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venerdì 24 maggio 2002

ENCOMIO PAPA FEDELTA' EROICA A CRISTO DURANTE IL COMUNISMO


CITTA' DEL VATICANO, 23 MAG. 2002 (VIS). Dopo tre ore di volo a bordo di un aereo dell'Air Azerbaijan, poco dopo le 18:00 ora locale, il Santo Padre Giovanni Paolo II è giunto a Sofia, Capitale della Bulgaria. Successivamente il Papa ed i membri del Seguito hanno raggiunto in auto la Piazza S. Alexander Nevski, una delle piazze principali della Capitale, dove si è svolta la Cerimonia di Benvenuto, alla quale erano presenti il Presidente della Repubblica della Bulgaria, Signor Georgi Parvanov, il Patriarca Ortodosso Maxim, i Vescovi cattolici del Paese, le Autorità politiche, civili e religiose ed i membri del Corpo Diplomatico.

Sulla Piazza S. Alexander Nevski si trovano l'omonima Cattedrale Ortodossa, il Palazzo Patriarcale, l'antica Chiesa Ortodossa di Santa Sofia, il Monumento al Milite Ignoto, il Parlamento, il Municipio ed altri edifici pubblici.

Il Santo Padre, rivolgendosi ai presenti, ha detto: "Ringrazio Dio Onnipotente per avermi concesso di dare compimento ad un desiderio che da tempo portavo nel cuore", di recarsi in visita in Bulgaria. Ricordando la visita annuale in Vaticano di una Delegazione della Bulgaria nella ricorrenza della Festa dei Santi Cirillo e Metodio, i due Fratelli "Apostoli degli Slavi", il Papa ha detto anche: "Oggi è il Vescovo di Roma che viene a voi".

Facendo riferimento al Beato Papa Giovanni XXIII, Delegato Apostolico in Bulgaria dal 1924 al 1934, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha affermato: "Nel suo ricordo, saluto tutti con affetto e a tutti dico che in nessuna circostanza ho cessato di amare il popolo bulgaro".

Successivamente il Santo Padre ha rivolto parole di saluto alle Autorità civili e religiose, ai Vescovi Cattolici e ai cristiani di altre comunità ecclesiali, ai membri della Comunità Ebraica ed ai fedeli dell'Islam guidati dal Gran Mufti. Rivolgendosi in particolare a Sua Santità il Patriarca Maxim ed a tutti i fedeli della Chiesa Ortodossa di Bulgaria, ha detto: "Desidero ardentemente che questa mia visita serva a rafforzare la nostra reciproca conoscenza affinché, con l'aiuto di Dio e nel giorno e nel modo che a Lui piacerà, si possa giungere a vivere 'in perfetta unione di pensiero e di intenti'".

Ricordando i secoli di "copiosi frutti di testimonianza cristiana", in Bulgaria, Giovanni Paolo II ha affermato che: "Anche durante il lungo e rigido inverno del sistema totalitario, che ha segnato nella sofferenza il vostro, insieme a tanti altri Paesi d'Europa, la fedeltà al Vangelo non è venuta meno, e numerosi figli di questo popolo hanno vissuto eroicamente l'adesione a Cristo, giungendo in non pochi casi fino al sacrificio della propria vita. (…) Il loro sacrificio non sia vano, ma serva di esempio e renda fecondo l'impegno ecumenico in vista della piena unità dei cristiani".

"Occorre curare le ferite e progettare con ottimismo il futuro" - ha proseguito il Pontefice. "Si dovrà tuttavia procedere con saggezza, (…) promuovendo i valori che fondano la vera grandezza di una Nazione: l'onestà morale e intellettuale, la difesa della famiglia, l'accoglienza del bisognoso, il rispetto per la vita umana dal suo concepimento al suo termine naturale. Formulo l'auspicio che lo sforzo di rinnovamento sociale intrapreso con coraggio dalla Bulgaria, trovi l'accoglienza intelligente e il sostegno generoso dell'Unione Europea".

Al termine del suo discorso, Giovanni Paolo II ha ribadito che: "Il Cristianesimo è alle radici stesse della storia e della cultura di questo Paese" ed ha aggiunto che: "La Chiesa Cattolica, con l'impegno quotidiano dei suoi figli e la disponibilità delle sue strutture, intende contribuire a conservare e sviluppare il patrimonio di valori spirituali e culturali di cui il Paese va fiero".

Conclusasi la cerimonia di benvenuto, alle ore 19:30, un omaggio floreale è stato deposto, a nome del Pontefice, sulla tomba del Milite Ignoto. Il corteo papale ha quindi ripercorso la Piazza di S. Alexander Nevsky diretta alla Nunziatura Apostolica dove soggiornò il Beato Papa Giovanni XXIII, Delegato Apostolico in Bulgaria dal 1924 al 1934, per la cena.
PV-BULGARIA/ARRIVO/SOFIA VIS 20020524 (660)

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