CITTA' DEL VATICANO, 31 GEN. 2004 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto, nell'Aula Paolo VI, 10.000 giovani del Servizio Missionario Giovanile (Sermig-Arsenale della Pace di Torino), impegnati da anni in iniziative concrete a favore della pace in diverse parti del mondo.
"Della pace" - ha detto il Papa all'inizio del suo discorso - "voi volete essere messaggeri, testimoni e apostoli infaticabili. Grazie per il vostro giovanile entusiasmo! Grazie per la speranza che rappresentate per la Chiesa e per il mondo!".
Giovanni Paolo II ha rivolto un cordiale saluto al Signore Ernesto Olivero, che quarant'anni fa ha fondato questa Associazione, ed al Presidente e agli attori del teatro Stabile di Torino, che si sono esibiti in una rappresentazione artistica e musicale.
Ricordando il tema dell'Incontro di oggi: "La pace vincerà se dialoghiamo", il Papa ha sottolineato che esso: "pone in luce il rapporto stretto che esiste fra il rispetto degli altri, il dialogo e la pace" ed ha aggiunto: "Nella nostra epoca, caratterizzata da una fitta rete di scambi fra diverse culture e religioni, occorre promuovere ed agevolare l'accoglienza e la reciproca comprensione fra gli individui e i popoli. La vostra Fraternità si dedica a questa missione e offre un contributo da molti apprezzato alla causa della pace".
Il Santo Padre si è successivamente felicitato per l'istituzione della "Università del Dialogo", che, ha detto: "Intende dar voce a giovani di ogni nazione, cultura e religione per costruire un mondo nel quale tutti siano a pieno titolo membri dell'unica famiglia umana. Questo dialogo deve abbracciare ogni ambito della vita sociale, economica e religiosa".
"Di fronte al dilagare della violenza, al diffondersi di una mentalità edonista e consumistica, all'accrescersi della diffidenza e della paura" - ha concluso il Pontefice - "dobbiamo con vigore riaffermare che la pace è possibile e quindi, se possibile, essa è pure doverosa. Questa convinzione vi ha guidato nei quattro decenni della vostra storia".
AC/PACE/SERMIG VIS 20040202 (330)
"Della pace" - ha detto il Papa all'inizio del suo discorso - "voi volete essere messaggeri, testimoni e apostoli infaticabili. Grazie per il vostro giovanile entusiasmo! Grazie per la speranza che rappresentate per la Chiesa e per il mondo!".
Giovanni Paolo II ha rivolto un cordiale saluto al Signore Ernesto Olivero, che quarant'anni fa ha fondato questa Associazione, ed al Presidente e agli attori del teatro Stabile di Torino, che si sono esibiti in una rappresentazione artistica e musicale.
Ricordando il tema dell'Incontro di oggi: "La pace vincerà se dialoghiamo", il Papa ha sottolineato che esso: "pone in luce il rapporto stretto che esiste fra il rispetto degli altri, il dialogo e la pace" ed ha aggiunto: "Nella nostra epoca, caratterizzata da una fitta rete di scambi fra diverse culture e religioni, occorre promuovere ed agevolare l'accoglienza e la reciproca comprensione fra gli individui e i popoli. La vostra Fraternità si dedica a questa missione e offre un contributo da molti apprezzato alla causa della pace".
Il Santo Padre si è successivamente felicitato per l'istituzione della "Università del Dialogo", che, ha detto: "Intende dar voce a giovani di ogni nazione, cultura e religione per costruire un mondo nel quale tutti siano a pieno titolo membri dell'unica famiglia umana. Questo dialogo deve abbracciare ogni ambito della vita sociale, economica e religiosa".
"Di fronte al dilagare della violenza, al diffondersi di una mentalità edonista e consumistica, all'accrescersi della diffidenza e della paura" - ha concluso il Pontefice - "dobbiamo con vigore riaffermare che la pace è possibile e quindi, se possibile, essa è pure doverosa. Questa convinzione vi ha guidato nei quattro decenni della vostra storia".
AC/PACE/SERMIG VIS 20040202 (330)
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