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venerdì 29 febbraio 2008

ATTIVITÀ CARITATIVE ESPRESSIONE AMORE EVANGELICO

CITTA' DEL VATICANO, 29 FEB. 2008 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti all'Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio "Cor Unum", che si tiene in questi giorni sul tema: "Le qualità umane e spirituali di chi opera nell'attività caritativa della Chiesa".

  "L'attività caritativa occupa" - ha detto il Papa - "un posto centrale nella missione evangelizzatrice della Chiesa. Non dobbiamo dimenticare che le opere di carità costituiscono un terreno privilegiato di incontro anche con persone che ancora non conoscono Cristo o lo conoscono solo parzialmente. Giustamente, dunque, i Pastori e i responsabili della pastorale della carità dedicano un'attenzione costante a chi lavora nell'ambito della 'diakonia', preoccupandosi di formarli dal punto di vista sia umano e professionale, che teologico-spirituale e pastorale".

  "Chi opera nelle molteplici forme dell'attività caritativa della Chiesa non può, pertanto, contentarsi solo della prestazione tecnica o di risolvere problemi e difficoltà materiali. L'aiuto che offre non deve mai ridursi a gesto filantropico, ma deve essere tangibile espressione dell'amore evangelico".

  Gli operatori delle diverse attività caritative, ha proseguito il Pontefice, devono essere "soprattutto testimoni di amore evangelico. Tali essi sono se la loro missione non si esaurisce nell'essere operatori di servizi sociali, ma nell'annuncio del Vangelo della carità. Seguendo le orme di Cristo, essi sono chiamati ad essere 'testimoni dal valore della vita', in tutte le sue espressioni, difendendo specialmente la vita dei deboli e dei malati, seguendo l'esempio della Beata Madre Teresa di Calcutta, che amava e si prendeva cura dei moribondi, perché la vita non si misura a partire dalla sua efficienza, ma ha valore sempre e per tutti".

  "Questi operatori ecclesiali" - ha concluso il Pontefice - "sono chiamati ad essere 'testimoni dell'amore', del fatto cioè che siamo pienamente uomini e donne quando viviamo protesti verso l'altro; che nessuno può morire e vivere per se stesso; (...). Infine, chi lavora nell'ambito delle attività ecclesiali, deve essere 'testimone di Dio', che è pienezza di amore ed invita ad amare".
AC/ATTIVITÀ CARITATIVE CHIESA/...                       VIS 20080229 (330)


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