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Il Vatican Information Service (VIS), istituito nell'ambito della Sala Stampa della Santa Sede, è un bollettino telematico che diffonde notizie relative all'attività magistrale e pastorale del Santo Padre e della Curia Romana...

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martedì 17 giugno 2003

EVANGELIZZAZIONE: MISSIONE ESSENZIALE DELLA CHIESA


CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ricevuto i Presuli della Conferenza dei Vescovi del Burkina Faso e del Niger, al termine della Visita "ad Limina Apostolorum".

All'inizio del suo discorso, pronunciato in lingua francese, il Santo Padre ha espresso la sua preoccupazione relativa allo "sviluppo duraturo ed integrale delle popolazioni" e alla lotta quotidiana "per sopravvivere" causata dalle "condizioni climatiche difficili della regione del Sahel e dalla desertificazione", che, ha affermato, condannano le popolazioni alla "povertà endemica che genera precarietà e disperazione". Per tutto ciò il Papa ha lanciato un appello alla Comunità internazionale perché aiuti questi popoli a vivere "il futuro con più serenità".

"Nonostante le difficoltà legate alla precarietà della vita delle popolazioni locali" - ha proseguito il Papa - "la vitalità missionaria delle vostre Chiese diocesane ha potuto esprimersi in molteplici modi. Rendo grazie con voi per le celebrazioni che hanno commemorato il centenario dell'evangelizzazione del Burkina Faso".

Il Santo Padre ha ribadito che: "Evangelizzare è una missione essenziale della Chiesa. L'annuncio del Vangelo non può realizzarsi pienamente senza il contributo di tutti i credenti". Ricordando le parole dell'Esortazione Apostolica "Ecclesia in Africa", il Papa ha detto che: "L'inculturazione è una priorità e un'urgenza nella vita delle Chiese particolari" e rivolgendosi ai Vescovi ha detto loro che: "La pastorale dell'inculturazione che avete messo in opera nelle vostre Diocesi porta frutti, in particolare nella vita e nella testimonianza delle comunità cristiane di base".

Riferendosi ai fedeli laici, il Papa ha esortato i Vescovi africani affinché li aiutino "a prendere coscienza sempre più viva del loro ruolo nella Chiesa e ad onorare così la loro missione di battezzati e di confermati".

Ribadendo che "la famiglia cristiana è chiamata ad essere una cellula potente di testimonianza cristiana", Giovanni Paolo II ha ricordato "la testimonianza offerta da numerose famiglie che vivono in modo eroico la fedeltà al sacramento del matrimonio cristiano, nel contesto di una legislazione civile o di costumi tradizionali poco favorevoli al matrimonio monogamo. Poiché minacce pesano oggi sulla famiglia africana e sulle sue fondamenta, vi esorto a promuovere la dignità del matrimonio cristiano".

Successivamente, il Papa ha parlato delle difficoltà incontrate dai sacerdoti nel seguire e formare le comunità cristiane, ed ha citato a questo proposito "l'allontanamento delle parrocchie, le infrastrutture stradali poco sviluppate e l'esiguo numero di operatori apostolici". "Li ringrazio" - ha detto il Pontefice - "per la loro generosità nel servire Cristo e la sua Chiesa e so fino a che punto voi vi preoccupate, con i mezzi di cui disponete, di procurare loro tutti ciò che è necessario alla loro salute spirituale e alle loro necessità materiali". Infine il Papa ha invitato i Presuli "a manifestare (…) come già fate, la solidarietà delle vostre Chiese locali ai paesi vicini, che mancano sovente di pastori, inviando loro sacerdoti e laici missionari".

In merito alla formazione dei candidati al sacerdozio, il Papa ha sottolineato l'importanza di una "vera formazione spirituale, intellettuale e pastorale, indispensabile all'esercizio del ministero presbiterale, che deve essere associata ad una solida formazione umana e culturale. È particolarmente importante insistere sulla maturazione affettiva dei candidati, necessaria a quanti sono chiamati al celibato".

Infine il Santo Padre ha ricordato che nei paesi d'origine dei Vescovi "le comunità cristiane vivono in società caratterizzate dalla predominanza dell'Islam e dei valori ad esso propri. Mi rallegro che, come mi avete riferito, i rapporti dei cattolici con i credenti dell'Islam siano generalmente improntati al rispetto, alla stima e alla convivenza". Il Papa ha invitato i Vescovi a "coltivare questo dialogo (…) affinché sia bandita la paura dell'altro, originata spesso dalla profonda ignoranza dei valori religiosi che l'animano".

