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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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mercoledì 14 aprile 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI

CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Vitória (Brasile), presentata dall'Arcivescovo Silvestre Luis Scandian, S.V.D., in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede l'Arcivescovo Luiz Mancilha Vilela, SS.CC., finora Arcivescovo Coadiutore della medesima Arcidiocesi.

- Ha nominato il Monsignore Melchor Sánchez de Toca y Alameda, Sotto-Segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, finora Capo Ufficio del medesimo Dicastero.

Martedì 13 aprile è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha elevato alla dignità episcopale il Padre Dom Fabio Bernardo D'Onorio, Abate Ordinario di Montecassino (superficie: 567; popolazione: 79.000; cattolici: 79.000; sacerdoti: 70; religiosi: 107), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Veroli (Frosinone) nel 1940, ha messo i voti religiosi nel 1962 ed è stato ordinato sacerdote nel 1966 e nominato Abate di Montecassino nel 1983.

Giovedì 8 aprile è stato reso noto che il Santo Padre ha nominato:

- Il Vescovo Juan José Omella Omella, finora Vescovo di Barbastro-Monzón (Spagna), Vescovo di Calahorra y La Calzada-Logroño (superficie: 5.033; popolazione: 296.097; cattolici: 266.119; sacerdoti: 338; religiosi: 985; diaconi permanenti: 1), Spagna.

- Il Sacerdote Chibly Langlois, Vescovo di Fort-Liberté (superficie: 1.600; popolazione: 425.000; cattolici: 310.250; sacerdoti: 36; religiosi: 75), Haïti. Il Vescovo eletto è nato nel 1958 a la Vallée (Haïti), è stato ordinato sacerdote nel 1991. Finora è stato, Direttore del Centro Diocesano per la Pastorale della medesima Diocesi e Professore all'Istituto Diocesano per l'Educazione e la Promozione Umana di Jacmel.

- Il Monsignore Carlo Roberto Maria Redaelli, al presente Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Milano, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Milano (superficie: 4.217; popolazione: 5.116.686; cattolici: 4.903.686; sacerdoti: 3.128; religiosi: 8.013; diaconi permanenti: 54), Italia. Il Vescovo eletto è nato a Milano (Italia), nel 1956 ed è stato ordinato sacerdote nel 1980.

- Il Monsignore Luigi Stucchi, finora Vicario Episcopale della zona di Varese nell'Arcidiocesi di Milano, Vescovo Ausiliare dell'Arcidiocesi di Milano (superficie: 4.217; popolazione: 5.116.686; cattolici: 4.903.686; sacerdoti: 3.128; religiosi: 8.013; diaconi permanenti: 54), Italia. Il Vescovo eletto e nato a Sulbiate (Italia) nel 1941 ed è stato ordinato sacerdote nel 1966.
RE:NER:NA:NEA/…/… VIS 20040414 (350)

UDIENZA GENERALE: CRISTO TRIONFA SUL MALE E SULLA MORTE


CITTA' DEL VATICANO, 14 APR. 2004 (VIS). "'Il Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa'. Queste parole guidano la riflessione di questo nostro incontro, che si colloca nel clima luminoso dell'Ottava di Pasqua" ha detto il Papa ai 25.000 pellegrini presenti all'Udienza Generale di oggi tenutasi in Piazza San Pietro.

Il Santo Padre non ha dato lettura della catechesi per l'Udienza Generale di oggi, ma ha letto i numerosi saluti in diverse lingue per i pellegrini presenti. La Sala Stampa della Santa Sede ha annunciato che: "Aderendo al consiglio del medico personale, il Santo Padre, dopo i gravosi impegni della Settimana Santa, non leggerà personalmente i testi dell'udienza generale".

"Cristo trionfa sul male e sulla morte" - inizia la catechesi odierna - "I racconti evangelici riferiscono, talora con ricchezza di dettagli, gli incontri del Signore risorto con le donne accorse al sepolcro e, in seguito, con gli Apostoli. Quali testimoni oculari, saranno proprio loro a proclamare per primi il Vangelo della sua morte e risurrezione. (…) La Chiesa, depositaria di questo universale mistero di salvezza, di generazione in generazione lo tramanda agli uomini e alle donne di ogni tempo e di ogni luogo".

"Perché i cristiani possano compiere appieno questo mandato loro affidato" - prosegue la catechesi - "è indispensabile che incontrino personalmente il Crocifisso risorto, e si lascino trasformare dalla potenza del suo amore. Quando questo avviene, la tristezza si muta in gioia, il timore cede il passo all'ardore missionario".

"'Cristo mia speranza è risorto'. Con queste parole la Sequenza sottolinea un aspetto del mistero pasquale, che l'umanità di oggi ha bisogno di comprendere più profondamente. Segnati da incombenti minacce di violenza e di morte, gli uomini sono alla ricerca di qualcuno che dia loro serenità e sicurezza. Ma dove trovare pace se non in Cristo, l'innocente, che ha riconciliato i peccatori con il Padre?".

