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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 30 novembre 2005

DIO ARBITRO ULTIMO DELLA STORIA


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Più di 23.000 persone hanno partecipato questa mattina in Piazza San Pietro all'Udienza Generale del mercoledì, nella quale il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi al Salmo 136,1-6 "Sui fiumi di Babilonia".

"In questo primo mercoledì di Avvento, tempo liturgico di silenzio, vigilanza e preghiera in preparazione al Natale" - ha detto il Santo Padre - "meditiamo il Salmo 136, divenuto celebre nella versione latina del suo avvio 'Super flumina Babylonis'. Il testo evoca la tragedia vissuta dal popolo ebraico durante la distruzione di Gerusalemme, avvenuta nel 586 a.C., e il successivo e conseguente esilio babilonese. Siamo di fronte a un canto nazionale di dolore, segnato da un'asciutta nostalgia per ciò che si è perso".

"Questa accorata invocazione al Signore, perché liberi i suoi fedeli dalla schiavitù babilonese, esprime bene anche i sentimenti di speranza e di attesa della salvezza con i quali abbiamo iniziato il nostro cammino di Avvento. La prima parte del Salmo ha come sfondo la terra d'esilio, coi suoi fiumi e canali, quelli appunto che irrigavano la pianura babilonese, sede dei deportati ebrei. È quasi l'anticipazione simbolica dei campi di sterminio nei quali il popolo ebraico - nel secolo che abbiamo appena lasciato alle spalle - fu avviato attraverso un'operazione infame di morte, che è rimasta come una vergogna indelebile nella storia dell'umanità".

"Dio, che è l'arbitro ultimo della storia" - ha proseguito Papa Benedetto - "saprà comprendere e accogliere secondo la sua giustizia anche il grido delle vittime, al di là degli accenti aspri che a volte esso assume".

Infine il Santo Padre ha citato il commento al Salmo di Sant'Agostino, ed ha detto: "il grande Padre della Chiesa introduce una nota sorprendente: egli sa che anche tra gli abitanti di Babilonia ci sono persone che s'impegnano per la pace e per il benessere, pur non condividendo la fede biblica. Ebbene, Dio alla fine condurrà costoro verso la Gerusalemme celeste, premiandoli per la loro coscienza pura".

"Dio non permetterà che periscano con Babilonia, avendoli predestinati ad essere cittadini di Gerusalemme: a patto però che, vivendo in Babilonia, non ne ambiscano la superbia, il fasto caduco e l'indisponente arroganza".

Al termine dell'Udienza il Papa ha rivolto parole di saluto al Consiglio dei Cappellani delle carceri italiane ed ha detto loro: "Grazie per il prezioso ministero che svolgete con carità evangelica a fianco dei carcerati; assicuro la mia preghiera per ciascuno di voi e per tutti coloro che si trovano negli Istituti di detenzione, ai quali vorrei far giungere il mio affettuoso saluto".
AG/SALMO 136/... VIS 20051130 (430)

MESSAGGIO BARTOLOMEO I FESTA DI SANT'ANDREA

CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Come di consueto, in occasione della Festa di Sant'Andrea, Patrono del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli, una Delegazione della Santa Sede, guidata dal Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, è giunta ad Istanbul per associarsi alla celebrazione della Festa di Sant'Andrea, che ha luogo in Oriente ed in Occidente. La presenza della Delegazione della Santa Sede ad Istanbul si inserisce nel quadro dello scambio di visite tra Roma e Costantinopoli, il 29 giugno per la celebrazione dei Santi Pietro e Paolo ed il 30 novembre per la celebrazione di Sant'Andrea.

La Delegazione ha assistito questa mattina ad una Liturgia Divina presieduta da Sua Santità Bartolomeo I, nella Chiesa di San Giorgio al Fanar. Al termine della cerimonia, il Cardinale Kasper ha consegnato al Patriarca Ecumenico un Messaggio speciale del Santo Padre Benedetto XVI.

Nel Messaggio, redatto in inglese, il Papa scrive: "Quest'anno commemoriamo il quarantesimo anniversario (7 dicembre 1965) della decisione congiunta di Papa Paolo VI e del Patriarca Atenagora, i quali, riprovando quanto occorso nel 1054, vollero cancellare dalla memoria della Chiesa la sentenza di scomunica reciproca di Roma e di Costantinopoli. Quell'importante avvenimento divenne il fondamento di relazioni rinnovate improntate al rispetto reciproco ed alla riconciliazione".

"Effettivamente, questa cancellazione segnò l'inizio di una nuova stagione di vita ecclesiale, una stagione di dialogo, che ha visto progressi significativi, anche se rappresenta sempre una sfida continuare la ricerca rigorosa di obiettivi che tanto desideriamo realizzare".

"In merito, è per me" - scrive ancora Papa Benedetto - "fonte di grande soddisfazione che dopo una pausa di alcuni anni il nostro dialogo teologico riprenda nuovamente. Prego che esso sia proficuo e confido che non saranno risparmiati gli sforzi per renderlo tale. 'Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro è adatto per il regno di Dio'. Piuttosto, deve perseverare e portare a compimento il suo lavoro, seminando il seme ed aspettando l'abbondante raccolto che Dio nella sua bontà offre".

Benedetto XVI conclude il Messaggio assicurando il Patriarca Bartolomeo, il Santo Sinodo e tutte le Chiese Ortodosse che "la Chiesa Cattolica rimane irrevocabilmente impegnata nella promozione di tutte le iniziative più adatte a rafforzare la carità, la solidarietà ed il dialogo teologico fra di noi".

Secondo quanto annunciato in un Comunicato reso pubblico oggi, i Membri della Delegazione inviata dal Santo Padre si riuniranno con i Membri della Commissione Sinodale incaricata delle relazioni con la Chiesa cattolica. Il Cardinale Kasper farà visita alle autorità delle Comunità cristiane di Turchia, in particolare il Patriarca Armeno ed il Patriarca Siro Ortodosso, i Rappresentanti della Comunità cattolica locale ed il Rabbino Capo di Istanbul.

Le conversazioni di quest'anno, si legge nel Comunicato "sono particolarmente importanti poiché vertono soprattutto sulla preparazione della visita al 'Fanar' di Papa Benedetto XVI. (...) Tra gli altri argomenti delle conversazioni: il progresso delle relazioni cattoliche - ortodosse, i problemi e le questioni che toccano la vita e la pastorale dei fedeli ortodossi in Italia, e sopratutto, dopo una pausa di cinque anni, la riattivazione del dialogo teologico ufficiale stabilita lo scorso settembre al 'Fanar' durante un incontro panortodosso presieduto dal Patriarca Bartolomeo".
DELSS/FESTA SANT'ANDREA/KASPER:BARTOLOME VIS 20051130 (540)

IL PAPA INCORAGGIA INIZIATIVE PROMOSSE DEBELLARE AIDS


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Al termine dell'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato che domani, 1° dicembre, ricorre la Giornata Mondiale contro l'AIDS.

Il Papa ha precisato che la Giornata Mondiale "è un'iniziativa delle Nazioni Unite che intende richiamare l'attenzione sul flagello dell'Aids, ed invitare la Comunità internazionale ad un rinnovato impegno nell'opera di prevenzione e nell'assistenza solidale verso coloro che ne sono colpiti. Le cifre diffuse in merito sono allarmanti!".

"Seguendo da vicino l'esempio di Cristo, la Chiesa ha sempre considerato la cura degli infermi come parte integrante della sua missione. Incoraggio pertanto le molte iniziative promosse per debellare questa malattia, in modo speciale dalle comunità ecclesiali, e mi sento vicino ai malati di AIDS e alle loro famiglie, invocando per loro l'aiuto e il conforto del Signore".
AG/GIORNATA MONDIALE AIDS/... VIS 20051130 (150)

ASIA: DIALOGO CON LE ALTRE RELIGIONI NONOSTANTE DIFFICOLTÀ


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Comunicato relativo alla Nona Riunione del Consiglio Speciale per l'Asia del Sinodo dei Vescovi, tenutasi a Roma il 18 e il 19 novembre.

Nel corso della Riunione, presieduta dall'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, sono stati in modo particolare approfonditi il tema dell'Eucaristia e delle missioni e sono state esaminate le iniziative ecclesiali intraprese durante l'Anno dell'Eucaristia per far conoscere meglio questo sacramento.

Il Comunicato informa inoltre che i membri del Consiglio hanno rilevato che: "la Chiesa Cattolica in Asia svolge spesso la sua attività in un contesto sociale non troppo favorevole in alcune Nazioni, nelle quali non viene rispettata la libertà religiosa. (...) La Chiesa in Asia rimane, poi, aperta al dialogo con le grandi religioni asiatiche nonostante le difficoltà causate da gruppi fondamentalisti in vari Paesi".

La prossima riunione è stata fissata nei giorni 17 e 18 novembre 2006.
SE/SINODO VESCOVI ASIA/ETEROVIC VIS 20051130 (170)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto al termine dell'Udienza Generale l'Arcivescovo Giacinto Berloco, Nunzio Apostolico nella Repubblica Bolivariana del Venezuela.
AP/.../... VIS 20051130 (30)

DICHIARAZIONE VIOLENZA CONTRO RELIGIOSE IN CINA


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa presso la Santa Sede, ha rilasciato a fine mattinata la seguente dichiarazione:

"Le agenzie di stampa riferiscono, in questi giorni, di due fatti incresciosi, avvenuti rispettivamente ai danni di Suore Francescane a Xi'an e di sei sacerdoti nella diocesi di Zhengding".

"Si tratta di notizie, che non si è in grado di verificare nell'esatta portata delle circostanze, ma che suscitano dolore e riprovazione".

"La violenza, usata a Xi'an contro alcune Religiose inermi, non può non essere condannata fermamente".

"Anche la detenzione dei sei sacerdoti di Zhengding, come quella precedente di alcuni sacerdoti in altre località, è motivo di grave preoccupazione. Come in precedenti occasioni, non si conoscono le ragioni delle misure coercitive loro inflitte".
OP/VIOLENZA RELIGIOSE CINA/NAVARRO-VALLS VIS 20051130 (140)

ACCORDO SANTA SEDE E CITTÀ LIBERA E ANSEATICA DI AMBURGO


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Alle ore 12:30 di ieri mattina, nel Palazzo Comunale di Amburgo (Repubblica Federale di Germania), è stato firmato un Accordo fra la Santa Sede e la Città Libera e Anseatica di Amburgo, che regola i rapporti fra la Chiesa cattolica e detta Città-Land. Per la Santa Sede ha firmato, come Plenipotenziario, l'Arcivescovo Erwin Josef Ender, Nunzio Apostolico in Germania. Per il Land Amburgo, il Primo Borgomastro, Signor Ole von Buest, Presidente del Senato.

Il presente Accordo, secondo quanto riportato in un Comunicato, "consiste in 23 articoli e in un Protocollo Finale, regola la situazione giuridica della Chiesa cattolica nella Città Libera e Anseatica di Amburgo. Fra l'altro, stabilisce norme circa il riconoscimento statale delle scuole in gestione ecclesiastica, l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, l'attività della Chiesa nei campi pastorale e socio-sanitario-caritativo, l'imposta ecclesiastica, e la cura degli edifici ecclesiastici soggetti a tutela monumentale. In sintesi, viene riconosciuto il ruolo della Chiesa cattolica nella società della Città Libera e Anseatica di Amburgo".
OP/ACCORDO SANTA SEDE:AMBURGO/... VIS 20051130 (190)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 30 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato il Padre Joércio Gonçalves Pereira, C.SS.R., finora Rettore del Santuario Nazionale di "Nossa Senhora Aparecida", nell'Arcidiocesi di Aparecida (Brasile) e Superiore della medesima Comunità, Vescovo Prelato Coadiutore di Coari (superficie: 135.442; popolazione: 195.306; cattolici: 166.076; sacerdoti: 11; religiosi: 24), Brasile. Il Vescovo eletto è nato nel 1953 a Virginia (Brasile), ha emesso la professione solenne nella Congregazione del Santissimo Redentore nel 1982 ed è stato ordinato sacerdote nel 1983.
NEC/.../PEREIRA VIS 20051130 (80)

martedì 29 novembre 2005

INDULGENZA PLENARIA SOLENNITÀ IMMACOLATA


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2005 (VIS). Un Decreto, reso pubblico oggi, firmato dal Cardinale James Francis Stafford, Penitenziere Maggiore di Santa Romana Chiesa, informa che il Santo Padre Benedetto XVI concederà ai fedeli l'Indulgenza plenaria nella solennità dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, l'8 dicembre prossimo.