Giovanni Paolo II ha preso congedo dai Presuli del Burkina Faso e del Niger auspicando che: "Di fronte allo scandalo della povertà e dell'ingiustizia, (…) la Chiesa continui a svolgere la sua missione profetica e ad essere la voce di chi non ha voce, affinché dappertutto la dignità umana sia riconosciuta ad ogni persona e siano promosse tutte le iniziative volte a sviluppare e nobilitare l'uomo nella sua esistenza spirituale e materiale".
AL/…/BURKINA FASO-NIGER VIS 20030617 (680)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 17 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate quattro Presuli della Conferenza Episcopale del Burkina Faso e del Niger, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- Il Vescovo Thomas Kaboré, di Kaya (Burkina Faso).

- Il Vescovo Joseph Sama, di Nouna (Burkina Faso).

- Il Vescovo Michel-Christian Cartatéguy, S.M.A., di Niamey (Niger)

- Il Vescovo Ambroise Ouédraogo, di Maradi (Niger).
AL/…/… VIS 20030617 (80)

lunedì 16 giugno 2003

"GRAVE OFFESA A DIO" IL DOVER FUGGIRE DALLA PROPRIA TERRA


CITTA' DEL VATICANO, 15 GIU. 2003 (VIS). Alle 12:00 di questa mattina, il Santo Padre Giovanni Paolo II si è affacciato alla finestra del suo studio nel Palazzo Apostolico Vaticano e rivolgendosi ai fedeli convenuti in Piazza San Pietro, ha ricordato che oggi si celebra la solennità della Santissima Trinità e che il prossimo 20 giugno si celebrerà la Giornata Mondiale del Rifugiato.

Nelle parole di introduzione all'Angelus il Papa ha detto: "L'Unità e la Trinità di Dio è il primo mistero della fede cattolica. Ad esso giungiamo al termine di tutto il cammino della rivelazione, che si è compiuto in Gesù: nella sua Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione. Dalla cima della 'santa montagna' che è Cristo, si contempla l'orizzonte primo ed ultimo dell'universo e della storia: l'Amore di Dio, Padre e Figlio e Spirito Santo".

"Dio non è solitudine, ma perfetta comunione." - ha proseguito il Santo Padre -Dall'essere Dio comunione deriva la vocazione dell'intera umanità a formare un'unica grande famiglia, in cui le diverse razze e culture si incontrano e si arricchiscono reciprocamente".

Riferendosi alla celebrazione venerdì prossimo, 20 giugno, della Giornata Mondiale del Rifugiato, il Papa ha detto: "Alla luce di questo universale orizzonte di comunione, risalta come grave offesa a Dio e all'uomo ogni situazione in cui persone o gruppi umani sono costretti a fuggire dalla propria terra per cercare rifugio altrove".

Inoltre il Papa ha sottolineato che: "Nel mondo quasi la metà dei rifugiati sono bambini e ragazzi. Molti di essi non frequentano la scuola, mancano di beni essenziali, vivono in campi-profughi o, addirittura, in detenzione. Il dramma dei rifugiati chiede alla comunità internazionale di impegnarsi a curare non solo i sintomi, ma prima di tutto le cause del problema: a prevenire, cioè, i conflitti promuovendo la giustizia e la solidarietà in ogni ambito della famiglia umana".
ANG/TRINITÀ:RIFUGIATI/… VIS 20030616 (320)

INVIATO SPECIALE TRASLAZIONE RELIQUIE BEATO TEODOR ROMZHA


CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina è stata pubblicata la Lettera, redatta in latino e datata 21 maggio, con la quale il Santo Padre Giovanni Paolo II nomina il Cardinale Jozef Tomko, Inviato Speciale alla cerimonia di traslazione delle reliquie del Beato Vescovo Teodor Romzha, da Budapest alla Cattedrale di Uzhorod (Ucraina), che avrà luogo nella città ucraina, il 28 giugno prossimo.

Accompagnerà il Cardinale Tomko, Presidente del Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali, una Missione composta dal Monsignore Tymon Tytys Chmielecki, Segretario di Nunziatura a Kyiv; il Padre Pavlo Sabov, Parroco delle due parrocchie del distretto di Uzhorod, Strypa e Jarok ed il Sacerdote Andrij Vaskov, in servizio pastorale presso la Cattedrale di Uzhorod.
GPII-LETTERA/INVIATO SPECIALE/UCRAINA:TOMKO VIS 20030616 (120)

OPERA INFANZIA MISSIONARIA: BAMBINI AIUTANO BAMBINI


CITTA' DEL VATICANO, 14 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina nell'Aula Paolo VI, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dato il benvenuto ad 8.000 bambini della Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria, che quest'anno celebra il 160° anniversario di fondazione ad opera del Vescovo Charles de Forbin-Janson, di Nancy (Francia), accompagnati da sacerdoti ed animatori e dal Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

La Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria, uno dei quattro organismi delle Pontificie Opere Missionarie, ha come obiettivo, come ha detto il Papa, che "I bambini aiutano i bambini". La Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria assiste in tutto il mondo più di un miliardo di bambini - dei quali 300.000 cattolici - nelle sue principali attività di formazione missionaria, organizzazione e cooperazione. Gli altri organismi delle Pontificie Opere Missionarie sono la Pontificia Opera Missionaria della Propagazione della Fede, la Pontificia Opera Missionaria di San Pietro Apostolo e la Pontificia Unione Missionaria.

