CITTA' DEL VATICANO, 24 SET. 2008 (VIS). Nel corso dell'Udienza Generale del Mercoledì, tenutasi in Piazza San Pietro con la partecipazione di 15.000 persone, Benedetto XVI ha proseguito la catechesi sulla figura e l'azione di San Paolo, soffermandosi sui rapporti fra Paolo e gli Apostoli che lo avevano preceduto nella sequela di Gesù.
San Paolo anche se era "in pratica, contemporaneo di Gesù di Nazareth" - ha ricordato Benedetto XVI - "non ebbe mai l'opportunità di incontrarlo, durante la sua vita pubblica. Per questo, dopo la folgorazione sulla strada di Damasco, avvertì il bisogno di consultare i primi discepoli del Maestro, che erano stati scelti da Lui perché ne portassero il Vangelo sino ai confini del mondo".
"Nella 'Lettera ai Galati'" - ha proseguito il Pontefice - "Paolo stila un importante resoconto sui contatti intrattenuti con alcuni dei Dodici": Pietro, Giacomo e Giovanni e "non esita a riconoscerli come 'le colonne' della Chiesa", mentre nella Lettera ai Corinzi trasmette fedelmente ai nuovi cristiani quanto egli ha ricevuto, con una formula molte solenne: 'Vi trasmetto quanto anch'io ho ricevuto'".
"Le parole di Gesù nell'Ultima Cena sono realmente per Paolo centro della vita della Chiesa: la Chiesa si edifica a partire da questo centro, diventando così se stessa - ha spiegato il Pontefice - "Da una parte attestano che l'Eucaristia illumina la maledizione della croce, rendendola benedizione, e dall'altra spiegano la portata della stessa morte e risurrezione di Gesù. (...) Dalla e nell'Eucaristia la Chiesa si edifica e si riconosce quale 'Corpo di Cristo', alimentato ogni giorno dalla potenza dello Spirito del Risorto".
"Nell'originale 'kerygma' (...), merita di essere segnalato" - ha rilevato il Papa - "l'uso del verbo 'è risuscitato', invece del 'fu risuscitato' che sarebbe stato più logico utilizzare, in continuità con 'morì...e fu sepolto'. La forma verbale è scelta per sottolineare che la risurrezione di Cristo incide sino al presente dell'esistenza dei credenti: possiamo tradurlo con 'è risuscitato e continua a vivere' nell'Eucaristia e nella Chiesa".
L'importanza che Paolo "conferisce alla Tradizione viva della Chiesa, che trasmette alle sue comunità, dimostra quanto sia errata la visione di chi attribuisce a Paolo l'invenzione del cristianesimo: prima di evangelizzare Gesù Cristo, il suo Signore, egli l'ha incontrato sulla strada di Damasco e lo ha frequentato nella Chiesa, osservandone la vita nei Dodici e in coloro che lo hanno seguito per le strade della Galilea".
"Nelle prossime Catechesi" - ha annunciato il Santo Padre - "avremo l'opportunità di approfondire i contributi che Paolo ha donato alla Chiesa delle origini; ma la missione ricevuta dal Risorto in ordine all'evangelizzazione dei gentili ha bisogno di essere confermata e garantita da coloro che diedero a lui e a Barnaba la mano destra, in segno di approvazione e di accoglienza".
"Quanto più cerchiamo di rintracciare le orme di Gesù di Nazaret per le strade della Galilea, tanto più possiamo comprendere che Egli si è fatto carico della nostra umanità, condividendola in tutto, tranne che nel peccato. La nostra fede non nasce da un mito, né da un'idea, bensì dall'incontro con il Risorto, nella vita della Chiesa".
AG/SAN PAOLO/... VIS 20080924 (470)
San Paolo anche se era "in pratica, contemporaneo di Gesù di Nazareth" - ha ricordato Benedetto XVI - "non ebbe mai l'opportunità di incontrarlo, durante la sua vita pubblica. Per questo, dopo la folgorazione sulla strada di Damasco, avvertì il bisogno di consultare i primi discepoli del Maestro, che erano stati scelti da Lui perché ne portassero il Vangelo sino ai confini del mondo".
"Nella 'Lettera ai Galati'" - ha proseguito il Pontefice - "Paolo stila un importante resoconto sui contatti intrattenuti con alcuni dei Dodici": Pietro, Giacomo e Giovanni e "non esita a riconoscerli come 'le colonne' della Chiesa", mentre nella Lettera ai Corinzi trasmette fedelmente ai nuovi cristiani quanto egli ha ricevuto, con una formula molte solenne: 'Vi trasmetto quanto anch'io ho ricevuto'".
"Le parole di Gesù nell'Ultima Cena sono realmente per Paolo centro della vita della Chiesa: la Chiesa si edifica a partire da questo centro, diventando così se stessa - ha spiegato il Pontefice - "Da una parte attestano che l'Eucaristia illumina la maledizione della croce, rendendola benedizione, e dall'altra spiegano la portata della stessa morte e risurrezione di Gesù. (...) Dalla e nell'Eucaristia la Chiesa si edifica e si riconosce quale 'Corpo di Cristo', alimentato ogni giorno dalla potenza dello Spirito del Risorto".
"Nell'originale 'kerygma' (...), merita di essere segnalato" - ha rilevato il Papa - "l'uso del verbo 'è risuscitato', invece del 'fu risuscitato' che sarebbe stato più logico utilizzare, in continuità con 'morì...e fu sepolto'. La forma verbale è scelta per sottolineare che la risurrezione di Cristo incide sino al presente dell'esistenza dei credenti: possiamo tradurlo con 'è risuscitato e continua a vivere' nell'Eucaristia e nella Chiesa".
L'importanza che Paolo "conferisce alla Tradizione viva della Chiesa, che trasmette alle sue comunità, dimostra quanto sia errata la visione di chi attribuisce a Paolo l'invenzione del cristianesimo: prima di evangelizzare Gesù Cristo, il suo Signore, egli l'ha incontrato sulla strada di Damasco e lo ha frequentato nella Chiesa, osservandone la vita nei Dodici e in coloro che lo hanno seguito per le strade della Galilea".
"Nelle prossime Catechesi" - ha annunciato il Santo Padre - "avremo l'opportunità di approfondire i contributi che Paolo ha donato alla Chiesa delle origini; ma la missione ricevuta dal Risorto in ordine all'evangelizzazione dei gentili ha bisogno di essere confermata e garantita da coloro che diedero a lui e a Barnaba la mano destra, in segno di approvazione e di accoglienza".
"Quanto più cerchiamo di rintracciare le orme di Gesù di Nazaret per le strade della Galilea, tanto più possiamo comprendere che Egli si è fatto carico della nostra umanità, condividendola in tutto, tranne che nel peccato. La nostra fede non nasce da un mito, né da un'idea, bensì dall'incontro con il Risorto, nella vita della Chiesa".
AG/SAN PAOLO/... VIS 20080924 (470)
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