"Ora è vicino l'8 dicembre" - si legge nel Decreto - "giorno sacro all'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, nel quale si compiranno quarant'anni da quando il Servo di Dio Paolo VI, Sommo Pontefice, che già aveva proclamato la Vergine Maria Madre della Chiesa, chiudendo il Concilio Ecumenico Vaticano Secondo, dedicava grandi lodi alla Madonna, la quale, in quanto Madre di Cristo, è Madre di Dio ed è Madre spirituale di tutti noi".

"In questa solennità il Sommo Pontefice Benedetto XVI, quando a Roma renderà pubblico omaggio di lode alla Vergine Immacolata, desidera vivamente che tutta la Chiesa si unisca col cuore a Lui affinché i fedeli tutti, uniti nel nome della Madre comune, siano ognor più rafforzati nella Fede, aderiscano con maggiore dedizione a Cristo e amino i fratelli con più fervente carità: da qui provengono, come ha insegnato con grande sapienza il Concilio Vaticano II, le opere di misericordia verso gli indigenti, l'osservanza della giustizia, la tutela e la ricerca della pace".

"Perciò il Beatissimo Padre" - si legge ancora nel Decreto - " (...) ha benevolmente concesso il dono dell'Indulgenza plenaria, ottenibile alle solite condizioni (Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni dello stesso Sommo Pontefice), con l'animo totalmente distaccato dall'affetto verso qualunque peccato, nella prossima solennità dell'Immacolata Concezione, dai fedeli, se parteciperanno ad un sacro rito in onore della stessa, o almeno offriranno un'aperta testimonianza di devozione mariana davanti ad una immagine della Madonna Immacolata esposta alla pubblica venerazione, aggiungendo la recita del Padre Nostro e del Credo e una qualche invocazione all'Immacolata".

"Infine" - termina il Decreto - "anche i fedeli, impediti per infermità o per altra giusta causa, nel medesimo giorno potranno ottenere lo stesso dono dell'Indulgenza plenaria in casa propria o dovunque si trovino, purché con l'animo distaccato da ogni peccato e con il proposito di compiere le suddette condizioni, appena sarà loro possibile, si uniscano nello spirito e nel desiderio alle intenzioni del Sommo Pontefice in preghiere alla Madonna Immacolata e recitino il Padre nostro e il Credo".
.../DECRETO INDULGENZA/STAFFORD VIS 20051129 (390)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Norbert Trelle, finora Ausiliare di Köln (Repubblica Federale di Germania), Vescovo di Hildesheim (superficie: 30.000; popolazione: 5.700.000; cattolici: 659.500; sacerdoti: 426; religiosi: 484; diaconi permanenti: 81), Repubblica Federale di Germania.
- Il Reverendo Pierre Nguyen Van De, S.D.B., Vescovo Ausiliare della Diocesi di Bui Chu (superficie: 1.350; popolazione: 1.336.400; cattolici: 380.130; sacerdoti: 58; religiosi: 475), Viêt Nam. Il Vescovo eletto, finora Professore nel Seminario Maggiore di Hanoi (Viêt Nam), è nato nel 1946 a Tri Buu (Viêt Nam), ha emesso i voti religiosi nella Società Salesiana di San Giovanni Bosco nel 1965 ed è stato ordinato sacerdote nel 1973.
NER:NEA/.../TRELLE:VAN DE VIS 20051129 (120)

AMMISSIONE AL SACERDOZIO E OMOSESSUALITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 29 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stata pubblicata la "Istruzione circa i criteri di discernimento vocazionale riguardo alle persone con tendenze omosessuali in vista della loro ammissione al seminario e agli Ordini Sacri". Il Documento, datato 4 novembre, memoria di San Carlo Borromeo, Patrono dei Seminari, è firmato dal Cardinale Zenon Grocholewski, Prefetto della Congregazione per l'Educazione Cattolica e dall'Arcivescovo J. Michael Miller, C.S.B., Segretario della medesima Congregazione. Il 31 agosto scorso, il Santo Padre Benedetto XVI ha dato la sua approvazione all'Istruzione e ne ha disposto la pubblicazione.

Di seguito riportiamo estratti del documento che è stato pubblicato in inglese, francese, italiano, spagnolo, tedesco e portoghese.

INTRODUZIONE

"In continuità con l'insegnamento del Concilio Vaticano II e, in particolare, col decreto 'Optatam totius' sulla formazione sacerdotale, la Congregazione per l'Educazione Cattolica ha pubblicato diversi documenti per promuovere un'adeguata formazione integrale dei futuri sacerdoti, offrendo orientamenti e norme precise circa suoi diversi aspetti. Nel frattempo anche il Sinodo dei Vescovi del 1990 ha riflettuto sulla formazione dei sacerdoti nelle circostanze attuali. (...) In seguito a questo Sinodo, Giovanni Paolo II pubblicò l'Esortazione apostolica post-sinodale 'Pastores dabo vobis'".

"La presente Istruzione non intende soffermarsi su tutte le questioni di ordine affettivo o sessuale che richiedono un attento discernimento durante l'intero periodo della formazione. Essa contiene norme circa una questione particolare, resa più urgente dalla situazione attuale, e cioè quella dell'ammissione o meno al Seminario e agli Ordini sacri dei candidati che hanno tendenze omosessuali profondamente radicate".

1. MATURITÀ AFFETTIVA E PATERNITÀ SPIRITUALE

"Secondo la costante Tradizione della Chiesa, riceve validamente la sacra Ordinazione esclusivamente il battezzato di sesso maschile. Per mezzo del sacramento dell'Ordine (...) il sacerdote, (...), rappresenta sacramentalmente Cristo, Capo, Pastore e Sposo della Chiesa. A causa di questa configurazione a Cristo, tutta la vita del ministro sacro deve essere animata dal dono di tutta la sua persona alla Chiesa e da un'autentica carità pastorale".

"Il candidato al ministero ordinato, pertanto, deve raggiungere la maturità affettiva. Tale maturità lo renderà capace di porsi in una corretta relazione con uomini e donne, sviluppando in lui un vero senso della paternità spirituale nei confronti della comunità ecclesiale che gli sarà affidata".

2. L'OMOSESSUALITÀ E IL MINISTERO ORDINATO

"Il 'Catechismo della Chiesa Cattolica' (...) distingue fra gli atti omosessuali e le tendenze omosessuali. Riguardo agli 'atti', insegna che, nella Sacra Scrittura, essi vengono presentati come peccati gravi. La Tradizione li ha costantemente considerati come intrinsecamente immorali e contrari alla legge naturale. Essi, di conseguenza, non possono essere approvati in nessun caso".

"Per quanto concerne le 'tendenze' omosessuali profondamente radicate, che si riscontrano in un certo numero di uomini e donne, sono anch'esse oggettivamente disordinate e sovente costituiscono, anche per loro, una prova. Tali persone devono essere accolte con rispetto e delicatezza; a loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione".

"Alla luce di tale insegnamento, questo Dicastero, d'intesa con la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, ritiene necessario affermare chiaramente che la Chiesa, pur rispettando profondamente le persone in questione, non può ammettere al Seminario e agli Ordini sacri coloro che praticano l'omosessualità, presentano tendenze omosessuali profondamente radicate o sostengono la cosiddetta 'cultura gay'".

"Non sono affatto da trascurare le conseguenze negative che possono derivare dall'Ordinazione di persone con tendenze omosessuali profondamente radicate".

"Qualora, invece, si trattasse di tendenze omosessuali che fossero solo l'espressione di un problema transitorio, come, ad esempio, quello di un'adolescenza non ancora compiuta, esse devono comunque essere chiaramente superate almeno tre anni prima dell'Ordinazione diaconale".

3. IL DISCERNIMENTO DELL'IDONEITÀ DEI CANDIDATI DA PARTE DELLA CHIESA

"Il solo desiderio di diventare sacerdote non è sufficiente e non esiste un diritto a ricevere la sacra Ordinazione. Compete alla Chiesa - nella sua responsabilità di definire i requisiti necessari per la ricezione dei Sacramenti istituiti da Cristo - discernere l'idoneità di colui che desidera entrare nel Seminario, accompagnarlo durante gli anni della formazione e chiamarlo agli Ordini sacri, se sia giudicato in possesso delle qualità richieste".

"La formazione del futuro sacerdote deve articolare, in una complementarità essenziale, le quattro dimensioni della formazione: umana, spirituale, intellettuale e pastorale. In questo contesto, bisogna rilevare la particolare importanza della formazione umana, fondamento necessario di tutta la formazione".

"Tenendo presente il parere di coloro ai quali hanno affidato la responsabilità della formazione, il Vescovo o il Superiore Maggiore, prima di ammettere all'Ordinazione il candidato, devono pervenire ad un giudizio moralmente certo sulle sue qualità. Nel caso di un dubbio serio al riguardo, non devono ammetterlo all'Ordinazione".

"Il discernimento della vocazione e della maturità del candidato è anche un grave compito del rettore e degli altri formatori del Seminario. Prima di ogni Ordinazione, il rettore deve esprimere un suo giudizio sulle qualità del candidato richieste dalla Chiesa".

Il direttore spirituale "pur essendo vincolato dal segreto, (...) rappresenta la Chiesa nel foro interno. Nei colloqui con il candidato, il direttore spirituale deve segnatamente ricordare le esigenze della Chiesa circa la castità sacerdotale e la maturità affettiva specifica del sacerdote, nonché aiutarlo a discernere se abbia le qualità necessarie. Egli ha l'obbligo di valutare tutte le qualità della personalità ed accertarsi che il candidato non presenti disturbi sessuali incompatibili col sacerdozio. Se un candidato pratica l'omosessualità o presenta tendenze omosessuali profondamente radicate, il suo direttore spirituale, così come il suo confessore, hanno il dovere di dissuaderlo, in coscienza, dal procedere verso l'Ordinazione".

"Rimane inteso che il candidato stesso è il primo responsabile della propria formazione. (...) Sarebbe gravemente disonesto che un candidato occultasse la propria omosessualità per accedere, nonostante tutto, all'Ordinazione. Un atteggiamento così inautentico non corrisponde allo spirito di verità, di lealtà e di disponibilità che deve caratterizzare la personalità di colui che ritiene di essere chiamato a servire Cristo e la sua Chiesa nel ministero sacerdotale".

CONCLUSIONE

"Questa Congregazione ribadisce la necessità che i Vescovi, i Superiori Maggiori e tutti i responsabili interessati compiano un attento discernimento circa l'idoneità dei candidati agli Ordini sacri, dall'ammissione nel Seminario fino all'Ordinazione. Questo discernimento deve essere fatto alla luce di una concezione del sacerdozio ministeriale in concordanza con l'insegnamento della Chiesa".

"I Vescovi, le Conferenze Episcopali e i Superiori Maggiori vigilino perché le norme di questa Istruzione siano osservate fedelmente per il bene dei candidati stessi e per garantire sempre alla Chiesa dei sacerdoti idonei, veri pastori secondo il cuore di Cristo".
CIC/SACERDOZIO PERSONE OMOSESSUALI/... VIS 20051129 (1060)

lunedì 28 novembre 2005

INVIATO SPECIALE CELEBRAZIONI SANTUARIO MARIAPÓCS


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stata resa pubblica una Lettera Pontificia, redatta in latino e datata 8 novembre, con la quale il Santo Padre Benedetto XVI nomina il Cardinale Peter Erdö, Arcivescovo di Esztergom-Budapest, Suo Inviato Speciale alle solenni celebrazioni giubilari che avranno luogo nel Santuario di Mariapócs (Ungheria), il 3 dicembre 2005.

