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giovedì 5 giugno 2003

INIZIO 100° VIAGGIO APOSTOLICO DI GIOVANNI PAOLO II


CITTA' DEL VATICANO, 5 GIU. 2003. (VIS). Alle 15:30 di oggi, il Santo Padre Giovanni Paolo II partirà per la Croazia, dando inizio al 100° Viaggio Apostolico fuori d'Italia, dei suoi quasi venticinque anni di Pontificato. Il Viaggio, di cinque giorni, è la terza visita del Papa alla nazione balcanica, la prima si svolse nel settembre 1994 e la seconda nell'ottobre 1998.

La Croazia, nazione indipendente dal 1991, è una Repubblica che conta circa 4,8 milioni di abitanti sulla costa orientale dell'Adriatico. Si estende su di una superficie di 56.538 chilometri quadrati ed è costituita da 1.185 isole, di cui 66 disabitate. La capitale è Zagabria. I cattolici costituiscono l'80% della popolazione. Vi sono 15 circoscrizioni ecclesiastiche, 1.554 parrocchie, 27 Vescovi, 2,260 sacerdoti, 2 diaconi permanenti, 3.520 religiosi, 1.610 catechisti e 383 seminaristi maggiori.

Il volo alla volta della Croazia durerà poco più di un'ora. Alle 16:45 circa l'aereo papale atterrerà a Rijeka, centro amministrativo e città universitaria di 147.700 abitanti, e qui si svolgerà la cerimonia di benvenuto, alla presenza del Presidente della Croazia, Signor Stiepan Mesic. Successivamente il Papa lascerà l'aeroporto di Rijeka diretto al porto di Omisalj, per imbarcarsi sul catamarano "Marko Polo", e dopo un percorso di nove miglia nautiche (15 chilometri) giungerà al porto di Rijeka.

Nei prossimi cinque giorni, il Papa visiterà alcune località della Croazia, seminari arcidiocesani, incontrerà i Vescovi croati, visiterà il Santuario di Nostra Signora di Trsat e celebrerà tre messe, compresa la Santa Messa della cerimonia di Beatificazione il 6 giugno, e una Liturgia della Parola.

Rijeka, dove il Papa atterrerà oggi pomeriggio, è sull'isola di Krk, zona natale dei croati di lingua glagolitica, la cui creazione è attribuita a San Cirillo, lingua mantenuta soltanto in alcune zone dell'area dalmata della Croazia.

Secondo le informazioni riportate sul sito Croato ufficiale relativo al Viaggio del Papa, l'alfabeto croato glagolitico ha una storia lunga e interessante, antica di più di mille anni. I croati, che avevano ottenuto un permesso speciale da Papa Innocenzo IV nel 1248, erano gli unici in Europa ad usare l'alfabeto glagolitico nella lingua e nella scrittura per la liturgia. Il Vaticano dedicò un'attenzione particolare alla liturgia glagolitica nei secoli successivi, pubblicando a Roma vari messali nella medesima lingua. Questo privilegio fu accordato a tutte le terre croate che usavano la liturgia glagolitica, soprattutto sulla costa.

Nel 1252, Papa Innocenzo IV permise ai monaci benedettini glagolitici dell'isola maggiore di Krk, di usare la liturgia della Chiesa Croata-Slavonica e la Scrittura glagolitica, invece del latino. I membri dell'Ordine Monastico dei Benedettini, erano normalmente stretti osservanti della liturgia e della lingua latina in tutta Europa - eccetto in alcune zone della costa croata.

Quando il Concilio Vaticano II (1962-1965) permise l'uso delle lingue vernacolari nella liturgia, il Glagolitico rimase in uso in alcune chiese croate.
PV-CROATIA/INFORMAZIONI/… VIS 20030605 (450)

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