare questo messaggio di luce particolarmente adatto per il mondo di oggi".
AG/PASQUA:MISERICORDIA/… VIS 20040414 (370)

PRESA DI POSSESSO CHIESA TITOLARE CARDINALE TURKSON


CITTA' DEL VATICANO, 13 APR. 2004 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha annunciato che domenica 18 aprile 2004, alle ore 10:30, il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Arcivescovo Metropolita di Cape Coast (Ghana), prenderà possesso del Titolo di San Liborio, in Via Tino Buazzelli, Roma.
OCL/PRESA DI POSSESSO TITOLO/TURKSON VIS 20040414 (60)

REGINA COELI: ESPRESSIONE GIOIA DI MARIA RISURREZIONE CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 12 APR. 2004 (VIS). Alle 12:00 di oggi il Santo Padre Giovanni Paolo II è apparso alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il 'Regina coeli' con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro. Nell'introdurre la preghiera mariana il Papa ha ricordato che alla tradizionale preghiera dell'Angelus "si sostituisce nel tempo pasquale il canto del 'Regina coeli', che esprime la gioia di Maria per la resurrezione del suo divin Figlio. Maria diventa così modello della comunità cristiana che si 'rallegra' per la Pasqua del suo Signore, fonte di autentica gioia per tutti i credenti".

"Carissimi Fratelli e Sorelle! In questo Lunedì dell'Angelo, prolungamento del giorno di Pasqua, ciascuno di noi si soffermi accanto al sepolcro vuoto per meditare sul sommo prodigio della resurrezione di Cristo. La Vergine Maria, silenziosa testimone di questo mistero, ci confermi nell'adesione personale a Colui che è morto e risorto per la salvezza di ogni essere umano. Ci sia maestra e guida nella fede; ci sostenga nei momenti del dubbio e della tentazione; ci ottenga quella serenità interiore che nessuna paura può scuotere, perché radicata nella certezza che Cristo è davvero risorto".
ANG/RISURREZIONE/… VIS 20040414 (200)

PASQUA: CORAGGIO OPPORSI AI MALI CHE AFFLIGGONO UMANITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 11 APR. 2004 (VIS). Alle 10:30 di questa mattina, in Piazza San Pietro, ornata di fiori provenienti dai Paesi Bassi, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha celebrato la Santa Messa della Pasqua di Risurrezione del Signore, al termine della quale ha pronunciato davanti a migliaia di fedeli di tutto il mondo il Messaggio pasquale, ha impartito la Benedizione "Urbi et Orbi" e porto gli auguri in 62 lingue.

"Resurrexit! Oggi Tu, Redentore dell'uomo, dal sepolcro ti ergi vittorioso per offrire anche a noi, turbati da tante ombre che incombono, il tuo augurio di gioia e di pace. (…) In questo giorno del tuo trionfo sulla morte, l'umanità trovi in Te, o Signore, il coraggio di opporsi in modo solidale ai tanti mali che l'affliggono. Trovi in particolare la forza di far fronte al disumano, e purtroppo dilagante, fenomeno del terrorismo, che nega la vita e rende torbida e insicura l'esistenza quotidiana di tanta gente laboriosa e pacifica".

Il Papa ha continuato invocando la sapienza divina affinché: "illumini gli uomini di buona volontà nel doveroso impegno contro" la piaga del terrorismo. "L'opera delle istituzioni nazionali e internazionali affretti il superamento delle presenti difficoltà e favorisca il progresso verso un'organizzazione più ordinata e pacifica del mondo. Trovi conferma e sostegno l'azione dei responsabili per una soluzione soddisfacente dei persistenti conflitti, che insanguinano alcune regione dell'Africa, l'Iraq e la Terra Santa. Tu, primogenito di molti fratelli, fa che tutti coloro che si sentono figli di Abramo riscoprano la fraternità che li accomuna e li spinge a propositi di cooperazione e di pace".

"Ascoltate voi tutti che avete a cuore il futuro dell'uomo! Ascoltate uomini e donne di buona volontà! La tentazione della vendetta ceda il passo al coraggio del perdono; la cultura della vita e dell'amore renda vana la logica della morte; la fiducia torni a dar respiro alla vita dei popoli. Se unico è il nostro avvenire, è impegno e dovere di tutti costruirlo con paziente e solerte lungimiranza".

Il Santo Padre ha invocato conforto per i familiari delle tante vittime della violenza e ha chiesto l'aiuto di Dio per "lavorare senza sosta all'avvento di quel mondo più giusto e solidale che, risorgendo, Tu hai inaugurato". Alla Madre del Crocifisso Risorto, il Santo Padre si è rivolto affinché insegni "anche a noi ad essere, tra le contraddizioni del tempo che passa, testimoni convinti e gioiosi del perenne messaggio di vita e di amore portato nel mondo dal Redentore risorto".

Dopo la Benedizione "Urbi et Orbi", il Papa ha ricordato che: "Per una felice coincidenza di calendario, noi cristiani d'Oriente e d'Occidente, quest'anno celebriamo la Santa Pasqua nella stessa data" ed ha concluso pregando il Signore Risorto "perché tutti noi battezzati possiamo presto giungere a rivivere ogni anno insieme nel medesimo giorno questa fondamentale festa della nostra fede".
GPII-SETTIMANA SANTA/DOMENICA PASQUA/… VIS 20040414 (480)

SABATO SANTO: BATTESIMO E CONFERMAZIONE SETTE CATECUMENI


CITTA' DEL VATICANO, 10 APR. 2004 (VIS). Alle 19:00 di oggi il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto nella Basilica Vaticana la solenne Veglia nella Notte di Pasqua, durante la quale ha amministrato i Sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell'Eucaristia a sette catecumeni provenienti dall'Italia, Togo e Giappone.

La Veglia ha avuto inizio nell'atrio della Basilica dove il Santo Padre ha benedetto il fuoco ed ha acceso il cero pasquale. Alla processione verso l'Altare con il cero pasquale e il canto dell'Exultet, hanno fatto seguito la Liturgia della Parola, la Liturgia Battesimale e la Liturgia Eucaristica.

Il Santo Padre ha affermato nell'omelia: "La luce di Colui che è 'risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti' rende 'chiara come il giorno' questa notte memorabile, considerata giustamente il 'cuore' dell'anno liturgico. In questa notte la Chiesa intera veglia e ripercorre meditando le tappe salienti dell'intervento salvifico di Dio nell'universo".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che la Veglia Pasquale ha un duplice significato: "Da un lato essa è memoria orante dei mirabilia Dei, nella rievocazione di pagine capitali della Sacra Scrittura, dalla creazione al sacrificio di Isacco, al passaggio del Mar Rosso, alla promessa della nuova Alleanza. Dall'altro canto, (…) è attesa fiduciosa del pieno compimento delle antiche promesse. La memoria dell'opera di Dio culmina nella risurrezione di Cristo e si proietta sull'evento escatologico della parusia".

Rivolgendosi ai sette catecumeni in procinto di ricevere i Sacramenti dell'iniziazione cristiana, il Papa ha affermato che grazie al Battesimo "entrerete a far parte della Chiesa che è un grande popolo in cammino senza confini di razza, di lingua, di cultura; un popolo chiamato alla fede a partire da Abramo e destinato a diventare benedizione in mezzo a tutte le nazioni della terra. Siate fedeli a Colui che vi ha scelto e a Lui affidate con generoso impegno la vostra intera esistenza".

