CITTA' DEL VATICANO, 6 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina presto il Santo Padre è ripartito in aereo da Rijeka diretto a Dubrovnik, città di quasi 46.000 abitanti, nella Croazia meridionale, per celebrare la Santa Messa e procedere alla Beatificazione della Serva di Dio Suor Marija di Gesù Crocifisso Petkovic. Dopo l'atterraggio a Dubrovnik, il Papa si è recato in vettura panoramica al Porto turistico al centro della città, gremito di 50.000 fedeli. Ad attenderlo, fra le Autorità della Croazia, era il Presidente della Repubblica Signor Stiepan Mesic.
Nell'omelia il Santo Padre ha detto che Suor Marija "Conquistata dall'amore di Dio, scelse così di consacrarsi per sempre a Lui, realizzando l'aspirazione di donarsi totalmente al bene spirituale e materiale dei più bisognosi. Fondò poi la Congregazione delle Figlie della Misericordia del Terz'Ordine Regolare di San Francesco, con il preciso compito di 'diffondere e propagare, mediante le opere di misericordia spirituali e corporali, la conoscenza dell'Amore divino'". Nonostante le difficoltà, ha continuato il Papa, la Beata andò avanti "offrendo le sue sofferenze come altrettanti atti di culto e sostenendo le Consorelle con la parola e con l'esempio. Per quarant'anni governò con saggezza materna il suo Istituto, aprendolo all'impegno missionario in diversi Paesi dell'America Latina".
"La figura della Beata Marija Propetoga Isusa" - ha affermato ancora il Papa - "mi conduce a pensare a tutte le donne della Croazia, a quante sono spose e madri felici, come anche a quante sono segnate per sempre dal dolore per la perdita di un familiare nella guerra crudele degli anni '90, o per altre cocenti delusioni subite".
Giovanni Paolo II ha ribadito che "Lo svolgersi frenetico della vita moderna può condurre all'offuscamento e addirittura alla perdita di ciò che è umano. Forse più che in altre epoche della storia, il nostro tempo ha bisogno 'di quel genio della donna che assicuri la sensibilità per l'uomo in ogni circostanza'. Donne croate, consapevoli della vostra altissima vocazione di 'spose' e di 'madri', continuate a guardare ad ogni persona con l'occhio del cuore, ad andarle incontro e ad esserle accanto con la sensibilità che è propria dell'istinto materno. Nella famiglia, nella società, nella comunità ecclesiale la vostra presenza è indispensabile".
"In modo particolare penso a voi, Donne consacrate come Marija Petkovic, che avete accolto l'invito a seguire con cuore indiviso il Cristo, casto, povero e obbediente. Non vi stancate di rispondere fedelmente all'unico Amore della vostra esistenza. La vita consacrata, infatti, non è soltanto impegno generoso di un essere umano; è innanzitutto risposta ad un dono che viene dall'Alto e chiede di essere accolto con piena disponibilità. L'esperienza quotidiana dell'amore gratuito di Dio per voi vi spinga a donare senza riserva la vostra vita nel servizio alla Chiesa e ai fratelli, affidando tutto, presente e futuro, alle sue mani".
Il Papa ha concluso l'omelia auspicando che: "Nel perdono reciproco, nella carità e nella pace cresca e si fortifichi la vostra comunità cristiana: è questa la preghiera che oggi il Papa eleva al Signore per tutti voi".
Al termine della cerimonia di Beatificazione, il Papa si è recato alla Residenza del Vescovo di Dubrovnik, Monsignor Zelimir Puljic, per la seconda colazione.
Nel pomeriggio di oggi è previsto che il Papa ritorni in aereo a Rijeka dove nel Seminario Arcidiocesano trascorrerà la seconda notte del suo soggiorno in Croazia.
PV-CROAZIA/BEATIFICAZIONE/DUBROVNIK VIS 20030606 (530)
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