CITTA' DEL VATICANO, 6 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina nella Cattedrale di Vicenza (Italia), il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi, ha dato lettura, a nome del Santo Padre Benedetto XVI, della formula di Beatificazione di Eurosia Fabris (1866-1932), nota come "Mamma Rosa".
La nuova Beata, figlia di contadini, frequentò solo le prime due classi elementari per aiutare i genitori nei lavori dei campi e la mamma nel disbrigo delle faccende domestiche. Apprese tuttavia a leggere e scrivere e fra i suoi libri preferiti citava le "Massime eterne" di Sant'Alfonso Maria dei Liguori. Sposò nel 1886, Carlo Barban, vedovo e padre di tre figli, con il quale ebbe nove figli, di cui tre divennero sacerdoti.
Eurosia entrò a far parte del Terz'Ordine Francescano e nonostante i suoi scarsi mezzi aiutò i poveri e accolse in casa alcuni orfani della Prima Guerra Mondiale. Il suo processo di Beatificazione ebbe inizio nel 1975. Nel 2004 fu riconosciuto ufficialmente un miracolo attribuito alla sua intercessione a beneficio di una ammalata ritenuta dai medici senza più speranza di guarigione.
La Beatificazione che ha avuto luogo seguendo le nuove disposizioni stabilite da Papa Benedetto XVI, è stata co-presieduta dal Vescovo di Vicenza, Monsignor Cesare Nosiglia. Nell'omelia il Presule ha detto: "Mamma Rosa rappresenta un modello di santità possibile a tutti, perché come sposa e madre visse con la semplicità evangelica dell'offerta di sé (...) una vita quotidiana di famiglia, accettata con le sue pene e sofferenze nella ricerca continua della volontà di Dio".
Il Vescovo ha ricordato le vocazioni religiose nella famiglia della nuova Beata sottolineando che oggi susciterebbero in molte case motivo di preoccupazione, mentre per Eurosia "la gioia di vedere incamminarsi i suoi figli lungo i sentieri della vita consacrata (...) fu fonte di consolazione".
.../BEATIFICAZIONE FABRIS/SARAIVA MARTINS VIS 20051107 (300)
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