"Se talora questa missione può apparirvi difficile" - ha concluso il Pontefice - "richiamate alla mente le parole del Risorto: 'Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo'. Certi della sua presenza, non temerete allora nessuna difficoltà e nessun ostacolo. La sua Parola vi illuminerà; il suo Corpo e il suo Sangue saranno nutrimento e sostegno nel cammino quotidiano verso l'eternità. Al fianco di ciascuno di voi resterà sempre Maria, come fu presente tra gli Apostoli impauriti e sbandati nell'ora della prova. E con la sua fede Ella vi indicherà, al di là della notte del mondo, l'aurora gloriosa della risurrezione".
GPII-SETTIMANA SANTA/SABATO SANTO/… VIS 20040414 (430)

VENERDÌ SANTO:CONFESSIONI, PASSIONE DEL SIGNORE E VIA CRUCIS


CITTA' DEL VATICANO, 9 APR. 2004 (VIS). Come di consueto in occasione del Venerdì Santo, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha confessato alcuni fedeli, ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore nella Basilica Vaticana ed il pio esercizio della Via Crucis al Colosseo.

Proseguendo una tradizione inaugurata all'inizio del Pontificato, alle dodici di questa mattina, Giovanni Paolo II si è recato nella Basilica di San Pietro per confessare dieci fedeli provenienti da Polonia, Stati Uniti d'America, Spagna, Ucraina e Slovacchia, in un confessionale appositamente costruito per alloggiare la pedana mobile, riparato da un paravento rivestito di broccato.

Alle 17:00, nella Basilica di San Pietro, gremita di pellegrini, Giovanni Paolo II ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore, officiata dal Decano del Collegio Cardinalizio Cardinale Joseph Ratzinger e dai Cardinali Francesco Mario Pompedda e Julián Herranz, ed alla quale hanno partecipato i Membri del Collegio Cardinalizio, numerosi Vescovi ed i Membri del Corpo Diplomatico. Durante la Liturgia della Parola è stato riascoltato il racconto della Passione secondo Giovanni e successivamente, Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M.Cap., Predicatore della Casa Pontificia, ha tenuto l'omelia ed ha offerto una riflessione su come la Bibbia, in particolare l'Antico Testamento, affronta il tema della violenza, sulla violenza del nostro tempo e sulla violenza scatenata nel nome di Dio.

Al termine dell'omelia, è stata dedicata al Santo Padre la seguente intenzione di preghiera: "Che Dio, Che lo ha prescelto come Vescovo, gli conceda salute e forza per guidare e governare il santo popolo di Dio". Tra le preghiere di questa liturgia c'è stata, come ogni anno, anche quella per gli Ebrei: "scelti dal Signore primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola. Che il Signore li aiuti a progredire nell'amore del Suo nome e nella fedeltà alla Sua Alleanza".

Quando è stato portato all'altare un piccolo Crocifisso coperto da un drappo rosso, il Santo Padre Giovanni Paolo II, nonostante sempre sofferente a causa dell'artrosi, è rimasto a lungo inginocchiato per pregare ed adorare la Croce.

Alle 21:15 del Venerdì Santo, il Papa si è recato al Colosseo per presiedere la Via Crucis. Seduto sulla terrazza del Palatino, sotto un baldacchino posto di fronte ad una immensa Croce illuminata, il Papa ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore, alla quale hanno partecipato, nonostante la pioggia, migliaia di fedeli, che, recanti candele accese, seguivano la Liturgia sui libretti distribuiti dall'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.

I testi delle meditazioni proposte quest'anno per le Stazioni della Via Crucis sono stati composti dal monaco cistercense belga Dom André Loudf, Abate del Monastero di Notre Dame di Mont-des-Cats, (Francia) per 35 anni, ora ritiratosi in un eremo nella Francia meridionale.

Per le prime due stazioni, la Croce è stata portata dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario della Diocesi di Roma. Successivamente la Croce è stata portata da un frate francescano della Custodia della Terra Santa, da una famiglia romana, da una laica della Diocesi di St. George Isola di Grenada, un sacerdote della Diocesi di Orange in California, una religiosa della Diocesi indiana di Thrissur, un laico della Diocesi di Amman, una religiosa della Diocesi di Bururi del Burundi ed una giovane dell'Arcidiocesi di Madrid. Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha sostenuta la Croce nella XIV ed ultima Stazione.

Al termine della Via Crucis, il Santo Padre ha rivolto ai fedeli presenti alla Liturgia nella suggestiva cornice del Colosseo e a quanti lo hanno seguito attraverso la radio e la televisione, alcune parole: "Venit hora! Era giunta l'ora! L'ora del Figlio dell'uomo. (…) Venit hora crucis! L'ora di passare da questo mondo al Padre'. L'ora della straziante sofferenza del Figlio di Dio, una sofferenza che, a venti secoli di distanza, continua a commuoverci intimamente e ad interpellarci. Il Figlio di Dio è giunto a quest'ora proprio per donare la vita a vantaggio dei fratelli. È l'ora dell'offerta - l'ora della rivelazione dell'infinito amore".

"Venit hora gloriae! 'È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo" - ha detto ancora il Papa - "Non è dunque doveroso in questa ora rendere gloria a Dio Padre 'che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi'? Non è tempo di glorificare il Figlio che 'umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce'?".
GPII-SETTIMANA SANTA/VENERDÌ SANTO/… VIS 20040414 (700)

GIOVEDÌ SANTO: SANTA MESSA CRISMALE E CENA DEL SIGNORE

CITTA' DEL VATICANO, 8 APR. 2004 (VIS). Nella Basilica Vaticana, alle 9:30 di oggi, ricorrenza del Giovedì Santo, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto la Santa Messa Crismale. Questa Liturgia che si celebra oggi in tutte le chiese Cattedrali, è stata concelebrata con i Cardinali, i Vescovi e i Presbiteri, diocesani e religiosi, presenti a Roma per Pasqua. Dopo l'omelia del Santo Padre, i sacerdoti hanno rinnovato le promesse sacerdotali, e sono stati benedetti l'olio dei catecumeni, l'olio degli infermi e il crisma.

Nell'omelia il Santo Padre ha sottolineato: "Il profondo legame esistente tra l'Eucaristia e il Sacerdozio ministeriale. Cristo è il Sommo Sacerdote di quella Nuova Alleanza. (…) Se la Messa in Cena Domini sottolinea il mistero dell'Eucaristia e la consegna del comandamento nuovo dell'amore, questa che stiamo celebrando, detta Messa del Crisma, sottolinea il dono del sacerdozio ministeriale".

"Tra poco rinnoveremo le promesse sacerdotali" - ha detto il Santo Padre - "rendendo grazie a Dio per il dono del nostro Sacerdozio. Ribadiremo, al tempo stesso, il fermo proposito di essere immagine sempre più fedele di Cristo, Sommo Sacerdote. Egli, Buon Pastore, ci chiama a seguire il suo esempio, e ad offrire giorno dopo giorno, la vita per la salvezza del gregge che ha affidato alle nostre cure".

"Come non ritornare" - ha esclamato il Pontefice - "con il pensiero carico di commozione, all'entusiasmo del primo 'sì', pronunciato il giorno dell'Ordinazione presbiterale? 'Eccomi!'. Abbiamo risposto a Colui che ci chiamava a lavorare per il suo Regno. (…) Veramente straordinario è il 'dono e mistero' che abbiamo ricevuto. L'esperienza quotidiana ci insegna che esso va conservato, grazie a una indefettibile adesione a Cristo, alimentata da costante preghiera. Il popolo cristiano vuole vederci anzitutto come 'uomini di preghiera'".