Nel suo discorso ai bambini, il Santo Padre ha affermato: "Nei vostri cuori e sulle vostre labbra Dio pone una piccola parola, che nella Bibbia è tanto importante: 'eccomi'. La pronunciò il Figlio di Dio quando venne nel mondo e la sua vita fu tutto un rispondere prontamente 'eccomi' al Padre celeste. 'Eccomi' fu la risposta della Vergine Maria all'Angelo che le recava l'annuncio di Dio. (…) 'Eccomi' dovete imparare a rispondere pure voi, cari piccoli missionari".

Il Santo Padre ha proseguito con queste parole: "Bello è considerare la Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria come un immenso coro, formato da bambini di tutto il mondo, che cantano insieme il loro 'eccomi' a Dio con la preghiera, con il loro entusiasmo e con l'impegno concreto!".

"Certo, sono sopravvenuti grandi e profondi mutamenti nell'umanità" - ha detto ancora il Papa - "dalla metà del secolo XIX ad oggi. Nel cosiddetto 'nord' del mondo le condizioni di vita dell'infanzia sono migliorate, ma lo sviluppo economico e sociale non è stato sempre accompagnato da quello umano in senso pieno. Si è registrata una perdita di valori e a pagarne il prezzo più alto sono spesso proprio i più piccoli, senza dire poi che pure nelle nazioni sviluppate permangono aree di grande povertà".

Infine il Papa ha aggiunto che: "Nel 'sud' del Pianeta, il grido di milioni di bambini, condannati a morire per fame e per malattie connesse alla povertà, si è fatto più straziante e interpella tutti".

"Cari bambini dell'Infanzia Missionaria!" - ha concluso il Pontefice - "Voi siete i primi a rispondere a questo appello. Voi formate una catena di solidarietà attraverso i cinque Continenti e offrite la possibilità anche ai più poveri di 'dare', e ai più ricchi di 'ricevere' donando".
AC/SANTA INFANZIA/SEPE VIS 20030616 (450)

IMPEGNO MISSIONARIO IN SINTONIA CON I LEGITTIMI PASTORI


CITTA' DEL VATICANO, 16 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina il Santo Padre ha ricevuto nella Sala Clementina i partecipanti al Capitolo Generale dell'Ordine dei Frati Minori, in corso dal 25 maggio al 21 giugno ad Assisi (Italia), accompagnati dal nuovo Ministro Generale, Padre José Rodríguez Carballo.

Il Santo Padre Giovanni Paolo II ha ribadito l'urgenza della "nuova evangelizzazione" all'inizio del terzo millennio ed ha affermato: "Quest'impegno missionario risulterà fruttuoso nella misura in cui sarà svolto in sintonia con i legittimi Pastori, ai quali il Signore ha affidato la responsabilità del suo gregge. Rilevo con favore, a questo riguardo, gli sforzi compiuti per superare difficoltà da tempo esistenti in alcuni territori. Auspico di cuore che, grazie al contributo di tutti, si realizzi pienamente quell'intesa con l'Autorità diocesana che fu richiesta dal mio venerato Predecessore Papa Paolo VI e che si rivela indispensabile per un'efficace opera di evangelizzazione".

"Tendete alla santità!" - ha esclamato il Papa - "Ecco una vera urgenza pastorale per il nostro tempo. (…) Per aiutare gli altri a cercare Dio al di sopra di tutto, occorre che voi per primi, carissimi Fratelli, vi impegniate in questa ardua ma esaltante ascesi personale e comunitaria, trovando nella vostra Regola e nelle vostre Costituzioni 'un itinerario di sequela, qualificato da uno carisma autenticato dalla Chiesa'".

Il Papa ha espresso l'auspicio che i lavori del Capitolo possano "contribuire a far crescere quello spirito di umile ascolto di Dio e di filiale adesione alle direttive dei Pastori della Chiesa che deve contraddistinguere i Frati Minori. Vi assistano San Francesco e i Santi Protettori dell'Ordine".
AC/…/FRATI MINORI VIS 20030616 (260)

NON C'È PACE SENZA GIUSTIZIA NON C'È GIUSTIZIA SENZA PERDONO


CITTA' DEL VATICANO, 15 GIU. 2003 (VIS). Dopo la recita dell'Angelus, alle 12:00 di questa mattina, con i fedeli convenuti in Piazza San Pietro, il Santo Padre, riferendosi agli ultimi avvenimenti, ha detto: "Ancora una volta, vi sono stati giorni di sangue e di morte per gli abitanti della Terra Santa, entrati in un vortice senza fine di violenza e di rappresaglie".