La missione che accompagnerà il Cardinale Erdö, è composta dal Monsignore István Pregun, Protosincello dell'Eparchia di Hajdúdorog e dal Monsignore Miklós Béres, Protosincello dell'Esarcato Apostolico di Miskolc.
BXVI-LETTERA/INVIATO SPECIALE/ERDO VIS 20051128 (90)

ASSICURARE ACCESSO RISORSE AGRICOLE E ALIMENTARI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico l'intervento del Monsignore Renato Volante, Capo della Delegazione della Santa Sede alla XXXIII Conferenza Generale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Alimentazione e l'Agricoltura (F.A.O.), tenutasi a Roma dal 19 al 26 novembre.

Nel suo intervento pronunciato il 22 novembre scorso, il Capo della Delegazione della Santa Sede ha affermato che la sua Delegazione "è convinta che la sicurezza alimentare resta il frutto di azioni ispirate da una forte solidarietà, piuttosto che limitata a forme di assistenza o ad interventi che spesso non raggiungono lo scopo per il quale erano stati decisi pur avendo accurate e precise componenti".

Garantire un'adeguata alimentazione è "una componente essenziale di quel diritto allo sviluppo proprio di ogni persona, popolo, nazione, proclamato dalla Comunità internazionale, ma spesso disatteso negli impegni volti a realizzarlo, come confermano i dati offerti a questa Conferenza".

Il Monsignor Volante ha ribadito che: "Assicurare l'accesso alle risorse agricole ed alimentari rappresenta una modalità importante per l'eliminazione della povertà e quindi per attuare le strategie sin qui programmate".

"La Delegazione della Santa Sede" - ha proseguito il Capo della Delegazione - "auspica vivamente che si possa provvedere in forme adeguate a dare sostegno alle attività pratiche proprie delle popolazioni rurali - nel cui ambito non verrà mai sufficientemente sottolineata l'importanza della famiglia - che costituiscono la realtà economica di base per la maggior parte dei Paesi in via di sviluppo che hanno in particolare nelle monocolture, nelle risorse forestali o marine un riferimento essenziale, e molte volte purtroppo unico, per la loro sopravvivenza". In merito il Monsignor Volante ha auspicato che la prossima Conferenza sulla riforma agraria e lo sviluppo rurale, in programma in Brasile nel marzo prossimo "possa dare 'voce' e sostegno a quanti praticano quotidianamente l'agricoltura in piccola scala".

Monsignor Volante ha concluso il suo intervento sottolineando che: "Assumono una notevole importanza per lo sviluppo agricolo ed alimentare le questioni riguardanti il commercio dei prodotti dall'agricoltura, dalle foreste e dalla pesca".
DELSS/ALIMENTAZIONE/FAO:VOLANTE VIS 20051128 (340)

EDUCAZIONE CRISTIANA: TEMA CHIAVE PER LA POLONIA


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi in udienza il primo gruppo di Presuli della Polonia al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

"Ricordo con commozione" - ha detto il Papa all'inizio del suo discorso - "la grande preghiera con cui i polacchi hanno accompagnato Giovanni Paolo II, durante tutto il Pontificato e in modo particolare nei giorni del passaggio alla gloria del Signore. Sono grato di poter contare sullo stesso sostegno orante. È un dono che apprezzo molto e che chiedo continuamente".

Fra i temi affrontati con l'Episcopato polacco, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto particolare attenzione alla questione dell'educazione cristiana alla luce dell'Esortazione Apostolica "Ecclesia in Europa" dove Giovanni Paolo II "sollecitava con ardore la Chiesa nel nostro continente a dedicare un'attenzione sempre maggiore all'educazione dei giovani alla fede".

"Il fedele e fruttuoso compimento della missione dell'educazione dinanzi a cui la Chiesa si trova oggi" - ha detto il Santo Padre - "richiede un'adeguata valutazione della situazione dei giovani che sono oggetto di tale missione. (...) Sono consapevole che le difficoltà economiche, l'indice di disoccupazione che si mantiene alto e la sollecitudine per garantire l'esistenza materiale incidono sulla forma di vita di numerose famiglie polacche. Non è possibile formare degli atteggiamenti veramente autentici, senza tener conto di questi problemi, di cui vive anche l'uomo giovane".

Benedetto XVI ha detto successivamente: "Bisogna anche vedere molti fenomeni positivi che sostengono ed aiutano l'educazione alle fede. Sono numerosissimi i giovani che manifestano una profonda sensibilità alle necessità altrui, specialmente a quelle dei poveri (...). Esiste anche un autentico interesse per le questioni di fede e di religione".

"L'educazione alla fede" - ha spiegato il Santo Padre - "deve consistere prima di tutto nello sviluppare ciò che nell'uomo è buono. (...) Nelle iniziative educative della Chiesa sarebbe anche opportuno (...) abituare i bambini e i giovani al gusto della preghiera. (...) Tra le varie forme di preghiera, un posto particolare spetta alla Liturgia. In Polonia i giovani partecipano numerosi e attivamente alla Santa Messa domenicale".

Nel contesto della nutrita partecipazione dei giovani polacchi ai movimenti cattolici, Benedetto XVI ha ricordato in particolare il movimento "Luce e Vita", la cui spiritualità è incentrata sull'incontro con Dio nella Sacra Scrittura e nell'Eucaristia ed ha esortato i Vescovi con queste parole: "Vi prego di sostenere questo movimento come particolarmente efficace nell'opera dell'educazione alla fede, senza, naturalmente, trascurare gli altri movimenti".

In merito alla collaborazione con la famiglia e con gli ambienti dei laici nel campo dell'educazione, il Papa ha riaffermato che: "La formazione delle giovani generazioni è un compito che spetta ai genitori, alla Chiesa e allo Stato. Perciò, rispettando un'opportuna autonomia, è necessaria una strettissima collaborazione della Chiesa con la scuola, con gli atenei e con altre istituzioni laiche".

"Quanto all'insegnamento della religione e alla catechesi nella scuola", essa "deve conservare la sua autentica dimensione evangelica di trasmissione e di testimonianza di fede", ha sottolineato Benedetto XVI. Per quanto attiene alla catechesi degli adulti, il Papa ha esortato i Vescovi a intensificare "gli sforzi per organizzare la catechesi degli adulti ove essa manchi e per sostenere gli ambienti, che già intraprendono un insegnamento di questo tipo".

La pastorale universitaria, del mondo della cultura e dei mezzi di comunicazione di massa sono stati gli ultimi argomenti trattati dal Papa nel suo discorso all'Episcopato polacco.

"Dopo anni di mancanza di libertà" - ha detto il Papa in merito alla pastorale universitaria - "la Chiesa ha potuto istituire in Polonia nuove proprie università e facoltà teologiche, la maggior parte delle quali è entrata nelle strutture delle università statali".

Successivamente il Papa ha affermato che la Polonia è entrata a far parte dell'Unione Europea con il suo "ricco patrimonio culturale basato sui valori cristiani" ed ha esortato la Nazione a non perdere questo patrimonio. Il Papa ha sottolineato parimenti il ruolo particolare dei mezzi di comunicazione di massa nel mondo della cultura ed ha affermato che essi "possono costituire un prezioso strumento di evangelizzazione" ed ha incoraggiato i Presuli "a stabilire un benevolo contatto con gli ambienti dei giornalisti e di altri operatori dei media. Potrebbe essere opportuno organizzare per loro un apposito settore della pastorale".

Benedetto XVI ha concluso il suo discorso citando la Dichiarazione del Concilio Vaticano II "Gravissimum educationis", nella quale i Padri Conciliari ricordavano "il dovere gravissimo di provvedere a che tutti i fedeli ricevano questa educazione cristiana, specialmente i giovani che sono la speranza della Chiesa".

"Questa esortazione è sempre attuale" - ha concluso il Santo Padre - "può darsi che sia più impegnativa oggi, di fronte alle nuove sfide che vengono poste dai fenomeni sociali attuali".
AL/POLONIA/... VIS 20051128 (780)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha nominato il Monsignore Mario Grech, Vescovo di Gozo (superficie: 67; popolazione: 32.335; cattolici: 31.709; sacerdoti: 189; religiosi: 135), Malta. Il Vescovo eletto, finora Vicario Giudiziale e Parroco di Kercem (Malta), è nato a Qala (Malta) nel 1957 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1984. Succede al Vescovo Nikol J. Cauchi, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Francisco Cases Andreu, finora Vescovo di Albacete (Spagna), Vescovo delle Islas Canarias (superficie: 4.106; popolazione: 979.606; cattolici: 832.665; sacerdoti: 256; religiosi: 593; diaconi permanenti: 1), Spagna. Il Vescovo Cases Andreu succede al Vescovo Ramón Echarren Ystúriz, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Rafael Palmero Ramos, finora Vescovo di Palencia (Spagna), Vescovo di Orihuela-Alicante (superficie: 4.415; popolazione: 1.260.000; cattolici: 1.155.000; sacerdoti: 401; religiosi: 861), Spagna. Il Vescovo Palmero Ramos succede al Vescovo Victorio Oliver Domingo, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Padre Benjamin Marc Ramaroson, C.M., Superiore Provinciale dei Padri Lazzaristi in Madagascar, Vescovo di Farafangana (superficie: 20.392 popolazione: 900.000; cattolici: 70.000; sacerdoti: 36; religiosi: 103), Madagascar. Il Vescovo eletto è nato a Manakara (Madagascar) nel 1955. Entrato nell'Istituto dei Padri Lazzaristi, ha emesso la professione religiosa nel 1980 ed è diventato sacerdote nel 1984.
NER:RE/.../... VIS 20051128 (270)

AVVENTO, CAMMINO DI AUTENTICA SANTIFICAZIONE


CITTA' DEL VATICANO, 26 NOV. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi, nella Basilica Vaticana, il Santo Padre Benedetto XVI ha presieduto la celebrazione dei Primi Vespri della I Domenica di Avvento, con la quale ha inizio il nuovo anno liturgico.

Nell'omelia il Santo Padre ha commentato un passaggio della Prima Lettera di San Paolo ai Tessalonicesi (5, 23-24).

L'augurio manifestato dall'Apostolo, ha detto il Papa è "che ciascuno sia santificato da Dio e si conservi irreprensibile in tutta la sua persona - 'spirito, anima e corpo' - per la venuta finale del Signore Gesù".

"L'augurio espresso dall'Apostolo" - ha proseguito il Pontefice - "contiene una verità fondamentale, che egli cerca di inculcare nei fedeli della comunità da lui fondata e che possiamo riassumere così: Dio ci chiama alla comunione con sé, che si realizzerà pienamente al ritorno di Cristo, e Lui stesso si impegna a far sì che giungiamo preparati a questo incontro finale e decisivo".

Il Papa ha ribadito che: "Il futuro è, per così dire, contenuto nel presente o, meglio, nella presenza di Dio stesso, del suo amore indefettibile, che non ci lascia soli, non ci abbandona nemmeno un istante, come un padre e una madre non smettono mai di seguire i propri figli nel loro cammino di crescita".

"Di fronte al Cristo che viene" - ha sottolineato il Santo Padre - "l'uomo si sente interpellato con tutto il suo essere. (...) La santificazione è dono di Dio e iniziativa sua, ma l'essere umano è chiamato a corrispondere con tutto se stesso, senza che nulla di lui resti escluso".

"E come nella storia dell'umanità vi è al centro il primo avvento di Cristo e alla fine il suo ritorno glorioso, così ogni esistenza personale è chiamata a misurarsi con lui - in modo misterioso e multiforme - durante il pellegrinaggio terreno, per essere trovata 'in lui' al momento del suo ritorno".

"Ci guidi Maria Santissima, Vergine fedele, a fare di questo tempo di Avvento e di tutto il nuovo Anno liturgico un cammino di autentica santificazione, a lode e gloria di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo".
HML/VESPRI:AVVENTO/... VIS 20051128 (360)

SPEZZARE IL CERCHIO DELLA VIOLENZA IN SUDAN


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto oggi in Vaticano il Cardinale Gabriel Zubeir Wako, Arcivescovo di Jartum (Sudan), accompagnato da un gruppo di pellegrini sudanesi. Il Papa ha rivolto brevi parole di saluto esprimendo la sua sollecitudine per la situazione del Paese che esce da un violento conflitto armato e soffre di una grave carestia sopratutto nella regione del Darfur.

"Vi ricevo con soddisfazione in Vaticano ed attraverso di voi saluto di cuore il popolo del vostro Paese." - ha detto il Santo Padre - "Desidero rassicurare voi delle mie preghiere e della mia profonda preoccupazione per lo sviluppo pacifico della vita civile ed ecclesiale nella vostra nazione".

