CITTÀ DEL VATICANO, 17 GEN 2012 (VIS). Domani, 18 gennaio, avrà inizio la Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani, con tema "Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore". La Settimana è promossa dal Consiglio Mondiale delle Chiese (CMC), una comunità mondiale di 349 chiese che operano per il raggiungimento dell'unità, per la comune testimonianza e per il servizio. Sebbene la Chiesa Cattolica non sia membro di tale Consiglio, partecipa a questa iniziativa ecumenica.
Tradizionalmente celebrata dal 18 al 25 gennaio (nell'emisfero settentrionale) o vicino Pentecoste (nell'emisfero meridionale), la Settimana di preghiera coinvolge numerose congregazioni e parrocchie di tutto il mondo. I cristiani di diverse famiglie confessionali si riuniscono e pregano insieme durante speciali celebrazioni ecumeniche.
Ogni anno, viene chiesto ai fedeli di una particolare regione di preparare un testo su un tema biblico. In seguito, un gruppo internazionale di partecipanti -protestanti, ortodossi e cattolici romani-, patrocinato dal Consiglio Mondiale delle Chiese, lo revisiona e si assicura che sia relazionato alla ricerca di unità della Chiesa. Il testo viene pubblicato sia dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani sia dal Consiglio Mondiale delle Chiese, per mezzo della sua Commissione di Fede e Costituzione, anch'essa presente durante tutto il processo di produzione del testo. Il prodotto finale viene inviato alle Chiese partecipanti e alle Diocesi cattoliche romane, che vengono invitate a tradurre il testo e a contestualizzarlo secondo le proprie esigenze.
Il tema di quest'anno, "Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore", si basa sulla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi, nella quale si promette la trasformazione della vita umana, in tutta la sua dimensione apparente di "trionfo" e di "disfatta", per mezzo della vittoria della resurrezione di Cristo.
Va inoltre ricordato che, dopo l'Angelus di questa domenica, il Papa Benedetto XVI ha invitato tutti i fedeli a partecipare alla Settimana di preghiera, "a livello personale e comunitario", e ad unirsi "spiritualmente e, dove possibile, anche praticamente, per invocare da Dio il dono della piena unità tra i discepoli di Cristo".
RV/ VIS 20120117 (340)
Tradizionalmente celebrata dal 18 al 25 gennaio (nell'emisfero settentrionale) o vicino Pentecoste (nell'emisfero meridionale), la Settimana di preghiera coinvolge numerose congregazioni e parrocchie di tutto il mondo. I cristiani di diverse famiglie confessionali si riuniscono e pregano insieme durante speciali celebrazioni ecumeniche.
Ogni anno, viene chiesto ai fedeli di una particolare regione di preparare un testo su un tema biblico. In seguito, un gruppo internazionale di partecipanti -protestanti, ortodossi e cattolici romani-, patrocinato dal Consiglio Mondiale delle Chiese, lo revisiona e si assicura che sia relazionato alla ricerca di unità della Chiesa. Il testo viene pubblicato sia dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani sia dal Consiglio Mondiale delle Chiese, per mezzo della sua Commissione di Fede e Costituzione, anch'essa presente durante tutto il processo di produzione del testo. Il prodotto finale viene inviato alle Chiese partecipanti e alle Diocesi cattoliche romane, che vengono invitate a tradurre il testo e a contestualizzarlo secondo le proprie esigenze.
Il tema di quest'anno, "Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore", si basa sulla prima lettera di San Paolo apostolo ai Corinzi, nella quale si promette la trasformazione della vita umana, in tutta la sua dimensione apparente di "trionfo" e di "disfatta", per mezzo della vittoria della resurrezione di Cristo.
Va inoltre ricordato che, dopo l'Angelus di questa domenica, il Papa Benedetto XVI ha invitato tutti i fedeli a partecipare alla Settimana di preghiera, "a livello personale e comunitario", e ad unirsi "spiritualmente e, dove possibile, anche praticamente, per invocare da Dio il dono della piena unità tra i discepoli di Cristo".
RV/ VIS 20120117 (340)
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