Ripetendo l'appello già molte volte rivolto in passato, il Papa ha detto: "Non c'è pace senza giustizia, non c'è giustizia senza perdono'. Lo ricordo di nuovo oggi con accresciuto convincimento, rivolgendomi a tutti gli abitanti della Terra Santa. Esorto poi, la comunità internazionale a non stancarsi di aiutare israeliani e palestinesi a ritrovare il senso dell'uomo e della fraternità per tessere assieme il loro futuro".

Nei saluti rivolti ai pellegrini nelle diverse lingue, il Santo Padre ha ricordato che: "Alle ore 19:00 di giovedì prossimo, solennità del Corpus Domini, sul sagrato della Basilica di San Giovanni in Laterano presiederò la Messa, cui seguirà la tradizionale processione fino a Santa Maria Maggiore. Invito tutti a partecipare numerosi a tale celebrazione, per esprimere insieme la fede in Cristo, vivo e presente nell'Eucaristia".
ANG/APPELLO TERRA SANTA/… VIS 20030616 (210)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 16 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato:

- Capo Ufficio per l'Islamismo nel Pontificio Consiglio per il Dialogo Inter-Religioso, il Monsignor Khaled Akasheh, finora Aiutante di Studio del medesimo Dicastero.

- Il Monsignore Robert Zollitsch, finora Canonico del Capitolo Metropolitano di Freiburg e Direttore del Dipartimento per il personale nella Curia Arcidiocesana, Arcivescovo Metropolita di Freiburg im Breisgau (superficie: 16.229; popolazione: 4.600.000; cattolici: 2.124.834; sacerdoti: 1.325; religiosi: 2.610; diaconi permanenti: 185), Repubblica Federale di Germania. L'Arcivescovo eletto è nato a Filipovo (Croazia) nel 1938 ed è stato ordinato sacerdote nel 1965.
NA:NER/…/AKASHEH:ZOLLITSCH VIS 20030616 (100)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 16 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha ricevuto oggi in udienze separate:

- L'Arcivescovo Faustino Sainz Muñoz, Nunzio Apostolico presso le Comunità Europee.

- L'Arcivescovo Luigi Ventura, Nunzio Apostolico in Canada.

- L'Arcivescovo Giuseppe De Andrea, Nunzio Apostolico in Kuwait, in Bahrain e in Yemen e Delegato Apostolico nella Penisola Arabica.

- L'Arcivescovo Diarmuid Martin, Coadiutore di Dublin (Irlanda).

Sabato 14 giugno il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Burkina Faso, in Visita "ad Limina Apostolorum".

- Il Vescovo Jean-Baptiste Somé, di Diébougou.

- Il Vescovo Zéphyrin Toé, di Dédougou.

- Il Vescovo Basile Tapsoba, di Koudougou.

- Il Vescovo Paul Ouédraogo, di Fada N'Gourma

- Il Cardinale Crescenzio Sepe, Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli.

- Il Cardinale Giovanni Battista Re, Prefetto della Congregazione per i Vescovi.
AP:AL/…/… VIS 20030616 (150)

venerdì 13 giugno 2003

PROGRAMMA DI VIAGGIO DEL PAPA IN BOSNIA-ERZEGOVINA


CITTA' DEL VATICANO, 13 GIU. 2003 (VIS). Oggi, è stato reso pubblico il programma del Viaggio Apostolico che il Santo Padre Giovanni Paolo II compirà in Bosnia ed Erzegovina, il prossimo 22 giugno, per la Beatificazione del Servo di Dio Ivan Merz.

Il Santo Padre partirà da Roma alle 8:15 e arriverà all'aeroporto internazionale di Banja Luka alle 9:40. Dopo la cerimonia di benvenuto, incontrerà la presidenza collegiale della nazione. Alle 11:30, celebrerà la Santa Messa e procederà alla Beatificazione del Servo di Dio Ivan Merz, sul terreno antistante il Convento della Santissima Trinità dell'Ordine dei Frati Minori, sulla collina di Petricevac. Infine pronuncerà alcune parole prima della recitazione dell'Angelus.