"La cessazione della guerra civile e la promulgazione di una nuova Costituzione hanno portato speranza al popolo del Sudan che ha sofferto per tanto tempo. Mentre vi sono stati ostacoli sul cammino della riconciliazione, fra i quali la tragica morte di John Garang (Vice Presidente del Paese ed ex Leader dell'Esercito Mondiale di Liberazione del Sudan, morto in un incidente di elicottero il luglio scorso n.d.r.), in questi momenti esiste un'opportunità senza precedenti ed un chiaro dovere della Chiesa di contribuire in modo significativo al processo di perdono e di ricostruzione nazionale. Anche se una minoranza, i cattolici hanno molto da offrire mediante il dialogo interreligioso e l'offerta di servizi sociali estremamente necessari. Vi incoraggio perciò a prendere le necessarie iniziative per realizzare in tal modo la presenza salvifica di Cristo".

"L'orrore degli avvenimenti occorsi in Darfur, ai quali il mio amato Predecessore Papa Giovanni Paolo II aveva fatto riferimento in molteplici occasioni, indica la necessità di una risoluzione internazionale più forte per assicurare la sicurezza e i diritti umani fondamentali. Oggi, aggiungo la mia voce al grido di coloro che soffrono e vi assicuro che la Santa Sede, insieme al Nunzio Apostolico a Khartoum, continuerà a fare quanto possibile per porre fine al cerchio di violenza e miseria".
AC/SUDAN/WAKO VIS 20051128 (340)

IN AVVENTO SI RISVEGLIA SPERANZA DI RINNOVARE IL MONDO


CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2005 (VIS). Prima di recitare l'Angelus con i pellegrini convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre Benedetto XVI ha spiegato che il tempo liturgico dell'Avvento è "un tempo di grande suggestione religiosa, perché intriso di speranza e di attesa spirituale".

"In Avvento" - ha proseguito il Papa - "il popolo cristiano rivive un duplice movimento dello spirito: da una parte, alza lo sguardo verso la meta finale del suo pellegrinare nella storia, che è il ritorno glorioso del Signore Gesù; dall'altra, ricordandone con emozione la nascita a Betlemme, si china dinanzi al Presepe. La speranza dei cristiani è rivolta al futuro, ma resta sempre ben radicata in un evento del passato".

Sottolineando che l'Avvento "è il tempo in cui occorre che i cristiani risveglino nel loro cuore la speranza di potere, con l'aiuto di Dio, rinnovare il mondo", il Santo Padre ha citato nuovamente la Costituzione del Concilio Vaticano II "Gaudium et spes" sulla Chiesa nel mondo contemporaneo ed ha affermato: "è un testo profondamente pervaso di speranza cristiana. Mi riferisco in particolare al n. 39, intitolato 'Terra nuova e cielo nuovo'. Vi si legge: 'Sappiamo dalla rivelazione che Dio prepara una nuova abitazione e una terra nuova, in cui abita la giustizia. Tuttavia l'attesa di una terra nuova non deve indebolire, bensì piuttosto stimolare la sollecitudine nel lavoro relativo alla terra presente".
ANG/AVVENTO/... VIS 20051128 (240)

IN BREVE


IL SANTO PADRE BENEDETTO XVI HA RICEVUTO QUESTA MATTINA i partecipanti all'incontro della Fondazione Latinitas, istituita nel 1976 da Papa Paolo VI con il duplice obiettivo di studiare la lingua latina, la letteratura classica e cristiana e il latino medievale e la promozione della lingua con la pubblicazione di volumi in latino. La Fondazione pubblica il trimestrale "Latinitas" e tiene tutti gli anni il "Certamen Vaticanum", concorso internazionale di poesia e prosa in latino. La Fondazione ha anche curato il "Lexicon recentis latinitatis", un dizionario di più di 15.000 neologismi tradotti in latino.

LA COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE tiene la sua Sessione Plenaria annuale dal 28 novembre al 2 dicembre nella "Domus Sanctae Marthae" in Vaticano, sotto la presidenza dell'Arcivescovo William Joseph Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Fra i temi trattati dalla Plenaria la sorte dei bambini morti senza battesimo, nel contesto del disegno salvifico universale di Dio, dell'unicità della mediazione di Cristo e della sacramentalità della Chiesa in ordine alla salvezza. Saranno inoltre esaminate le questioni dell'identità della natura e del metodo della teologia come 'scientia fidei' e l'approfondimento dei fondamenti della legge morale naturale, nella linea dell'insegnamento delle Lettere Encicliche di Giovanni Paolo II "Veritatis splendor" e "Fides et ratio".
.../IN BREVE/... VIS 20051128 (220)

AI GIOVANI: SOLO IN GESÙ TROVIAMO LA FELICITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stato reso pubblico un Messaggio del Santo Padre ai giovani d'Olanda che hanno partecipato ieri a Nieuwegein (Paesi Bassi), alla Prima Giornata Nazionale della gioventù cattolica.

Ricordando che molti dei giovani presenti all'incontro hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Colonia l'agosto scorso, il Santo Padre Benedetto XVI scrive: "Cari amici, Gesù è il vostro vero amico e Signore, entrate in un rapporto di vera amicizia con Lui! Egli vi attende e solo in Lui troverete la felicità. Quanto è facile accontentarsi dei piaceri superficiali; (...) vivere solo per se stessi, apparentemente godendosi la vita! Ma prima o poi ci si rende conto che non si tratta di vera felicità, perché questa sta molto più in profondità: la troviamo soltanto in Gesù".

"Per questo" - scrive ancora il Pontefice - "vi invito a cercare ogni giorno il Signore, che non desidera altro se non che siate realmente felici. Intrattenete con Lui una relazione intensa e costante nella preghiera e, per quanto vi è possibile, trovate momenti propizi nella vostra giornata per restare esclusivamente in sua compagnia. (...) La recita del Rosario può aiutarvi ad imparare l'arte della preghiera con la semplicità e la profondità di Maria. È importante che al cuore della vostra vita ci sia la partecipazione all'Eucaristia. (...) Andate all'incontro con Gesù nella Santa Eucaristia, andate ad adorarlo nelle chiese e restate inginocchiati davanti al Tabernacolo".

Facendo riferimento al sacramento della Riconciliazione, il Santo Padre sottolinea che Gesù "vi attende per perdonare i vostri peccati e riconciliarvi con il suo amore. (...) Quale grande opportunità ci ha dato il Signore con questo Sacramento per rinnovarci interiormente e progredire nella nostra vita cristiana! Vi raccomando, fatene costantemente buon uso!".

"Se seguite Gesù" - scrive ancora il Santo Padre - "non vi sentite mai soli perché fate parte della Chiesa, che è una grande famiglia nella quale potete crescere nell'amicizia vera con tanti fratelli e sorelle nella fede, disseminati in ogni parte del mondo. Gesù ha bisogno di voi per 'rinnovare' l'odierna società. Preoccupatevi di crescere nella conoscenza della fede per essere suoi autentici testimoni. Dedicatevi a comprendere sempre meglio la Dottrina cattolica: (...) c'è in essa la risposta appagante per i vostri interrogativi di fondo".

Il Papa conclude il Messaggio con l'assicurazione delle sue preghiere per i ragazzi e le ragazze riuniti a Nieuwegein affinché accolgano "generosamente la chiamata del Signore" con la certezza che "solo rispondendo positivamente al suo appello, per quanto esigente possa sembrarvi, è possibile incontrare la felicità e la pace del cuore".
MESS/FELICITÀ/GIOVANI PAESI BASSI VIS 20051128 (440)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 28 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Tula'epa Sa'ilele Malielegaoi, Primo Ministro dello Stato Indipendente di Samoa, con la Consorte e Seguito.

- Sette Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":
- L'Arcivescovo Stanislaw Nowak, di Czestochowa, con l'Ausiliare Jan Watroba.

- Il Vescovo Zygmunt Zimowski, di Radom con gli Ausiliari Vescovo Stefan Siczek ed il Vescovo Adam Odzimek.

- Il Vescovo Adam Smigielski, S.D.B., di Sosnowiec, con l'Ausiliare Piotr Skucha.

Sabato 26 novembre, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- S.E. Vsevolod, Arcivescovo di Scopelos (Chiesa Ortodossa Ucraina negli Stati Uniti d'America), e Seguito.

- Tredici Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Jan Tyrawa, di Bydgoszcz.

- L'Arcivescovo Stanislaw Gadecki, di Poznan, con l'Ausiliare Vescovo Grzegorz Balcerek e con l'Arcivescovo emerito Juliusz Paetz.

- Il Vescovo Stanislaw Napierala, di Kalisz.

- L'Arcivescovo Zygmunt Kaminski, di Szczecin-Kamien, con gli Ausiliari Vescovo Jan Galecki e Vescovo Marian Blazej Kruszylowicz, O.F.M.Conv.

- Il Vescovo Kazimierz Nycz, di Koszalin-Kolobrzeg, con l'Ausiliare Pawel Cieslik e con il Vescovo emerito Ignacy Jez.

- Il Vescovo Adam Dyczkowski, di Zielona Góra-Gorzów, con l'Ausiliare Pawel Socha, C.M.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/.../... VIS 20051128 (210)

venerdì 25 novembre 2005

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva in udienza il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/.../... VIS 20051125 (30)

UNIVERSITÀ CATTOLICA: QUALITÀ RICERCA E FEDELTÀ MAGISTERO


CITTA' DEL VATICANO, 25 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha compiuto una visita alla sede romana dell'Università Cattolica del Sacro Cuore per l'inaugurazione dell'Anno Accademico.

La giornata ha avuto inizio con la Santa Messa celebrata dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario Generale della Diocesi di Roma, alla quale hanno assistito studenti di altre sedi dell'Ateneo: Milano, Brescia, Piacenza-Cremona, Campobasso e Roma.

Alle 11:00, nell'Aula Magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia "Agostino Gemelli", la cerimonia è iniziata con un breve discorso del Professor Lorenzo Ornaghi, Rettore dell'Università, seguito da un saluto del Cardinale Dionigi Tettamanzi, Arcivescovo di Milano (Italia), Presidente dell'Istituto di Studi Superiori "Giuseppe Toniolo". Il Padre Gemelli, al quale è intitolata l'Università, affidò proprio all'Istituto Toniolo la fondazione di questa Università Cattolica.

Dopo le parole di saluto rivolte alle autorità accademiche, il Papa ha affermato: "Trovandoci qui insieme, illustri e cari amici, non possiamo non pensare ai momenti carichi di trepidazione e di commozione che abbiamo vissuto durante gli ultimi ricoveri di Giovanni Paolo II in questo Policlinico. In quei giorni verso il 'Gemelli' era rivolto da ogni parte del mondo il pensiero dei cattolici e non solo. Dalle sue stanze di ospedale il Papa ha impartito a tutti un insegnamento impareggiabile sul senso cristiano della vita e della sofferenza, testimoniando in prima persona la verità del messaggio cristiano. Desidero, pertanto, rinnovare l'espressione del grato apprezzamento mio e di innumerevoli persone per le cure premurose offerte al Santo Padre".

Ricordando che l'Università Cattolica del Sacro Cuore conta circa quarantamila iscritti, Benedetto XVI si è chiesto: "Come ne escono? Quale cultura hanno incontrato, assimilato, elaborato? Ecco la grande sfida, (...) dar vita ad un'autentica Università cattolica, che eccella per la qualità della ricerca e dell'insegnamento e al tempo stesso per la fedeltà al Vangelo e al magistero della Chiesa".

"L'Università cattolica" - ha proseguito il Pontefice - "è perciò un grande laboratorio in cui, secondo le diverse discipline, si elaborano sempre nuovi percorsi di ricerca in un confronto stimolante tra fede e ragione che mira a ricuperare la sintesi, (...) una sintesi contestata purtroppo da correnti importanti della filosofia moderna. (...) Le questioni fondamentali dell'uomo - come vivere e come morire - appaiono così escluse dall'ambito della razionalità e sono lasciate alla sfera della soggettività. Di conseguenza scompare, alla fine, la questione che ha dato origine all'università - la questione del vero e del bene - per essere sostituita dalla questione della fattibilità. Ecco allora la grande sfida delle Università cattoliche: fare scienza nell'orizzonte di una razionalità diversa da quella oggi ampiamente dominante, secondo una ragione aperta al trascendente, a Dio".

