Città del Vaticano, 10 Febbraio (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza
25 membri della Fondazione Giovanni Paolo II per il Sahel (regione dell'Africa subsahariana che comprende i paesi della costa occidentale e centrale del Continente). Istituita da Giovanni Paolo II dopo la prima visita in Africa nel maggio 1980, con un chirografo del 22 febbraio 1984, la Fondazione ha la finalità di gestire e proteggere le risorse naturali, di contrastare la siccità, la desertificazione e la povertà, di promuovere lo sviluppo rurale coinvolgendo la popolazione locale.
Nel suo discorso Benedetto XVI ha ricordato che negli ultimi mesi, il Sahel "è stato nuovamente gravemente minacciato da una diminuzione importante delle risorse alimentari e dalla fame a causa della mancanza di pioggia e dalla costante desertificazione che ne deriva. Esorto la comunità internazionale ad interessarsi seriamente dell'estrema povertà di queste popolazioni le cui condizioni di vita si deteriorano. Desidero inoltre incoraggiare e sostenere gli sforzi delle istituzioni ecclesiali che operano in questo ambito".
In alcuni dei paesi nei quali opera la Fondazione esiste l'Islam. Nell'esprimere soddisfazione per i buoni rapporti che intercorrono con i musulmani, Benedetto XVI ha aggiunto: "Testimoniare che Cristo è vivo e che il suo amore oltrepassa ogni religione, razza e cultura, è importante anche nei loro confronti".
Infine il Papa ha sottolineato che l'Africa è per la Chiesa il continente della speranza (...) il continente del futuro".
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