Alle 14:30, nel Vescovado di Banja Luka il Papa incontrerà i Vescovi della Bosnia ed Erzegovina ed i Cardinali e Vescovi del seguito ed alle 17:30, nella medesima sede, riceverà il Presidente della Repubblica Serba e il Presidente della Federazione della Bosnia ed Erzegovina. Mezz'ora più tardi, incontrerà il Consiglio Inter-Religioso della nazione. Alle 18:30, si recherà nella Cattedrale cattolica di Banja Luka per una visita privata. Alle 19:15, dopo la cerimonia di congedo all'aeroporto, il Papa ripartirà per Roma, dove l'arrivo è previsto verso le 21:00.
GPII-PROGRAMMA/VIAGGIO BOSNIA-ERZEGOVINA/… VIS 20030613 (200)

LA TESTIMONIANZA DI TANTE FAMIGLIE CRISTIANE


CITTA' DEL VATICANO, 13 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre ha ricevuto i partecipanti al IV Convegno dei Presidenti delle Commissioni Episcopali per la famiglia e per la vita dell'Europa, che riflettono sul tema: "Sfide e possibilità all'inizio del terzo millennio".

Giovanni Paolo II ha fatto notare che oggi è "l'identità propria della famiglia" ad essere minacciata. "Smarrire la dimensione 'umana' nella vita familiare" - ha detto - "conduce a mettere in discussione la radice antropologica della famiglia come comunione di persone" e sorgono "alternative fallaci che non riconoscono la famiglia come un bene prezioso e necessario per il tessuto sociale".

"Nell'Europa dei nostri giorni" - ha continuato il Santo Padre - "l'istituto familiare soffre di una preoccupante fragilità". Il Papa ha sottolineato che "tante famiglie cristiane offrono una consolante testimonianza ecclesiale e sociale: esse vivono questa donazione reciproca nell'amore coniugale e familiare in modo ammirevole, superando difficoltà e avversità. Proprio da questa donazione totale scaturisce la felicità della coppia, quando essa si mantiene fedele all'amore coniugale sino alla morte e si apre fiduciosa al dono della vita".

Il Papa ha fatto notare che nelle attuali società europee si "diffondono mentalità favorevoli al divorzio, alla contraccezione e all'aborto, negando di fatto l'autentico sentimento dell'amore e attentando in definitiva alla vita umana, non riconoscendo il pieno diritto alla vita dell'essere umano".

Giovanni Paolo II ha continuato affermando che nonostante gli attacchi contro la famiglia e la vita, "grazie a Dio sono molto numerose le famiglie che restano fedeli, nonostante le difficoltà, alla loro vocazione umana e cristiana. (…) Crescono i movimenti a favore della famiglia e per la vita; si consolidano e costituiscono una nuova coscienza sociale. Sì, innumerevoli sono le risorse della famiglia!"

Il Santo Padre ha rinnovato il suo invito "ai responsabili dei popoli e ai legislatori, perché assumano appieno i loro impegni a difesa della famiglia e favoriscano la cultura della vita. Ricorre quest'anno il decimo anniversario della pubblicazione, da parte della Santa Sede, della Carta dei Diritti della Famiglia. (…) Auspico" - ha concluso il Papa - "che quest'importante documento continui ad essere di valido sostegno e orientamento per quanti, a vario titolo, rivestono compiti e responsabilità sociali e politiche".
AC/FAMIGLIA:VITA/… VIS 20030613 (360)

ALTRI ATTI PONTIFICI


CITTA' DEL VATICANO, 13 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha nominato Don Roman Casanova Casanova Vescovo di Vic (superficie 3.964; popolazione 357.641; cattolici 353.362, sacerdoti 231; religiosi 751, diaconi permanenti 7) Spagna. Il Vescovo eletto è nato nel 1956 a Deltebre (Spagna), è stato ordinato sacerdote nel 1981 e finora è stato parroco nella diocesi di Tortosa. Succede al Vescovo Josep Maria Guix Ferreres, del quale il Santo Padre ha accettato la rinuncia per raggiunti limiti di età.
NER:RE/…/CASANOVA:GUIX VIS 20030613 (80)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 13 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Quattro Presuli della Conferenza Episcopale di Burkina Faso, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Anselme Titianma Sanon, di Bobo-Dioulasso.

- Il Vescovo Philippe Ouedraogo, di Ouahigouya.

- Il Vescovo Wenceslas Compaoré, di Manga.

- Il Vescovo Lucas Kalfa Sanon, di Banfora.

- Il Cardinale Francis Arinze, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.

E' previsto che nel pomeriggio il Santo Padre riceva il Cardinale Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede.
AP:AL/…/… VIS 20030613 (90)

CORSI ESTIVI SPECOLA VATICANA A CASTELGANDOLFO


CITTA' DEL VATICANO, 13 GIU. 2003 (VIS). Il Nono Corso Estivo di Astronomia e Astrofisica della Specola Vaticana si svolgerà presso la sede della Specola Vaticana nella Residenza Estiva di Castelgandolfo, dal 15 giugno all'11 luglio. Il tema scelto è: "Osservazioni e comprensione teorica dell'evoluzione galattica: dall'universo locale all'universo lontano".

