Inizio - VIS Vaticano - Ricevere VIS - Contattaci - Calendario VIS

Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

ultime 5 notizie

VISnews anche in Twitter Anche in YouTube

venerdì 5 dicembre 2008

VALORE IRRINUNCIABILE LEGGE MORALE NATURALE

CITTA' DEL VATICANO, 5 DIC. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti alla Sessione Plenaria della Commissione Teologica Internazionale, che questa volta coincide con la conclusione del settimo quinquennio della creazione di detta Commissione.

  Riferendosi al progetto di documento che è in via di approvazione, intitolato: Alla ricerca di un'etica universale: nuovo sguardo sulla legge naturale", il Santo Padre ha ribadito "la necessità e l'urgenza, nel contesto odierno, di creare nella cultura e nella società civile e politica le condizioni indispensabili per una piena consapevolezza del valore irrinunciabile della legge morale naturale".

  "La legge naturale" - ha proseguito il Pontefice - "costituisce la vera garanzia offerta ad ognuno per vivere libero e rispettato nella sua dignità di persona, e per sentirsi difeso da qualsivoglia manipolazione ideologica e da ogni sopruso perpetrato in base alla legge del più forte".

  Commentando il tema "Senso e metodo della Teologia", che i membri della Commissione hanno esaminato negli ultimi anni, Benedetto XVI ha sottolineato che: "Il vero lavoro della teologia è entrare nella parola di Dio, cercare di capirla per quanto possibile e di farla capire al nostro mondo, e trovare così le risposte alle nostre grandi domande".

  "Il metodo in teologia non potrà costituirsi solo in base ai criteri e alle norme comuni alle altre scienze, ma dovrà osservare innanzitutto i principi e le norme che derivano dalla Rivelazione e dalla fede, nella sua dimensione personale ed ecclesiale".

  "La virtù fondamentale del teologo" - ha affermato il Pontefice - "è di cercare l'obbedienza alla fede, che lo rende collaboratore della verità" ed ha concluso: "L'obbedienza alla verità non significa rinuncia alla ricerca e alla fatica del pensare. L'inquietudine del pensiero, che indubbiamente non potrà mai essere nella vita dei credenti del tutto placata, dal momento che sono anch'essi nel cammino della ricerca e dell'approfondimento della Verità, sarà tuttavia un'inquietudine che li accompagna e li stimola nel pellegrinaggio del pensiero verso Dio, e risulterà così feconda".
AC/LEGGE NATURALE:TEOLOGICA/CTI                   VIS 20081205 (330)


Nessun commento:

Posta un commento

Copyright © VIS - Vatican Information Service