CITTA' DEL VATICANO, 18 SET. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto nel Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo, i partecipanti al Convegno di studio per i Vescovi di recente nomina, promosso dalla Congregazione per i Vescovi.
Il Papa ha detto ai Presuli provenienti da diversi paesi che la missione pastorale a loro affidata "è esaltante, ma oggi è anche particolarmente ardua e faticosa", a causa di problemi, smarrimenti e incertezze per cui molti, anche tra i cristiani, sembrano "disorientati e senza speranza". Il Papa ha aggiunto che: "Noi pastori siamo chiamati ad annunciare il Vangelo e ad essere testimoni della speranza, con lo sguardo rivolto alla Croce, al mistero del trionfo e della fecondità di Cristo crocifisso".
Ricordando che "Il ministero episcopale, alla luce della speranza teologale, è stato il tema dell'Ultima Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi", tenutasi nel 2001, il Santo Padre ha annunciato che il 16 ottobre prossimo, nella ricorrenza del XXV del suo Pontificato, consegnerà e firmerà l'Esortazione Apostolica Post-Sinodale.
Il Santo Padre ha affermato inoltre che il ministero episcopale "ci chiama a condurre una vita santa", esortando i Vescovi con queste parole: "Siate l'immagine viva e visibile del Buon Pastore. Vegliate sul vostro gregge 'come coloro che servono'. Amate la Chiesa più di voi stessi! Vivete in essa e per essa, consumandovi nel servizio pastorale".
"Il nostro apostolato" - ha proseguito il Pontefice - "deve essere sempre un traboccare della nostra vita interiore. (…) Siate uomini di preghiera! Con il vostro esempio mostrerete il primato della vita spirituale, cioè il primato della grazia che è l'anima di ogni apostolato".
Il Papa ha esortato ancora i Presuli ad avere cura "dei vostri primi collaboratori, i presbiteri", sottolineando "l'urgenza di una adeguata pastorale vocazionale" all'inizio del terzo millennio.
"Le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata," - ha concluso Giovanni Paolo II - "sono un dono di Dio che bisogna chiedere con insistenza nella preghiera. Ma sono anche frutto di famiglie forti e sane, e di comunità ecclesiali dove la figura del prete è ben considerata e valorizzata. La scelta degli educatori nei Seminari sia fatta con massima cura, perché solo la testimonianza personale di una vita generosa e gioiosa è capace di trascinare gli animi dei giovani d'oggi".
AC/MINISTERO EPISCOPALE/CASTEL GANDOLFO VIS 20030918 (390)
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