Alle 17:30 del pomeriggio del Giovedì Santo, Giovanni Paolo II ha anche presieduto nella Basilica di San Pietro la concelebrazione della Santa Messa "nella cena del Signore". Nel corso della Liturgia il Cardinale Joseph Ratzinger ed il Cardinale Angelo Sodano hanno compiuto il rito della lavanda dei piedi a dodici Presbiteri. Al momento della presentazione dei doni è stata affidata al Santo Padre un'offerta destinata ai bambini malati del Rwanda e del Burundi.

Il Papa ha sottolineato nell'omelia che Gesù, lavando i piedi degli Apostoli, "con un gesto che di regola spettava al servo, volle imprimere nelle menti degli Apostoli il senso di quanto sarebbe accaduto di lì a poco. Infatti, la passione e la morte costituiscono il fondamentale servizio d'amore con cui il Figlio di Dio ha liberato l'umanità dal peccato".

"Memoriale in senso pieno è dunque l'Eucaristia: il Pane e il Vino, per l'azione dello Spirito Santo, diventano realmente il Corpo e il Sangue di Cristo, che si dona per essere nutrimento dell'uomo nel suo cammino sulla terra".

"Mentre fissiamo lo sguardo su Cristo che istituisce l'Eucaristia, prendiamo nuovamente coscienza dell'importanza dei presbiteri nella Chiesa e del loro legame con il Sacramento Eucaristico. Nella Lettera che ho scritto ai Sacerdoti per questo giorno santo ho voluto ripetere che dono e mistero è il Sacramento dell'altare, dono e mistero è il Sacerdozio, entrambi scaturiti dal cuore di Cristo nel corso dell'Ultima Cena". Infine il Papa ha concluso l'omelia affermando: "Solo una Chiesa innamorata dell'Eucaristia genera, a sua volta, sante e numerose vocazioni sacerdotali. E lo fa attraverso la preghiera e la testimonianza della santità, offerta in modo speciale alle nuove generazioni".
GPII-SETTIMANA SANTA/GIOVEDÌ SANTO/… VIS 20040414 (580)

mercoledì 7 aprile 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 7 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Leeds (Inghilterra), presentata dal Vescovo David Every Konstant, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Arthur Roche, finora Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Monsignore John Cunningham, finora Vicario Generale di Paisley (Scozia), Vescovo di Galloway (superficie: 9.332; popolazione: 521.000; cattolici: 47.063; sacerdoti: 56; religiosi: 49), Scozia. Il Vescovo eletto è nato Paisley (Scozia) nel 1938 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1961. Succede al Vescovo Maurice Taylor del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato i Cardinali: Julián Herranz, Javier Lozano Barragán e Stephen Fumio Hamao, Membri della Congregazione delle Cause dei Santi.
RE:NER:NA/…/… VIS 20040407 (150)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 7 APR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/…/… VIS 20040407 (30)

TRIDUO PASQUALE: RIVIVIAMO GRANDE MISTERO NOSTRA SALVEZZA


CITTA' DEL VATICANO, 7 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dedicato la catechesi per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, alle celebrazioni liturgiche del Triduo Pasquale, che ha inizio domani, e durante il quale riviviamo "il grande mistero della nostra salvezza".

Giovanni Paolo II ha ricordato che la mattina del Giovedì Santo, "in ogni Comunità diocesana il Vescovo celebra insieme col proprio presbiterio la Messa Crismale, nella quale vengono benedetti gli oli: l'olio dei catecumeni, quello dei malati e il sacro Crisma. Alla sera si fa memoria dell'Ultima Cena con l'istituzione dell'Eucaristia e del Sacerdozio". Con il gesto della "lavanda dei piedi" Gesù ci lascia come nuova legge "'mandatum novum' il suo amore". Dopo i riti della Messa in Cena Domini" - ha precisato il Papa - "i fedeli sostano in adorazione davanti all'Eucaristia sino a notte inoltrata".

"Il Venerdì Santo" - ha proseguito il Pontefice - "la Chiesa fa memoria della passione e della morte del Signore. L'assemblea cristiana è invitata a meditare sul male e il peccato che opprimono l'umanità, e sulla salvezza operata dal sacrificio redentivo di Cristo". In questo giorno "spiccano le processioni penitenziali del Venerdì Santo e il pio esercizio della 'Via Crucis', che fanno meglio interiorizzare il mistero della Croce".

Successivamente il Papa ha ricordato che: "Un grande silenzio caratterizza il Sabato Santo. Non sono, infatti, previste particolari liturgie in questo giorno di attesa e di preghiera. Nelle Chiese tutto tace, mentre i fedeli, imitando Maria, si preparano al grande evento della Risurrezione. Sul far della notte del Sabato Santo ha inizio la solenne 'Veglia Pasquale', la 'madre di tutte le veglie'". La Comunità ecclesiale ha detto ancora il Santo Padre "medita la grande promessa della definitiva liberazione dalla schiavitù del peccato e della morte".

"L'annuncio della risurrezione irrompe nel buio della notte e l'intera realtà creata si ridesta dal sonno della morte, per riconoscere la signoria di Cristo".

Il Santo Padre ha concluso la catechesi ricordando che questi giorni "sono quanto mai opportuni per rendere più viva la conversione del nostro cuore a Colui che per amore è morto per noi. Lasciamo che sia Maria, la Vergine fedele, ad accompagnarci; con Lei sostiamo nel Cenacolo e restiamo accanto a Gesù sul Calvario, per incontrarlo infine risorto il giorno di Pasqua".
AG/TRIDUO PASQUALE/… VIS 20040407 (400)

DICHIARAZIONE SALA STAMPA RELATIVA ARRESTO VESCOVO IN CINA


CITTA' DEL VATICANO, 7 APR. 2004 (VIS). A fine mattinata il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato una dichiarazione relativa all'arresto e detenzione del Vescovo Jia ZhiGuo in Cina:

"Si apprende da notizie di agenzia che un vescovo cattolico, già detenuto in passato per 20 anni, è stato nuovamente arrestato ieri dalla polizia nella Repubblica Popolare Cinese".

"Ancora una volta un membro della gerarchia cattolica viene privato della libertà personale senza fornire motivazioni giuridiche".

"Ciò non è ammissibile in uno Stato di diritto che dichiara di garantire 'la libertà di religione' e di 'rispettare e preservare i diritti umani'".
OP/ARRESTO VESCOVO CINA/NAVARRO-VALLS VIS 20040407 (120)

martedì 6 aprile 2004

LETTERA DEL SANTO PADRE AI SACERDOTI PER GIOVEDÌ SANTO 2004


CITTA' DEL VATICANO, 6 APR. 2004 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata la Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II ai Sacerdoti per il Giovedì Santo 2004, firmata dal Papa in data 28 marzo, in lingua italiana, inglese, francese, spagnola, tedesca, portoghese e polacca.

"Quest'appuntamento epistolare" - scrive il Pontefice - "che riveste una speciale dimensione di fraternità per la comune partecipazione al Sacerdozio di Cristo, si colloca nel contesto liturgico di questo giorno santo, caratterizzato da due significativi riti: la Messa del Crisma al mattino, e quella 'in Cena Domini' alla sera".

