CITTA' DEL VATICANO, 10 GIU. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo di un Messaggio del Santo Padre Giovanni Paolo II ai Capi di Stato e di Governo partecipanti al Vertice Mondiale sull'Alimentazione, in corso dal 10 al 13 giugno, nella sede della F.A.O., a Roma (Italia).
Ricordando, all'inizio del Messaggio, il precedente Vertice del 1996, Giovanni Paolo II intende ribadire che la fame e la denutrizione "non sono fenomeni soltanto naturali o strutturali di determinate aree geografiche, ma sono piuttosto come la risultante di una più complessa condizione di sottosviluppo".
"Se gli obiettivi del Vertice del 1996 non sono stati raggiunti" - scrive il Pontefice - "ciò può essere attribuito anche alla mancanza di una cultura della solidarietà e a relazioni internazionali improntate talora ad un pragmatismo privo di fondamento etico-morale. Preoccupanti sono, poi, alcune statistiche, secondo le quali, in questi ultimi anni, gli aiuti ai Paesi poveri appaiono diminuiti, e non aumentati".
Il Santo Padre scrive ancora che: "Oggi più che mai si impone l'urgenza che, nei rapporti internazionali, la solidarietà diventi il criterio ispiratore di ogni forma di cooperazione, nella consapevolezza della destinazione universale dei beni che Dio creatore ci ha affidato".
Giovanni Paolo II si dice lieto che il Vertice Mondiale solleciti i Governi e le Istituzioni Governative ad impegnarsi "per garantire comunque il diritto alla nutrizione, quando il singolo Stato non è in grado di sopperirvi a motivo del proprio sottosviluppo e delle proprie condizioni di povertà. Tale impegno risulta quanto mai necessario e legittimo, dal momento che la povertà e la fame rischiano di compromettere alla radice l'ordinata convivenza di Popoli e Nazioni e costituiscono una minaccia concreta alla pace e alla sicurezza internazionale".
"È in questa prospettiva" - conclude il Santo Padre - "che si pone l'attuale Vertice Mondiale sull'Alimentazione, ribadendo il concetto di sicurezza alimentare e prevedendo uno sforzo di solidarietà capace di dimezzare, entro il 2015, il numero delle persone malnutrite e prive del necessario per vivere. È una sfida grandiosa, in cui anche la Chiesa è impegnata in prima fila".
MESS/VERTICE MONDIALE ALIMENTAZIONE/… VIS 20020610 (360)
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