Benedetto XVI ha esortato i professori e gli studenti con queste parole: "Pertanto, cari amici, con rinnovata passione per la verità e per l'uomo gettate le reti al largo, nell'alto mare del sapere, confidando nella parola di Cristo, anche quando succede di sperimentare la fatica e la delusione del non avere 'pescato' nulla. Nel vasto mare della cultura Cristo ha sempre bisogno di 'pescatori di uomini', cioè di persone di coscienza e ben preparate che mettano le loro competenze professionali al servizio del Regno di Dio. Anche il lavoro di ricerca all'interno dell'Università, se svolto in una prospettiva di fede, fa già parte di questo servizio al Regno e all'uomo!".

Al termine del discorso, il Papa ha ricordato l'"Istituto Scientifico Internazionale Paolo VI di ricerca sulla fertilità e infertilità umana per una procreazione responsabile", fondato nel novembre 2000, che è "esempio eloquente di quella sintesi tra verità e amore che costituisce il centro vitale della cultura cattolica".

Il Santo Padre ha inoltre sottolineato che l'Istituto "nato per rispondere all'appello lanciato dal Papa Paolo VI nell'Enciclica 'Humanae vitae', si propone di dare una base scientifica sicura sia alla regolazione naturale della fertilità umana che all'impegno di superare in modo naturale l'eventuale infertilità. Facendo mio il grato apprezzamento del mio venerato Predecessore per questa iniziativa scientifica, auspico che essa possa avere il necessario sostegno nella prosecuzione della sua importante attività di ricerca".

Infine il Papa ha preso congedo dalle autorità accademiche e dagli studenti ed è rientrato in autovettura in Vaticano.
BXVI-VISITA UNIVERSITÀ/.../GEMELLI VIS 20051125 (690)

giovedì 24 novembre 2005

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina, in udienze separate:

- Nove Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Marian Golebiewski, di Wroclaw, con l'Ausiliare Vescovo Edward Janiak e con l'Arcivescovo emerito Cardinale Henryk Roman Gulbinowicz.

- Il Vescovo Stefan Cichy, di Legnica, con l'Ausiliare Vescovo Stefan Regmunt e con il Vescovo emerito Tadeusz Rybak.

- Il Vescovo Ignacy Dec, di Swidnica.

- L'Arcivescovo Tadeusz Goclowski, C.M., di Gdansk, con l'Ausiliare Vescovo Ryszard Kasyna.

- L'Arcivescovo André Gaumond, di Sherbrooke (Canada), Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Canada, con il Vice Presidente, Arcivescovo Vernon James Weisgerber, di Winnipeg e con il Segretario Generale, Monsignor Mario Paquette, P.H.

Nel pomeriggio di oggi è in programma che il Santo Padre riceva in udienze separate nove Presuli della Conferenza Episcopale della Polonia, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Jan Bernard Szlaga, di Pelplin.

- Il Vescovo Andrzej Wojciech Suski, di Torun, con l'Ausiliare Vescovo Józef Szamocki.

- L'Arcivescovo Henryk Muszynski, di Gniezno, con l'Ausiliare Vescovo Wojciech Polak e con il già Ausiliare Arcivescovo Szczepan Wesoly.

- Il Vescovo Wieslaw Alojzy Mering, di Wloclawek, con l'Ausiliare Vescovo Stanislaw Gebicki e con il Vescovo emerito Bronislaw Dembowski.
AL:AP/... VIS 20051124 (220)

CONCERTO DI NATALE DEDICATO ALLE MISSIONI D'ORIENTE


CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2005 (VIS). Sabato 3 dicembre, alle 18:00, nell'Aula Paolo VI in Vaticano, si svolgerà il tradizionale Concerto di Natale che quest'anno sarà dedicato alle missioni d'Oriente.

"L'evento musicale" - si legge in un Comunicato Stampa - "si propone quest'anno di sensibilizzare il grande pubblico al tema della vocazione missionaria della Chiesa e di raccogliere fondi per sostenere le Missioni nell'Est asiatico", dato che "il 2006 è stato proclamato 'Anno Saveriano' in onore del Patrono delle Missioni, San Francesco Saverio, del quale ricorre il quinto centenario della nascita, e il concerto ne segna ufficialmente l'apertura".

"Il programma del concerto ospiterà alcuni brani inediti di un musical sulla vita del santo, 'Xavier - sognando la Cina'", in ricordo dell'ultimo viaggio che il Santo gesuita intraprese alla volta della Cina, che non riuscì mai a raggiungere, perché ammalatosi, morì nell'isola di Sancián, a 100 km da Hong Kong, il 3 dicembre 1552.

"Gli artisti che si avvicenderanno sul palcoscenico, nel segno dell'incontro tra le diversità di paesi, culture, religioni, esperienze di vita, ideali, generi e stili musicali, arriveranno da tutto il mondo per sottolineare, una volta di più, l'universalità della Chiesa".
.../CONCERTO NATALE IN VATICANO/... VIS 20051124 (190)

DIALOGO FRA LE CULTURE, FATTORE CHIAVE DI SVILUPPO


CITTA' DEL VATICANO, 24 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in udienza un gruppo di rappresentanti degli Stati membri dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Agricoltura e l'Alimentazione (F.A.O.), accompagnati dal Direttore Generale Jacques Diouf, partecipanti ai lavori della XXXIII Conferenza di questa Organizzazione.

"È la prima volta che vi incontro ed è per me l'occasione di conoscere da vicino il vostro lavoro a servizio di un grande ideale: liberare l'umanità dalla fame". Il Santo Padre ha espresso il suo "sincero apprezzamento" per le iniziative che la F.A.O. svolge da sessant'anni "difendendo con competenza e professionalità la causa dell'uomo a partire proprio dal basilare diritto di ogni persona ad essere 'libera dalla fame'".

Successivamente il Santo Padre ha sottolineato il contrasto fra i progressi tecnologici e scientifici e la crescita continua della povertà nel mondo ed ha formulato l'auspicio che l'esperienza accumulata dalla F.A.O. in questi anni possa "aiutare a far emergere una metodologia atta ad affrontare con successo la lotta alla fame e alla povertà con quel concreto realismo che ispira gli interventi".

La F.A.O., ha detto ancora Benedetto XVI, "in questi anni, ha scelto di aprire nuovi orizzonti all'attività di cooperazione individuando nel 'dialogo tra le culture' un mezzo capace di favorire migliori condizioni di sviluppo e di sicurezza alimentare. Oggi più che mai c'è bisogno di strumenti in grado di vincere le ricorrenti tentazioni di conflitto tra diverse visioni culturali, etniche e religiose. Occorre fondare i rapporti internazionali sul rispetto della persona e dei principi cardine della convivenza, sulla fedeltà ai patti. (...) Occorre riconoscere che il progresso tecnico, pur necessario, non è tutto; vero progresso è solo quello che salvaguarda la dignità dell'essere umano nella sua interezza e consente ad ogni popolo di condividere le proprie risorse spirituali e materiali, a beneficio di tutti".

"In questo contesto" - ha proseguito il Pontefice - "vorrei ricordare quanto sia importante aiutare le comunità indigene, troppo spesso oggetto di indebite appropriazioni finalizzate al profitto. (...) Non va poi dimenticato che mentre alcune aree vengono sottoposte a misure e controlli internazionali, milioni di persone sono condannate alla fame, fino al rischio della vita, in zone dove sono in atto sanguinosi conflitti dimenticati dall'opinione pubblica perché ritenuti interni o etnici e tribali".

Il Papa ha affermato che l'iniziativa della F..O, di convocare i suoi Stati membri per discutere della riforma agraria e dello sviluppo rurale infonde "rinnovata fiducia". "Si tratta di un ambito non nuovo e verso il quale la Chiesa ha da sempre rivolto la sua attenzione preoccupandosi in particolare dei piccoli agricoltori rurali che rappresentano una parte rilevante della popolazione attiva, specialmente nei Paesi in via di sviluppo". Per promuovere lo sviluppo "forse una strada da percorrere potrebbe essere quella di assicurare alle popolazioni rurali le risorse e gli strumenti indispensabili ad iniziare dai mezzi di formazione e di educazione insieme a strutture organizzative che tutelino la piccola azienda agricola familiare e le forme cooperative".

Infine Papa Benedetto, ricordando che tra pochi giorni inizieranno a Hong Kong i negoziati riguardanti il commercio internazionale e i prodotti agricoli, ha affermato: "La Santa Sede auspica che a prevalere, responsabilmente, sia il senso di solidarietà verso chi è più svantaggiato e che si abbandonino interessi locali e logiche di potenza. Non si può dimenticare che la vulnerabilità del mondo rurale ha ripercussioni sulla sussistenza individuale e delle famiglie dei piccoli agricoltori, se è loro negato l'accesso al mercato". Il Papa ha ribadito infine "Per questo va anche sostenuto il ruolo della donna rurale, come pure vanno assicurati ai fanciulli, oltre alla nutrizione, gli elementi di base per la loro educazione".
AC/F.A.O./DIOUF VIS 20051124 620)

mercoledì 23 novembre 2005

ARCIVESCOVO FOLEY: CINEMA AL SERVIZIO DELL'ESSERE UMANO


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, l'Arcivescovo John P. Foley, Presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha inaugurato, presso l'Università di Roma Tre, il IX Convegno Internazionale su Cinema e Spiritualità (22-23 novembre), sul tema: "La tentazione di credere".

Riferendosi al tema del Convegno, l'Arcivescovo ha affermato che: "Abbandonarsi alla tentazione di credere significa incamminarsi verso la faticosa ricerca della Verità, in un mondo come quello attuale nel quale si passa dall'indifferenza religiosa all'estremismo religioso, significa rispondere a Dio, nonostante l'umana incredulità mai del tutto sconfitta, significa fare un atto di coraggio, un salto di qualità a livello esistenziale".

Il Presidente del Pontificio Consiglio ha ricordato che "la tentazione di credere" in alcune produzioni cinematografiche "ha dato vita ad un dialogo tra l'uomo e Dio, capace di suscitare nello spettatore profondi spunti di riflessione, mettendolo a confronto con la sua più intima identità e con il suo prossimo".

"I grandi registi sanno raccontare le storie di uomini e donne di ogni tempo e cultura agli uomini e alle donne di oggi, facendo da eco ad esperienze personali di grande intensità. E proprio questa preziosa potenzialità del cinema mi spinge ad auspicare che esso continui a mettersi al servizio dell'uomo, per guidarlo ad una comprensione spirituale della propria esistenza".

L'Arcivescovo Foley ha sottolineato infine che: "Il cinema ha percorso oltre cento anni, ma continua a stupirci, a farci riflettere, a rimetterci in discussione, attraverso la magistrale arte di tutti quegli autori che hanno voluto condividere la loro esperienza spirituale con lo spettatore".
.../CINEMA:SPIRITUALITÀ/FOLEY VIS 20051123 (260)

LETTERA AGLI EFESINI: GRANDIOSO AFFRESCO STORIA SALVEZZA


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha dedicato la catechesi dell'Udienza Generale odierna, tenutasi in Piazza San Pietro, all'inno di apertura della Lettera agli Efesini che appartiene "al genere delle 'berakot', cioè le 'benedizioni' che già appaiono nell'Antico Testamento e che avranno un'ulteriore diffusione nella tradizione giudaica".

"Si tratta, quindi" - ha spiegato il Papa - "di un costante filo di lode che sale a Dio, che nella fede cristiana è celebrato come 'Padre del Signore nostro Gesù Cristo'. È per questo che, nella nostra lode innica, centrale è la figura di Cristo, nella quale si svela e si compie l'opera di Dio Padre".

Il Santo Padre ha fatto riferimento ai tre verbi principali del Cantico di San Paolo, il primo dei quali è "scegliere". "Dio 'ci ha scelti in lui': è la nostra vocazione alla santità e alla filiazione adottiva e quindi alla fraternità col Cristo. (...) Il secondo verbo (...) designa il dono della grazia. (...) La grazia che il Padre dona a noi nel Figlio unigenito è, quindi, epifania del suo amore che ci avvolge e ci trasforma".

