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venerdì 17 settembre 2010

SCUOLE CATTOLICHE: DIMENSIONE TRASCENDENTE STUDIO

CITTA' DEL VATICANO, 17 SET. 2010 (VIS). Questa mattina il Santo Padre, lasciata la Nunziatura Apostolica di Londra, si è diretto al St. Mary’s University College di Twickenham a dodici chilometri dalla capitale. Il College fu creato nel 1850 per offrire un’istruzione ai figli delle famiglie cattoliche meno abbienti. Gestito inizialmente dai Fratelli delle Scuole Cattoliche, nel 1899 fu affidato ai Vincenziani. Dal 1920 al 1980 l’Istituto dava i titoli di laurea della “University of London”, mentre oggi l’Ateneo, che conta 4.000 studenti, ha i propri titoli di laurea.

Il Papa è stato ricevuto dal Rettore del College, dal Cappellano, dal Vescovo Ausiliare di Westminster Monsignor George Stack e dal Ministro dell’Istruzione britannico Michael Gove, i quali lo hanno accompagnato nella Cappella dove erano ad attenderlo 300 religiosi e religiose impegnati nell’educazione cattolica. Qui il Papa ha tenuto un discorso.

“Voi formate nuove generazioni non solo nella conoscenza della fede ma in ogni aspetto di ciò che significa vivere come cittadini maturi e responsabili nel mondo odierno” - ha detto il Santo Padre – “L’educazione non è e non deve essere mai considerata come puramente utilitaristica. Riguarda piuttosto la formazione della persona umana, la preparazione di lui o di lei a vivere la vita in pienezza – in poche parole riguarda l’educazione alla saggezza. E la vera saggezza è inseparabile dalla conoscenza del Creatore”.

“Questa dimensione trascendente dello studio e dell’insegnamento era chiaramente compresa dai monaci che hanno così tanto contribuito alla evangelizzazione di queste isole. (...) Poiché la ricerca di Dio che si colloca nel cuore della vocazione monastica, richiede un attivo impegno coi mezzi tramite i quali egli si fa conoscere - la sua creazione e la sua parola rivelata - era naturale che il monastero dovesse avere una biblioteca ed una scuola. (...) Fu l’impegno dei monaci nell’apprendimento la via sulla quale incontrare la Parola Incarnata di Dio che gettò le fondamenta della nostra cultura e delle civiltà occidentali”.

“Molti di voi appartengono ad ordini dediti all’insegnamento, che hanno portato la luce del Vangelo in terre lontane come parte del grande lavoro missionario della Chiesa ed anche per questo rendo grazie e benedico il Signore. Spesso avete avviato” – ha affermato il Papa – “le fondazioni per contribuire all’educazione molto prima che lo Stato assumesse una responsabilità per questo vitale servizio all’individuo e alla società”.

“Poiché i relativi ruoli della Chiesa e dello Stato nel campo dell’educazione continuano ad evolversi, non dovete mai dimenticare” – ha esortato il Santo Padre – “che i religiosi hanno un contributo unico da offrire in questo apostolato, che è anzitutto quello di testimoniare con la vita consacrata Dio e la fedeltà, l’amore a Cristo, il Sommo Maestro. Inoltre, la presenza dei religiosi nelle scuole cattoliche è un forte richiamo al carattere cattolico grandemente discusso, che deve permeare ogni aspetto della vita scolastica. Questo riporta all’evidente esigenza che il contenuto dell'insegnamento deve essere sempre in conformità con la dottrina della Chiesa”.

“Prima di concludere” – ha detto infine il Pontefice – “desidero aggiungere una particolare parola di apprezzamento per coloro che si impegnano a garantire che le nostre scuole assicurino un ambiente sicuro per i bambini e i giovani. La nostra responsabilità verso coloro che ci sono affidati per la loro formazione cristiana non richiede nulla di meno. Inoltre, la vita di fede può essere effettivamente coltivata solo quando l’atmosfera prevalente è di rispettosa e affettuosa fiducia. Confido che possa continuare ad essere un segno distintivo delle scuole cattoliche in questo Paese”.
PV-REGNO UNITO/ VIS 20100917 (570)

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