CITTA' DEL VATICANO, 21 DIC. 2004 (VIS). Alle 11:00 di questa mattina, nella Sala Clementina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha accolto i Membri del Collegio Cardinalizio, gli Arcivescovi, Vescovi ed i Capi Ufficio della Curia Romana per l'annuale scambio di auguri di Natale. Dopo un discorso del Cardinale Joseph Ratzinger, Decano del Collegio Cardinalizio, il Papa si è, a sua volta, rivolto ai presenti.
Ringraziando i collaboratori della Curia per la "presenza e per l'affetto di cui circondate la mia persona", il Santo Padre ha affermato: "Il passare degli anni fa sentire in modo sempre più vivo il bisogno dell'aiuto di Dio e dell'aiuto degli uomini. Grazie per la costante 'sintonia' con cui operate insieme con me al servizio della Chiesa universale".
"Il divino Bambino" - ha proseguito il Pontefice - "che adoreremo nel presepe è l'Emmanuele, il Dio con noi realmente presente nel sacramento dell'Altare. (...) Si resta senza parole dinanzi a così grande dono e mistero! (...) Dal Figlio di Dio fatto uomo, 'Lumen gentium', la Chiesa ha ricevuto l'alta missione di essere 'il segno e lo strumento dell'intima comunione con Dio e dell'unità di tutto il genere umano'. Cari Fratelli, prendiamo sempre più consapevolezza che la comunione con Dio e l'unità fra tutti gli uomini, a partire dai credenti, è nostro impegno prioritario".
"La celebrazione dell'Anno dell'Eucaristia mira, tra l'altro, a rendere ancor più viva questa sete di unità, additandone l'unica e inesauribile sorgente: Cristo stesso".
Giovanni Paolo II ha reso grazie a Dio "perché lo sforzo ecumenico a vari livelli va intensificandosi, grazie a costanti contatti, incontri ed iniziative", quali "la visita della Delegazione Ecumenica della Finlandia e soprattutto quelle del Patriarca Ecumenico Bartolomeo I", il giugno scorso, "e, poco meno di un mese fa, per la consegna del dono delle reliquie dei Santi Gregorio di Nazianzo e Giovanni Crisostomo". In merito il Papa ha auspicato di cuore che: "anche il ritorno dell'icona della Madre di Dio di Kazan in Russia contribuisca ad accelerare l'unità di tutti i discepoli di Cristo".
"Unità della Chiesa ed unità del genere umano! Mi capita di leggere questa aspirazione all'unità sui volti di pellegrini di ogni età. L'ho colta in particolare nel raduno della gioventù della Svizzera a Berna e in quello dell'Azione Cattolica Italiana a Loreto".
"Grande è la responsabilità dei credenti" - ha ribadito il Santo Padre - "specialmente nei confronti delle nuove generazioni, alle quali va trasmesso inalterato il patrimonio cristiano. Per questo in più occasioni (...), non ho mancato di incoraggiare i cattolici europei a restare fedeli a Cristo. È infatti nel cuore che si alimentano quelle radici cristiane dell'Europa dalle quali in non piccola parte dipende il futuro solidale e giusto del Continente e del mondo intero".
Il Papa ha concluso il suo discorso alla Curia Romana riferendosi al tema del Messaggio per la prossima Giornata Mondiale della Pace, il 1° gennaio prossimo, e affermando: "occorre non lasciarsi mai vincere dal male, ma vincere con il bene il male".
AC/AUGURI NATALE:CURIA/... VIS 20041221 (500)
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