Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

mercoledì 25 giugno 2014

"SE IL NOME È 'SONO CRISTIANO, IL COGNOME È 'APPARTENGO ALLA CHIESA'"

Città del Vaticano, 25 giugno 2014 (VIS). Questa mattina, in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha continuato il nuovo ciclo di catechesi sulla Chiesa, iniziato mercoledì scorso, parlando del Popolo di Dio e soffermandosi "sull'importanza, per il cristiano, di appartenere a questo popolo". Nel ricordare che "non siamo isolati e non siamo cristiani a titolo individuale, ognuno per conto proprio", il Papa ha affermato: "La nostra identità cristiana è appartenenza! Siamo cristiani perché apparteniamo alla Chiesa. È come un cognome: se il nome è 'sono cristiano', il cognome è 'appartengo alla Chiesa".

"Nessuno diventa cristiano da sé! - ha esclamato il Pontefice ricordando coloro che ci hanno preceduto e che ci hanno accolto nella Chiesa - Se noi crediamo, se sappiamo pregare, se conosciamo il Signore e possiamo ascoltare la sua Parola, se lo sentiamo vicino e lo riconosciamo nei fratelli, è perché altri, prima di noi, hanno vissuto la fede e poi ce l’hanno trasmessa. La fede l'abbiamo ricevuta dai nostri padri, dai nostri antenati, e loro ce l'hanno insegnata. (...) Ecco questa è la Chiesa: è una grande famiglia, nella quale si viene accolti e si impara a vivere da credenti e da discepoli del Signore Gesù. Questo cammino - ha ribadito il Pontefice - lo possiamo vivere non soltanto grazie ad altre persone, ma insieme ad altre persone. Nella Chiesa non esiste il 'fai da te', non esistono 'battitori liberi'".

"Quante volte Papa Benedetto ha descritto la Chiesa come un 'noi' ecclesiale! Talvolta capita di sentire qualcuno dire: 'Io credo in Dio, credo in Gesù, ma la Chiesa non m’interessa…'. Quante volte abbiamo sentito questo? E questo non va. C’è chi ritiene di poter avere un rapporto personale, diretto, immediato con Gesù Cristo al di fuori della comunione e della mediazione della Chiesa. Sono tentazioni pericolose e dannose. Sono, come diceva il grande Paolo VI, dicotomie assurde. È vero che camminare insieme è impegnativo, e a volte può risultare faticoso (...) Ma il Signore ha affidato il suo messaggio di salvezza a delle persone umane, a tutti noi, a dei testimoni; ed è nei nostri fratelli e nelle nostre sorelle, con i loro doni e i loro limiti, che ci viene incontro e si fa riconoscere. E questo significa appartenere alla Chiesa. Ricordatevi bene: essere cristiano significa appartenenza alla Chiesa".

"Chiediamo al Signore, per intercessione della Vergine Maria, Madre della Chiesa, la grazia di non cadere mai nella tentazione di pensare di poter fare a meno degli altri, di poter fare a meno della Chiesa, di poterci salvare da soli, di essere cristiani di laboratorio. Al contrario, non si può amare Dio senza amare i fratelli, non si può amare Dio fuori della Chiesa; non si può essere in comunione con Dio senza esserlo nella Chiesa, e non possiamo essere buoni cristiani se non insieme a tutti coloro che cercano di seguire il Signore Gesù, come un unico popolo, un unico corpo, e questo è la Chiesa".

Al termine della catechesi il Papa ha salutato una delegazione della Bethlehem University, la prima università dei Fratelli delle Scuole Cristiane nella Striscia di Gaza, che quest'anno celebra il 40° anniversario di fondazione, ringraziandola in particolare "per la encomiabile attività accademica a favore del popolo palestinese".

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service