"Sul Calvario" - termina la catechesi dell'Udienza Generale - "la misericordia divina ha manifestato il suo volto di amore e di perdono per tutti. (…) Santa Faustina Kowalska nella sua umiltà è stata scelta per annunciare questo messaggio di luce particolarmente adatto per il mondo di oggi".
AG/PASQUA:MISERICORDIA/… VIS 20040414 (370)

PRESA DI POSSESSO CHIESA TITOLARE CARDINALE TURKSON


CITTA' DEL VATICANO, 13 APR. 2004 (VIS). L'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice ha annunciato che domenica 18 aprile 2004, alle ore 10:30, il Cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, Arcivescovo Metropolita di Cape Coast (Ghana), prenderà possesso del Titolo di San Liborio, in Via Tino Buazzelli, Roma.
OCL/PRESA DI POSSESSO TITOLO/TURKSON VIS 20040414 (60)

REGINA COELI: ESPRESSIONE GIOIA DI MARIA RISURREZIONE CRISTO


CITTA' DEL VATICANO, 12 APR. 2004 (VIS). Alle 12:00 di oggi il Santo Padre Giovanni Paolo II è apparso alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano per recitare il 'Regina coeli' con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro. Nell'introdurre la preghiera mariana il Papa ha ricordato che alla tradizionale preghiera dell'Angelus "si sostituisce nel tempo pasquale il canto del 'Regina coeli', che esprime la gioia di Maria per la resurrezione del suo divin Figlio. Maria diventa così modello della comunità cristiana che si 'rallegra' per la Pasqua del suo Signore, fonte di autentica gioia per tutti i credenti".

"Carissimi Fratelli e Sorelle! In questo Lunedì dell'Angelo, prolungamento del giorno di Pasqua, ciascuno di noi si soffermi accanto al sepolcro vuoto per meditare sul sommo prodigio della resurrezione di Cristo. La Vergine Maria, silenziosa testimone di questo mistero, ci confermi nell'adesione personale a Colui che è morto e risorto per la salvezza di ogni essere umano. Ci sia maestra e guida nella fede; ci sostenga nei momenti del dubbio e della tentazione; ci ottenga quella serenità interiore che nessuna paura può scuotere, perché radicata nella certezza che Cristo è davvero risorto".
ANG/RISURREZIONE/… VIS 20040414 (200)

PASQUA: CORAGGIO OPPORSI AI MALI CHE AFFLIGGONO UMANITÀ


CITTA' DEL VATICANO, 11 APR. 2004 (VIS). Alle 10:30 di questa mattina, in Piazza San Pietro, ornata di fiori provenienti dai Paesi Bassi, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha celebrato la Santa Messa della Pasqua di Risurrezione del Signore, al termine della quale ha pronunciato davanti a migliaia di fedeli di tutto il mondo il Messaggio pasquale, ha impartito la Benedizione "Urbi et Orbi" e porto gli auguri in 62 lingue.

"Resurrexit! Oggi Tu, Redentore dell'uomo, dal sepolcro ti ergi vittorioso per offrire anche a noi, turbati da tante ombre che incombono, il tuo augurio di gioia e di pace. (…) In questo giorno del tuo trionfo sulla morte, l'umanità trovi in Te, o Signore, il coraggio di opporsi in modo solidale ai tanti mali che l'affliggono. Trovi in particolare la forza di far fronte al disumano, e purtroppo dilagante, fenomeno del terrorismo, che nega la vita e rende torbida e insicura l'esistenza quotidiana di tanta gente laboriosa e pacifica".

Il Papa ha continuato invocando la sapienza divina affinché: "illumini gli uomini di buona volontà nel doveroso impegno contro" la piaga del terrorismo. "L'opera delle istituzioni nazionali e internazionali affretti il superamento delle presenti difficoltà e favorisca il progresso verso un'organizzazione più ordinata e pacifica del mondo. Trovi conferma e sostegno l'azione dei responsabili per una soluzione soddisfacente dei persistenti conflitti, che insanguinano alcune regione dell'Africa, l'Iraq e la Terra Santa. Tu, primogenito di molti fratelli, fa che tutti coloro che si sentono figli di Abramo riscoprano la fraternità che li accomuna e li spinge a propositi di cooperazione e di pace".

"Ascoltate voi tutti che avete a cuore il futuro dell'uomo! Ascoltate uomini e donne di buona volontà! La tentazione della vendetta ceda il passo al coraggio del perdono; la cultura della vita e dell'amore renda vana la logica della morte; la fiducia torni a dar respiro alla vita dei popoli. Se unico è il nostro avvenire, è impegno e dovere di tutti costruirlo con paziente e solerte lungimiranza".

Il Santo Padre ha invocato conforto per i familiari delle tante vittime della violenza e ha chiesto l'aiuto di Dio per "lavorare senza sosta all'avvento di quel mondo più giusto e solidale che, risorgendo, Tu hai inaugurato". Alla Madre del Crocifisso Risorto, il Santo Padre si è rivolto affinché insegni "anche a noi ad essere, tra le contraddizioni del tempo che passa, testimoni convinti e gioiosi del perenne messaggio di vita e di amore portato nel mondo dal Redentore risorto".

Dopo la Benedizione "Urbi et Orbi", il Papa ha ricordato che: "Per una felice coincidenza di calendario, noi cristiani d'Oriente e d'Occidente, quest'anno celebriamo la Santa Pasqua nella stessa data" ed ha concluso pregando il Signore Risorto "perché tutti noi battezzati possiamo presto giungere a rivivere ogni anno insieme nel medesimo giorno questa fondamentale festa della nostra fede".
GPII-SETTIMANA SANTA/DOMENICA PASQUA/… VIS 20040414 (480)

SABATO SANTO: BATTESIMO E CONFERMAZIONE SETTE CATECUMENI


CITTA' DEL VATICANO, 10 APR. 2004 (VIS). Alle 19:00 di oggi il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto nella Basilica Vaticana la solenne Veglia nella Notte di Pasqua, durante la quale ha amministrato i Sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell'Eucaristia a sette catecumeni provenienti dall'Italia, Togo e Giappone.

La Veglia ha avuto inizio nell'atrio della Basilica dove il Santo Padre ha benedetto il fuoco ed ha acceso il cero pasquale. Alla processione verso l'Altare con il cero pasquale e il canto dell'Exultet, hanno fatto seguito la Liturgia della Parola, la Liturgia Battesimale e la Liturgia Eucaristica.

