CITTA' DEL VATICANO, 3 DIC. 2009 (VIS). Questa mattina è stato reso pubblico il Messaggio del Papa in occasione della celebrazione della XVIII Giornata Mondiale del Malato, in programma l'11 febbraio 2010, memoria della Beata Maria Vergine di Lourdes, nella Basilica Vaticana.
Nel ricordare che quest'anno coincide con il XXV anniversario dell'istituzione del Pontificio Consiglio della Pastorale Sanitaria, il Santo Padre scrive: "La felice coincidenza con il 25° anniversario dell'istituzione del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari costituisce un motivo ulteriore per ringraziare Dio del cammino sinora percorso nel settore della pastorale della salute. Auspico di cuore che tale ricorrenza sia occasione per un più generoso slancio apostolico al servizio dei malati e di quanti se ne prendono cura".
"Nel mistero della sua passione, morte e risurrezione, l'umana sofferenza attinge senso e pienezza di luce" - scrive Papa Benedetto XVI - "Il Signore Gesù nell'Ultima Cena, prima di ritornare al Padre, si è chinato a lavare i piedi agli Apostoli, anticipando il supremo atto di amore della Croce. Con tale gesto ha invitato i suoi discepoli ad entrare nella sua medesima logica dell'amore che si dona specialmente ai più piccoli e ai bisognosi (cfr Gv 13,12-17). Seguendo il suo esempio, ogni cristiano è chiamato a rivivere, in contesti diversi e sempre nuovi, la parabola del buon Samaritano".
"A conclusione della parabola, Gesù "Ci esorta a chinarci sulle ferite del corpo e dello spirito di tanti nostri fratelli e sorelle che incontriamo sulle strade del mondo; ci aiuta a comprendere che, con la grazia di Dio accolta e vissuta nella vita di ogni giorno, l'esperienza della malattia e della sofferenza può diventare scuola di speranza".
"Nell'attuale momento storico-culturale" - continua il Papa - "si avverte anche più l'esigenza di una presenza ecclesiale attenta e capillare accanto ai malati, come pure di una presenza nella società capace di trasmettere in maniera efficace i valori evangelici a tutela della vita umana in tutte le fasi, dal suo concepimento alla sua fine naturale".
"Ringrazio di cuore le persone che, ogni giorno" - ha detto infine il Papa - "'svolgono il servizio verso i malati e i sofferenti'", facendo in modo che "l'apostolato della misericordia di Dio, a cui attendono, risponda sempre meglio alle nuove esigenze'".
"In quest'Anno Sacerdotale, il mio pensiero si dirige particolarmente a voi, cari sacerdoti, 'ministri degli infermi', segno e strumento della compassione di Cristo, che deve giungere ad ogni uomo segnato dalla sofferenza. Vi invito, cari presbiteri, a non risparmiarvi nel dare loro cura e conforto. Il tempo trascorso accanto a chi è nella prova si rivela fecondo di grazia per tutte le altre dimensioni della pastorale".
"Mi rivolgo infine a voi, cari malati, e vi domando di pregare e di offrire le vostre sofferenze per i sacerdoti, perché possano mantenersi fedeli alla loro vocazione e il loro ministero sia ricco di frutti spirituali, a beneficio di tutta la Chiesa".
MESS/GIORNATA MONDIALE MALATO/... VIS 20091203 (490)
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