Il Santo Padre, riflettendo sulla giornata del Giovedì Santo, scrive: "Nell'Ultima Cena 'siamo nati come sacerdoti'. (…) Siamo nati dall'Eucaristia. Quanto affermiamo della Chiesa intera, che cioè 'de Eucharistia vivit', (…), possiamo ben dirlo del Sacerdozio ministeriale: esso trae origine, vive, opera e porta frutto 'de Eucharistia'". Toccando il tema definito "la 'apostolicità dell'Eucaristia'", il Papa scrive ancora: "Il Sacramento eucaristico - come quello della Riconciliazione - è stato da Cristo affidato agli Apostoli e tramandato da essi e dai loro successori di generazione in generazione". Il Santo Padre ricorda successivamente che: "L'Eucaristia, come il Sacerdozio, è un dono di Dio, 'che supera radicalmente il potere dell'assemblea'" e ribadisce che: "L'assemblea dei fedeli, (…), non è in grado da sola né di 'fare' l'Eucaristia né di 'darsi' il ministero ordinato".

Giovanni Paolo II esorta i fedeli a pregare affinché "mai manchino sacerdoti nella Chiesa", ricordando che: "Non è mai sufficiente il numero dei presbiteri (…). In alcune parti del mondo la loro scarsità si avverte oggi con maggiore urgenza (…). Altrove, grazie a Dio, si assiste ad una promettente primavera vocazionale. (…) Prima di ogni altra iniziativa vocazionale" - ribadisce Giovanni Paolo II - "è indispensabile la nostra fedeltà personale. Conta, infatti, la nostra adesione a Cristo, l'amore che nutriamo per l'Eucaristia, il fervore con cui la celebriamo, la devozione con cui l'adoriamo (…). Gesù Sommo Sacerdote continua ad invitare personalmente operai per la sua vigna, ma ha voluto aver bisogno fin dagli inizi della nostra attiva cooperazione".

Il Santo Padre invita ancora i sacerdoti a privilegiare "accanto ad altre iniziative, 'la cura dei ministranti', che costituiscono come un 'vivaio' di vocazioni sacerdotali. Il gruppo di ministranti, ben seguito da voi all'interno della comunità parrocchiale, può percorrere un valido cammino di crescita cristiana, quasi formando una sorta di pre-seminario. Educate la parrocchia, famiglia di famiglie, a vedere nei ministranti i suoi figli, come 'virgulti intorno alla mensa' di Cristo, Pane di vita".

"Avvalendovi della collaborazione delle famiglie più sensibili e dei catechisti," - il Papa esorta ancora i sacerdoti - "seguite con premurosa sollecitudine il gruppo dei ministranti perché, attraverso il servizio all'altare, ciascuno di essi impari ad amare sempre più il Signore Gesù, lo riconosca realmente presente nell'Eucaristia, gusti la bellezza della liturgia. Tutte le iniziative per i ministranti organizzate a livello diocesano o di zone pastorali vanno promosse e incoraggiate, sempre tenendo conto delle diverse fasce dì età".

"Ed infine, non dimenticate" - conclude il Pontefice - "che i primi 'apostoli' di Gesù Sommo Sacerdote siete voi: la vostra testimonianza conta più di qualunque altro mezzo e sussidio. Nella regolarità delle celebrazioni domenicali e feriali, i ministranti incontrano voi, nelle vostre mani vedono 'farsi' l'Eucaristia, sul vostro volto leggono il riflesso del Mistero, nel vostro cuore intuiscono la chiamata di un amore più grande. Siate per loro padri, maestri e testimoni di pietà eucaristica e di santità di vita!".

Il testo integrale della Lettera di Giovanni Paolo II ai Sacerdoti può essere consultata selezionando il documento allegato.
GPII-LETTERA AI SACERDOTI/GIOVEDÌ SANTO 2004/… VIS 20040406 (560)

SACERDOTI FEDELI PROPRIA VOCAZIONE ESEMPIO PER I GIOVANI


CITTA' DEL VATICANO, 6 APR. 2004 (VIS). Questa mattina si è svolta la Conferenza Stampa di presentazione della Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II ai Sacerdoti per il Giovedì Santo 2004, presieduta dal Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero e dall'Arcivescovo Csaba Ternyak, Segretario della medesima Congregazione.

Il Cardinale Castrillón ha detto di voler porre in risalto tre aspetti del contenuto della Lettera: "Innanzitutto l'intima connessione del sacramento dell'Eucaristia con il sacerdozio ordinato. (…) In secondo luogo, Giovanni Paolo II, sottolinea la sacralità e pertanto la insostituibilità del ministero ordinato". A tale riguardo il Porporato ha sottolineato che: "La fede ci fa scoprire che Cristo è presente nel sacerdote per significare al mondo che la riconciliazione operata per mezzo Suo sulla Croce, di cui l'Eucaristia è il frutto, non è un atto circoscritto a un tempo e un luogo determinati, trascende le categorie del divenire umano e si prolunga continuamente nel tempo fino a quando, giunta l'ultima ora della storia, Cristo stesso ritornerà".

Il terzo aspetto, ha rilevato ancora il Cardinale Castrillón, è "la pastorale vocazionale". La preghiera per le vocazioni "deve essere anche accompagnata dall'azione pastorale, volta a far comprendere che la vita è vocazione e che Dio chiama alcuni a seguirlo più da vicino, nella comunione con Lui e nel dono di sé. Perciò" - ha proseguito il Cardinale - "le famiglie cristiane hanno una grande ed insostituibile missione e responsabilità riguardo alle vocazioni e, soprattutto per mezzo delle Parrocchie, vanno aiutate a corrispondervi in maniera consapevole e generosa".

Riferendosi al numero totale del clero nel mondo (inclusi anche i Vescovi e i Diaconi), l'Arcivescovo Ternyak ha precisato che alla fine del 2001, il numero totale era di 439.850, mentre nel 1961 era di 406.509 ed inoltre che il 14% delle parrocchie attuali (216.736 alla fine del 2001) sono state create negli ultimi trenta anni.

"È necessario" - ha affermato l'Arcivescovo Ternyak - "rivolgersi direttamente ai giovani, per proporre la bellezza del sacerdozio cattolico, vissuto da un cuore pieno di amore per Dio e per gli altri, e da uomini che consacrano gioiosamente la propria libertà e il proprio essere al servizio dei fratelli. Uno degli strumenti fondamentali della pastorale vocazionale sono i sacerdoti stessi, con la loro fedeltà alla propria vocazione e con il loro entusiasmo nell'esercizio del ministero. Uomini innamorati dell'Eucaristia, che possono far riscoprire ai giovani l'ardore di una vocazione d'identificazione ontologica con il Cristo, che si dona per la salvezza di tutti e che, nell'Eucaristia, si fa dono".

Al termine della Conferenza Stampa il Cardinale Castrillón ha annunciato che l'ottobre prossimo è in programma un Congresso Mondiale a Malta, dal titolo: "Sacerdoti, forgiatori di santi del terzo millennio".
…/LETTERA SACERDOTI/CASTRILLÓN:TERNYAK VIS 20040406 (450)

lunedì 5 aprile 2004

AI GIOVANI: NON ABBIATE PAURA DI ANDARE CONTROCORRENTE

CITTA' DEL VATICANO, 4 APR. 2004 (VIS). Questa mattina in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto la solenne Celebrazione Eucaristica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, alla quale hanno partecipato 30.000 fedeli. Prima della celebrazione, Giovanni Paolo II ha benedetto le palme e gli ulivi.