Il Santo Padre ha affermato nell'omelia: "La luce di Colui che è 'risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti' rende 'chiara come il giorno' questa notte memorabile, considerata giustamente il 'cuore' dell'anno liturgico. In questa notte la Chiesa intera veglia e ripercorre meditando le tappe salienti dell'intervento salvifico di Dio nell'universo".

Giovanni Paolo II ha sottolineato che la Veglia Pasquale ha un duplice significato: "Da un lato essa è memoria orante dei mirabilia Dei, nella rievocazione di pagine capitali della Sacra Scrittura, dalla creazione al sacrificio di Isacco, al passaggio del Mar Rosso, alla promessa della nuova Alleanza. Dall'altro canto, (…) è attesa fiduciosa del pieno compimento delle antiche promesse. La memoria dell'opera di Dio culmina nella risurrezione di Cristo e si proietta sull'evento escatologico della parusia".

Rivolgendosi ai sette catecumeni in procinto di ricevere i Sacramenti dell'iniziazione cristiana, il Papa ha affermato che grazie al Battesimo "entrerete a far parte della Chiesa che è un grande popolo in cammino senza confini di razza, di lingua, di cultura; un popolo chiamato alla fede a partire da Abramo e destinato a diventare benedizione in mezzo a tutte le nazioni della terra. Siate fedeli a Colui che vi ha scelto e a Lui affidate con generoso impegno la vostra intera esistenza".

"Se talora questa missione può apparirvi difficile" - ha concluso il Pontefice - "richiamate alla mente le parole del Risorto: 'Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo'. Certi della sua presenza, non temerete allora nessuna difficoltà e nessun ostacolo. La sua Parola vi illuminerà; il suo Corpo e il suo Sangue saranno nutrimento e sostegno nel cammino quotidiano verso l'eternità. Al fianco di ciascuno di voi resterà sempre Maria, come fu presente tra gli Apostoli impauriti e sbandati nell'ora della prova. E con la sua fede Ella vi indicherà, al di là della notte del mondo, l'aurora gloriosa della risurrezione".
GPII-SETTIMANA SANTA/SABATO SANTO/… VIS 20040414 (430)

VENERDÌ SANTO:CONFESSIONI, PASSIONE DEL SIGNORE E VIA CRUCIS


CITTA' DEL VATICANO, 9 APR. 2004 (VIS). Come di consueto in occasione del Venerdì Santo, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha confessato alcuni fedeli, ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore nella Basilica Vaticana ed il pio esercizio della Via Crucis al Colosseo.

Proseguendo una tradizione inaugurata all'inizio del Pontificato, alle dodici di questa mattina, Giovanni Paolo II si è recato nella Basilica di San Pietro per confessare dieci fedeli provenienti da Polonia, Stati Uniti d'America, Spagna, Ucraina e Slovacchia, in un confessionale appositamente costruito per alloggiare la pedana mobile, riparato da un paravento rivestito di broccato.

Alle 17:00, nella Basilica di San Pietro, gremita di pellegrini, Giovanni Paolo II ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore, officiata dal Decano del Collegio Cardinalizio Cardinale Joseph Ratzinger e dai Cardinali Francesco Mario Pompedda e Julián Herranz, ed alla quale hanno partecipato i Membri del Collegio Cardinalizio, numerosi Vescovi ed i Membri del Corpo Diplomatico. Durante la Liturgia della Parola è stato riascoltato il racconto della Passione secondo Giovanni e successivamente, Padre Raniero Cantalamessa, O.F.M.Cap., Predicatore della Casa Pontificia, ha tenuto l'omelia ed ha offerto una riflessione su come la Bibbia, in particolare l'Antico Testamento, affronta il tema della violenza, sulla violenza del nostro tempo e sulla violenza scatenata nel nome di Dio.

Al termine dell'omelia, è stata dedicata al Santo Padre la seguente intenzione di preghiera: "Che Dio, Che lo ha prescelto come Vescovo, gli conceda salute e forza per guidare e governare il santo popolo di Dio". Tra le preghiere di questa liturgia c'è stata, come ogni anno, anche quella per gli Ebrei: "scelti dal Signore primi fra tutti gli uomini ad accogliere la sua parola. Che il Signore li aiuti a progredire nell'amore del Suo nome e nella fedeltà alla Sua Alleanza".

Quando è stato portato all'altare un piccolo Crocifisso coperto da un drappo rosso, il Santo Padre Giovanni Paolo II, nonostante sempre sofferente a causa dell'artrosi, è rimasto a lungo inginocchiato per pregare ed adorare la Croce.

Alle 21:15 del Venerdì Santo, il Papa si è recato al Colosseo per presiedere la Via Crucis. Seduto sulla terrazza del Palatino, sotto un baldacchino posto di fronte ad una immensa Croce illuminata, il Papa ha presieduto la celebrazione della Passione del Signore, alla quale hanno partecipato, nonostante la pioggia, migliaia di fedeli, che, recanti candele accese, seguivano la Liturgia sui libretti distribuiti dall'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice.

I testi delle meditazioni proposte quest'anno per le Stazioni della Via Crucis sono stati composti dal monaco cistercense belga Dom André Loudf, Abate del Monastero di Notre Dame di Mont-des-Cats, (Francia) per 35 anni, ora ritiratosi in un eremo nella Francia meridionale.

Per le prime due stazioni, la Croce è stata portata dal Cardinale Camillo Ruini, Vicario della Diocesi di Roma. Successivamente la Croce è stata portata da un frate francescano della Custodia della Terra Santa, da una famiglia romana, da una laica della Diocesi di St. George Isola di Grenada, un sacerdote della Diocesi di Orange in California, una religiosa della Diocesi indiana di Thrissur, un laico della Diocesi di Amman, una religiosa della Diocesi di Bururi del Burundi ed una giovane dell'Arcidiocesi di Madrid. Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha sostenuta la Croce nella XIV ed ultima Stazione.

