Città
del Vaticano, 26 settembre 2014
(VIS). Il 24 settembre scorso, il Cardinale Pietro Parolin,
Segretario di Stato, è intervenuto ad un dibattito al Consiglio di
Sicurezza dell'Onu, sul tema: “Minacce alla pace e alla sicurezza
internazionali causate da atti terroristici”.
Dopo
aver ringraziato gli Stati Uniti per l’assunzione della presidenza
e per la convocazione del dibattito aperto dal Consiglio di
Sicurezza, il Cardinale Segretario di Stato ha affermato: "Il
dibattito odierno giunge in un momento in cui ogni regione del mondo
si confronta con l’impatto disumanizzante del terrorismo. Non è un
fenomeno che affligge solo alcuni popoli, religioni o regioni, bensì
un crimine che colpisce l’intera comunità internazionale. L’uso
costante, e in alcune regioni sempre più intenso, del terrorismo ci
ricorda che una tale sfida comune esige l’impegno condiviso di
tutte le nazioni e le persone di buona volontà".
"La
cooperazione internazionale deve anche affrontare le cause
fondamentali di cui il terrorismo internazionale si alimenta per
crescere. Inoltre, l’attuale sfida terroristica ha una forte
componente culturale. I giovani che si recano all’estero per unirsi
alle organizzazioni terroristiche spesso sono ragazzi provenienti da
famiglie povere di immigranti, delusi da quella che percepiscono come
una situazione di esclusione e dalla mancanza di valori di alcune
società opulente. Insieme con gli strumenti legali e le risorse per
evitare che i cittadini diventino combattenti terroristi stranieri, i
Governi dovrebbero impegnarsi con la società civile per affrontare i
problemi delle comunità più a rischio di reclutamento e di
radicalizzazione e ottenere la loro integrazione sociale serena e
soddisfacente".
"La
Santa Sede - che è un soggetto internazionale rappresentante anche
una comunità di fede mondiale - afferma che le persone di fede hanno
la decisa responsabilità di condannare quanti cercano di scindere la
fede dalla ragione e di strumentalizzarla per giustificare la
violenza. (...) Allo stesso tempo, però, è bene sottolineare che
per porre fine al nuovo fenomeno terroristico, essenziale è
l’obiettivo di raggiungere la comprensione culturale tra popoli e
paesi e la giustizia sociale per tutti
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