CITTA' DEL VATICANO, 26 MAR. 2002 (VIS). Oggi è stato reso pubblico il testo del discorso pronunciato, il 21 marzo scorso, dall'Arcivescovo Renato Raffaele Martino, Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, alla Conferenza Internazionale sul Finanziamento allo Sviluppo, tenutasi a Monterrey (Messico), dal 18 al 22 marzo.
L'Arcivescovo Martino ha sottolineato che obiettivo della Conferenza è stato quello di "individuare modi realistici e realizzabili di conseguire l'eliminazione della povertà ed il progresso della famiglia umana" ed ha ribadito che: "lo sviluppo è il primo e più importante problema da risolvere. Gli esseri umani sono al centro delle nostre preoccupazioni per uno sviluppo sostenibile".
"Nel mondo attuale, troppe famiglie" - ha affermato l'Osservatore Permanente - "sono costrette a preoccuparsi della loro sopravvivenza tanto da non poter permettersi il lusso di partecipare come attori al loro sviluppo; troppe persone sono costrette ad emigrare, troppi individui continuano ad essere oppressi dalla assoluta povertà e vivono in paesi dove il peso del debito rende impossibile accedere ai servizi sociali fondamentali. In questa prospettiva, il finanziamento dello sviluppo deve interessare tutti gli aspetti della vita, l'individuo, la famiglia, la comunità e il mondo".
L'Arcivescovo Martino ha inoltre ricordato che: "La Santa Sede si è costantemente preoccupata dello sviluppo sociale ed economico dei popoli del mondo e dei mezzi migliori per realizzarlo. (…) La Santa Sede è fermamente convinta che ogni sforzo compiuto in favore dello sviluppo deve tener conto delle diramazioni dell'attività economica e dei finanziamenti connessi, alla luce di una visione globale della persona umana. (…) La dignità umana deve essere il valore da cui non si può prescindere, quando si contempla il finanziamento allo sviluppo".
"Troppi individui" - ha concluso il Nunzio - "vivono vite senza speranza, con scarse opportunità di realizzare un futuro migliore per sé, per i loro figli e per le generazioni future. (…) La Famiglia delle Nazioni non può permettere che trascorra ancora un giorno, senza compiere autentici tentativi per realizzare obiettivi e realizzare progressi concreti nell'eliminazione della povertà, con tutta l'energia e la determinazione di cui è capace".
DELSS/SVILUPPO/MESSICO:MARTINO VIS 20020326 (360)
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