Al termine della Via Crucis, il Santo Padre ha rivolto ai fedeli presenti alla Liturgia nella suggestiva cornice del Colosseo e a quanti lo hanno seguito attraverso la radio e la televisione, alcune parole: "Venit hora! Era giunta l'ora! L'ora del Figlio dell'uomo. (…) Venit hora crucis! L'ora di passare da questo mondo al Padre'. L'ora della straziante sofferenza del Figlio di Dio, una sofferenza che, a venti secoli di distanza, continua a commuoverci intimamente e ad interpellarci. Il Figlio di Dio è giunto a quest'ora proprio per donare la vita a vantaggio dei fratelli. È l'ora dell'offerta - l'ora della rivelazione dell'infinito amore".

"Venit hora gloriae! 'È giunta l'ora che sia glorificato il Figlio dell'uomo" - ha detto ancora il Papa - "Non è dunque doveroso in questa ora rendere gloria a Dio Padre 'che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi'? Non è tempo di glorificare il Figlio che 'umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce'?".
GPII-SETTIMANA SANTA/VENERDÌ SANTO/… VIS 20040414 (700)

GIOVEDÌ SANTO: SANTA MESSA CRISMALE E CENA DEL SIGNORE

CITTA' DEL VATICANO, 8 APR. 2004 (VIS). Nella Basilica Vaticana, alle 9:30 di oggi, ricorrenza del Giovedì Santo, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto la Santa Messa Crismale. Questa Liturgia che si celebra oggi in tutte le chiese Cattedrali, è stata concelebrata con i Cardinali, i Vescovi e i Presbiteri, diocesani e religiosi, presenti a Roma per Pasqua. Dopo l'omelia del Santo Padre, i sacerdoti hanno rinnovato le promesse sacerdotali, e sono stati benedetti l'olio dei catecumeni, l'olio degli infermi e il crisma.

Nell'omelia il Santo Padre ha sottolineato: "Il profondo legame esistente tra l'Eucaristia e il Sacerdozio ministeriale. Cristo è il Sommo Sacerdote di quella Nuova Alleanza. (…) Se la Messa in Cena Domini sottolinea il mistero dell'Eucaristia e la consegna del comandamento nuovo dell'amore, questa che stiamo celebrando, detta Messa del Crisma, sottolinea il dono del sacerdozio ministeriale".

"Tra poco rinnoveremo le promesse sacerdotali" - ha detto il Santo Padre - "rendendo grazie a Dio per il dono del nostro Sacerdozio. Ribadiremo, al tempo stesso, il fermo proposito di essere immagine sempre più fedele di Cristo, Sommo Sacerdote. Egli, Buon Pastore, ci chiama a seguire il suo esempio, e ad offrire giorno dopo giorno, la vita per la salvezza del gregge che ha affidato alle nostre cure".

"Come non ritornare" - ha esclamato il Pontefice - "con il pensiero carico di commozione, all'entusiasmo del primo 'sì', pronunciato il giorno dell'Ordinazione presbiterale? 'Eccomi!'. Abbiamo risposto a Colui che ci chiamava a lavorare per il suo Regno. (…) Veramente straordinario è il 'dono e mistero' che abbiamo ricevuto. L'esperienza quotidiana ci insegna che esso va conservato, grazie a una indefettibile adesione a Cristo, alimentata da costante preghiera. Il popolo cristiano vuole vederci anzitutto come 'uomini di preghiera'".

Alle 17:30 del pomeriggio del Giovedì Santo, Giovanni Paolo II ha anche presieduto nella Basilica di San Pietro la concelebrazione della Santa Messa "nella cena del Signore". Nel corso della Liturgia il Cardinale Joseph Ratzinger ed il Cardinale Angelo Sodano hanno compiuto il rito della lavanda dei piedi a dodici Presbiteri. Al momento della presentazione dei doni è stata affidata al Santo Padre un'offerta destinata ai bambini malati del Rwanda e del Burundi.

Il Papa ha sottolineato nell'omelia che Gesù, lavando i piedi degli Apostoli, "con un gesto che di regola spettava al servo, volle imprimere nelle menti degli Apostoli il senso di quanto sarebbe accaduto di lì a poco. Infatti, la passione e la morte costituiscono il fondamentale servizio d'amore con cui il Figlio di Dio ha liberato l'umanità dal peccato".

"Memoriale in senso pieno è dunque l'Eucaristia: il Pane e il Vino, per l'azione dello Spirito Santo, diventano realmente il Corpo e il Sangue di Cristo, che si dona per essere nutrimento dell'uomo nel suo cammino sulla terra".

"Mentre fissiamo lo sguardo su Cristo che istituisce l'Eucaristia, prendiamo nuovamente coscienza dell'importanza dei presbiteri nella Chiesa e del loro legame con il Sacramento Eucaristico. Nella Lettera che ho scritto ai Sacerdoti per questo giorno santo ho voluto ripetere che dono e mistero è il Sacramento dell'altare, dono e mistero è il Sacerdozio, entrambi scaturiti dal cuore di Cristo nel corso dell'Ultima Cena". Infine il Papa ha concluso l'omelia affermando: "Solo una Chiesa innamorata dell'Eucaristia genera, a sua volta, sante e numerose vocazioni sacerdotali. E lo fa attraverso la preghiera e la testimonianza della santità, offerta in modo speciale alle nuove generazioni".
GPII-SETTIMANA SANTA/GIOVEDÌ SANTO/… VIS 20040414 (580)

mercoledì 7 aprile 2004

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 7 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Leeds (Inghilterra), presentata dal Vescovo David Every Konstant, in conformità al canone 401, paragrafo 2, del Codice di Diritto Canonico. Gli succede il Vescovo Arthur Roche, finora Coadiutore della medesima Diocesi.