"Ed eccoci al terzo verbo fondamentale del Cantico paolino: esso ha per oggetto sempre la grazia divina che è stata 'abbondantemente riversata' in noi. Siamo, dunque, davanti a un verbo di pienezza, potremmo dire - stando al suo tenore originario - di eccesso, di donazione senza limiti e riserve".

"Giungiamo così nella profondità infinita e gloriosa del mistero di Dio, aperto e svelato per grazia a chi è stato chiamato per grazia e per amore. (...) Il 'Mistero della volontà' divina ha un centro che è destinato a coordinare tutto l'essere e tutta la storia conducendoli alla pienezza voluta da Dio: è 'il disegno di ricapitolare in Cristo tutte le cose'".

"Siamo, dunque" - ha proseguito il Pontefice - "di fronte a un grandioso affresco della storia della creazione e della salvezza che vorremmo ora meditare e approfondire attraverso le parole di Sant'Ireneo. (...) La fede cristiana, egli afferma, riconosce che 'vi è un solo Dio Padre e un solo Cristo Gesù, nostro Signore (...). Per questo 'il Verbo di Dio' (...) ricapitola in sé la sua antica creatura, che è l'uomo, per uccidere il peccato, distruggere la morte e vivificare l'uomo. E per questo le sue opere sono vere".

Al termine dell'Udienza, il Santo Padre ha salutato "i rappresentanti della 'Consulta Nazionale Antiusura', che ricordano il 10° anniversario della sua costituzione. Cari amici, la vostra presenza così numerosa mi offre l'opportunità di esprimere il mio vivo apprezzamento per la coraggiosa e generosa opera che svolgete in favore di famiglie e persone colpite dalla deplorevole piaga sociale dell'usura. Auspico che in molti si pongano al vostro fianco per sostenere il vostro encomiabile impegno sul piano della prevenzione, della solidarietà e della educazione alla legalità".

Infine il Papa ha rivolto parole di saluto ai pellegrini polacchi ricordando la celebrazione dedicata alle congregazioni contemplative ed ha detto: "È una grande ricchezza della Chiesa. Ringraziamo le monache e i monaci per la loro preghiera e per il taciturno accompagnamento al movimentato mondo".
AG/LETTERE EFESINI/... VIS 20051123 (530)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Monsignor Dodë Gjergji, Vescovo di Sapë (superficie: 2.544; popolazione: 200.000; cattolici: 90.000; sacerdoti: 14; religiosi: 55), Albania. Il Vescovo eletto è nato a Stublla (Kosovo, Jugoslavia), nel 1963 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1989. È stato finora Amministratore Apostolico della medesima Diocesi e Segretario Generale della Conferenza Episcopale Albanese.

- Il Padre Ottavio Vitale, RCJ, Vescovo di Lezhë (superficie: 750; popolazione: 120.000; cattolici: 85.000; sacerdoti: 13; religiosi: 24), Albania. Il Vescovo eletto è nato a Grottaglie (Taranto), nel 1959 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1992. È stato finora Amministratore Apostolico della medesima Diocesi.

- Il Padre Cristoforo Palmieri, C.M., Vescovo di Rrëshen (superficie: 3.463; popolazione: 240.000; cattolici: 57.000; sacerdoti: 7; religiosi: 21), Albania. Il Vescovo eletto è nato a Bitonto (Bari), nel 1939 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1967. È stato finora Amministratore Apostolico della medesima Diocesi.
NER/.../GJERGJI:VITALE:PALMIERI VIS 20051123 (180)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 23 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto al termine dell'Udienza Generale:

- L'Arcivescovo Diego Causero, Nunzio Apostolico nella Repubblica Ceca.

- L'Arcivescovo Giovanni d'Aniello, Nunzio Apostolico nella Repubblica Democratica del Congo.

- L'Arcivescovo Martin Vidovic, Nunzio Apostolico in Bielorussia.
AP/.../... VIS 20051123 (50)

martedì 22 novembre 2005

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha eretto la Diocesi di Ba Ria (Viet Nâm), con territorio dismembrato dalla Diocesi di Xuân Lôc, rendendola suffraganea della Sede Metropolitana di Thành-Phô Hô Chi Minh.

- Ha nominato il Vescovo Thomas Nguyên Vân Trâm, finora Ausiliare di Xuân Lôc (Viet Nâm) primo Vescovo di Ba Ria (superficie: 1.975; popolazione: 908.622; cattolici: 224.474; sacerdoti: 91; religiosi: 598), Viet Nâm.
ECE:NER/.../... VIS 20051122 (70)

V CENTENARIO FONDAZIONE GUARDIA SVIZZERA PONTIFICIA


CITTA' DEL VATICANO, 22 NOV. 2005 (VIS). Oggi è stato presentato presso la Sala Stampa della Santa Sede il programma delle manifestazioni commemorative del Quinto centenario della Fondazione della Guardia Svizzera Pontificia, il corpo militare in funzione più antico del mondo. Alla Conferenza Stampa hanno partecipato il Colonnello Elmar Theodor Mäder, Comandante della Guardia Svizzera Pontificia ed il Dottor Pier Paolo Francini, Capo Ufficio dell'Ufficio Filatelico e Numismatico del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano.

Riassumendo la storia della fondazione del Corpo, il Colonnello Mäder ha ricordato che Papa Giulio II (1503-1513) voleva poter contare su una guardia del corpo che lo avrebbe tutelato nei momenti critici e che avrebbe rappresentato il nucleo permanente di un esercito più vasto da formare in caso di bisogno. Giulio II scelse gli svizzeri tenendo conto della loro tradizione nazionale, dell'alto numero di fanti a pagamento disponibili nel paese e soprattutto del rispetto per la Chiesa che caratterizzava i Cantoni svizzeri. Con la Bolla del 21 giugno 1505, Giulio II comunicava agli Stati 'Confoederatis Superioris Alemanniae' di aver dato incarico al Prelato di anticamera Peter von Hertenstein, di reclutare duecento soldati svizzeri da condurre a Roma sotto il comando del Capitano Kaspar von Silenen. Un primo contingente di 150 membri attraversò le Alpi e le regioni italiane di Lombardia e Toscana entrando a Roma il 22 gennaio 1506.

"In occasione del V Centenario della detta Bolla di Giulio II" - ha precisato il Comandante della Guardia Svizzera Pontificia - "il Santo Padre Benedetto XVI ha scritto nel giugno dell'anno scorso una lettera al Presidente della Conferenza Episcopale Svizzera e a tutte le Guardie Svizzere, quelle attive e le ex-guardie" dove ricorda "la fondazione della Guardia, l'eroico sacrificio nel Sacco di Roma" (1527) ed esprime alle Guardie "la Sua sentita riconoscenza per la loro fedeltà secolare".

"I nostri festeggiamenti" - ha spiegato il Colonnello Mäder - "devono tener conto del fatto che le ex-guardie svizzere si sentono ancora legate alla Guardia. I festeggiamenti devono includere la nostra patria così come l'Italia, il Vaticano e la Città di Roma".

Le manifestazioni del V Centenario avranno inizio il 21 gennaio 2006 con un ricevimento di gala la vigilia dell'anniversario ed una Santa Messa nella Cappella Sistina il giorno 22 gennaio, presieduta dal Cardinale Segretario di Stato. Un picchetto d'onore in Piazza San Pietro in occasione della preghiera dell'Angelus e della Benedizione Apostolica del Santo Padre ricorderà lo storico arrivo della prime guardie.

Il 29 marzo sarà inaugurata nel Braccio di Carlo Magno (Colonnato del Bernini) l'esposizione dal titolo "Guardia Svizzera Pontificia, 500 anni - storia - arte - vita" che presenterà i differenti aspetti del passato e della attuale vita quotidiana della Guardia.

Il 7 aprile un centinaio di Guardie Svizzere intraprenderà, partendo da Bellinzona, capitale del Cantone Svizzero Ticino, una marcia commemorativa con diverse tappe. Il percorso si snoderà prevalentemente lungo la via Francigena, antica strada di pellegrinaggi e via di commercio, verso la Città Eterna. La marcia si concluderà a Roma il 4 maggio. Come 500 anni fa, le Guardie attraverseranno la città, dove saranno accolti dalle autorità del Comune di Roma e marceranno fino a Piazza San Pietro. Successivamente sarà deposta una corona in Piazza dei Protomartiri Romani per ricordare le Guardie Svizzere cadute in difesa del Pontefice durante il Sacco di Roma (1527). Alle 16:30 si terrà eccezionalmente in Piazza San Pietro il giuramento delle nuove reclute e in tarda serata si terrà uno spettacolo di fuochi d'artificio su Castel Sant'Angelo.

Le manifestazioni del mese di maggio comprenderanno tre importanti eventi musicali che si svolgeranno nell'Aula Paolo VI. Il 3 maggio un concerto di musica popolare della Swiss Army Concert Band. Il 4 maggio i cori uniti della scuola cantonale di Olten, in collaborazione con la Swiss Army Concert Band interpreteranno l'oratorio "Nicolas de Flue" del compositore svizzero Arthur Honegger, con testi di Denis de Rougemont. Il 5 maggio il Coro dell'orchestra del Collegium Musicum e i solisti della Scuola Superiore di Musica di Lucerna, il Coro della Cattedrale di Friburgo e del Vokalensemble 80 del Cantone di Schwitz eseguiranno il "Carmen Saeculare" del Padre Theo Flury, O.S.B.

Domenica 7 maggio, al termine della recita dell'Angelus in Piazza San Pietro, si terrà un concerto della Swiss Army Concert Band.

Il Dottor Pier Paolo Francini ha presentato l'emissione di francobolli vaticani dedicati al cinquecentenario della Fondazione della Guardia Svizzera Pontificia.

"Per la prima volta" - ha precisato il Dottor Francini - "è stata realizzata una emissione congiunta di una serie di francobolli Svizzera -- Città del Vaticano". La serie è stata realizzata dall'artista svizzero ed ex Guardia Svizzera Rudolf Mirer.

Infine il Direttore del Museo Filatelico e Numismatico del Governatorato ha annunciato l'emissione di una moneta commemorativa vaticana da 2 euro, in programma nel primo semestre del 2006, che sarà dedicata al Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, nel V centenario della sua fondazione.

Il Comandante Mäder ha precisato a sua volta che la Confederazione Elvetica ha emesso una moneta d'oro per commemorare il V Centenario ideata dall'artista Rudolf Mirer. In occasione della marcia commemorativa da Bellinzona a Roma, saranno coniate due monete: una d'oro, con l'immagine di Papa Giulio II e un'altra d'argento con l'effigie di Benedetto XVI. Inoltre, ha concluso il Comandante, si prevede la coniazione di una medaglia ufficiale della Santa Sede come onorificenza alle Guardie in servizio.
.../GUARDIA SVIZZERA/MAEDER VIS 20051122 (910)

lunedì 21 novembre 2005

LETTERA APOSTOLICA MOTU PROPRIO BASILICHE DI ASSISI


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre Benedetto XVI ha emanato con il Motu proprio "De Basilicis Sancti Francisci et Sanctae Mariae Angelorum", nuove disposizioni circa le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli, ad Assisi, la prima affidata all'Ordine dei Frati Minori Francescani Conventuali e la seconda all'Ordine Francescano dei Frati Minori.

Il Papa ricorda la fama della Basilica di San Francesco "che conserva e custodisce le spoglie mortali del Serafico Santo" e di Santa Maria degli Angeli "che racchiude in sé la insigne chiesetta della Porziuncola" e sottolinea che: "I Romani Pontefici (...) hanno sempre avuto singolari vincoli e speciale sollecitudine per questi due Templi Maggiori francescani (...) e li hanno voluti finora soggetti direttamente alla loro giurisdizione".

"Lungo i secoli" - si legge ancora nel Motu proprio - "i Frati Conventuali ed i Frati Minori con la loro sollecita opera e la loro testimonianza hanno tenuto vivo lo spirito ed il carisma di San Francesco, diffondendo nel mondo intero il suo messaggio evangelico di pace, di fraternità e di bene".