Il Papa ha ricordato nell'omelia che: "Nel clima di gioia, velato di tristezza, che caratterizza la Domenica delle Palme, celebriamo la XIX Giornata Mondiale della Gioventù. Quest'anno essa ha per tema 'Vogliamo vedere Gesù'".

"Sulla Croce Gesù muore per ciascuno e ciascuna di noi." - ha ribadito il Santo Padre - "La Croce è, pertanto, il segno più grande e più eloquente del suo amore misericordioso, l'unico segno di salvezza per ogni generazione e per l'intera umanità".

Ricordando la consegna ai giovani, venti anni or sono, al termine dell'Anno Santo della Redenzione, della "grande Croce di quel Giubileo", il Papa ha affermato: "Da allora la Croce continua ad attraversare numerosi Paesi, in preparazione alle Giornate Mondiali della Gioventù. Durante i suoi pellegrinaggi ha percorso i Continenti: come fiaccola passata di mano in mano, è stata trasportata di Paese in Paese: è diventata il segno luminoso della fiducia che anima le giovani generazioni del terzo millennio".

"Cari giovani" - ha detto ancora il Pontefice alle migliaia di giovani italiani e degli altri paesi del mondo presenti in Piazza San Pietro, nella ricorrenza di questo ventesimo anniversario - "lasciate che rinnovi a voi la stessa consegna di allora: 'Affido a voi la Croce di Cristo! Portatela nel mondo come segno dell'amore del Signore Gesù per l'umanità, e annunciate a tutti che solo in Cristo morto e risorto c'è salvezza e redenzione'".

"Certamente il messaggio che la Croce comunica" - ha proseguito il Pontefice - "non è facile da comprendere nella nostra epoca, in cui il benessere materiale e le comodità sono proposti e ricercati come valori prioritari. Ma voi, cari giovani, non abbiate paura di proclamare in ogni circostanza il Vangelo della Croce. Non abbiate paura di andare controcorrente!".

Durante la celebrazione è stato ricordato inoltre il conflitto che insanguina il Medio Oriente, e si è pregato per la città santa di Gerusalemme, affinché "il Signore le conceda la pace, porti alla riconciliazione i cristiani che la abitano, la renda luogo di incontro e di dialogo fra i credenti nell'unico Dio". Si è pregato anche in lingua araba per tutti i giovani che sperano in un mondo più abitabile.

Al termine della Celebrazione Eucaristica e prima della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha salutato, in tedesco, i giovani che hanno partecipato, alla Porta di Brandenburgo, alla Celebrazione Liturgica presieduta dal Cardinale Georg Maximilian Sterzinksy, Arcivescovo di Berlino, per accogliere la Croce delle Giornate Mondiali della Gioventù. "La Croce" - ha detto il Papa - "partirà ora per attraversare il vostro Paese e per giungere infine a Colonia, dove nell'agosto 2005 si celebrerà la XX Giornata Mondiale della Gioventù. Incoraggio l'intera Chiesa che è in Germania a mobilitarsi per questo grande appuntamento".
HML/DOMENICA PALME:GMG/… VIS 20040404 (500)

domenica 4 aprile 2004

IN MEMORIAM


CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo i dati dei Presuli deceduti delle scorse settimane:

- Il Vescovo Rafael Caro Bellido, emerito di Jerez de la Frontera (Spagna), il 16 marzo, all'età di 80 anni.

- Il Vescovo Miguel D'Aversa, S.D.B., emerito di Humaitá (Brasile), il 20 marzo, all'età di 88 anni.

- L'Arcivescovo Ricardo Duran Flórez, S.I., Vescovo emerito di Callao (Perù), il 19 marzo, all'età di 86 anni.

- L'Arcivescovo Luis Aníbal Rodríguez Pardo, emerito di Santa Cruz de la Sierra (Bolivia), il 26 marzo, all'età di 89 anni.

- L'Arcivescovo Joakim Segedi, Ausiliare emerito di Krizevci (Croazia), il 20 marzo, all'età di 99 anni.

- Il Vescovo Kenneth Edward Untener, di Saginaw (Stati Uniti d'America), il 27 marzo, all'età di 66 anni.
…/DECEDUTI/… VIS 20040404 (130)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Membri del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato; l'Arcivescovo J. Michael Miller, Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica ed il Vescovo Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici.

Sabato 3 aprile è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Wroclaw (Polonia), presentata dal Cardinale Henryk Roman Gulbinowicz, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Marian Golebiewski, finora Vescovo di Koszalin-Kolobrzeg (Polonia), Arcivescovo di Wroclaw (superficie: 11.490; popolazione: 1.580.000; cattolici: 1.470.100; sacerdoti: 1.134; religiosi: 1.844), Polonia.

- Ha nominato il Vescovo François-Xavier Yombandje, finora Vescovo di Kaga-Bondoro ed Amministratore Apostolico "Sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" della medesima Diocesi (Repubblica Centroafricana), Vescovo di Bossangoa (superficie: 62.420; popolazione: 498.458; cattolici: 124.615; sacerdoti: 34; religiosi: 56), Repubblica Centroafricana.

- Ha nominato il Reverendo Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru Canonista del Tribunale della Penitenzieria Apostolica.

- Ha nominato il Padre Ubaldo Todeschini, O.S.M., Consigliere del Tribunale della Penitenzieria Apostolica.

- Ha nominato il Cardinale Franciszek Macharski, Arcivescovo di Kraków (Polonia), Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 50° anniversario della consacrazione della Basilica di Lisieux (Francia), che avrà luogo l'11 luglio 2004.
RE:NER:NA/…/… VIS 20040404 (230)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Abel Pacheco de la Espriella, Presidente della Repubblica di Costa Rica, e Seguito.

- Il Cardinale Jean-Marie Lustiger, Arcivescovo di Parigi (Francia).

Sabato 3 aprile il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Audrys Juozas Backis, Arcivescovo di Vilnius (Lituania).

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- L'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
AP/…/… VIS 20040404 (90)

LIBERTÀ RELIGIOSA E PARTECIPAZIONE VITA PUBBLICA


CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2004 (VIS). L'Arcivescovo Silvano Tomasi, C.S., Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, partecipa alla LX Sessione della Commissione dei Diritti Umani, in corso a Ginevra dal 15 marzo al 23 aprile. Il 1° aprile, l'Osservatore Permanente ha preso la parola dinanzi all'Assemblea riguardo ai diritti civili e politici e all'intolleranza religiosa.

Sul problema della libertà religiosa e sul ruolo della religione nella società, il Nunzio ha ricordato che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani promuove la libertà religiosa ed ha ribadito, citando l'Articolo 18: "'Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione", che tale diritto "ha una connotazione individuale ed istituzionale. (…) Gli strumenti giuridici internazionali (…) hanno costantemente affermato il valore e l'importanza della libertà religiosa, fornendo strumenti di salvaguardia contro la discriminazione dei credenti di tutte le religioni".

"Purtroppo" - ha affermato l'Arcivescovo Tomasi - "la libertà religiosa continua ad essere violata in diversi luoghi. Attualmente abbiamo potuto constatare come gruppi non governativi si siano arrogati l'iniziativa di discriminare e di usare la violenza contro minoranze religiose, in molti casi nell'immunità più completa. Luoghi di culto e cimiteri vengono incendiati, devastati e profanati; i credenti vengono minacciati, assaliti e perfino uccisi, e i loro leader diventano bersaglio della discriminazione".