- Ha nominato il Monsignore John Cunningham, finora Vicario Generale di Paisley (Scozia), Vescovo di Galloway (superficie: 9.332; popolazione: 521.000; cattolici: 47.063; sacerdoti: 56; religiosi: 49), Scozia. Il Vescovo eletto è nato Paisley (Scozia) nel 1938 ed ha ricevuto l'ordinazione sacerdotale nel 1961. Succede al Vescovo Maurice Taylor del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della medesima Diocesi, presentata per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato i Cardinali: Julián Herranz, Javier Lozano Barragán e Stephen Fumio Hamao, Membri della Congregazione delle Cause dei Santi.
RE:NER:NA/…/… VIS 20040407 (150)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 7 APR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto in udienza il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.
AP/…/… VIS 20040407 (30)

TRIDUO PASQUALE: RIVIVIAMO GRANDE MISTERO NOSTRA SALVEZZA


CITTA' DEL VATICANO, 7 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dedicato la catechesi per l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, alle celebrazioni liturgiche del Triduo Pasquale, che ha inizio domani, e durante il quale riviviamo "il grande mistero della nostra salvezza".

Giovanni Paolo II ha ricordato che la mattina del Giovedì Santo, "in ogni Comunità diocesana il Vescovo celebra insieme col proprio presbiterio la Messa Crismale, nella quale vengono benedetti gli oli: l'olio dei catecumeni, quello dei malati e il sacro Crisma. Alla sera si fa memoria dell'Ultima Cena con l'istituzione dell'Eucaristia e del Sacerdozio". Con il gesto della "lavanda dei piedi" Gesù ci lascia come nuova legge "'mandatum novum' il suo amore". Dopo i riti della Messa in Cena Domini" - ha precisato il Papa - "i fedeli sostano in adorazione davanti all'Eucaristia sino a notte inoltrata".

"Il Venerdì Santo" - ha proseguito il Pontefice - "la Chiesa fa memoria della passione e della morte del Signore. L'assemblea cristiana è invitata a meditare sul male e il peccato che opprimono l'umanità, e sulla salvezza operata dal sacrificio redentivo di Cristo". In questo giorno "spiccano le processioni penitenziali del Venerdì Santo e il pio esercizio della 'Via Crucis', che fanno meglio interiorizzare il mistero della Croce".

Successivamente il Papa ha ricordato che: "Un grande silenzio caratterizza il Sabato Santo. Non sono, infatti, previste particolari liturgie in questo giorno di attesa e di preghiera. Nelle Chiese tutto tace, mentre i fedeli, imitando Maria, si preparano al grande evento della Risurrezione. Sul far della notte del Sabato Santo ha inizio la solenne 'Veglia Pasquale', la 'madre di tutte le veglie'". La Comunità ecclesiale ha detto ancora il Santo Padre "medita la grande promessa della definitiva liberazione dalla schiavitù del peccato e della morte".

"L'annuncio della risurrezione irrompe nel buio della notte e l'intera realtà creata si ridesta dal sonno della morte, per riconoscere la signoria di Cristo".

Il Santo Padre ha concluso la catechesi ricordando che questi giorni "sono quanto mai opportuni per rendere più viva la conversione del nostro cuore a Colui che per amore è morto per noi. Lasciamo che sia Maria, la Vergine fedele, ad accompagnarci; con Lei sostiamo nel Cenacolo e restiamo accanto a Gesù sul Calvario, per incontrarlo infine risorto il giorno di Pasqua".
AG/TRIDUO PASQUALE/… VIS 20040407 (400)

DICHIARAZIONE SALA STAMPA RELATIVA ARRESTO VESCOVO IN CINA


CITTA' DEL VATICANO, 7 APR. 2004 (VIS). A fine mattinata il Dr. Joaquín Navarro-Valls, Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha rilasciato una dichiarazione relativa all'arresto e detenzione del Vescovo Jia ZhiGuo in Cina:

"Si apprende da notizie di agenzia che un vescovo cattolico, già detenuto in passato per 20 anni, è stato nuovamente arrestato ieri dalla polizia nella Repubblica Popolare Cinese".

"Ancora una volta un membro della gerarchia cattolica viene privato della libertà personale senza fornire motivazioni giuridiche".

"Ciò non è ammissibile in uno Stato di diritto che dichiara di garantire 'la libertà di religione' e di 'rispettare e preservare i diritti umani'".
OP/ARRESTO VESCOVO CINA/NAVARRO-VALLS VIS 20040407 (120)

martedì 6 aprile 2004

LETTERA DEL SANTO PADRE AI SACERDOTI PER GIOVEDÌ SANTO 2004


CITTA' DEL VATICANO, 6 APR. 2004 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata la Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II ai Sacerdoti per il Giovedì Santo 2004, firmata dal Papa in data 28 marzo, in lingua italiana, inglese, francese, spagnola, tedesca, portoghese e polacca.

"Quest'appuntamento epistolare" - scrive il Pontefice - "che riveste una speciale dimensione di fraternità per la comune partecipazione al Sacerdozio di Cristo, si colloca nel contesto liturgico di questo giorno santo, caratterizzato da due significativi riti: la Messa del Crisma al mattino, e quella 'in Cena Domini' alla sera".

