Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

martedì 20 ottobre 2009

NOTA PASSAGGIO FEDELI ANGLICANI NELLA CHIESA CATTOLICA


CITTA' DEL VATICANO, 20 OTT. 2009 (VIS).Il Cardinale William Joseph Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, e l'arcivescovo Joseph Augustine Di Noia, O.P., segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, hanno spiegato questa mattina durante un incontro con i giornalisti la nota circa gli Ordinariati Personali per gli anglicani che entrano a far parte della Chiesa Cattolica.

Il cardinal Levada ha commentato una nota informativa del suo dicastero in cui si dice che "la Chiesa Cattolica risponde alle numerose richieste che sono state sottoposte alla Santa Sede da gruppi di chierici e fedeli anglicani provenienti da diverse parti del mondo, i quali desiderano entrare nella piena e visibile comunione".

"In questa Costituzione Apostolica - ha detto- il Santo Padre ha introdotto una struttura canonica che provvede ad una tale riunione corporativa tramite l'istituzione di Ordinariati Personali, che permetteranno ai fedeli già anglicani di entrare nella piena comunione con la Chiesa Cattolica, conservando nel contempo elementi dello specifico patrimonio spirituale e liturgico anglicano. Secondo il tenore della Costituzione Apostolica la sorveglianza e guida pastorale per tali gruppi di fedeli già anglicani sarà assicurata da un Ordinariato Personale, di cui l'Ordinario sarà usualmente nominato dal clero già anglicano".

"La Costituzione Apostolica che sarà presto pubblicata, rappresenta una risposta ragionevole e perfino necessaria ad un fenomeno globale, offrendo un unico modello canonico per la Chiesa universale adattabile a diverse situazioni locali e, nella sua applicazione universale, equo per i già anglicani. Tale modello prevede la possibilità dell'ordinazione di chierici sposati già anglicani, come sacerdoti cattolici. Ragioni storiche ed ecumeniche non permettono l'ordinazione di uomini sposati a vescovi sia nella Chiesa Cattolica come in quelle Ortodosse. Pertanto, la Costituzione determina che l'Ordinario possa essere o un sacerdote o un vescovo non coniugato. I seminaristi dell'Ordinariato vengono preparati accanto ad altri seminaristi cattolici, anche se l'Ordinariato potrà aprire una casa di formazione al fine di rispondere ai particolari bisogni di formazione nel patrimonio anglicano".

"Questa nuova struttura -continua la nota- è in linea con l'impegno per il dialogo ecumenico, che continua ad essere una priorità per la Chiesa Cattolica, in particolare attraverso gli sforzi del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. "L'iniziativa proviene da vari gruppi di anglicani", ha aggiunto il Cardinale Levada. "Essi hanno dichiarato di condividere la comune fede cattolica, come espressa nel Catechismo della Chiesa Cattolica, e di accettare il ministero petrino come un elemento voluto da Cristo per la Chiesa. Per loro è venuto il tempo di esprimere tale unione implicita in una forma visibile di piena comunione."

Il porporato ha sottolineato che "Benedetto XVI spera che i chierici e fedeli anglicani desiderosi dell'unione con la Chiesa Cattolica troveranno in questa struttura canonica l'opportunità di preservare quelle tradizioni anglicane che sono preziose per loro e conformi con la fede cattolica. In quanto esprimono in un modo distinto la fede professata comunemente, tali tradizioni sono un dono da condividere nella Chiesa universale. L'unione con la Chiesa non richiede l'uniformità che ignora le diversità culturali, come dimostra la storia del cristianesimo. Inoltre, le numerose e diverse tradizioni oggi presenti nella Chiesa Cattolica sono radicate tutte nel principio formulato da san Paolo nella sua Lettera agli Efesini: "Un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo".

In una dichiarazione congiunta, gli arcivescovi di Westminster e Canterbury, rispettivamente Vincent Gerard Nichols e Rowan Williams, affermano che l'annuncio della Costituzione Apostolica "chiude un periodo di incertezza per i gruppi che hanno sperato in nuovi modi per raggiungere l'unità della Chiesa Cattolica. Tocca ora a coloro che hanno avanzato istanze di questo tipo alla Santa Sede rispondere alla Costituzione Apostolica" che è "conseguenza del dialogo ecumenico tra la Chiesa Cattolica e la Comunione Anglicana".

  "L'attuale  dialogo ufficiale tra la Chiesa Cattolica e la Comunione Anglicana -sottolineano i prelati- costituisce la base per la continuazione della nostra cooperazione. Gli accordi della Commissione Internazionale Anglicano-Cattolica (ARCIC) e della Commissione Internazionale Anglicano-Cattolica per l'Unità e la Missione (IARCCUM) stabiliscono con chiarezza il cammino che seguiremo insieme".

  "Con l'aiuto di Dio e della preghiera -concludono- proclamiamo la nostra determinazione per rafforzare il reciproco impegno attuale e la consultazione con riguardo a questo e ad altri argomenti. A livello locale, nello spirito della IARCCUM, vorremmo adottare il modello di riunione tra la Conferenza dei Vescovi Cattolici di Inghilterra e Galles e la Camera Episcopale dei Vescovi di Inghilterra, concentrandoci sulla missione comune".
CDF/ANGLICANI-CHIESA CATTOLICA/LEVADA                                                 VIS 20091020 (760)


Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service