CITTA' DEL VATICANO, 21 APR. 2003 (VIS). Questa mattina alle 12.00, il Papa si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il 'Regina Coeli', preghiera che sostituisce l'Angelus durante il tempo di Pasqua. Prima della recita della preghiera, il Santo Padre ha rivolto alcune parole ai numerosi fedeli riuniti nella Piazza sottostante.
Il Papa ha fatto notare che "il lunedì di Pasqua viene chiamato 'Lunedì dell'Angelo' a ricordo di quanto avvenne all'alba di quel primo giorno dopo il sabato. Fu un Angelo, infatti, a rincuorare le donne che, accorse al sepolcro, erano smarrite e preoccupate avendo trovato la tomba vuota. 'Non abbiate paura!' disse loro. 'È risorto non è qui'. E aggiunse: 'Ora andate' ad annunciare questa notizia agli Apostoli".
Il Santo Padre ha detto: "Anche per noi hanno grande valore queste parole dell'Angelo, che riascoltiamo sempre con intima emozione. Se infatti Cristo è risorto, tutto cambia e acquistano senso nuovo la vita e la storia".
Il Papa ha proseguito le sue riflessioni affermando: "Con semplicità e chiarezza, Pietro afferma che il Cristo crocifisso è vivo, è risorto e 'tutti noi ne siamo testimoni'. Da allora la Chiesa non ha cessato di proclamare questa stessa 'buona novella'. È urgente che tutti gli uomini conoscano e incontrino Cristo, crocifisso e risorto, e da Lui si lascino conquistare. A quanti l'accolgono Egli apre il cuore a quella gioia vera che rende nuova, bella e ricca di speranza l'umana esistenza".
ANG/LUNEDÌ DI PASQUA/… VIS 20030423 (250)
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