Città
del Vaticano, 3 settembre 2014 (VIS). Di seguito riportiamo l'elenco
delle attività della Santa Sede nel mese di agosto 2014.
12:
Dichiarazione del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso
sulla "restaurazione del Califfato", abolito il 29 ottobre
1923 da Kamal Atatürk,
fondatore della Turchia moderna, e sulla contestazione di questa
"restaurazione" da parte della maggioranza delle
istituzioni religiose e politiche musulmane che non ha impedito agli
jihadisti dello "Stato Islamico" di commettere e di
continuare a commettere atti criminali indicibili. "Questo
Pontificio Consiglio, tutti coloro che sono impegnati nel dialogo
interreligioso, i seguaci di tutte le religioni, così come tutti gli
uomini e le donne di buona volontà, - si legge nella dichiarazione -
non possono che denunciare e condannare senza ambiguità queste
pratiche indegne dell’uomo". "Non possiamo dimenticare
che cristiani e musulmani hanno vissuto insieme - sia pure con alti e
bassi - nel corso dei secoli, costruendo una cultura della
convivialità e civiltà di cui sono orgogliosi".
13:
Il Pontificio Consiglio "Cor Unum" rende noto che sin dal
mese di giugno sono in atto programmi di assistenza umanitaria per i
profughi dell'Iraq. Tali programmi sono stati avviati dalla Chiesa
locale, in particolare tramite Caritas Iraq ed hanno raggiunto almeno
4.000 famiglie. A questi programmi della Chiesa locale si sono
associati alcuni organismi nazionali della famiglia Caritas, sotto il
coordinamento di Caritas Internationalis.
21:
Il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace pubblica il tema
scelto dal Santo Padre Francesco per la XLVIII Giornata Mondiale
della Pace, (1° gennaio 2015): "Non più schiavi, ma fratelli"
e ricorda che nel mondo contemporaneo molteplici sono gli abominevoli
volti della schiavitù: il traffico di esseri umani, la tratta dei
migranti e della prostituzione, il lavoro-schiavo, lo sfruttamento
dell’uomo sull’uomo, la mentalità schiavista nei confronti delle
donne e dei bambini.
25:
Padre Federico Lombardi, S.I., Direttore della Sala Stampa della
Santa Sede, rende noto che l'ex nunzio Monsignor Józef Wesołowski -
che ha proposto recentemente appello alla sentenza canonica di primo
grado di condanna alla dimissione dallo stato clericale - avendo
cessato le funzioni diplomatiche con la connessa immunità, potrebbe
essere soggetto a procedimenti giudiziari anche da parte di altre
magistrature che ne abbiano eventuale titolo.
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