Il Santo Padre, riflettendo sulla giornata del Giovedì Santo, scrive: "Nell'Ultima Cena 'siamo nati come sacerdoti'. (…) Siamo nati dall'Eucaristia. Quanto affermiamo della Chiesa intera, che cioè 'de Eucharistia vivit', (…), possiamo ben dirlo del Sacerdozio ministeriale: esso trae origine, vive, opera e porta frutto 'de Eucharistia'". Toccando il tema definito "la 'apostolicità dell'Eucaristia'", il Papa scrive ancora: "Il Sacramento eucaristico - come quello della Riconciliazione - è stato da Cristo affidato agli Apostoli e tramandato da essi e dai loro successori di generazione in generazione". Il Santo Padre ricorda successivamente che: "L'Eucaristia, come il Sacerdozio, è un dono di Dio, 'che supera radicalmente il potere dell'assemblea'" e ribadisce che: "L'assemblea dei fedeli, (…), non è in grado da sola né di 'fare' l'Eucaristia né di 'darsi' il ministero ordinato".

Giovanni Paolo II esorta i fedeli a pregare affinché "mai manchino sacerdoti nella Chiesa", ricordando che: "Non è mai sufficiente il numero dei presbiteri (…). In alcune parti del mondo la loro scarsità si avverte oggi con maggiore urgenza (…). Altrove, grazie a Dio, si assiste ad una promettente primavera vocazionale. (…) Prima di ogni altra iniziativa vocazionale" - ribadisce Giovanni Paolo II - "è indispensabile la nostra fedeltà personale. Conta, infatti, la nostra adesione a Cristo, l'amore che nutriamo per l'Eucaristia, il fervore con cui la celebriamo, la devozione con cui l'adoriamo (…). Gesù Sommo Sacerdote continua ad invitare personalmente operai per la sua vigna, ma ha voluto aver bisogno fin dagli inizi della nostra attiva cooperazione".

Il Santo Padre invita ancora i sacerdoti a privilegiare "accanto ad altre iniziative, 'la cura dei ministranti', che costituiscono come un 'vivaio' di vocazioni sacerdotali. Il gruppo di ministranti, ben seguito da voi all'interno della comunità parrocchiale, può percorrere un valido cammino di crescita cristiana, quasi formando una sorta di pre-seminario. Educate la parrocchia, famiglia di famiglie, a vedere nei ministranti i suoi figli, come 'virgulti intorno alla mensa' di Cristo, Pane di vita".

"Avvalendovi della collaborazione delle famiglie più sensibili e dei catechisti," - il Papa esorta ancora i sacerdoti - "seguite con premurosa sollecitudine il gruppo dei ministranti perché, attraverso il servizio all'altare, ciascuno di essi impari ad amare sempre più il Signore Gesù, lo riconosca realmente presente nell'Eucaristia, gusti la bellezza della liturgia. Tutte le iniziative per i ministranti organizzate a livello diocesano o di zone pastorali vanno promosse e incoraggiate, sempre tenendo conto delle diverse fasce dì età".

"Ed infine, non dimenticate" - conclude il Pontefice - "che i primi 'apostoli' di Gesù Sommo Sacerdote siete voi: la vostra testimonianza conta più di qualunque altro mezzo e sussidio. Nella regolarità delle celebrazioni domenicali e feriali, i ministranti incontrano voi, nelle vostre mani vedono 'farsi' l'Eucaristia, sul vostro volto leggono il riflesso del Mistero, nel vostro cuore intuiscono la chiamata di un amore più grande. Siate per loro padri, maestri e testimoni di pietà eucaristica e di santità di vita!".

Il testo integrale della Lettera di Giovanni Paolo II ai Sacerdoti può essere consultata selezionando il documento allegato.
GPII-LETTERA AI SACERDOTI/GIOVEDÌ SANTO 2004/… VIS 20040406 (560)

SACERDOTI FEDELI PROPRIA VOCAZIONE ESEMPIO PER I GIOVANI


CITTA' DEL VATICANO, 6 APR. 2004 (VIS). Questa mattina si è svolta la Conferenza Stampa di presentazione della Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II ai Sacerdoti per il Giovedì Santo 2004, presieduta dal Cardinale Darío Castrillón Hoyos, Prefetto della Congregazione per il Clero e dall'Arcivescovo Csaba Ternyak, Segretario della medesima Congregazione.

Il Cardinale Castrillón ha detto di voler porre in risalto tre aspetti del contenuto della Lettera: "Innanzitutto l'intima connessione del sacramento dell'Eucaristia con il sacerdozio ordinato. (…) In secondo luogo, Giovanni Paolo II, sottolinea la sacralità e pertanto la insostituibilità del ministero ordinato". A tale riguardo il Porporato ha sottolineato che: "La fede ci fa scoprire che Cristo è presente nel sacerdote per significare al mondo che la riconciliazione operata per mezzo Suo sulla Croce, di cui l'Eucaristia è il frutto, non è un atto circoscritto a un tempo e un luogo determinati, trascende le categorie del divenire umano e si prolunga continuamente nel tempo fino a quando, giunta l'ultima ora della storia, Cristo stesso ritornerà".

Il terzo aspetto, ha rilevato ancora il Cardinale Castrillón, è "la pastorale vocazionale". La preghiera per le vocazioni "deve essere anche accompagnata dall'azione pastorale, volta a far comprendere che la vita è vocazione e che Dio chiama alcuni a seguirlo più da vicino, nella comunione con Lui e nel dono di sé. Perciò" - ha proseguito il Cardinale - "le famiglie cristiane hanno una grande ed insostituibile missione e responsabilità riguardo alle vocazioni e, soprattutto per mezzo delle Parrocchie, vanno aiutate a corrispondervi in maniera consapevole e generosa".

Riferendosi al numero totale del clero nel mondo (inclusi anche i Vescovi e i Diaconi), l'Arcivescovo Ternyak ha precisato che alla fine del 2001, il numero totale era di 439.850, mentre nel 1961 era di 406.509 ed inoltre che il 14% delle parrocchie attuali (216.736 alla fine del 2001) sono state create negli ultimi trenta anni.

