CITTA' DEL VATICANO, 10 GEN. 2008 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto questa mattina il Presidente della Regione Lazio, Onorevole Pietro Marrazzo, il Sindaco di Roma, Onorevole Walter Veltroni, ed il Presidente della Provincia di Roma, Onorevole Enrico Gasbarra, con gli amministratori della Regione Lazio, della Provincia e del Comune di Roma, per il tradizionale scambio di auguri di inizio d'anno.
Nel corso di questo consueto appuntamento annuale, il Santo Padre ha menzionato alcune materie di comune interesse e di grande importanza e attualità che toccano da vicino la vita degli abitanti di Roma e del Lazio.
Facendo riferimento alla "emergenza educativa" della quale aveva già sottolineato la gravità parlando al Convegno della Diocesi di Roma dell'11 giugno 2007, Papa Benedetto XVI ha affermato: "Sembra infatti sempre più difficile proporre in maniera convincente alle nuove generazioni solide certezze e criteri su cui costruire la propria vita. (...) Una simile emergenza, (...), non può lasciare indifferenti né la Chiesa né le vostre Amministrazioni".
"Sono infatti chiaramente in gioco, con la formazione delle persone" - ha proseguito il Pontefice - "le basi stesse della convivenza e il futuro della società. Per parte sua la Diocesi di Roma sta dedicando a questo difficile compito un'attenzione davvero peculiare, che si esplica nei diversi ambiti educativi, dalla famiglia e dalla scuola alle parrocchie, associazioni e movimenti, agli oratori, alle iniziative culturali, allo sport e al tempo libero. In questo contesto esprimo viva gratitudine alla Regione Lazio per il sostegno offerto agli oratori e ai centri per l'infanzia promossi dalle parrocchie e comunità ecclesiali".
Il Papa ha incoraggiato le istituzioni civili, affinché, "ciascuna secondo le proprie competenze, moltiplichino gli sforzi per affrontare ai diversi livelli l'attuale emergenza educativa, ispirandosi costantemente al criterio-guida della centralità della persona umana".
"Hanno qui chiaramente un'importanza prioritaria il rispetto e il sostegno per la famiglia fondata sul matrimonio" - ha ribadito il Pontefice - "Vediamo ogni giorno, purtroppo, quanto siano insistenti e minacciosi gli attacchi e le incomprensioni nei confronti di questa fondamentale realtà umana e sociale. E' quindi quanto mai necessario che le pubbliche Amministrazioni non assecondino simili tendenze negative, ma al contrario offrano alle famiglie un sostegno convinto e concreto, nella certezza di operare così per il bene comune".
"Un'altra emergenza" - ha ricordato il Papa - "che si aggrava è quella della povertà: essa aumenta soprattutto nelle grandi periferie urbane, (...). La Chiesa partecipa di tutto cuore allo sforzo per alleviarla, collaborando volentieri con le istituzioni civili, ma l'aumento del costo della vita, in particolare i prezzi degli alloggi, le sacche persistenti di mancanza di lavoro, e anche i salari e le pensioni spesso inadeguati rendono davvero difficili le condizioni di vita di tante persone e famiglie".
Riferendosi poi al problema della sicurezza e al gravissimo degrado di alcune aree di Roma, Papa Benedetto XVI ha ribadito: "Specialmente qui è necessaria, (...) un'opera costante e concreta, che abbia la duplice e inseparabile finalità di garantire la sicurezza dei cittadini e di assicurare a tutti, in particolare agli immigrati, almeno il minimo indispensabile per una vita onesta e dignitosa. La Chiesa, attraverso la Caritas e molte altre realtà di volontariato, (...), si prodiga anche su questa difficile frontiera, sulla quale rimangono evidentemente insostituibili le responsabilità e possibilità di intervento dei pubblici poteri".
Infine il Papa ha concluso il suo discorso affermando: "Un'altra sollecitudine che riguarda sia la Chiesa sia le vostre Amministrazioni è quella verso gli ammalati. Sappiamo bene quanto siano gravi le difficoltà che deve affrontare nell'ambito della sanità la Regione Lazio, ma dobbiamo ugualmente constatare come sia non di rado drammatica la situazione delle strutture sanitarie cattoliche, anche assai prestigiose e di riconosciuta eccellenza nazionale. Non posso pertanto non chiedere che nella distribuzione delle risorse esse non siano penalizzate, non per un interesse della Chiesa, ma per non compromettere un servizio indispensabile alle nostre popolazioni".