"Considerata l'esigenza di realizzare una più efficace intesa tra le attività che si svolgono" nelle due Basiliche e la pastorale diocesana, regionale e nazionale, il Papa scrive: "ci è parso utile modificare l'attuale disciplina giuridica, così come regolata dal nostro venerato Predecessore, Papa Paolo VI (...) aggiornandone le norme alle odierne necessità".

"Alla Basilica di San Francesco e all'annesso Sacro Convento, come anche alla Basilica di Santa Maria degli Angeli, assegniamo come Nostro Legato un Cardinale di Santa Romana Chiesa, il quale, pur non godendo di giurisdizione, avrà il compito di perpetuare con la sua autorità morale gli stretti vincoli di comunione tra i luoghi sacri alla memoria del Poverello e questa Sede Apostolica. Egli potrà impartire la Benedizione Papale nelle celebrazioni che presiederà in occasione delle maggiori solennità liturgiche".

"Il Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino d'ora innanzi avrà la giurisdizione prevista dal diritto sulle chiese e sulle case religiose per quanto riguarda tutte le attività pastorali svolte dai Padri Conventuali della Basilica di San Francesco e dai Frati Minori di Santa Maria degli Angeli".

"I Padri Francescani, Conventuali e Minori, per tutte le iniziative che hanno risvolti pastorali, dovranno pertanto chiedere ed ottenere il consenso del Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino. Questi, poi, sentirà il parere del Presidente della Conferenza Episcopale Umbra per le iniziative che hanno riflessi sulla Regione umbra o della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana per quelle a più ampio raggio".

"Quanto alla celebrazione dei sacramenti nelle Basiliche suddette valgono le norme del Codice di diritto canonico e quelle vigenti nella Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino".

Il Santo Padre conclude il Motu proprio, datato 9 novembre, anniversario della Dedicazione della Basilica Lateranense, con queste parole: "Esorto quindi i Figli di San Francesco, cui sono affidate le due menzionate Basiliche, ad attenersi con generosa disponibilità alle norme esposte in questo 'Motu proprio' in spirito di sincera comunione con il Vescovo di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e, per suo tramite, con la Conferenza episcopale regionale e con quella nazionale".
MP/BASILICHE ASSISI/... VIS 20051121 (540)

DIGNITÀ DELL'UOMO NON DIMINUISCE PER DIFETTI GENETICI


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i partecipanti alla XX Conferenza Internazionale promossa dal Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, tenutasi in Vaticano dal 17 al 19 novembre, che quest'anno verteva sul tema: "Il genoma umano".

Il Papa ha rilevato che oggi, nell'ambito dei nuovi apporti della scienza medica, è offerta alla Chiesa la possibilità "di svolgere una preziosa opera di illuminazione delle coscienze, per far sì che ogni nuova scoperta scientifica possa servire al bene integrale della persona, nel costante rispetto della sua dignità".

"Il credente" - ha affermato il Santo Padre - "sa bene che il Vangelo ha una sintonia intrinseca con i valori inscritti nella natura umana. L'immagine di Dio è così profondamente impressa nell'animo dell'uomo che difficilmente la voce della coscienza può essere messa del tutto a tacere. (...) Anche uomini che non si riconoscono più come membri della Chiesa o che hanno perduto addirittura la luce della fede restano comunque attenti ai valori umani ed ai contributi positivi che il Vangelo può apportare al bene personale e sociale".

Benedetto XVI ha sottolineato che gli uomini del nostro tempo "sono in grado di ben comprendere come la dignità dell'uomo non si identifichi con i beni del suo DNA e non diminuisca per l'eventuale presenza di diversità fisiche o di difetti genetici. Il principio di 'non discriminazione' sulla base di fattori fisici o genetici è profondamente entrato nelle coscienze ed è formalmente enunciato nelle Carte sui diritti dell'uomo. Tale principio ha la sua fondazione più vera nella dignità insita in ogni uomo per il fatto di essere creato ad immagine e somiglianza di Dio. L'analisi serena dei dati scientifici, peraltro, porta a riconoscere la presenza di tale dignità in ogni fase della vita umana, a cominciare dal primo momento della fecondazione".

Ribadendo che: "La Chiesa annuncia e propone queste verità non soltanto con l'autorità del Vangelo, ma anche con la forza derivante dalla ragione", il Santo Padre ha affermato: "Occorre infatti guardarsi dai rischi di una scienza e di una tecnologia che si pretendano completamente autonome nei confronti delle norme morali inscritte nella natura dell'essere umano".

Successivamente il Papa ha sottolineato la necessità di "dare nuovo slancio alla pastorale della salute", attraverso "un rinnovamento e un approfondimento della proposta pastorale stessa, che tenga conto dell'aumentata mole di conoscenze diffuse dai media nella società e del più alto livello di istruzione delle persone a cui ci si rivolge".

"Non si può trascurare il fatto che, sempre più spesso, su problemi anche scientificamente qualificati e difficili, non soltanto i legislatori, ma gli stessi cittadini sono chiamati ad esprimere il loro pensiero. Se manca un'istruzione adeguata, anzi una formazione adeguata delle coscienze, facilmente possono prevalere, nell'orientamento dell'opinione pubblica, falsi valori o informazioni deviate".

Benedetto XVI ha concluso il suo discorso facendo riferimento al campo delle applicazioni della genetica nel quale "si richiede una formazione delle coscienze approfondita e chiara. Le odierne scoperte scientifiche toccano la vita delle famiglie, impegnandole in scelte impreviste e delicate, che occorre affrontare con responsabilità. La pastorale nel campo della salute ha quindi bisogno di consulenti formati e competenti".
AC/GENOMA UMANO/... VIS 20051121 (530)

VISITA AL SANTO PADRE DEL PRESIDENTE BERLUSCONI


CITTA' DEL VATICANO, 19 NOV. 2005 (VIS). Padre Ciro Benedettini, C.P., Vice Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato a fine mattinata, la seguente dichiarazione:

"Stamani, 19 novembre 2005, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto in Udienza il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, Onorevole Silvio Berlusconi. Successivamente, l'illustre Ospite ha reso visita al Cardinale Angelo Sodano, Segretario di Stato".

"Nel corso dei cordiali colloqui, vi è stato uno scambio di opinioni sui problemi bilaterali fra Stato e Chiesa in Italia ed è stata riaffermata la comune volontà di collaborazione fra le Parti, nel solco dei Patti Lateranensi".

"La visita del Capo del Governo Italiano ha poi permesso alcune reciproche informazioni sull'attuale situazione internazionale".
OP/STATO:CHIESA/BERLUSCONI VIS 20051121 (130)

GIOVANNI PAOLO II ARRICCHÌ IL CONCETTO DI PERSONA UMANA


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI si è recato in visita alla Casina di Pio IV nei Giardini Vaticani, dove hanno sede la Pontificia Accademia delle Scienze, presieduta dal Professor Nicola Cabibbo e la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, presieduta dalla Professoressa Mary Ann Glendon.

Ricordando che la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali celebra la XI Sessione Plenaria sul tema: "Il concetto di persona nelle scienze sociali", il Santo Padre ha affermato che: "Gli esseri umani sono parte della natura e, tuttavia, come liberi soggetti che hanno valori morali e spirituali, essi trascendono la natura. Questa realtà antropologica è una parte integrale del pensiero cristiano, e risponde direttamente ai tentativi di abolire i confini fra scienze umane e scienze naturali, sovente proposti nella società contemporanea".

"Intesa correttamente" - ha proseguito il Pontefice - "questa realtà offre una profonda risposta alle domande che si pongono oggi relative alla condizione dell'essere umano. È un tema che deve continuare ad essere parte del dialogo con la scienza".

Benedetto XVI ha sottolineato che: "Secondo il disegno di Dio, le persone non possono essere separate dalla dimensione fisica, psicologica e spirituale della natura umana. Anche se le culture cambiano nel tempo, sopprimere o ignorare la natura che esse asseriscono di 'coltivare' può avere serie conseguenze. Ugualmente, gli individui potranno trovare la loro autentica realizzazione quando accettano gli elementi genuini della natura che li costituisce come persone".

"Il concetto di persona" - ha detto ancora il Papa - "continua a portare una profonda comprensione del carattere unico e della dimensione sociale di ogni essere umano. Ciò è particolarmente vero nelle istituzioni legali e sociali, dove la nozione di 'persona' è fondamentale. Qualche volta, tuttavia, anche quando ciò viene riconosciuto nelle dichiarazioni internazionali e negli statuti giuridici, certe culture, specialmente quando non profondamente toccate dal Vangelo, rimangono fortemente influenzate da ideologie centrate sul gruppo o da una visione della società individualista e secolarista. La dottrina sociale della Chiesa Cattolica, che pone la persona umana alla base dell'ordine sociale, può offrire un grande contributo alla considerazione contemporanea dei temi sociali".

Ricordando Giovanni Paolo II, il Papa ha sottolineato che egli "arricchì ed estese il concetto di persona nelle sue Encicliche e in altri scritti. Questi testi rappresentano un patrimonio da ricevere, raccogliere ed assimilare con attenzione, particolarmente dalle Pontificie Accademie".

Al termine del suo discorso, Benedetto XVI ha detto: "È perciò con gratitudine che colgo questa occasione per scoprire la scultura di Papa Giovanni Paolo II, e due iscrizioni commemorative. Esse ci ricordano il particolare interesse del Servo di Dio per l'opera delle Accademie, specialmente la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, da lui fondata nel 1994. Esse indicano anche il suo desiderio di raggiungere, in un dialogo di salvezza, il mondo della scienza e della cultura, un desiderio che è affidato in particolare alle Pontificie Accademie".
AC/PERSONA/ACAD:ACAD-SS VIS 20051121 (490)

IL PAPA RICORDA I MARTIRI MESSICANI BEATIFICATI OGGI

CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2005 (VIS). Dopo l'Angelus, il Santo Padre Benedetto XVI ha rivolto parole di saluto ai Vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e laici che questa domenica hanno partecipato, nello Stadio Jalisco di Guadalajara (Messico), alla Beatificazione di tredici martiri della persecuzione religiosa del secolo scorso in questo Paese. Tre erano sacerdoti e dieci laici. La cerimonia è stata presieduta dal Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi.

Ricordando i nomi dei martiri: Anacleto González Flores e sette compagni, José Trinidad Rangel, Andrés Solá Molist, Leonardo Pérez, Darío Acosta Zurita e il giovane di 14 anni José Sánchez del Rio, il Papa ha sottolineato che "essi hanno affrontato il martirio per difendere la loro fede cristiana".

"In questa Solennità di Cristo Re dell'Universo, che invocarono nel momento supremo di dare la propria vita" - ha detto il Santo Padre - "i nuovi Beati sono per noi un esempio permanente ed uno stimolo a dare testimonianza coerente della nostra fede nella società attuale".

Ricordando che domani, 21 novembre, memoria liturgica della Presentazione di Maria Santissima al tempio, si celebra la Giornata 'pro orantibus', cioè per le comunità religiose di vita contemplativa, il Papa ha detto: "A nome di tutta la Chiesa, esprimo gratitudine a quanti consacrano la loro vita alla preghiera nella clausura, offrendo un'eloquente testimonianza del primato di Dio e del suo Regno. Esorto ad essere loro vicini con il nostro sostegno spirituale e materiale"

Rivolgendosi ai pellegrini di lingua francese riuniti in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha affermato che: "In questa domenica dedicata alle vittime della strada, affido all'amore del Signore tutte le persone decedute in incidenti stradali, ed anche i numerosi feriti e le loro famiglie. Invito tutti gli automobilisti ad una condotta prudente e responsabile, al fine di lottare efficacemente, con le Autorità, contro questo male sociale e di ridurre il numero delle vittime".
ANG/MARTIRI MESSICO:RELIGIOSE/... VIS 20051121 (320)

ANGELUS: IL REGNO DI CRISTO DONO OFFERTO ALL'UMANITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 20 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina, ultima domenica dell'Anno liturgico, il Santo Padre Benedetto XVI ha ricordato ai pellegrini convenuti in Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus, che oggi si celebra la solennità di Cristo Re dell'universo.

"Durante la vita pubblica" - ha detto il Papa - "Gesù inaugurò il nuovo Regno, che 'non è di questo mondo', ed alla fine lo realizzò pienamente con la sua morte e risurrezione. Apparendo risorto agli Apostoli disse: 'Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra': questo potere scaturisce dall'amore, che Dio ha manifestato in pienezza nel sacrificio del suo Figlio. Il Regno di Cristo è dono offerto agli uomini di ogni tempo, perché chiunque crede nel Verbo incarnato 'non muoia, ma abbia la vita eterna".