Secondo quanto riportato dal Comunicato dell'Osservatorio, 26 giovani studiosi provenienti da 20 nazioni saranno a Roma per la sessione estiva 2003. La selezione delle oltre 200 domande di partecipazione è stata curata dai docenti del corso e dal Direttore dell'Osservatorio, Padre George V. Coyne, S.J.

Il Vaticano offre, per i quindici studiosi provenienti da nazioni in via di sviluppo, borse di studio che coprono almeno il 75% dei costi totali del corso, viaggio, vitto e alloggio compresi. Obiettivo del corso è quello di aiutare i giovani, all'inizio del programma di studi superiori, a sviluppare la loro carriera nel campo della ricerca, che si gioverà di scambi su scala internazionale. Molti studiosi che hanno partecipato alle altre otto sessioni hanno completato o proseguono i loro studi o ricerche post-laurea in Istituti molto noti. La comunità gesuita della Specola Vaticana ha offerto borse di studio a sette studiosi provenienti da nazioni in via di sviluppo, per dar loro la possibilità di continuare gli studi dopo la laurea.

Ogni mattina, gli studiosi seguiranno due conferenze. Il pomeriggio sarà dedicato a seminari a cura dei professori della Specola Vaticana e di astronomi ospiti. Gli studenti presenteranno una breve tesi sulla loro ricerca o sulle ricerche effettuate dall'Istituto del loro paese d'origine. I corsi prevedono esercitazioni in laboratorio con l'uso dei computer della Specola per l'elaborazione dati e per le immagini, e l'uso dei database astronomici. Alla fine del corso verrà consegnato un certificato di completamento soddisfacente del corso, anziché un accreditamento formale. I corsi saranno tenuti in lingua inglese.

Gli Ambasciatori presso la Santa Sede di tutte le nazioni rappresentate sono invitati a visitare il corso e a pranzare con i partecipanti.

Anche se la Specola Vaticana ha sede a Castelgandolfo, nel 1981, quando i cieli di Roma diventarono troppo chiari per l'Osservatorio, per la prima volta nella storia è stato fondato un secondo centro di ricerche, il Gruppo di Ricerca della Specola Vaticana (VORG), a Tucson, Arizona, (Stati Uniti d'America), uno dei più grandi e moderni centri per l'astronomia d'osservazione. Nel 1993, in collaborazione con lo Steward Observatory, la Specola Vaticana ha completato la costruzione del Telescopio Vaticano di Avanzata Tecnologia (VATT) sul Monte Graham, Arizona, considerato uno dei migliori siti negli Stati Uniti continentali.
…/SPECOLA VATICANA/COYNE VIS 20030613 (430)

giovedì 12 giugno 2003

PRESIDENTI COMMISSIONI EPISCOPALI PER LA FAMIGLIA E LA VITA


CITTA' DEL VATICANO, 12 GIU. 2003 (VIS). Ieri pomeriggio, il Cardinale Alfonso Lopez Trujillo, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ha inaugurato in Vaticano l'Incontro dei Presidenti delle Commissioni Episcopali per la Famiglia e per la Vita.

Secondo quanto riportato in un Comunicato reso pubblico oggi, l'Incontro, il cui tema: "Sfide e possibilità all'inizio del Terzo Millennio", ha come obiettivo quello di "dare informazioni sui problemi e sull'operato delle differenti nazioni europee".

Il Cardinale Lopez Trujillo ha parlato della "Situazione della famiglia e della vita nel mondo". In questa relazione, viene segnalato che "il continente europeo è quello più critico, perché da molto tempo la secolarizzazione ha influito in maniera negativa sulla famiglia, già di per sé molto fragile per le problematiche interne ed esterne". Anche se ci sono molti movimenti e associazioni che lavorano per la famiglia e numerosi istituti di bioetica, c'è "bisogno di una grande unità per far sì che la causa della famiglia e della vita sia arricchita dal contributo culturale ed esperienziale di questi luoghi di ricerca".

Un secondo tema, si legge ancora nel Comunicato, riguarda "il rapporto tra famiglia e società, soprattutto riferito alla legislazione in alcuni Parlamenti, che possiamo definire iniqua e non rispettosa dei diritti dell'uomo e dei diritti della famiglia e della vita, dal concepimento alla morte naturale. Spesso i Parlamentari sono male informati e anche il linguaggio che utilizzano è quasi sempre ambiguo e non coerente con la ricerca scientifica più avanzata. A questo scopo il Pontificio Consiglio per la Famiglia ha predisposto un Lexicon dove compaiono 78 voci ambigue universali, che vogliono fare chiarezza su informazioni scientifiche fondamentali dal punto di vista antropologico, fisiologico, sessuale e della procreazione".
…/FAMIGLIA:VITA/LOPEZ VIS 20030612 (280)

