Città
del Vaticano, 12 luglio 2013
(VIS). Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre
Federico Lombardi, S.I., ha fornito questa mattina alcuni
aggiornamenti a proposito delle indagini in corso da parte delle
competenti autorità vaticane sulla vicenda di Monsignor Scarano, che
era Responsabile di Servizio della Contabilità analitica
dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (APSA),
arrestato alla fine di giugno dalle autorità italiane nel contesto
di una inchiesta su corruzione e frode.
"Con
ordinanza del 9 luglio, il Promotore di Giustizia del Tribunale dello
Stato della Città del Vaticano ha disposto il congelamento dei fondi
intestati presso lo IOR a Monsignor Nunzio Scarano (attualmente
sospeso dalle sue funzioni), nel quadro delle indagini in corso da
parte delle autorità giudiziarie del Vaticano, a seguito di rapporti
su transazioni sospette depositati presso l’Autorità di
Informazione Finanziaria (AIF). Le indagini possono essere estese
anche ad altre persone.
Lo
IOR ha affidato al Promontory Financial Group un esame oggettivo dei
fatti e delle circostanze concernenti i conti in questione e coopera
pienamente con l'organismo di regolazione finanziaria del Vaticano,
l'AIF, e le autorità giudiziarie per far interamente luce sul caso.
Al
momento lo IOR sta infatti affrontando un esame, da parte del
Promontory Financial Group, di tutte le relazioni con i clienti e
delle procedure in vigore contro il riciclaggio di denaro. Nel
contempo, l'Istituto sta attuando provvedimenti adeguati per
migliorare le sue strutture e procedure. Questo processo è stato
avviato nel maggio 2013 e ci si aspetta che sia largamente concluso
per la fine del 2013. Nelle settimane passate, lo IOR ha nominato un
Chief Risk Officer a livello della Direzione, con lo specifico
compito di concentrarsi sulla compliance e ha altresì introdotto
misure per rafforzare sostanzialmente il sistema di reporting.
Come
ha recentemente dichiarato il Presidente Ernst von Freyberg, lo IOR
sta seguendo una linea chiara di identificazione sistematica e di
'tolleranza zero' nei confronti di tutte quelle attività che siano
illegali o estranee agli Statuti dell’Istituto, siano esse condotte
da laici o da ecclesiastici".
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