L'Arcivescovo Tomasi ha proseguito affermando che: "L'emergere di una sottile forma di intolleranza religiosa si oppone al diritto della religione di parlare pubblicamente su questioni concernenti forme di comportamento che vanno contro i principi di natura etica e religiosa. Mentre occorre rispettare un sano concetto della natura secolare dello Stato, bisogna parimenti riconoscere il ruolo positivo dei credenti nella vita pubblica. Ciò corrisponde fra l'altro, alle esigenze di un sano pluralismo e contribuisce all'edificazione di un'autentica democrazia".
DELSS/LIBERTÀ RELIGIOSA/GINEVRA:ONU:TOMASI VIS 20040404 (320)

COSTA RICA: SOCIETÀ GIUSTA, SOLIDALE E PACIFICA


CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Abel Pacheco de la Espriella, Presidente della Repubblica del Costa Rica, al quale ha espresso soddisfazione per "la collaborazione esistente fra la Chiesa e le Autorità del Paese".

Auspicando che il popolo del Costa Rica "continui ad avanzare nel cammino intrapreso sulle solide basi di una società giusta, responsabile e pacifica", Giovanni Paolo II ha rinnovato i suoi voti "per un progresso spirituale e materiale del popolo costaricano, per la sua convivenza in concordia e libertà".
AC/COSTA RICA/PACHECO VIS 20040404 (100)

USARE LINGUAGGI ADEGUATI PER TRASMETTERE MESSAGGI POSITIVI


CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2004 (VIS). Questa mattina nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto 3.000 giovani provenienti da 30 Paesi, che hanno partecipato al Congresso Internazionale UNIV 2004, sul tema: "Progettare la cultura: il linguaggio della pubblicità".

Riferendosi al tema della Giornata Mondiale della Gioventù 2004: "Vogliamo vedere Gesù", il Papa ha esortato i presenti con queste parole: "Mai, carissimi, venga meno nel profondo del vostro cuore il desiderio di vedere Cristo! Sappiate superare ogni emozione superficiale, resistendo alle seduzioni dei piaceri e alle ambizioni dell'egoismo e della comodità".

Commentando il tema del Congresso Internazionale, Giovanni Paolo II ha affermato: "C'è proprio bisogno di saper usare linguaggi adatti per trasmettere messaggi positivi e per far conoscere in modo attraente ideali e iniziative nobili. È anche necessario saper discernere quali siano i limiti e le insidie dei linguaggi che i mezzi di comunicazione sociale ci propongono. Talora gli annunci pubblicitari offrono, infatti, una visione superficiale e inadeguata della vita, della persona, delle famiglie e della moralità".

"Per realizzare questa impegnativa missione" - ha continuato il Santo Padre - "è necessario seguire Gesù da vicino nella preghiera e nella contemplazione. Essere suoi amici nel mondo in cui ci troviamo esige, inoltre, lo sforzo di andare controcorrente. Nell'università, nella scuola e dovunque vi trovate a vivere, non abbiate paura di essere, quando è necessario, anticonformisti! Vi invito in modo particolare a diffondere la visione cristiana della virtù della purezza, sapendo mostrare ai vostri coetanei che essa 'nasce dall'amore e non sono un ostacolo per l'amore puro la forza e la gioia della giovinezza'".

Il Papa ha esortato infine i giovani partecipanti all'UNIV, con queste parole: "In questo mondo che cerca Gesù, talora senza neppure saperlo, (…) siate lievito di speranza", e, ripetendo l'augurio rivolto ai giovani in uno dei primi incontri ventidue anni fa, ha detto: "'Se l'uomo (…) cammina insieme con Dio, è capace di cambiare il mondo'. (…) Per migliorare il mondo, sforzatevi anzitutto di cambiare voi stessi mediante il ricorso al sacramento della Penitenza e l'intima identificazione con Cristo nell'Eucaristia".
AC/…/UNIV 2004 VIS 20040404 (360)

PRESENTAZIONE LETTERA AI SACERDOTI PER GIOVEDÌ SANTO 2004

CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2004 (VIS). Alle 11.30 di Martedì 6 aprile, nel corso di una Conferenza Stampa presso la Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero e l'Arcivescovo Csaba Ternyak, Segretario della medesima Congregazione, presenteranno la Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II ai Sacerdoti per il Giovedì Santo 2004.
OP/LETTERA SACERDOTI/CASTRILLÓN HOYOS VIS 20040404 (80)

75° ANNIVERSARIO PARROCCHIA DI SANT'ANNA IN VATICANO


CITTA' DEL VATICANO, 3 APR. 2004 (VIS). Questa mattina, in occasione del 75° anniversario di fondazione, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto 500 fedeli della Parrocchia di Sant'Anna in Vaticano, istituita da Papa Pio XI, con la Costituzione Apostolica "Ex Lateranensi pacto" del 30 maggio 1929. Fra i presenti, il Parroco Padre Gioele Schiavella, i religiosi dell'Ordine Agostiniano ai quali la Parrocchia è affidata, i rappresentanti delle comunità religiose operanti nel territorio parrocchiale, le famiglie e i fedeli.

Giovanni Paolo II ha ricordato che: "Dopo la stipulazione dei Patti Lateranensi (1929), che costituivano lo Stato della Città del Vaticano, Papa Pio XI volle provvedere al bene spirituale dei fedeli domiciliati nel territorio del nuovo Stato, e affidò la nuova parrocchia alla cura pastorale dell'Ordine Agostiniano. (…) Grazie al costante sforzo di tutti, la chiesa di Sant'Anna è diventata un'oasi dello spirito, dove pregare e partecipare a celebrazioni liturgiche, condotte con grande decoro e devozione".

"So pure" - ha proseguito il Pontefice - "che all'interno della parrocchia ci sono non pochi gruppi dediti a molteplici attività apostoliche ed evangelizzatrici. All'impegno di diffondere la Buona Novella, essi uniscono un'incessante testimonianza di carità fraterna e di sollecitudine per i fratelli più bisognosi". Il presente anniversario, ha detto ancora il Santo Padre, "costituisce una felice occasione per rendere grazie a Dio della feconda esperienza del passato. Al tempo stesso, è opportuna circostanza per trarre stimoli e incoraggiamento a proseguire il cammino intrapreso".

"Carissimi Fratelli e Sorelle!" - ha concluso Giovanni Paolo II - "La vostra chiesa, posta proprio all'ingresso del Vaticano, è la parrocchia a cui mi sento particolarmente unito".
AC/ANNIVERSARIO PARROCCHIA VATICANO/… VIS 20040404 (290)

venerdì 2 aprile 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignore Ernesto Mandara, che è Direttore dell'Ufficio per l'Edilizia di Culto e Segretario Generale dell'Opera per la Preservazione della Fede e la Provvista di nuove Chiese in Roma, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Roma, per il Settore pastorale Centro, (superficie: 881; popolazione: 2.787.206; cattolici: 2.454.000; sacerdoti: 5.410; religiosi: 27.605; diaconi permanenti: 84), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Positano (Salerno), nel 1952, è stato ordinato sacerdote nel 1978.

- Ha affidato al Vescovo Luigi Moretti, Vicegerente della Diocesi di Roma, il Settore pastorale Est della Diocesi di Roma.

