Città
del Vaticano, 15 luglio 2014
(VIS). Il Santo Padre Francesco ha indirizzato un Messaggio agli
organizzatori, relatori e partecipanti al "Coloquio México
Santa Sede sobre movilidad humana y desarrollo", (Città del
Messico, 12-15 luglio), letto, nel corso della sessione inaugurale,
dal Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato. Il Pontefice
invita tutta la comunità internazionale ad adottare nuove misure in
materia di migrazione legale, e, sottolineando il dramma dei bambini
che attraversano le frontiere degli Stati Uniti non accompagnati,
chiede che i minori siano accolti e protetti, promuovendo politiche
di informazione sui rischi di tali viaggi e la realizzazione di
iniziative di sviluppo sociale nei Paesi di origine.
"La
globalizzazione - scrive il Papa - è un fenomeno che ci interpella,
specialmente in una delle sue principali manifestazioni qual è
l’emigrazione. Si tratta di uno dei 'segni' di questo tempo che
viviamo e che ci riporta alle parole di Gesù 'E perché non
giudicate voi stessi ciò che è giusto?' (Lc. 12,57). Nonostante il
grande flusso di migranti presente in tutti i Continenti e in quasi
tutti i Paesi, la migrazione viene ancora vista come emergenza, o
come un fatto circostanziato e sporadico, mentre è ormai divenuto un
elemento caratteristico e una sfida delle nostre società".
"È
un fenomeno che porta con sé grandi promesse insieme a molteplici
sfide. Molte persone costrette all’emigrazione soffrono e, spesso,
muoiono tragicamente; molti dei loro diritti sono violati, sono
obbligati a separarsi dalle loro famiglie e purtroppo continuano a
essere oggetto di atteggiamenti razzisti e xenofobi. Di fronte a tale
situazione, ripeto quanto ha avuto modo di affermare nel Messaggio
per la Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato dell’anno in
corso: 'È necessario un cambiamento di atteggiamento verso i
migranti e rifugiati da parte di tutti; il passaggio da un
atteggiamento di difesa e di paura, di disinteresse o di
emarginazione - che, alla fine, corrisponde proprio alla 'cultura
dello scarto' - ad un atteggiamento che abbia alla base la 'cultura
dell’incontro', l’unica capace di costruire un mondo più giusto
e fraterno, un mondo migliore”.
"Mi
preme, inoltre, richiamare l’attenzione sulle decine di migliaia di
bambini che emigrano soli, non accompagnati, per sfuggire alla
povertà e alla violenza: è questa una categoria di migranti che,
dall'America Centrale e dal Messico attraversa la frontiera con gli
Stati Uniti d’America in condizioni estreme, in cerca di una
speranza che la maggior parte delle volte risulta vana. Essi
aumentano di giorno in giorno. Tale emergenza umanitaria richiede,
come primo, urgente intervento, che questi minori siano accolti e
protetti. Tali misure, tuttavia, non saranno sufficienti, ove non
siano accompagnate da politiche di informazione circa i pericoli di
un tale viaggio e, soprattutto, di promozione dello sviluppo nei loro
Paesi di origine".
"È,
infine, necessario, - conclude Papa Francesco - di fronte a questa
sfida richiamare l’attenzione di tutta la Comunità Internazionale
affinché possano essere adottate nuove forme di migrazione legale e
sicura. Auguro pieno successo alla lodevole iniziativa del Ministero
degli Affari Esteri del Governo messicano di organizzare un colloquio
di studio e di riflessione sulla grande sfida dell’emigrazione e
imparto di cuore ad ognuno dei presenti la mia Benedizione
Apostolica".
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