CITTA' DEL VATICANO, 20 APR. 2008 (VIS). Questa sera alle 20:00, (ora locale), il Santo Padre è arrivato all'aeroporto John Fitzgerald Kennedy di New York dove ha avuto luogo la cerimonia di congedo alla presenza delle Autorità politiche e civili, dei Cardinali statunitensi, del Presidente, del Vice Presidente e del Segretario Generale della Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti d'America, del Vescovo di Brooklyn con 5.000 fedeli della Diocesi nella cui giurisdizione si trova l'aeroporto.
Dopo il saluto del Vice Presidente degli Stati Uniti d'America, Signor Richard B. Cheney, il Papa ha pronunciato l'ultimo discorso del suo Viaggio.
"Desidero esprimere a tutti voi la mia profonda gratitudine per la vostra gentile accoglienza" - ha detto il Papa - "È stata per me una gioia essere testimone della fede e della devozione della comunità cattolica in questa Nazione. (...) Sono grato al Presidente Bush per essere venuto a salutarmi all'inizio della mia visita, e ringrazio il Vice Presidente Cheney per la sua presenza qui al momento della mia partenza".
"Rinnovo i miei auguri e la mia preghiera ai rappresentanti della Sede di Baltimora, la prima Arcidiocesi, e a quelle di New York, Boston, Philadelphia e Louisville, in questo anno giubilare".
"A tutti i miei fratelli nell'Episcopato, (...) agli officiali e al personale della Conferenza Episcopale che hanno contribuito in tanti modi alla preparazione di questa visita rinnovo la mia riconoscenza per il loro faticoso impegno e la loro dedizione. Con grande affetto saluto ancora una volta i sacerdoti e i religiosi, i diaconi, i seminaristi e i giovani, e tutti i fedeli degli Stati Uniti, e vi incoraggio a perseverare a rendere una gioiosa testimonianza a Cristo nostra speranza, nostro Signore e Salvatore Risorto, che rinnova tutte le cose e ci dona la vita in abbondanza".
"Uno dei momenti più significativi della mia visita" - ha affermato il Pontefice - "è stata l'opportunità di rivolgere la mia parola all'Assemblea delle Nazioni Unite. Ringrazio il Segretario Generale Ban Ki-moon per il suo gentile invito e la sua accoglienza".
"Volgendo lo sguardo ai sessant'anni trascorsi dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, ringrazio per tutto ciò che l'Organizzazione è riuscita a compiere per difendere e promuovere i diritti fondamentali di ogni uomo, donna e bambino in ogni parte del mondo, ed incoraggio tutti gli uomini di buona volontà a continuare ad adoperarsi senza stancarsi per promuovere la giusta e pacifica coesistenza tra i popoli e le nazioni".
"La visita che questa mattina ho compiuto a Ground Zero" - ha detto ancora il Papa - "rimarrà profondamente impressa nella mia memoria, mentre continuerò a pregare per coloro che perirono e per tutti coloro che soffrono per le conseguenze della tragedia che vi ebbe luogo nel 2001. Prego per tutti negli Stati Uniti, e in verità in tutto il mondo, affinché il futuro porti maggiore fraternità e solidarietà, un accresciuto reciproco rispetto e una rinnovata fiducia e confidenza in Dio, nostro Padre che è nei cieli".
"Con queste espressioni di commiato vi chiedo di ricordarvi di me nelle vostre preghiere, mentre vi assicuro il mio affetto e la mia amicizia nel Signore. Dio benedica l'America!".
L'aereo papale è decollato alle 20:30 (2:30 ora di Roma) e dopo poco più di otto ore di volo è atterrato all'aeroporto romano di Ciampino alle ore 10:45 di lunedì 21 aprile. Da Ciampino il Santo Padre è rientrato in Vaticano in automobile.
PV-USA/CONGEDO/NEW YORK VIS 20080421 (570)
Dopo il saluto del Vice Presidente degli Stati Uniti d'America, Signor Richard B. Cheney, il Papa ha pronunciato l'ultimo discorso del suo Viaggio.
"Desidero esprimere a tutti voi la mia profonda gratitudine per la vostra gentile accoglienza" - ha detto il Papa - "È stata per me una gioia essere testimone della fede e della devozione della comunità cattolica in questa Nazione. (...) Sono grato al Presidente Bush per essere venuto a salutarmi all'inizio della mia visita, e ringrazio il Vice Presidente Cheney per la sua presenza qui al momento della mia partenza".
"Rinnovo i miei auguri e la mia preghiera ai rappresentanti della Sede di Baltimora, la prima Arcidiocesi, e a quelle di New York, Boston, Philadelphia e Louisville, in questo anno giubilare".
"A tutti i miei fratelli nell'Episcopato, (...) agli officiali e al personale della Conferenza Episcopale che hanno contribuito in tanti modi alla preparazione di questa visita rinnovo la mia riconoscenza per il loro faticoso impegno e la loro dedizione. Con grande affetto saluto ancora una volta i sacerdoti e i religiosi, i diaconi, i seminaristi e i giovani, e tutti i fedeli degli Stati Uniti, e vi incoraggio a perseverare a rendere una gioiosa testimonianza a Cristo nostra speranza, nostro Signore e Salvatore Risorto, che rinnova tutte le cose e ci dona la vita in abbondanza".
"Uno dei momenti più significativi della mia visita" - ha affermato il Pontefice - "è stata l'opportunità di rivolgere la mia parola all'Assemblea delle Nazioni Unite. Ringrazio il Segretario Generale Ban Ki-moon per il suo gentile invito e la sua accoglienza".
"Volgendo lo sguardo ai sessant'anni trascorsi dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, ringrazio per tutto ciò che l'Organizzazione è riuscita a compiere per difendere e promuovere i diritti fondamentali di ogni uomo, donna e bambino in ogni parte del mondo, ed incoraggio tutti gli uomini di buona volontà a continuare ad adoperarsi senza stancarsi per promuovere la giusta e pacifica coesistenza tra i popoli e le nazioni".
"La visita che questa mattina ho compiuto a Ground Zero" - ha detto ancora il Papa - "rimarrà profondamente impressa nella mia memoria, mentre continuerò a pregare per coloro che perirono e per tutti coloro che soffrono per le conseguenze della tragedia che vi ebbe luogo nel 2001. Prego per tutti negli Stati Uniti, e in verità in tutto il mondo, affinché il futuro porti maggiore fraternità e solidarietà, un accresciuto reciproco rispetto e una rinnovata fiducia e confidenza in Dio, nostro Padre che è nei cieli".
"Con queste espressioni di commiato vi chiedo di ricordarvi di me nelle vostre preghiere, mentre vi assicuro il mio affetto e la mia amicizia nel Signore. Dio benedica l'America!".
L'aereo papale è decollato alle 20:30 (2:30 ora di Roma) e dopo poco più di otto ore di volo è atterrato all'aeroporto romano di Ciampino alle ore 10:45 di lunedì 21 aprile. Da Ciampino il Santo Padre è rientrato in Vaticano in automobile.
PV-USA/CONGEDO/NEW YORK VIS 20080421 (570)
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