CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2008 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il discorso del Monsignor Renato Volante, Capo della Delegazione della Santa Sede alla 35 Sessione Speciale della Conferenza della F.A.O. (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura), dedicata a valutare i risultati della gestione della F.A.O. e ad analizzare le proposte per meglio far fronte alla situazione del mondo rurale e le prospettive dell'alimentazione.
"Seguendo l'agenda di questa Conferenza" - ha detto il Presule - "l'approccio della Delegazione della Santa Sede evidentemente non vuole offrire soluzioni tecniche, ma piuttosto un orientamento ideale che possa concorrere a delle scelte concrete avendo a cuore le esigenze della persona umana, specie se queste ultime sono limitate a condizioni di vita che ne compromettono una dignitosa esistenza".
"Se si considerano i dati sulle attività svolte dalla F.A.O., essi mostrano un impegno costante ed attivo, ma soprattutto sempre più rispondente alle esigenze degli Stati membri, specialmente quelli il cui sistema economico richiede strade diverse per lo sviluppo del settore agricolo e per soddisfare i bisogni alimentari in crescita".
"Allo stesso tempo, proprio guardando al necessario impegno futuro della F.A.O., risulta chiaro l'avanzare di situazioni 'nuove' che coinvolgono il settore dell'agricoltura e quindi domandano ulteriori sforzi che non possono essere richiesti solo alla struttura dell'Organizzazione, ma anche ai suoi singoli Stati membri".
"Riformare la F.A.O. significa oggi condividere l'idea che la lotta contro la fame è una situazione determinata da molteplici fattori e dagli obiettivi che la animano ed intorno ai quali si elaborano strategie spesso purtroppo orientate a favorire singoli settori piuttosto che a fornire una visione unitaria: quella che pone al centro le esigenze della persona. Gli effetti negativi di una tale impostazione riguardo al settore agricolo risultano in molti casi evidenti, specialmente in quelle aree su cui maggiormente gravano la povertà, il sottosviluppo e la denutrizione, nonché il degrado ambientale".
"La Delegazione della Santa Sede è fermamente convinta che la struttura della F.A.O. ed i suoi impegni conseguenti, devono sottolineare la funzione portante dell'agricoltura nei processi di sviluppo, promuovendo anzitutto non la semplice managerialità, ma criteri di gestione oculati e interventi realmente funzionali ai bisogni".
"Questo significa che un'ordinata ricerca che voglia rafforzare la produzione agricola in ragione di una domanda crescente di alimenti non può dimenticare le ragioni della sicurezza degli alimenti - e quindi la salute dei consumatori - come pure della sostenibilità della produzione agricola, e cioè la protezione ambientale. Per questi obiettivi che tutti gli Stati, a diverso modo, invocano come prioritari, è necessario che la F.A.O. possa continuare a disporre di risorse e della necessaria fiducia da parte della Comunità internazionale nel suo insieme".
"La Santa Sede, da parte sua," - ha concluso Monsignor Volante - "vuole qui riaffermare la disponibilità della Chiesa cattolica, delle sue strutture e forme di organizzazione a contribuire in questo sforzo perché ogni persona possa ricevere 'il pane quotidiano', come del resto ricorda anche il motto della F.A.O. 'Fiat panis'!".
DELSS/RIFORMA F.A.O./VOLANTE VIS 20081127 (500)
"Seguendo l'agenda di questa Conferenza" - ha detto il Presule - "l'approccio della Delegazione della Santa Sede evidentemente non vuole offrire soluzioni tecniche, ma piuttosto un orientamento ideale che possa concorrere a delle scelte concrete avendo a cuore le esigenze della persona umana, specie se queste ultime sono limitate a condizioni di vita che ne compromettono una dignitosa esistenza".
"Se si considerano i dati sulle attività svolte dalla F.A.O., essi mostrano un impegno costante ed attivo, ma soprattutto sempre più rispondente alle esigenze degli Stati membri, specialmente quelli il cui sistema economico richiede strade diverse per lo sviluppo del settore agricolo e per soddisfare i bisogni alimentari in crescita".
"Allo stesso tempo, proprio guardando al necessario impegno futuro della F.A.O., risulta chiaro l'avanzare di situazioni 'nuove' che coinvolgono il settore dell'agricoltura e quindi domandano ulteriori sforzi che non possono essere richiesti solo alla struttura dell'Organizzazione, ma anche ai suoi singoli Stati membri".
"Riformare la F.A.O. significa oggi condividere l'idea che la lotta contro la fame è una situazione determinata da molteplici fattori e dagli obiettivi che la animano ed intorno ai quali si elaborano strategie spesso purtroppo orientate a favorire singoli settori piuttosto che a fornire una visione unitaria: quella che pone al centro le esigenze della persona. Gli effetti negativi di una tale impostazione riguardo al settore agricolo risultano in molti casi evidenti, specialmente in quelle aree su cui maggiormente gravano la povertà, il sottosviluppo e la denutrizione, nonché il degrado ambientale".
"La Delegazione della Santa Sede è fermamente convinta che la struttura della F.A.O. ed i suoi impegni conseguenti, devono sottolineare la funzione portante dell'agricoltura nei processi di sviluppo, promuovendo anzitutto non la semplice managerialità, ma criteri di gestione oculati e interventi realmente funzionali ai bisogni".
"Questo significa che un'ordinata ricerca che voglia rafforzare la produzione agricola in ragione di una domanda crescente di alimenti non può dimenticare le ragioni della sicurezza degli alimenti - e quindi la salute dei consumatori - come pure della sostenibilità della produzione agricola, e cioè la protezione ambientale. Per questi obiettivi che tutti gli Stati, a diverso modo, invocano come prioritari, è necessario che la F.A.O. possa continuare a disporre di risorse e della necessaria fiducia da parte della Comunità internazionale nel suo insieme".
"La Santa Sede, da parte sua," - ha concluso Monsignor Volante - "vuole qui riaffermare la disponibilità della Chiesa cattolica, delle sue strutture e forme di organizzazione a contribuire in questo sforzo perché ogni persona possa ricevere 'il pane quotidiano', come del resto ricorda anche il motto della F.A.O. 'Fiat panis'!".
DELSS/RIFORMA F.A.O./VOLANTE VIS 20081127 (500)
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