CITTA' DEL VATICANO, 12 GIU. 2002 (VIS). Tema della catechesi del Santo Padre Giovanni Paolo II per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi nell'Aula Paolo VI, è stato il Salmo 91, che, ha detto il Pontefice, è "l'inno che si eleva al Signore eterno ed eccelso quando, (…) si entra nella giornata santa della preghiera, della contemplazione, della quiete serena del corpo e dello spirito".
Il Papa ha spiegato che: "Al centro del Salmo si erge, solenne e grandiosa, la figura del Dio altissimo, attorno al quale si delinea un mondo armonico e pacificato". L'inno è costituito "da un intenso appello alla lode, al gioioso canto di ringraziamento, alla festosità della musica. (…) L'amore e la fedeltà del Signore devono essere celebrati attraverso il canto liturgico che va condotto 'con arte'".
Il Salmo, ha proseguito il Pontefice, propone "il profilo dell'empio e del giusto". L'empio "è posto di fronte al Signore", mentre il giusto "a differenza dell'empio che è come l'erba dei campi rigogliosa ma effimera, (…) si erge verso il cielo, solido e maestoso come la palma e il cedro del Libano". I giusti "hanno una relazione quanto mai salda e stabile con il tempio e quindi con il Signore, che in esso ha stabilito la sua dimora".
Giovanni Paolo II ha concluso la catechesi affermando che il Salmo 91 "celebra la fiducia in Dio che è sorgente di serenità e pace, anche quando si assiste all'apparente successo dell'empio. Una pace che è intatta anche nella vecchiaia, stagione vissuta ancora nella fecondità e nella sicurezza".
AG/SALMO 91/… VIS 20020612 (270)
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