Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

martedì 12 novembre 2013

IL DIALOGO INTERRELIGIOSO NELL'INSEGNAMENTO DELLA CHIESA CATTOLICA

Città del Vaticano, 12 novembre 2013 (VIS). Questa mattina, nella Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Jean-Louis Tauran, Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, ed il Padre Miguel Angel Ayuso Guixot, M.C.C.J. Segretario del medesimo Dicastero, sono intervenuti alla Conferenza Stampa di presentazione del volume: "Il dialogo interreligioso nell'insegnamento ufficiale della Chiesa Cattolica (1963-2013)". Alla Conferenza Stampa ha partecipato anche il Vescovo Francesco Gioia, O.F.M.Cap., curatore del volume.

Obiettivo del volume, di cui viene pubblicata la terza edizione, che comprende il magistero pontificio dal Concilio Vaticano II fino al Pontificato di Benedetto XVI, è di presentare direttamente sia ai cattolici, sia ai seguaci di altre religioni il pensiero ufficiale della Chiesa, secondo lo spirito della "Nostra aetate", che esorta "per mezzo del dialogo e la collaborazione con i seguaci delle altre religioni, a rendere testimonianza alla fede e alla vita cristiana, e a riconoscere, conservare e far progredire i beni spirituali e morali e i valori socio-culturali che si trovano in essi".

"La scelta dei testi - ha precisato il Cardinale Tauran - rispetta le competenze del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, tralasciando, pertanto, sia il dialogo con gli ebrei, che è di competenza della Commissione per i Rapporti religiosi con l’Ebraismo costituita in seno al Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, sia il dialogo ecumenico, ossia l’aspetto delle relazioni con le altre Chiese e comunità ecclesiali, delle quali si occupa lo stesso Consiglio per l’Unità".

Il volume consiste, fondamentalmente, in una raccolta di brani conciliari, di encicliche, esortazioni apostoliche, e discorsi dei pontefici, da Giovanni XXIII a Benedetto XVI. Vi sono poi alcuni documenti di Dicasteri della Curia Romana, riguardanti il dialogo interreligioso. In totale, si tratta di 909 documenti, di cui 7 testi conciliari, 2 di Giovanni XXIII, 97 di Paolo VI, 2 di Giovanni Paolo I, 591 di Giovanni Paolo II, 188 di Benedetto XVI, 15 della Curia Romana, 3 testi legislativi, e 4 della Commissione Teologica Internazionale.

"Il vantaggio di un volume cartaceo - ha aggiunto il Porporato - anche se corposo, perché conta 2100 pagine, è quello di offrire un accesso agevole al metodo e ai fondamenti teologici del dialogo interreligioso insegnato e praticato nel Magistero della Chiesa cattolica. I tre indici, analitico, geografico e generale, consentono in pochi minuti di reperire i contenuti più interessanti, e poi magari di andare a cercare i testi in formato elettronico su internet".

"La vera novità del volume - ha spiegato il Cardinale Tauran - consiste proprio nella raccolta ragionata dei testi di Benedetto XVI", il cui apporto è stato determinante. "In sette anni di pontificato, si possono contare ben 188 interventi di Benedetto XVI sul dialogo interreligioso, rispetto ai 591 di Giovanni Paolo II in più di un quarto di secolo. L’attenzione a questo tema è stata costante, anzi crescente, in un pontificato, come nell’altro. Benedetto XVI ha proposto il 'dialogo della carità nella verità'. Un anno dopo Ratisbona, 38 saggi musulmani, divenuti poi 138, scrissero al Papa, in un documento noto come 'A common word between us and you', esponendo i principi dell’islam e auspicando una mutua comprensione, e un rapporto tra islam e cristianesimo fondato sull'amore di Dio e del prossimo, secondo l’insegnamento di Gesù. Frutto di questa lodevole iniziativa fu la creazione di un Forum islamo-cristiano, che dura ancora oggi".
Il Cardinale Tauran ha ricordato inoltre che, come i suoi predecessori, Benedetto XVI ha affermato che la libertà religiosa è un diritto sacro e inalienabile, e non ha perso occasione per sostenerla. "Convinto che negare o limitare in maniera arbitraria la libertà religiosa significhi coltivare una visione riduttiva della persona umana e rendere impossibile l’affermazione di una pace autentica e duratura di tutta la famiglia umana, Benedetto XVI ha individuato nel processo di globalizzazione mondiale, tuttora in corso, un’occasione propizia per promuovere relazioni di universale fraternità tra gli uomini".

Infine il Presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso ha elogiato la "certosina pazienza" del Vescovo Francesco Gioia, che con gli Officiali del Dicastero, ha curato la presente e le precedenti edizioni del volume.

Il Padre Miguel Ángel Ayuso Guixot ha passato brevemente in rassegna quello che gli ultimi Papi hanno affermato nel loro Magistero sul dialogo con i seguaci delle altre religioni. Paolo VI nell'"Ecclesiam Suam" espresse la profonda convinzione che "la Chiesa deve venire a dialogo col mondo in cui si trova a vivere; la Chiesa si fa parola; la Chiesa si fa messaggio; la Chiesa si fa colloquio". Giovanni Paolo I, pur nella brevità dei suoi 33 giorni di pontificato, si è incamminato sulla strada tracciata dal suo Predecessore, "chiamando tutti alla collaborazione per fare argine, all'interno delle nazioni, alla violenza cieca e, nella vita internazionale, promuovere l'elevazione dei popoli meno favoriti". Giovanni Paolo II sviluppò la “cultura del dialogo” e dopo i drammatici avvenimenti dell’11 settembre 2001 e le loro tragiche conseguenze nel Medio e Vicino Oriente, propose un Decalogo per la pace ai Capi di Stato e ai Rappresentanti dei Governi di tutto il mondo. All’inizio del suo Pontificato, Benedetto XVI si è posto subito sul solco del magistero di Papa Woytila, dicendo che “la Chiesa vuole continuare a costruire ponti di amicizia con i seguaci di tutte le religioni, al fine di ricercare il bene autentico di ogni persona e della società nel suo insieme”.

"Il cammino è ancora lungo - ha concluso Padre Ayuso Guixot - ma con Papa Francesco esso continua con il “dialogo dell’amicizia”. In pochi mesi, Papa Francesco ha già tenuto numerosi incontri con rappresentanti di altre religioni e speso molte parole sul dialogo interreligioso. (...) Vorrei anche ricordare che quest’anno è stato lui stesso a firmare il messaggio annuale di auguri alla comunità musulmana per la festa della fine del Ramadan".

Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service