CITTA' DEL VATICANO, 14 OTT. 2008 (VIS). Questa mattina presso la Sala Stampa della Santa Sede ha avuto luogo una Conferenza Stampa di presentazione della "Inchiesta internazionale sulla lettura della Bibbia in prospettiva ecumenica".
Alla Conferenza Stampa sono Interventi: il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani; il Vescovo Vincenzo Paglia, di Terni (Italia), Presidente della Federazione Biblica Cattolica; il Reverendo Archibald Miller Milloy, Segretario Generale della "United Bible Societies" (Inghilterra); il Professor Luca Diotallevi, Docente di Sociologia all'Università di Roma Tre, Coordinatore dell'Inchiesta GFK - Eurisko "La lettura delle Scritture" per conto della Federazione Biblica Cattolica.
All'inizio della Conferenza è stato firmato un accordo di cooperazione per la traduzione e la diffusione della Bibbia tra la Federazione Biblica Cattolica e le "United Bible Societies" (Inghilterra).
Nel suo intervento, il Vescovo Paglia ha affermato: "Nel dialogo ecumenico il terreno biblico è quello ove si è fatto il maggiore progresso ed è anche quello ove è possibile ancora una notevole collaborazione. (...) Il significato ecumenico della lettura della Bibbia, nell'ascolto sincronico e diacronico, non è tuttavia ancora ben compreso nella sua ricchezza e nella sua indispensabilità. Ma là dove questo viene praticato fa emergere la ricchezza del patrimonio spirituale delle diverse tradizioni".
"C'è un ulteriore aspetto che può vedere i cristiani già uniti in un comune impegno" - ha sottolineato ancora il Vescovo Paglia - "la traduzione e la diffusione della Bibbia", già tradotta "in 2454 lingue diverse (interamente in 438, il solo Nuovo Testamento in 1168, e solo alcuni libri, ad esempio i Vangeli o i Salmi, in altre 848)", precisando infine che: "Restano ancora altre 4500 lingue in attesa di essere confrontate con le Sacre Scritture".
OP/BIBBIA:ECUMENISMO/PAGLIA VIS 20081014 (290)
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