- Ha nominato il Monsignore Ramón Castro Castro, finora Consigliere di Nunziatura presso la Segreteria di Stato, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Yucatán (superficie: 39.340; popolazione: 1.785.054; cattolici: 1.521.937; sacerdoti: 212; religiosi: 597; diaconi permanenti: 18), Messico. Il Vescovo eletto è nato a Teocuitatlán de Corona (Messico), nel 1956 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1982.

- Ha nominato il Sacerdote José Rafael Palma Capetillo, finora Parroco e Cancelliere della Curia arcidiocesana di Yucatán, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Yucatán (superficie: 39.340; popolazione: 1.785.054; cattolici: 1.521.937; sacerdoti: 212; religiosi: 597; diaconi permanenti: 18), Messico. Il Vescovo eletto è nato a Méride (Messico) nel 1955 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1981.

- Ha nominato il Monsignore Stanislav Zvolensky, finora Vicario Generale della medesima Arcidiocesi, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bratislava-Trnava (superficie: 14.000; popolazione: 1.905.148; cattolici: 1.350.326; sacerdoti: 707; religiosi: 1.587; diaconi permanenti: 5), Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato a Trnava (Slovacchia) nel 1958 ed è stato ordinato sacerdote nel 1982.

- Ha nominato il Sacerdote Ján Orosch, finora Parroco di Sturovo (Slovacchia), Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bratislava-Trnava (superficie: 14.000; popolazione: 1.905.148; cattolici: 1.350.326; sacerdoti: 707; religiosi: 1.587; diaconi permanenti: 5), Slovacchia. Il Vescovo eletto è nato a Bratislava (Slovacchia), nel 1953 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1976.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bratislava-Trnava (Slovacchia), presentata dal Vescovo Dominik Tóth, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha accettato la rinuncia all'ufficio di Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Bratislava-Trnava (Slovacchia), presentata dal Vescovo Stefan Vrablec, presentata per raggiunti limiti d'età.
NEA:RE/…/… VIS 20040402 (360)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Tre Presuli della Conferenza Episcopale degli stati Uniti d'America, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Victor Benito Galeone, di Saint Augustine.

- Il Vescovo Robert Nuyent Lynch, di Saint Petersburg.

- Il Vescovo John Joseph Nevins, di Venice.

- Il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, con il Vescovo Brian Farrell, L.C., Segretario e con il Padre Jósef M. Maj, S.I., Officiale del medesimo Pontificio Consiglio.
AL:AP/…/… VIS 20040402 (100)

"SPIRITUS ET SPONSA" COMMEMORAZIONE DOCUMENTO CONCILIARE


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2004 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ha presieduto la presentazione del volume "Spiritus et Sponsa", Atti della Giornata Commemorativa del XL della "Sacrosanctum Concilium", svoltasi a Roma, il 4 dicembre 2003. Alla Conferenza Stampa sono intervenuti l'Arcivescovo Domenico Sorrentino, Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, il Padre Juan Javier Flores Arcas, O.S.B., Preside del Pontificio Istituto Liturgico di Sant'Anselmo a Roma e Monsignore Giuseppe Liberto, Maestro Direttore della Cappella Musicale Pontificia.

Il Cardinale Arinze ha affermato che: "Siccome la liturgia è un'altissima espressione della realtà misterica della Chiesa", il primo frutto del Concilio Vaticano II fu la Costituzione sulla Sacra Liturgia "Sacrosanctum concilium", alla quale fecero seguito quindici Documenti Conciliari. "Era quindi da aspettarsi che, la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, non avrebbe mancato di promuovere una celebrazione commemorativa del 40° anniversario del Documento".

"Gli Atti, che abbiamo intitolato 'Spiritus et Sponsa'" - ha precisato il Cardinale Arinze - "si dividono in due parti. La prima parte consta di due documenti del Santo Padre: la Lettera Apostolica 'Spiritus et Sponsa' - dalla quale deriva il titolo dato all'intero volume", ed un Chirografo pubblicato il 22 novembre 2003, per commemorare il centenario del Motu Proprio 'Tra le Sollecitudini' di Papa San Pio X, sulla Musica Sacra. La seconda parte, ha continuato il Cardinale Arinze, "si muove in tre direzioni", uno sguardo retrospettivo sugli ultimi 40 anni, riflessioni sul Pontificato di Giovanni Paolo II ed una sezione dedicata interamente alla musica sacra.

Nel proporre questo volume, ha affermato il Cardinale Arinze, "la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti vuole testimoniare la validità delle direttive del Concilio Vaticano II sulla sacra liturgia. (…) La nostra Congregazione spera che ciò costituisca un piccolo passo nella promozione della formazione liturgica e pastorale del clero, delle persone consacrate e di tutti i fedeli laici, in linea con i compiti assegnatele dalla 'Pastor Bonus'".
OP/LITURGIA:SPIRITUS ET SPONSA/ARINZE VIS 20040402 (360)

AI PRESULI U.S.A: RIFLESSIONI TRIPLICE "MUNUS" DEL VESCOVO


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II, nel ricevere i Presuli della Provincie Ecclesiastiche di Atlanta e Miami (Stati Uniti d'America), a Roma in Visita "ad Limina Apostolorum", ha precisato che nel corso del presente e dei prossimi incontri con i Vescovi americani, proporrà delle "riflessioni sull'esercizio dell'ufficio episcopale alla luce del triplice 'munus' della santificazione, dell'insegnamento e del governo".

"I nostri incontri" - ha detto il Papa - "si svolgono in un momento difficile della storia della Chiesa negli Stati Uniti d'America. Molti di voi mi hanno già parlato del dolore provocato dagli scandali degli abusi sessuali degli ultimi due anni, e dell'urgente necessità di ristabilire la fiducia e promuovere il ristabilimento dei rapporti fra Vescovi, Sacerdoti e fedeli laici nel vostro Paese. Confido che la volontà che avete dimostrato nel riconoscere e nell'affrontare i passati errori e fallimenti, mentre allo stesso tempo cercavate di imparare dagli stessi, contribuiranno grandemente a questa opera di riconciliazione e di rinnovamento".

Il Santo Padre ha aggiunto che: "La storia della Chiesa dimostra che non può esserci un'efficace riforma senza un rinnovamento interiore" da parte dei singoli, dei gruppi e delle istituzioni. Per un Vescovo "la sfida del rinnovamento interiore deve includere una comprensione integrale del suo servizio di 'Pastor Gregis'". Per essere efficace, "l'autorità apostolica del Vescovo deve essere prima di tutto e soprattutto intesa come testimonianza religiosa del Signore Risorto, della verità del Vangelo e del mistero della salvezza presente ed operante nella Chiesa. (…) Il rinnovamento della Chiesa è così intimamente legato al rinnovamento dell'ufficio episcopale. Il Vescovo (…) deve essere il primo a conformare la sua vita a Cristo nella santità e nella conversione costante".

"Cari Fratelli" - ha proseguito Giovanni Paolo II - "desidero riaffermare la mia fiducia nella Chiesa in America, il mio apprezzamento della profonda fede dei cattolici americani e la mia gratitudine per i loro molteplici contributi alla società americana e alla vita della Chiesa nel mondo. Visto con gli occhi della fede, il presente momento di difficoltà è anche un momento di speranza, quella speranza che 'non delude' (Rom 5:5), perché radicata nello Spirito Santo, che costantemente suscita nuove energie, vocazioni e missioni nel Corpo di Cristo".

