CITTA' DEL VATICANO, 7 MAG. 2009 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto le 32 nuove Guardie Svizzere Pontificie che nel pomeriggio di ieri hanno prestato giuramento nel corso di una cerimonia nel Cortile San Damaso in Vaticano,
accompagnate dai familiari e da altri membri del Corpo.
Nel discorso tenuto in tedesco, italiano e francese, il Papa ha ricordato alle nuove Guardie che uno dei loro doveri è quello di "vegliare sulla residenza del Papa, il Palazzo Apostolico, non soltanto l'edificio e i suoi prestigiosi appartamenti, ma soprattutto tutte le persone che incrociate ed alle quali fate del bene con la vostra amabilità e attenzione. Ciò vale in primo luogo per il Papa, per le persone che abitano con lui e per i suoi collaboratori nel Palazzo Apostolico e per gli ospiti. Il vostro compito si estende anche alla vita comune con i vostri camerati, coloro che condividono il vostro servizio e che hanno lo stesso obiettivo, servire il Sommo Pontefice 'fedelmente, lealmente e con fede' e, se necessario, dare la propria vita per Lui".
"Volgiamo la nostra attenzione a Roma" - ha proseguito il Pontefice - "la Città Eterna, che si distingue per la sua ricca storia e cultura. (...) In questa città, in certo modo, la fede stessa e la preghiera di numerosi secoli sono divenuti pietre e forme. Questo ambiente ci accoglie e ci ispira per prendere a modello gli innumerevoli santi che hanno vissuto qui e grazie ad essi, possiamo avanzare nel nostro cammino di fede".
"In questa città di Roma, infine, nella quale si trova il centro della Chiesa universale, incontriamo cristiani di tutto l'orbe terrestre. La Chiesa cattolica è internazionale. Ma nella sua molteplicità essa è tuttavia un'unica Chiesa, che s'esprime nella stessa confessione di fede ed è unita anche molto concretamente nel suo legame a Pietro e al suo Successore, il Papa".
"La Chiesa" - ha concluso il Pontefice - "raduna uomini e donne di culture molto diverse; tutti formano una comunità in cui si vive e si crede insieme e, nelle cose essenziali della vita, ci si comprende a vicenda. È questa un'esperienza molto importante, che qui la Chiesa vuol donare a voi, affinché voi la facciate vostra e la comunichiate ad altri - l'esperienza cioè che nella fede in Gesù Cristo e nel suo amore per gli uomini, anche mondi così diversi possono diventare una cosa sola, creando in tal modo ponti di pace e di solidarietà fra i popoli".
AC/GUARDIA SVIZZERA/... VIS 20090507 (420)
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