IL MINISTERO DEL PAPA È "MINISTERO DI MISSIONARIO ITINERANTE"


CITTA' DEL VATICANO, 12 GIU. 2003 (VIS). Questa mattina, nella Sala Clementina, il Santo Padre Giovanni Paolo II ha dato il benvenuto alle duecento persone responsabili della programmazione ed esecuzione materiale dei suoi Viaggi Apostolici nel mondo, dalla Segreteria di Stato all'Alitalia, la Compagnia Aerea italiana, dai membri del Corpo della Gendarmeria e della Guardia Svizzera Pontificia ai professionisti dei mezzi di comunicazione sociale che seguono i suoi viaggi.

"Con il vostro lavoro" - ha detto il Santo Padre - "a diversi livelli e responsabilità, avete permesso al Papa di andare incontro agli uomini e alle donne del nostro tempo nei loro luoghi abituali di vita. E lo avete aiutato nel suo ministero di missionario itinerante, desideroso di annunciare a tutti la parola di salvezza".

Riferendosi al suo recente viaggio in Croazia, il Santo Padre ha detto: "Il centesimo viaggio appena compiuto mi offre l'occasione di rinnovare il mio commosso ringraziamento alla Provvidenza divina che mi ha concesso di realizzare questo importante progetto pastorale".

Giovanni Paolo II ha spiegato perché ha viaggiato così frequentemente durante il suo Pontificato: "Infatti, fin dal giorno dell'elezione a Vescovo di Roma, il 16 ottobre 1978, è risuonato nel mio intimo con particolare intensità ed urgenza il comando di Gesù: 'Andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura'. Mi sono sentito quindi in dovere di imitare l'apostolo Pietro che 'andava a far visita a tutti', per confermare e consolidare la vitalità della Chiesa nella fedeltà alla Parola e nel servizio della verità; per dire a tutti che Dio li ama, che la Chiesa li ama, che il Papa li ama; e per ricevere, altresì, da essi l'incoraggiamento e l'esempio della loro bontà, della loro fede".

Il Papa ha anche notato che i suoi viaggi gli hanno permesso di manifestare "uno specifico esercizio del ministero che è proprio del Successore di Pietro, quale 'principio e fondamento perpetuo e visibile dell'unità della fede e della comunione'".

"In tutti questi viaggi mi sono sentito pellegrino in visita a quel particolare santuario che è il suo popolo. In tale santuario ho potuto contemplare il volto di Cristo, volto a volta sfigurato sulla croce o splendente di luce come nel mattino di Pasqua". Il Santo Padre ha sottolineato l'importanza di condividere con i Vescovi i problemi e le gioie, di incontrare i fedeli, soprattutto i giovani, e "di conoscere più da vicino la vita delle comunità cristiane nei diversi continenti". Ha anche parlato dei suoi incontri con i fedeli delle altre Chiese e comunità ecclesiastiche e con i fedeli del Giudaismo, dell'Islam e delle altre religioni.

"Le grandi assemblee multicolori del popolo di Dio, raccolte per la celebrazione dell'Eucarestia" - ha concluso il Papa - "rimangono impresse nella mia memoria e nel mio cuore come il ricordo più alto e commovente delle mie visite".
AC/VIAGGI PAPALI/… VIS 20030612 (470)

UDIENZE

CITTA' DEL VATICANO, 12 GIU. 2003 (VIS). Oggi, il Santo Padre ha ricevuto in udienze separate:

- Il Signor Marwan Muasher, Ministro degli Esteri del Regno Hashemita di Giordania e seguito.

- Due Presuli della Conferenza Episcopale del Burkina Faso, in Visita "ad Limina Apostolorum":

- L'Arcivescovo Jean-Marie Untaani Compaoré, di Ouagadougou.

- L'Arcivescovo Séraphin Rouamba, di Koupéla.
AP:AL/…/… VIS 20030612 (60)

STATISTICHE SULLA CHIESA IN BOSNIA-ERZEGOVINA


CITTA' DEL VATICANO, 12 GIU. 2003 (VIS). Il prossimo 22 giugno, Giovanni Paolo II compirà un Viaggio Apostolico in Bosnia-Erzegovina, per procedere alla Beatificazione, a Banja Luka, del Servo di Dio Ivan Merz. Questo sarà il 101° Viaggio Apostolico fuori d'Italia, ed il secondo in questa Nazione. Il Santo Padre è già stato a Sarajevo il 12 ed il 13 aprile 1997.

In ragione di questa Visita Pastorale, offriamo alcuni dati statistici relativi alla Chiesa in questa Nazione.