"È necessario" - ha affermato l'Arcivescovo Ternyak - "rivolgersi direttamente ai giovani, per proporre la bellezza del sacerdozio cattolico, vissuto da un cuore pieno di amore per Dio e per gli altri, e da uomini che consacrano gioiosamente la propria libertà e il proprio essere al servizio dei fratelli. Uno degli strumenti fondamentali della pastorale vocazionale sono i sacerdoti stessi, con la loro fedeltà alla propria vocazione e con il loro entusiasmo nell'esercizio del ministero. Uomini innamorati dell'Eucaristia, che possono far riscoprire ai giovani l'ardore di una vocazione d'identificazione ontologica con il Cristo, che si dona per la salvezza di tutti e che, nell'Eucaristia, si fa dono".

Al termine della Conferenza Stampa il Cardinale Castrillón ha annunciato che l'ottobre prossimo è in programma un Congresso Mondiale a Malta, dal titolo: "Sacerdoti, forgiatori di santi del terzo millennio".
…/LETTERA SACERDOTI/CASTRILLÓN:TERNYAK VIS 20040406 (450)

lunedì 5 aprile 2004

AI GIOVANI: NON ABBIATE PAURA DI ANDARE CONTROCORRENTE

CITTA' DEL VATICANO, 4 APR. 2004 (VIS). Questa mattina in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha presieduto la solenne Celebrazione Eucaristica della Domenica delle Palme e della Passione del Signore, alla quale hanno partecipato 30.000 fedeli. Prima della celebrazione, Giovanni Paolo II ha benedetto le palme e gli ulivi.

Il Papa ha ricordato nell'omelia che: "Nel clima di gioia, velato di tristezza, che caratterizza la Domenica delle Palme, celebriamo la XIX Giornata Mondiale della Gioventù. Quest'anno essa ha per tema 'Vogliamo vedere Gesù'".

"Sulla Croce Gesù muore per ciascuno e ciascuna di noi." - ha ribadito il Santo Padre - "La Croce è, pertanto, il segno più grande e più eloquente del suo amore misericordioso, l'unico segno di salvezza per ogni generazione e per l'intera umanità".

Ricordando la consegna ai giovani, venti anni or sono, al termine dell'Anno Santo della Redenzione, della "grande Croce di quel Giubileo", il Papa ha affermato: "Da allora la Croce continua ad attraversare numerosi Paesi, in preparazione alle Giornate Mondiali della Gioventù. Durante i suoi pellegrinaggi ha percorso i Continenti: come fiaccola passata di mano in mano, è stata trasportata di Paese in Paese: è diventata il segno luminoso della fiducia che anima le giovani generazioni del terzo millennio".

"Cari giovani" - ha detto ancora il Pontefice alle migliaia di giovani italiani e degli altri paesi del mondo presenti in Piazza San Pietro, nella ricorrenza di questo ventesimo anniversario - "lasciate che rinnovi a voi la stessa consegna di allora: 'Affido a voi la Croce di Cristo! Portatela nel mondo come segno dell'amore del Signore Gesù per l'umanità, e annunciate a tutti che solo in Cristo morto e risorto c'è salvezza e redenzione'".

"Certamente il messaggio che la Croce comunica" - ha proseguito il Pontefice - "non è facile da comprendere nella nostra epoca, in cui il benessere materiale e le comodità sono proposti e ricercati come valori prioritari. Ma voi, cari giovani, non abbiate paura di proclamare in ogni circostanza il Vangelo della Croce. Non abbiate paura di andare controcorrente!".

Durante la celebrazione è stato ricordato inoltre il conflitto che insanguina il Medio Oriente, e si è pregato per la città santa di Gerusalemme, affinché "il Signore le conceda la pace, porti alla riconciliazione i cristiani che la abitano, la renda luogo di incontro e di dialogo fra i credenti nell'unico Dio". Si è pregato anche in lingua araba per tutti i giovani che sperano in un mondo più abitabile.

Al termine della Celebrazione Eucaristica e prima della recita dell'Angelus, il Santo Padre ha salutato, in tedesco, i giovani che hanno partecipato, alla Porta di Brandenburgo, alla Celebrazione Liturgica presieduta dal Cardinale Georg Maximilian Sterzinksy, Arcivescovo di Berlino, per accogliere la Croce delle Giornate Mondiali della Gioventù. "La Croce" - ha detto il Papa - "partirà ora per attraversare il vostro Paese e per giungere infine a Colonia, dove nell'agosto 2005 si celebrerà la XX Giornata Mondiale della Gioventù. Incoraggio l'intera Chiesa che è in Germania a mobilitarsi per questo grande appuntamento".
HML/DOMENICA PALME:GMG/… VIS 20040404 (500)

domenica 4 aprile 2004

IN MEMORIAM


CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2004 (VIS). Di seguito riportiamo i dati dei Presuli deceduti delle scorse settimane:

- Il Vescovo Rafael Caro Bellido, emerito di Jerez de la Frontera (Spagna), il 16 marzo, all'età di 80 anni.

- Il Vescovo Miguel D'Aversa, S.D.B., emerito di Humaitá (Brasile), il 20 marzo, all'età di 88 anni.

- L'Arcivescovo Ricardo Duran Flórez, S.I., Vescovo emerito di Callao (Perù), il 19 marzo, all'età di 86 anni.

- L'Arcivescovo Luis Aníbal Rodríguez Pardo, emerito di Santa Cruz de la Sierra (Bolivia), il 26 marzo, all'età di 89 anni.

- L'Arcivescovo Joakim Segedi, Ausiliare emerito di Krizevci (Croazia), il 20 marzo, all'età di 99 anni.

