CITTA' DEL VATICANO, 27 NOV. 2004 (VIS). Il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato questa mattina la seguente dichiarazione:
"Nell'imminenza della visita del Patriarca Ecumenico, Sua Santità Bartolomeo I, a Sua Santità Papa Giovanni Paolo II (26 e 27 novembre 2004), per la solenne consegna al Patriarca di una parte delle reliquie dei Santi Giovanni Crisostomo e Gregorio di Nazianzo, detto il Teologo, Vescovi e Dottori della Chiesa, conservate e venerate in questi secoli nella Patriarcale Basilica Vaticana, alcuni media hanno diffuso la notizia che il gesto di Papa Giovanni Paolo II, di grande importanza ecclesiale ed espressione della 'comunicatio in sacris' esistente tra l'Oriente e l'Occidente cristiani, sia una 'riparazione', ed un modo per il Papa di 'chiedere perdono' da parte della Chiesa cattolica per la sottrazione delle reliquie al Patriarcato ecumenico durante la crociata del XIII secolo".
"Una tale interpretazione è storicamente inesatta, poiché tra l'altro le spoglie mortali di San Gregorio di Nazianzo giunsero a Roma nell'VIII secolo, all'epoca della persecuzione iconoclasta, per metterle in salvo".
"Senza negare i tragici eventi del XIII secolo, il ritorno - non la restituzione - a Costantinopoli delle reliquie dei Santi, ugualmente venerati in Oriente ed in Occidente, esempi fulgidi della ricerca dell'unità e della pace della Chiesa di Cristo, intende, nel terzo millennio, al di là delle polemiche e delle difficoltà del passato, riprodurre tale esempio edificante, e suscitare una corale preghiera dei cattolici e degli ortodossi per la loro piena comunione".
OP/RELIQUIE SANTI/NAVARRO-VALLS VIS 20041129 (260)
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