"Cristo alfa e omega" - ha proseguito il Pontefice - "così si intitola il paragrafo che conclude la prima parte della Costituzione pastorale 'Gaudium et spes' del Concilio Vaticano II, promulgata 40 anni or sono", nella quale "leggiamo: 'Il Signore è il fine della storia umana, il punto focale dei desideri della storia e della civiltà, il centro del genere umano, la gioia d'ogni cuore, la pienezza delle loro aspirazioni'. E così prosegue: 'Nel suo Spirito vivificati e coadunati, noi andiamo pellegrini incontro alla finale perfezione della storia umana, che corrisponde in pieno col disegno del suo amore: 'ricapitolare tutte le cose in Cristo, quelle del cielo come quelle della terra'.

"Alla luce della centralità di Cristo" - ha concluso il Pontefice - "la 'Gaudium et spes' interpreta la condizione dell'uomo contemporaneo, la sua vocazione e dignità, come pure gli ambiti della sua vita: la famiglia, la cultura, l'economia, la politica, la comunità internazionale. È questa la missione della Chiesa ieri, oggi e sempre: annunciare e testimoniare Cristo, perché l'uomo, ogni uomo possa realizzare pienamente la sua vocazione".
ANG/CRISTO RE/... VIS 20051121 (310)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienza il Cardinale Walter Kasper, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani.

Sabato 19 novembre il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- L'Onorevole Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Italiano e Seguito.

- Il Signor Pierre Morel, Ambasciatore di Francia, in visita di congedo.

- Il Signor Kiko Argüello, Iniziatore del Cammino Neocatecumenale.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP/.../... VIS 20051121 (90)

CONFERENZA STAMPA: QUINTO CENTENARIO GUARDIA SVIZZERA


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2005 (VIS). Domani, martedì 22 novembre, alle 11:30, avrà luogo presso la Sala Stampa della Santa Sede, una Conferenza Stampa di presentazione delle diverse manifestazioni del V Centenario della fondazione della Guardia Svizzera Pontificia e dell'emissione speciale congiunta fra la Città del Vaticano e la Svizzera dei francobolli celebrativi dell'evento.

Alla Conferenza Stampa interverranno il Colonnello Elmar Th. Mäder, Comandante della Guardia Svizzera Pontificia ed il Dottor Pier Paolo Francini, Capo Ufficio dell'Ufficio Filatelico e Numismatico del Governatorato della Città del Vaticano.
OP/CENTENARIO GUARDIA SVIZZERA/... VIS 20051121 (100)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 21 NOV. 2005 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Il Sacerdote Jean-Marie Le Vert, finora Responsabile della Casa delle Vocazioni dell'Arcidiocesi di Tours (Francia), Vescovo Ausiliare di Meaux (superficie: 5.931; popolazione: 1.213.846; cattolici: 667.615; sacerdoti: 179; religiosi: 434; diaconi permanenti: 28), Francia. Il Vescovo eletto è nato nel 1959 a Papeete (Tahiti) ed è stato ordinato sacerdote nel 1987.

- L'Arcivescovo Alessandro D'Errico, finora Nunzio Apostolico in Pakistan, Nunzio Apostolico in Bosnia ed Erzegovina.

Sabato 19 novembre è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha nominato l'Arcivescovo Domenico Sorrentino, finora Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino (superficie: 1.142; popolazione: 80.730; cattolici: 78.500; sacerdoti: 204; religiosi: 640: diaconi permanenti: 5), Italia, conservandogli il titolo di Arcivescovo. L'Arcivescovo Sorrentino succede al Vescovo Sergio Goretti, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale delle medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Alejo Zavala Castro, finora Vescovo di Tlapa (Messico), Vescovo di Chilpancingo-Chilapa (superficie: 19.970; popolazione: 900.000; cattolici: 825.000; sacerdoti: 139; religiosi: 186), Messico.
NEA:NN:NER:RE/.../... VIS 20051121 (190)

venerdì 18 novembre 2005

LEGAME SPIRITUALE GIOVANNI PAOLO II NON SI È INTERROTTO


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2005 (VIS). Nel pomeriggio di ieri, nell'Aula Paolo VI, in presenza del Santo Padre Benedetto XVI ha avuto luogo la proiezione del film "Giovanni Paolo II", realizzato dalla "Lux Vide" e dalla RAI con la collaborazione di altre televisioni europee e della CBS degli Stati Uniti d'America.

Al termine della proiezione, il Papa ha ringraziato il Presidente della "Lux Vide", Dottor Ettore Bernabei e quanti hanno collaborato alla realizzazione del lungometraggio che ha inizio con l'attentato del 13 maggio 1981, in Piazza San Pietro.

"La visione di questo film" - ha detto Benedetto XVI - "ha rinnovato in me e penso in quanti hanno avuto il dono di conoscere Giovanni Paolo II il senso di profonda gratitudine a Dio per aver donato alla Chiesa e al mondo un Papa di così elevata statura umana e spirituale".

"Al di là, tuttavia, di ogni valutazione particolare" - ha proseguito il Pontefice - "ritengo che questo film costituisca un ulteriore attestato, l'ennesimo, dell'amore che la gente nutre per Papa Wojtyla e del suo grande desiderio di ricordarlo, di rivederlo, di sentirlo vicino. Al di dà degli aspetti più superficiali ed emotivi di tale fenomeno, vi è certamente un'intima dimensione spirituale, che noi qui in Vaticano constatiamo ogni giorno, vedendo la schiera di pellegrini che si recano a pregare, o anche solo a rendere un rapido omaggio alla sua tomba nelle Grotte Vaticane".

"Quel legame affettivo e spirituale con Giovanni Paolo II, che si è fatto strettissimo nei giorni della sua agonia e della sua morte, non si è interrotto. Non si è più sciolto, perché è un legame tra anime: tra la grande anima del Papa e quelle di innumerevoli credenti; tra il suo cuore di padre e i cuori di innumerevoli uomini e donne di buona volontà, che in lui hanno riconosciuto l'amico, il difensore dell'uomo, della verità, della giustizia, della libertà, della pace. In ogni parte del mondo moltissime persone hanno sopratutto ammirato in lui il coerente e generoso testimone di Dio".
AC/FILM/GIOVANNI PAOLO II VIS 20051118 (350)

IN BREVE


LUNEDÌ 21 NOVEMBRE, IL SANTO PADRE BENEDETTO XVI SI RECHERÀ IN VISITA alla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali riunita in questi giorni in Sessione Plenaria sul tema: "La concettualizzazione della persona umana nelle scienze sociali". Il Cardinale Angelo Scola, Patriarca di Venezia, esaminerà l'argomento nella prospettiva del magistero della Chiesa, mentre il Cardinale Georges M. Cottier, O.P., l'accademico Rocco Buttiglione ed il Professor Enrico Berti lo esamineranno nella prospettiva filosofica. Il Professor Serge-Christophe Kolm, docente alla "Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales" di Parigi, prenderà in considerazione l'aspetto socio-economico. Nel corso della Sessione Plenaria, la Presidentessa della Pontificia Accademia, Professoressa Mary Ann Glendon e l'accademico Hans Zacher presenteranno il volume "Democrazia a dibattito: il contributo della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali".

L'ARCIVESCOVO JOHN P. FOLEY, PRESIDENTE DEL PONTIFICIO CONSIGLIO delle Comunicazioni Sociali, è intervenuto oggi al Vertice Mondiale dell'Organizzazione delle Nazioni Unite sulla Società dell'Informazione, in corso a Tunisi (Tunisia). Il Presule ha ricordato che le nuove tecnologie offrono l'opportunità di collegare le regioni più povere e isolate del mondo e di "dar voce a coloro che nel passato sono rimasti inascoltati e dimenticati" ed ha riaffermato che per colmare il "'divario digitale', l'esistente disparità di accesso alla comunicazione digitale fra paesi sviluppati e paesi in via di sviluppo, è necessario lo sforzo congiunto dell'intera comunità internazionale".

"PELLEGRINAGGI E SANTUARI, DONI DEL DIO-AMORE IN ASIA OGGI" è il tema del Secondo Congresso Asiatico di pastorale per i pellegrinaggi e i santuari, promosso dal Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, in programma a Seul (Corea), dal 21 al 23 novembre prossimo. Al Congresso partecipano circa novanta direttori di pellegrinaggi e rettori di santuari che confronteranno le esperienze al fine di indicare criteri pastorali comuni. Il Cardinale Stephen Fumio Hamao, Presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti aprirà i lavori del Congresso e parlerà dei santuari "come luoghi privilegiati dove Dio accoglie il suo popolo" e "come luoghi che favoriscono il dialogo ecumenico e interreligioso", specialmente in Asia dove giungono pellegrini di diverse Chiese e comunità ecclesiali, e credenti di varie tradizioni religiose.
.../IN BREVE/... VIS 20051118 (360)

CHIESA NON CERCA PRIVILEGI MA SOLO SVOLGERE SUA MISSIONE


CITTA' DEL VATICANO, 18 NOV. 2005 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto i Presuli della Conferenza Episcopale della Repubblica Ceca al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

Il Santo Padre ha iniziato il suo discorso affermando che negli incontri con i Vescovi ha potuto conoscere "una Chiesa molto vivace, che si sente chiamata ad essere lievito in una società secolarizzata, ma al contempo interessata, e spesso con nostalgia, al messaggio liberante, anche se esigente, del Vangelo".

"Penso che le devastazioni materiali e spirituali" - ha proseguito il Papa - "del precedente regime abbiano lasciato nei vostri concittadini, ora che hanno riacquistato la piena libertà, l'ansia di recuperare il tempo perduto, proiettandosi in avanti, senza riservare forse una sufficiente attenzione all'importanza dei valori spirituali che danno nerbo e consistenza alle conquiste civili e materiali".

"Le vostre comunità (...) già offrono una solida testimonianza che attira non poche persone anche nel mondo della cultura. È un segno di speranza per la formazione di un laicato maturo, che sappia farsi giusto carico delle proprie responsabilità ecclesiali".

Rendendo grazie a Dio per il clero ed i religiosi della Repubblica Ceca che sono "persone attive e laboriose, disciplinate ed unite", il Papa ha affermato che "Questo quadro che offre motivi di consolazione non deve, però, far dimenticare altri aspetti che suscitano comprensibile preoccupazione. Anzitutto la scarsità di sacerdoti (...) che giustamente vi induce a dedicare una speciale premura alla pastorale vocazionale. Anche da questo punto di vita, l'impegno per la formazione di solide famiglie cristiane si rivela di particolare importanza per la vita della Chiesa".

In merito all'impegno pastorale della parrocchia, il Santo Padre ha sottolineato l'importanza dello "inserimento dei laici nell'attività parrocchiale e la loro introduzione ad una sana e ricca vita liturgica. La comunità cristiana è una realtà di persone con le proprie regole, un corpo vivente che, in Gesù, è nel mondo per testimoniare la forza del Vangelo. Si tratta, quindi, di un insieme di fratelli e sorelle che non hanno obiettivi di potere o di interesse egoistico, ma vivono nella gioia la carità di Dio, che è Amore".

"In tale contesto" - ha detto ancora Papa Benedetto - "lo Stato non dovrebbe avere difficoltà a riconoscere nella Chiesa una controparte che non reca alcun pregiudizio alle sue funzioni a servizio dei cittadini. La Chiesa infatti sviluppa la sua azione nell'ambito religioso, per consentire ai credenti di esprimere la loro fede, senza tuttavia invadere la sfera di competenza dell'autorità civile. (...) Com'è noto, la Chiesa non cerca privilegi ma solo di poter svolgere la sua missione. Quando ad essa viene riconosciuto questo diritto, in realtà è l'intera società che ne trae vantaggio".

Il Santo Padre ha concluso il suo discorso esortando i Vescovi della Repubblica Ceca "a proseguire con fiducia nel dialogo ecumenico. So che esso è intenso, come intenso è pure con tutti i concittadini il dialogo in campo culturale sui fondamentali valori sui quali si regge ogni civile convivenza".
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