- Il Vescovo Kenneth Edward Untener, di Saginaw (Stati Uniti d'America), il 27 marzo, all'età di 66 anni.
…/DECEDUTI/… VIS 20040404 (130)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Membri del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, l'Arcivescovo Giovanni Lajolo, Segretario della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato; l'Arcivescovo J. Michael Miller, Segretario della Congregazione per l'Educazione Cattolica ed il Vescovo Josef Clemens, Segretario del Pontificio Consiglio per i Laici.

Sabato 3 aprile è stato reso noto che il Santo Padre:

- Ha accettato la rinuncia al governo pastorale dell'Arcidiocesi di Wroclaw (Polonia), presentata dal Cardinale Henryk Roman Gulbinowicz, per raggiunti limiti d'età.

- Ha nominato il Vescovo Marian Golebiewski, finora Vescovo di Koszalin-Kolobrzeg (Polonia), Arcivescovo di Wroclaw (superficie: 11.490; popolazione: 1.580.000; cattolici: 1.470.100; sacerdoti: 1.134; religiosi: 1.844), Polonia.

- Ha nominato il Vescovo François-Xavier Yombandje, finora Vescovo di Kaga-Bondoro ed Amministratore Apostolico "Sede vacante et ad nutum Sanctae Sedis" della medesima Diocesi (Repubblica Centroafricana), Vescovo di Bossangoa (superficie: 62.420; popolazione: 498.458; cattolici: 124.615; sacerdoti: 34; religiosi: 56), Repubblica Centroafricana.

- Ha nominato il Reverendo Juan Ignacio Arrieta Ochoa de Chinchetru Canonista del Tribunale della Penitenzieria Apostolica.

- Ha nominato il Padre Ubaldo Todeschini, O.S.M., Consigliere del Tribunale della Penitenzieria Apostolica.

- Ha nominato il Cardinale Franciszek Macharski, Arcivescovo di Kraków (Polonia), Suo Inviato Speciale alle celebrazioni del 50° anniversario della consacrazione della Basilica di Lisieux (Francia), che avrà luogo l'11 luglio 2004.
RE:NER:NA/…/… VIS 20040404 (230)

UDIENZE


CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2004 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto questa mattina in udienze separate:

- Il Signor Abel Pacheco de la Espriella, Presidente della Repubblica di Costa Rica, e Seguito.

- Il Cardinale Jean-Marie Lustiger, Arcivescovo di Parigi (Francia).

Sabato 3 aprile il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Cardinale Audrys Juozas Backis, Arcivescovo di Vilnius (Lituania).

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.

- L'Arcivescovo Nikola Eterovic, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi.
AP/…/… VIS 20040404 (90)

LIBERTÀ RELIGIOSA E PARTECIPAZIONE VITA PUBBLICA


CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2004 (VIS). L'Arcivescovo Silvano Tomasi, C.S., Osservatore Permanente della Santa Sede presso l'Ufficio delle Nazioni Unite ed Istituzioni Specializzate a Ginevra, partecipa alla LX Sessione della Commissione dei Diritti Umani, in corso a Ginevra dal 15 marzo al 23 aprile. Il 1° aprile, l'Osservatore Permanente ha preso la parola dinanzi all'Assemblea riguardo ai diritti civili e politici e all'intolleranza religiosa.

Sul problema della libertà religiosa e sul ruolo della religione nella società, il Nunzio ha ricordato che la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani promuove la libertà religiosa ed ha ribadito, citando l'Articolo 18: "'Ogni individuo ha il diritto alla libertà di pensiero, coscienza e di religione", che tale diritto "ha una connotazione individuale ed istituzionale. (…) Gli strumenti giuridici internazionali (…) hanno costantemente affermato il valore e l'importanza della libertà religiosa, fornendo strumenti di salvaguardia contro la discriminazione dei credenti di tutte le religioni".

"Purtroppo" - ha affermato l'Arcivescovo Tomasi - "la libertà religiosa continua ad essere violata in diversi luoghi. Attualmente abbiamo potuto constatare come gruppi non governativi si siano arrogati l'iniziativa di discriminare e di usare la violenza contro minoranze religiose, in molti casi nell'immunità più completa. Luoghi di culto e cimiteri vengono incendiati, devastati e profanati; i credenti vengono minacciati, assaliti e perfino uccisi, e i loro leader diventano bersaglio della discriminazione".

L'Arcivescovo Tomasi ha proseguito affermando che: "L'emergere di una sottile forma di intolleranza religiosa si oppone al diritto della religione di parlare pubblicamente su questioni concernenti forme di comportamento che vanno contro i principi di natura etica e religiosa. Mentre occorre rispettare un sano concetto della natura secolare dello Stato, bisogna parimenti riconoscere il ruolo positivo dei credenti nella vita pubblica. Ciò corrisponde fra l'altro, alle esigenze di un sano pluralismo e contribuisce all'edificazione di un'autentica democrazia".
DELSS/LIBERTÀ RELIGIOSA/GINEVRA:ONU:TOMASI VIS 20040404 (320)

COSTA RICA: SOCIETÀ GIUSTA, SOLIDALE E PACIFICA


CITTA' DEL VATICANO, 5 APR. 2004 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto il Signor Abel Pacheco de la Espriella, Presidente della Repubblica del Costa Rica, al quale ha espresso soddisfazione per "la collaborazione esistente fra la Chiesa e le Autorità del Paese".

Auspicando che il popolo del Costa Rica "continui ad avanzare nel cammino intrapreso sulle solide basi di una società giusta, responsabile e pacifica", Giovanni Paolo II ha rinnovato i suoi voti "per un progresso spirituale e materiale del popolo costaricano, per la sua convivenza in concordia e libertà".
AC/COSTA RICA/PACHECO VIS 20040404 (100)
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