La Bosnia-Erzegovina conta 4.070.000 abitanti, di cui 461.000 sono cattolici, vale a dire l'11,3% del totale. Attualmente conta 4 Vescovi, 583 Sacerdoti, 523 Religiosi e 230 Seminaristi.

La Chiesa cattolica in questa Nazione balcanica amministra 13 scuole materne, medie e secondarie dove studiano più di 3.500 alunni, una casa per anziani, invalidi e handicappati, un orfanotrofio e un asilo nido e cinque centri specializzati di educazione o rieducazione sociale.
…/STATISTICHE/BOSNIA-ERZEGOVINA VIS 20030612 (150)

mercoledì 11 giugno 2003

CONTRIBUIRE AD EDIFICARE UNA GRANDE CASA COMUNE EUROPEA


CITTA' DEL VATICANO, 11 GIU. 2003 (VIS). Il Santo Padre ha inviato una Lettera al Cardinale Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna (Austria), in occasione dell'inaugurazione, oggi, nella Cattedrale di Santo Stefano, del "Mitteleuropaischer Katholikentag 2003" (Giornata Cattolica Centro-Europea), il cui tema è: "Cristo, speranza dell'Europa".

Nella Lettera, scritta in tedesco, il Papa saluta tutti i partecipanti all'incontro, provenienti da tutta l'Austria e da Bosnia-Erzegovina, Croazia, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Ungheria. Giovanni Paolo II asserisce che questa giornata cattolica "cerca di aiutare molti cristiani a (…) collaborare pazientemente nel risanamento delle ferite dovute all'infelice divisione del continente ed a contribuire così con dinamismo all'edificazione di una grande casa comune europea".

"Se l'Europa desidera essere una unione armoniosa di esseri umani e popoli che vivono con profondo rispetto e benevolenza reciproca, Cristo" - conclude il Papa - "deve animare questo continente".
GPII-LETTERA/GIORNATA CATTOLICA/SCHONBORN VIS 20030611 (151)

GIOVANNI PAOLO II RIEVOCA VIAGGIO APOSTOLICO IN CROAZIA


CITTA' DEL VATICANO, 11 GIU. 2003 (VIS). Durante l'Udienza Generale di oggi, tenutasi in Piazza San Pietro, Giovanni Paolo II ha rievocato il suo recente Viaggio Apostolico in Croazia, compiuto dal 5 al 9 giugno, il 100° all'estero, dall'inizio del suo Pontificato.

Il Papa ha ricordato che durante la prima tappa del Viaggio, ha celebrato la Messa a Dubrovnik ed ha proclamato Beata Suor Marija di Gesù Crocifisso Petkovic, Fondatrice delle Figlie della Misericordia del Terz'Ordine Regolare di San Francesco. "Alla luce di questa mirabile figura" - ha detto il Papa - "ho rivolto un messaggio speciale alle donne croate, che ho incoraggiato ad offrire il loro contributo spirituale e morale alla Chiesa e alla società".

Il giorno seguente, ad Osijek, ha proseguito il Papa, "ho avuto il piacere di presiedere la solenne conclusione del secondo Sinodo diocesano e commemorare il 150° anniversario di fondazione della Provincia ecclesiastica di Zagabria. In tale circostanza, mi sono soffermato a riflettere sulla santità come vocazione di ogni cristiano", invitando "in particolare i fedeli laici a valorizzare appieno la grazia del Battesimo e della Cresima. Solo chi è animato da fede robusta e da amore generoso può essere apostolo di riconciliazione e di ricostruzione morale, là dove restano aperte le ferite di un passato doloroso e difficile".

Il Santo Padre ha ricordato che domenica 8 giugno, Festa di Pentecoste, durante la Celebrazione Eucaristica, ha ribadito "il primario valore sociale dell'istituto familiare, sollecitando per esso attenzione privilegiata e provvedimenti concreti, che ne favoriscano la costituzione, lo sviluppo e la stabilità".

"L'ultima tappa del mio Viaggio" - ha detto ancora il Papa - "è stata Zadar in Dalmazia", dove "ho celebrato l'Ora Sesta, nella Festa della Beata Vergine Maria, Madre della Chiesa", che è stata un prolungamento della "solennità di Pentecoste, e ci ha fatto rivivere il clima del Cenacolo".

Giovanni Paolo II ha concluso affermando che anche nel corso di questo Viaggio ha "potuto constatare quanto il Cristianesimo abbia contribuito allo sviluppo artistico, culturale, ma soprattutto spirituale e morale, della Croazia e del suo popolo. È su questa solida base che ora, all'inizio del terzo millennio, la cara Nazione Croata potrà continuare a costruire la sua coesione e la sua stabilità, per integrarsi armoniosamente nel consorzio dei popoli europei".
AG/VIAGGIO APOSTOLICO CROAZIA/… VIS 20030611 (370)
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