"L'Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi, celebrata alla vigilia dei tragici avvenimenti dell'11 settembre 2001, giustamente ricordò che il Vescovo è chiamato ad essere profeta, testimone e servitore della speranza nel mondo (…) perché egli rende quella speranza presente attraverso il suo ministero pastorale, che poggia sui tre 'munera' della santificazione, dell'insegnamento e del governo. L'esercizio di questa profetica testimonianza nella società americana contemporanea è stata, come molti di voi hanno rilevato, resa sempre più difficile dalle conseguenze del recente scandalo e dalla manifesta ostilità al Vangelo in alcuni settori della opinione pubblica. Tuttavia tale esercizio non si può eludere o delegare ad altri. Proprio perché la società americana si trova di fronte ad una preoccupante perdita del senso del trascendente e dell'affermazione di una cultura materialistica e dell'effimero, ha disperatamente bisogno di questa testimonianza della speranza".

"Per questa ragione" - ha concluso il Pontefice - "prego che i nostri incontri non solo rafforzino la comunione gerarchica che unisce il Successore di Pietro ai Fratelli Vescovi negli Stati Uniti, ma porti frutti abbondanti per la crescita della Chiese locali in unità e zelo missionario per la diffusione del Vangelo".
AC/…/U.S.A. VIS 20040402 (570)

STABILITÀ INTERNAZIONALE E RAFFORZAMENTO RUOLO O.N.U.


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Signor Naji Abi Assi, nuovo Ambasciatore del Libano presso la Santa Sede, in occasione della presentazione delle Lettere Credenziali. Nel suo discorso, Giovanni Paolo II ha ricordato che di fronte all'attuale situazione internazionale: "La Santa Sede non cessa di pronunciarsi a favore del ritorno alla stabilità e all'ordine internazionale, grazie al riconoscimento del ruolo regolatore degli organismi internazionali, in particolare dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, e al rafforzamento dei suoi strumenti decisionali e d'azione, al fine di ridurre i focolai di tensione e di garantire la pace".

"È auspicabile" - ha proseguito il Pontefice - "che il vostro Paese ritrovi condizioni di stabilità che favoriscono uno sviluppo economico e sociale duraturo, proficuo per tutti, particolarmente per i più bisognosi. Si eviterà così che si creino situazioni di ingiustizia o di difficoltà economiche, sentimenti di frustrazione che rendono più fragile il tessuto sociale, scoraggiando certe parti della popolazione dal rimanere nel Paese e favorendo l'emigrazione. Tutto ciò indebolisce la nazione privandola delle sue risorse più preziose, gli uomini".

Riferendosi successivamente alla posizione strategica del Libano, il Santo Padre ha auspicato che la comunità internazionale assuma le proprie responsabilità ed inviti le parti in causa, in primo luogo gli Israeliani e i Palestinesi, "a riprendere il dialogo senza indugio per individuare i mezzi che pongano fine al ciclo infernale della violenza reciproca". Non si potrà ristabilire una pace duratura in Medio Oriente, ha ribadito ancora il Pontefice, se manca "il coraggio politico, senza la ferma determinazione a riconoscere i diritti di ognuno, compresi quelli dell'avversario, per imboccare con lui la via della pace nel rispetto della giustizia, né senza l'accettazione del ricorso al perdono reciproco, per guarire le terribili ferite inflitte della violenza reciproca. (…) Che tutti i responsabili politici ascoltino questo appello per operare attivamente e senza indugi a riannodare i legami, al servizio del ristabilimento della pace a cui tutti aspirano!".

Il Papa ha concluso il suo discorso esortando i cattolici delle diverse comunità cattoliche del Libano a "lavorare insieme al servizio della comunione, e a proseguire sul cammino dell'unità con i fratelli di altre confessioni. Che si impegnino, in modo specifico, nel dialogo interreligioso con i musulmani, soprattutto nell'ambito dell'educazione dei giovani (…) e nel dialogo della vita".
AC/CREDENZIALI/LIBANO:ABI ASSI VIS 20040402 (400)

CARI GIOVANI NON ABBIATE PAURA DONAZIONE TOTALE AL SIGNORE


CITTA' DEL VATICANO, 2 APR. 2004 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha partecipato all'Incontro con 20.000 giovani di Roma e del Lazio in preparazione della XIX Giornata Mondiale della Gioventù, il 4 aprile prossimo, Domenica delle Palme, nel ventennale dell'inizio del pellegrinaggio per il mondo della Croce dell'Anno Santo della Redenzione (1984).

Alla festa, animata da protagonisti del mondo della canzone e dello spettacolo, fra i quali ballerini del Teatro dell'Opera di Roma, ballerini di "break dance" ed attori che hanno recitato testi della Beata Madre Teresa di Calcutta, hanno partecipato giovani provenienti da Spagna, Argentina, Francia, Polonia, Stati Uniti, Canada, Filippine e Italia, Paesi dove si sono celebrate le precedenti Giornate Mondiali della Gioventù.

"Carissimi giovani: rimanete uniti alla Croce!" - ha affermato il Papa - "Quante ferite provano i vostri cuori, spesso causate dal mondo degli adulti! Riaffidandovi idealmente la Croce, vi invito a credere che in tanti abbiamo fiducia in voi, che Cristo ha fiducia in voi e che soltanto in Lui c'è la salvezza che cercate!".

Sottolineando che oggi è oltremodo necessario "ripensare il modo di avvicinarci ai giovani per annunciare loro il Vangelo", il Santo Padre ha esortato i presenti a non aver paura di "intraprendere anche vie nuove di donazione totale al Signore e di missione; (…) suggerite voi stessi come portare oggi la Croce al mondo!".

Giovanni Paolo II ha aggiunto: "In questo cammino non abbiate paura di affidarvi a Cristo. Certamente amate il mondo, e fate bene, perché il mondo è stato fatto per l'uomo. Tuttavia, ad un certo punto della vita, occorre fare una scelta radicale. Senza rinnegare nulla di ciò che è espressione della bellezza di Dio e dei talenti da Lui ricevuti, ci si deve saper schierare dalla parte di Cristo, per testimoniare davanti a tutti l'amore di Dio".

"Seguire Cristo, vedete," - ha detto ancora il Pontefice - "non vuol dire mortificare i doni che Lui ci elargisce, ma scegliere una via di radicale donazione a Lui! (…) Non abbiate dunque paura nell'affidarvi a Lui".

Infine il Papa ha rilevato che i giovani di oggi sono molto cambiati rispetto ai giovani di venti anni fa, esclamando: "Come è cambiato il contesto culturale e sociale nel quale viviamo! Ma Cristo no, Lui non è cambiato! Lui è il Redentore dell'uomo ieri, oggi e sempre!". Fra gli applausi, Giovanni Paolo II ha continuato: "Il Papa è con voi! Credete in Gesù, contemplate il suo Volto di Signore crocifisso e risorto! Quel Volto che tanti vogliono vedere, ma che spesso è velato dalla nostra scarsa passione per il Vangelo e dal nostro peccato!".

"I giovani di allora sono cambiati come sono cambiato anch'io" - ha concluso il Pontefice - "ma il vostro cuore, come il mio, è sempre assetato di verità, di felicità, di eterno, e quindi è sempre giovane! Io, questa sera, ripongo nuovamente la mia fiducia in voi, speranza della Chiesa e della società! Non abbiate paura!".
AC/…/GIOVANI VIS 20040402 (520)
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