AC/.../REGIONE:PROVINCIA ROMA VIS 20080110 (650)
Nel corso di questo consueto appuntamento annuale, il Santo Padre ha menzionato alcune materie di comune interesse e di grande importanza e attualità che toccano da vicino la vita degli abitanti di Roma e del Lazio.
Facendo riferimento alla "emergenza educativa" della quale aveva già sottolineato la gravità parlando al Convegno della Diocesi di Roma dell'11 giugno 2007, Papa Benedetto XVI ha affermato: "Sembra infatti sempre più difficile proporre in maniera convincente alle nuove generazioni solide certezze e criteri su cui costruire la propria vita. (...) Una simile emergenza, (...), non può lasciare indifferenti né la Chiesa né le vostre Amministrazioni".
"Sono infatti chiaramente in gioco, con la formazione delle persone" - ha proseguito il Pontefice - "le basi stesse della convivenza e il futuro della società. Per parte sua la Diocesi di Roma sta dedicando a questo difficile compito un'attenzione davvero peculiare, che si esplica nei diversi ambiti educativi, dalla famiglia e dalla scuola alle parrocchie, associazioni e movimenti, agli oratori, alle iniziative culturali, allo sport e al tempo libero. In questo contesto esprimo viva gratitudine alla Regione Lazio per il sostegno offerto agli oratori e ai centri per l'infanzia promossi dalle parrocchie e comunità ecclesiali".
Il Papa ha incoraggiato le istituzioni civili, affinché, "ciascuna secondo le proprie competenze, moltiplichino gli sforzi per affrontare ai diversi livelli l'attuale emergenza educativa, ispirandosi costantemente al criterio-guida della centralità della persona umana".
"Hanno qui chiaramente un'importanza prioritaria il rispetto e il sostegno per la famiglia fondata sul matrimonio" - ha ribadito il Pontefice - "Vediamo ogni giorno, purtroppo, quanto siano insistenti e minacciosi gli attacchi e le incomprensioni nei confronti di questa fondamentale realtà umana e sociale. E' quindi quanto mai necessario che le pubbliche Amministrazioni non assecondino simili tendenze negative, ma al contrario offrano alle famiglie un sostegno convinto e concreto, nella certezza di operare così per il bene comune".
"Un'altra emergenza" - ha ricordato il Papa - "che si aggrava è quella della povertà: essa aumenta soprattutto nelle grandi periferie urbane, (...). La Chiesa partecipa di tutto cuore allo sforzo per alleviarla, collaborando volentieri con le istituzioni civili, ma l'aumento del costo della vita, in particolare i prezzi degli alloggi, le sacche persistenti di mancanza di lavoro, e anche i salari e le pensioni spesso inadeguati rendono davvero difficili le condizioni di vita di tante persone e famiglie".
Riferendosi poi al problema della sicurezza e al gravissimo degrado di alcune aree di Roma, Papa Benedetto XVI ha ribadito: "Specialmente qui è necessaria, (...) un'opera costante e concreta, che abbia la duplice e inseparabile finalità di garantire la sicurezza dei cittadini e di assicurare a tutti, in particolare agli immigrati, almeno il minimo indispensabile per una vita onesta e dignitosa. La Chiesa, attraverso la Caritas e molte altre realtà di volontariato, (...), si prodiga anche su questa difficile frontiera, sulla quale rimangono evidentemente insostituibili le responsabilità e possibilità di intervento dei pubblici poteri".
Infine il Papa ha concluso il suo discorso affermando: "Un'altra sollecitudine che riguarda sia la Chiesa sia le vostre Amministrazioni è quella verso gli ammalati. Sappiamo bene quanto siano gravi le difficoltà che deve affrontare nell'ambito della sanità la Regione Lazio, ma dobbiamo ugualmente constatare come sia non di rado drammatica la situazione delle strutture sanitarie cattoliche, anche assai prestigiose e di riconosciuta eccellenza nazionale. Non posso pertanto non chiedere che nella distribuzione delle risorse esse non siano penalizzate, non per un interesse della Chiesa, ma per non compromettere un servizio indispensabile alle nostre popolazioni".
AC/.../REGIONE:PROVINCIA ROMA VIS 20080110 (650)
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