CITTA' DEL VATICANO, 21 LUG. 2007 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, al termine del concerto di cori di montagna, al Castello di Mirabello (Lorenzago di Cadore), offerto dalla Diocesi di Belluno-Feltre, il Santo Padre ha pronunciato un breve discorso.
"Il canto è espressione dell'amore" - ha detto il Papa citando Sant'Agostino - "Ho sentito nei vostri canti questo grande amore per la bella terra dolomitica, per questa terra donataci dal Signore. E nel grazie, nell'amore per la terra, è presente e risuona anche l'amore per il Creatore, l'amore per Dio che ci ha donato questa terra, questa nostra vita di gioia; una gioia che vediamo ancor di più nella luce della nostra fede, la quale ci dice che Dio ci ama".
"La cultura popolare che si presenta in modo così alto è un gioiello della nostra identità europea, da coltivare e da promuovere. (...) L'educazione al canto, a cantare in coro, non è solo un esercizio dell'udito esteriore e della voce; è anche un'educazione dell'udito interiore, l'udito del cuore, un esercizio e un'educazione alla vita e alla pace. Cantare insieme, in coro, e tutti i cori insieme, esige attenzione all'altro, attenzione al compositore, attenzione al maestro, attenzione a questa totalità che chiamiamo musica e cultura, e, in tal modo, cantare in coro è un'educazione alla vita, un'educazione alla pace, un camminare insieme".
Il Papa ha ricordato le parole del Vescovo che ha fatto riferimento "ad un tempo triste e duro, novant'anni fa, quando questa montagna era una barriera, un teatro terribile e cruento di guerra" ed ha concluso: "Ringraziamo il Signore perché adesso c'è pace nella nostra Europa e facciamo di tutto perché la pace cresca in tutti noi e cresca nel mondo".
AC/CONCERTO CORO/LORENZAGO VIS 20070723 (300)
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