CITTA' DEL VATICANO, 14 MAR. 2004 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, una grandissima folla di fedeli era in Piazza San Pietro per la recita dell'Angelus con il Santo Padre Giovanni Paolo II e per salutarlo nel giorno in cui il suo Pontificato diventa il terzo più lungo della storia della Chiesa. Giovanni Paolo II ancora una volta ha espresso la "sua assoluta condanna" per il barbaro attacco terroristico di giovedì scorso a Madrid ed ha detto: "Alle mani materne di Maria, Vergine della misericordia, affidiamo, in modo particolare, le vittime del terribile attentato terroristico di Madrid. A Lei domandiamo di proteggere e vegliare sulla cara Nazione spagnola, sull'Europa e sul mondo intero".
"La pagina evangelica" - ha detto il Papa - "che la Liturgia ci propone in questa Domenica, fa riferimento a due tragici fatti di cronaca del tempo di Gesù: la cruenta repressione di una rivolta e il crollo della torre di Siloe sulla folla circostante. Questo ci riporta all'attualità dei nostri giorni, segnati purtroppo da ripetute notizie di violenza e di morte".
"Già domenica scorsa accennavo ai focolai di guerra e agli attacchi terroristici che insanguinano varie parti del mondo. Giovedì scorso si è avuto, poi, il drammatico attentato a Madrid, che ha mietuto duecento vittime e ha provocato oltre mille feriti. L'orrendo crimine ha scosso l'opinione pubblica mondiale. Dinanzi a tanta barbarie si resta profondamente sconvolti, e ci si chiede come l'animo umano possa giungere a concepire misfatti così esecrandi".
"Nel ribadire l'assoluta condanna di simili atti ingiustificabili, esprimo ancora una volta la mia partecipazione al dolore dei familiari delle vittime e la mia vicinanza nella preghiera ai feriti ed ai loro congiunti".
"Ha avuto una commossa eco in tutto il mondo la corale testimonianza di solidarietà che si è levata da ogni parte della Spagna venerdì scorso, con la partecipazione delle autorità politiche di tutta l'Europa".
"È proprio poggiando sul concorde contributo di tutte le forze sane del Continente, che si può guardare avanti con fiducia e sperare in un futuro migliore. Soprattutto coloro che credono in Dio, Creatore e Padre di tutti gli uomini, devono sentirsi impegnati ad operare per l'edificazione di un mondo più fraterno e solidale, nonostante le difficoltà e gli ostacoli che possono incontrarsi in questo doveroso e indilazionabile cammino".
ANG/CONDANNA TERRORISMO/… VIS 20040315 (390)
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